CLOFEND OS SOSP 200ML7,08MG/ML
12,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/01/2023
Sedativo della tosse.
100 ml di sospensione contengono 708 mg di L-Cloperastina fendizoato (pari a 400 mg di cloperastina cloridrato). Eccipienti con effetti noti: Metile p-idrossibenzoato, Propile p-idrossibenzoato, Sodio idrossido. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Per l'assenza di studi nella fascia di età compresa tra 0 e 2 anni, si sconsiglia l'uso del farmaco nella primissima infanzia. Posologia
- Posologia Adulti 5 ml tre volte al giorno Popolazione pediatrica Bambini tra 2 e 4 anni: 2 ml due volte al giorno Bambini tra 4 e 7 anni: 3 ml due volte al giorno Bambini tra 7 e 15 anni: 5 ml due volte al giorno Alla confezione è annesso un misurino tarato da 2-3-5 ml.Durata del trattamento: 7 giorni.
Se non si notano risultati apprezzabili si consiglia di consultare il medico. Avvertenze e precauzioni
- È consigliata cautela nell’uso in pazienti affetti da ipertensione intraoculare, ipertrofia prostatica o ostruzione della vescica.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti CLOFEND contiene metile p-idrossibenzoato e propile p-idrossibenzoato.
Possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
CLOFEND contiene sodio.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 5 ml, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Anche se gli effetti secondari centrali della levocloperastina sono sensibilmente ridotti, il farmaco può interagire con sostanze sia depressive che stimolanti del sistema nervoso centrale.
Va tenuta presente la possibilità di potenziamento dell'effetto di sostanze ad azione antistaminica/antiserotoninica e, in grado minore, di miorilassanti di tipo papaverinico.
L’ingestione di alcool può potenziare gli effetti indesiderati del medicinale. Effetti indesiderati
- I risultati delle sperimentazioni cliniche hanno riportato solo rari casi di disturbi gastrointestinali, di natura lieve, transitori e di dubbia attribuzione.
Non è stato evidenziato a dosaggi terapeutici alcun segno o sintomo collegabile ad un effetto centrale di tipo sedativo o eccitatorio.
Riassunto del profilo di sicurezza Disturbi gastrointestinali, di natura lieve, transitori si possono verificare con Clofend.
L'elenco illustra le reazioni avverse che sono state identificate per il principio attivo.
Frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune(≥ 1/100, < 1/10); non comune(≥ 1/1000, < 1/100); raro (≥ 1/10000, < 1/l000); molto raro (< 1/10000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ciascun gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione organo-sistemica Reazioni avverse Non comune (≥1/1000; <1/100) Raro (≥1/10000; <1/1000) Molto raro (<1/10000) Non noto Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità, anafilattica/anafilattoide Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo Orticaria, eritema Patologie gastrointestinali Bocca secca
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Sebbene gli studi di tossicità effettuati durante la gravidanza negli animali non abbiano evidenziato attività teratogena e tossicità fetale, è buona norma prudenziale non assumere il farmaco nei primi mesi di gravidanza e, nell'ulteriore periodo solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento Non è noto se il medicinale e/o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno; poiché non può essere escluso il rischio per il lattante, è preferibile evitare l’uso di cloperastina durante l’allattamento. Conservazione
- Nessuna.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.