CINRYZE EV 2FL 500U+2FL
1.980,48 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 24/05/2013
Trattamento e prevenzione pre-procedura di attacchi di angioedema in adulti, adolescenti e bambini (a partire dai 2 anni di età) con angioedema ereditario (AEE). Prevenzione di routine di attacchi di angioedema in adulti, adolescenti e bambini (a partire dai 6 anni di età) con attacchi severi e ricorrenti di angioedema ereditario (AEE), intolleranti o insufficientemente protetti dai trattamenti di prevenzione orali, o in pazienti non adeguatamente gestiti con il trattamento acuto ripetuto.
Ogni flaconcino di polvere monouso contiene 500 unità internazionali (UI) di inibitore della C1 esterasi umana prodotto dal plasma di donatori umani. Dopo la ricostituzione, un flaconcino contiene 500 UI di inibitore della C1 esterasi umana per 5 ml, corrispondenti a una concentrazione di 100 UI/ml. Una UI è equivalente alla quantità di C1 inibitore presente in 1 ml di plasma umano normale. Il contenuto proteico totale della soluzione ricostituita è 15 ± 5 mg/ml. Eccipiente con effetti noti Ogni flaconcino di Cinryze contiene circa 11,5 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- La terapia con Cinryze deve essere iniziata sotto la supervisione di un medico esperto nella cura dei pazienti con angioedema ereditario (AEE).
Posologia Adulti Trattamento degli attacchi di angioedema • 1000 UI di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco di angioedema.
• Una seconda dose di 1000 UI può essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti.
• Per i pazienti che manifestano attacchi laringei, o se l’inizio del trattamento è ritardato, la seconda dose può essere somministrata prima che siano trascorsi 60 minuti.
Prevenzione di routine degli attacchi di angioedema • La dose iniziale raccomandata per la prevenzione di routine degli attacchi di angioedema è 1000 UI di Cinryze ogni 3 o 4 giorni; l’intervallo di somministrazione potrebbe essere variato secondo la risposta del paziente.
La necessità continua di una profilassi regolare con Cinryze deve essere riesaminata periodicamente.
Prevenzione pre-procedura degli attacchi di angioedema • 1000 UI di Cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica.
Popolazione pediatrica Adolescenti Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura negli adolescenti dai 12 ai 17 anni di età, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.
Bambini La sicurezza e l’efficacia di Cinryze nei bambini di età inferiore ai 2 anni non sono state stabilite.
I dati che supportano le raccomandazioni sulla posologia nei bambini di età inferiore ai 6 anni sono molto limitati.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.
Anziani Non sono state effettuate indagini specifiche.Trattamento di attacchi di angioedema Prevenzione pre-procedura di attacchi di angioedema Prevenzione di routine di attacchi di angioedema 2-11 anni, >25 kg: 1000 UI di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco acuto.
Una seconda dose di 1000 UI può essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti.
2-11 anni, 10-25 kg: 500 UI di Cinryze al primo segno di insorgenza di un attacco acuto.
Una seconda dose di 500 UI può essere somministrata se il paziente non risponde adeguatamente dopo 60 minuti.2-11 anni, >25 kg: 1000 UI di Cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica.
2-11 anni, 10-25 kg: 500 UI di Cinryze nelle 24 ore precedenti una procedura medica, odontoiatrica o chirurgica.6-11 anni: 500 UI di Cinryze ogni 3 o 4 giorni è la dose iniziale raccomandata per la prevenzione di routine di attacchi di angioedema.
L’intervallo di somministrazione e la dose potrebbero dover essere variati secondo la risposta del paziente.
La necessità continua di una profilassi regolare con Cinryze deve essere riesaminata periodicamente.
Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura nei pazienti anziani, di 65 anni di età o oltre, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.
Compromissione renale o epatica Non sono state effettuate indagini specifiche.
Per il trattamento, la prevenzione di routine e la prevenzione pre-procedura in pazienti con compromissione renale o epatica, la dose è la stessa di quella raccomandata per gli adulti.
Modo di somministrazione Solo per uso endovenoso.
Il medicinale ricostituito deve essere somministrato per iniezione endovenosa alla velocità di 1 ml al minuto.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Eventi trombotici Eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro inibitore della C1 esterasi (fino a 500 unità(*)/kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilità capillare.
Sulla base di uno studio su animali, esiste una potenziale soglia trombogena a dosi superiori a 200 unità(*)/kg.
I pazienti con fattori di rischio noti per eventi trombotici (inclusi cateteri a permanenza) devono essere tenuti sotto stretta osservazione.
( *) [I valori di potenza assegnati storicamente erano relativi ad uno standard di riferimento interno, in cui 1 unità (U) è pari alla quantità media di inibitore della C1 esterasi presente in 1 ml di plasma umano normale].
