CLUVIAT EV 1FL 250UI
1.629,77 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 10/10/2024
Cluviat è indicato per pazienti adulti e pediatrici • per il trattamento preventivo del deficit congenito del fattore XIII e • per il trattamento perioperatorio delle emorragie chirurgiche con deficit congenito del fattore XIII.
Principio attivo: Cluviat è un concentrato purificato del fattore XIII plasmatico umano della coagulazione (FXIII). Si presenta sotto forma di polvere bianca. Ogni flaconcino contiene nominalmente 250 oppure 1250 UI di fattore XIII plasmatico umano della coagulazione. Cluviat contiene circa 62,5 UI/ml (250 UI/4 ml e 1250 UI/20 ml) di fattore XIII plasmatico umano della coagulazione se ricostituito rispettivamente con 4 e 20 ml di acqua per preparazioni iniettabili. L’attività specifica di Cluviat è di circa 6 - 10 UI/mg di proteina. Per l’elenco di tutti gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia 1 ml equivale a circa 62,5 UI e 100 UI equivalgono a 1,6 ml, rispettivamente.
Importante: La quantità da somministrare e la frequenza di somministrazione devono essere sempre finalizzate all’efficacia clinica in ogni singolo caso.
Dosaggio Il regime di dosaggio deve essere personalizzato sulla base del peso corporeo, dei valori di laboratorio e delle condizioni cliniche del paziente.
Schema di Dosaggio per la Profilassi di Routine Dose iniziale • 40 Unità Internazionali (UI) per kg di peso corporeo.
• La velocità d’iniezione non deve superare i 4 ml al minuto.
Dosaggio successivo • Il dosaggio deve essere scelto in base al più recente livello minimo di attività del FXIII, con somministrazione ogni 28 giorni (4 settimane) per mantenere un livello minimo di attività del FXIII di circa il 5 - 20%.
• Modifiche del dosaggio raccomandato di ±5 UI/kg devono essere valutate sulla base dei livelli minimi di attività del FXIII, come indicato nella Tabella 1, e delle condizioni cliniche del paziente.
• Le modifiche del dosaggio devono essere effettuate sulla base di uno specifico test sensibile, usato per determinare i livelli di FXIII.
Un esempio di modifica del dosaggio tramite il test standard di attività Berichrom viene presentato qui di seguito nella Tabella 1.
Tabella 1: Modifica del Dosaggio con il Test di Attività Berichrom
L’attività espressa in unità viene determinata mediante il test di attività Berichrom , secondo l’attuale Standard Internazionale per il Fattore XIII della Coagulazione del Sangue, Plasma.Livello Minimo di Attività del Fattore XIII (%) Modifica del Dosaggio Un livello minimo <5% Aumento di 5 unità/kg Livello minimo dal 5% al 20% Nessuna modifica Due livelli minimi >20% Diminuzione di 5 unità/kg Un livello minimo >25% Diminuzione di 5 unità/kg
Quindi, un’unità equivale a un’Unità Internazionale.
Profilassi Preoperatoria Dopo l’ultima dose profilattica di routine del paziente, qualora sia previsto un intervento chirurgico: • Tra 21 e 28 giorni dopo - somministrare al paziente l’intera dose profilattica subito prima dell’intervento, mentre la successiva dose profilattica deve essere somministrata dopo 28 giorni.
• Tra 8 e 21 giorni dopo - può essere somministrata una dose aggiuntiva (intera o parziale) prima dell’intervento.
La dose deve essere stabilita in base ai livelli di attività del FXIII e alle condizioni cliniche del paziente e deve essere modificata secondo l’emivita di Cluviat.
• Entro 7 giorni dall’ultima dose - un’altra dose può non essere necessaria.
Le modifiche del dosaggio possono differire rispetto a queste raccomandazioni e devono essere personalizzate sulla base dei livelli di attività del FXIII e delle condizioni cliniche del paziente.
Tutti i pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo durante e dopo un intervento chirurgico.
Si raccomanda pertanto di monitorare l’aumento dell’attività del FXIII con un test specifico.
In caso di interventi chirurgici importanti e di emorragie gravi, l’obiettivo è quello di ottenere valori prossimi alla normalità (soggetti sani: 70% - 140%).
Popolazione pediatrica La posologia e il modo di somministrazione nei bambini e negli adolescenti si basano sul peso corporeo e, quindi, generalmente sulle stesse linee guida adottate negli adulti.
La dose e/o la frequenza di somministrazione per ogni paziente devono sempre tener conto dell’efficacia clinica e dei livelli di attività del FXIII.
(Vedere anche i paragrafi 5.1 e 5.2).
Popolazione anziana La posologia e il modo di somministrazione nei soggetti anziani (> 65 anni) non sono stati documentati da studi clinici.
Modo di somministrazione Dopo la ricostituzione, la soluzione deve essere limpida o lievemente opalescente.
La soluzione ottenuta deve essere riscaldata fino a raggiungere la temperatura ambiente o la temperatura corporea prima della somministrazione.
Iniettare o infondere lentamente la soluzione per via endovenosa attraverso una linea di iniezione/infusione separata (fornita con il prodotto) ad una velocità che risulti accettabile per il paziente.
La velocità d’iniezione o d’infusione non deve superare i 4 ml al minuto.
Osservare il paziente per qualsiasi reazione immediata.
In caso di qualsiasi reazione che possa essere collegata alla somministrazione di Cluviat, occorre diminuire la velocità d’infusione oppure interrompere l’infusione come richiesto dalle condizioni cliniche del paziente.
Per istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Nei pazienti con allergia nota al prodotto (con sintomi quali orticaria sistemica, eruzioni cutanee, abbassamento della pressione sanguigna, dispnea), possono essere somministrati antistaminici e corticosteroidi a scopo profilattico.
Reazioni di ipersensibilità di tipo allergico sono possibili con Cluviat.
In caso di sintomi di ipersensibilità (come orticaria, orticaria sistemica, costrizione toracica, asma, ipotensione e anafilassi), occorre sospendere immediatamente l’infusione di Cluviat.
In caso di shock, si devono adottare le misure cliniche standard per il trattamento dello shock.
In caso di trombosi recente, occorre cautela a causa dell’effetto stabilizzante la fibrina del FXIII.
Immunogenicità Lo sviluppo di anticorpi contro l’FXIII (inibitori) è stato riscontrato in pazienti trattati con Cluviat.
Pertanto i pazienti devono essere monitorati per la possibile produzione di anticorpi inibitori.
La presenza di anticorpi inibitori si può manifestare con un’inadeguata risposta al trattamento.
Qualora non si raggiungano i livelli previsti di attività del FXIII nel plasma oppure in caso di sanguinamento improvviso durante la profilassi, occorre misurare le concentrazioni degli anticorpi inibitori del FXIII.
Nota per i pazienti che stanno seguendo una dieta a basso contenuto di sodio Cluviat contiene da 124,4 a 195,4 mg (da 5,41 a 8,50 mmol) di sodio per ogni dose (40 UI/kg di peso corporeo - 70 kg in media), se si assume la dose raccomandata (2800 UI = 44,8 ml).
Da tenere in considerazione nei pazienti che stanno seguendo una dieta a contenuto controllato di sodio.
Sicurezza virale Le misure standard di prevenzione delle infezioni derivanti dall’uso di medicinali ottenuti dal sangue o dal plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per specifici marcatori di infezione e l’inclusione di processi di produzione efficienti per l’inattivazione/rimozione dei virus.
Ciononostante, in caso di somministrazione di medicinali ottenuti dal sangue o dal plasma umano, non è possibile escludere completamente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi.
Questo vale anche per virus sconosciuti oppure emergenti o per altri agenti patogeni.
Le misure adottate sono ritenute efficaci per i virus dotati di involucro come il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV), nonché per i virus senza involucro dell’epatite A e il parvovirus B19.
Si raccomanda fortemente di annotare il nome e il numero di lotto del medicinale in occasione di ogni somministrazione di una dose di Cluviat, al fine di mantenere un collegamento tra il paziente e il lotto di prodotto.
Opportune vaccinazioni (epatite A e B) devono essere prese in considerazione per i pazienti sottoposti ad una somministrazione regolare/ripetuta di medicinali ottenuti dal plasma umano. Interazioni
- Non sono stati condotti studi sull’interazione.
Effetti indesiderati
- Le seguenti reazioni avverse si basano sull’esperienza post marketing.
Elenco tabulato delle reazioni avverse La tabella sottostante applica la classificazione organo sistemica MedDRA.
Le frequenze sono state valutate secondo la seguente convenzione: molto comuni (≥1/10); comuni (da ≥1/100 a <1/10); non comuni (da ≥1/1000 a <1/100); rari (da ≥1/10000 a <1/1000); molto rari (<1/10000).
Se si verificano reazioni allergoidi-anafilattoidi, occorre sospendere immediatamente la somministrazione di Cluviat e istituire un’idonea terapia.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazione Avversa Frequenza Disturbi del Sistema Immunitario Reazioni allergoidi-anafilattoidi (come orticaria sistemica, eruzioni cutanee, abbassamento della pressione sanguigna, dispnea) Rari Sviluppo di inibitori del FXIII Molto rari Disturbi Generali e Alterazioni del Sito di Somministrazione Aumento della temperatura Rari
Devono essere adottate le misure cliniche standard per il trattamento dello shock.
Popolazione pediatrica: Il profilo di sicurezza per i pazienti pediatrici non varia rispetto a quello degli adulti negli studi clinici.
Per la sicurezza riguardo gli agenti patogeni trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
Segnalazione di sospette reazioni avverse È importante segnalare le sospette reazioni avverse dopo l’autorizzazione del medicinale.
Ciò consente un monitoraggio costante del rapporto rischio/beneficio del farmaco.
Si richiede agli operatori sanitari di segnalare ogni sospetta reazione avversa mediante il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati limitati disponibili sull’uso clinico di Cluviat in gravidanza non hanno evidenziato effetti negativi sull’andamento della gravidanza e sullo sviluppo perinatale o postnatale.
L’assunzione di Cluviat può quindi essere presa in considerazione durante la gravidanza, se necessario.
Allattamento Non vi sono dati sull’escrezione di Cluviat nel latte materno.
Tuttavia, date le sue importanti dimensioni molecolari, l’escrezione nel latte materno è improbabile e, vista la sua natura proteica, l’assorbimento di molecole integre da parte del bambino è altrettanto improbabile.
Cluviat può pertanto essere usato durante l’allattamento.
Fertilità Non sono disponibili dati relativi agli effetti di Cluviat sulla fertilità. Conservazione
- Conservare in frigorifero (+2°C - +8°C).
Non congelare.
Conservare il flaconcino nella confezione esterna, al fine di proteggerlo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.