È stato ora adottato uno standard di riferimento internazionale (UI), in cui l’UI è anch’essa definita come la quantità di inibitore della C1 esterasi presente in 1 ml di plasma umano normale. Agenti trasmissibili Le misure standard per la prevenzione di infezioni derivanti dall’uso di medicinali prodotti da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marker di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/eliminazione dei virus.
Nonostante ciò, quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere completamente esclusa.
Ciò vale anche per virus e altri patogeni non noti o emergenti.
Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro, quali HIV, HBV e HCV, e per i virus senza involucro HAV e parvovirus B19.
Un’idonea vaccinazione (epatite A e B) deve essere considerata per i pazienti che ricevono regolarmente/ripetutamente un inibitore della C1 esterasi derivato da plasma umano.
Ipersensibilità Come per qualsiasi prodotto biologico, possono verificarsi reazioni di ipersensibilità.
Le reazioni di ipersensibilità possono avere sintomi simili agli attacchi di angioedema.
I pazienti devono essere informati sui primi segni di reazioni di ipersensibilità, quali orticaria, orticaria generalizzata, oppressione al torace, sibilo respiratorio, ipotensione e anafilassi.
Se si verificano questi sintomi dopo la somministrazione, i pazienti devono avvertire il medico.
In caso di reazioni anafilattiche o shock, deve essere adottato un trattamento medico di emergenza.
Trattamento domiciliare e autosomministrazione I dati sull’uso di questo medicinale nel trattamento domiciliare o per autosomministrazione sono limitati.
I potenziali rischi associati al trattamento domiciliare sono legati alla somministrazione stessa, nonché alla gestione delle reazioni avverse, in particolare l’ipersensibilità.
La decisione sull’uso del trattamento domiciliare per il singolo paziente deve essere adottata dal medico curante, che deve assicurarsi che sia fornito un idoneo addestramento e sia effettuato un riesame dell’utilizzo a intervalli periodici.
Popolazione pediatrica Eventi trombotici sono stati segnalati in neonati e bambini della prima infanzia sottoposti a procedure di bypass coronarico, trattati per indicazioni diverse da quelle approvate con dosi elevate di un altro inibitore della C1 esterasi (fino a 500 unità(*)/kg) per prevenire la sindrome da aumentata permeabilità capillare.
Sodio Questo medicinale contiene 11,5 mg di sodio per flaconcino, equivalente allo 0,5% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse molto comuni osservate dopo l’infusione di Cinryze negli studi clinici sono state cefalea e nausea.
Elenco tabulato delle reazioni avverse Le frequenze delle reazioni avverse sono state stimate da due studi cardine controllati verso placebo e da 2 studi in aperto in 251 soggetti unici.
Solo le frequenze basate sui tassi di segnalazione provenienti dagli studi clinici sono state utilizzate per assegnare la categoria di frequenza.
Le reazioni avverse al trattamento con Cinryze sono riportate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e per frequenza assoluta nella Tabella 1.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), rara (≥1/10.000, <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1.
Reazioni avverse segnalate negli studi clinici e nelle relazioni sull’uso post-marketing
Descrizione di reazioni avverse selezionate Tra le segnalazioni di trombosi venosa, il fattore di rischio di base più comune è stata la presenza di un catetere a permanenza.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa Disturbi del sistema immunitario Comune Ipersensibilità Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Iperglicemia Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea Comune Capogiri Patologie vascolari Non comune Trombosi venosa, flebite, bruciore alle vene, vampate Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Tosse Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea Comune Vomito Non comune Diarrea, dolore addominale Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash, eritema, prurito Non comune Dermatite da contatto Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Gonfiore articolare, artralgia, mialgia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Rash/eritema nella sede dell’iniezione, dolore nella sede dell’infusione, febbre Non comune Fastidio al torace
Reazioni locali nella sede dell’iniezione sono state non comuni.
Negli studi clinici, reazioni locali (descritte come dolore, lividi o rash nella sede dell’iniezione/catetere, bruciore alle vene o flebite) si sono verificate in associazione a circa lo 0,2% delle infusioni.
Popolazione pediatrica Negli studi clinici, sono stati arruolati ed esposti a oltre 2.500 infusioni di Cinryze 61 soggetti pediatrici unici (2-5 anni, n=3; 6-11 anni, n=32; 12-17 anni, n=26).
Tra questi bambini, le sole reazioni avverse con Cinryze comprendevano cefalea, nausea, febbre ed eritema nella sede dell’infusione.
Nessuna di queste reazioni avverse è stata grave e nessuna ha comportato la sospensione del medicinale.
Nel complesso, la sicurezza e la tollerabilità di Cinryze sono simili nei bambini, negli adolescenti e negli adulti.
Per la sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di effetti avversi dell’inibitore della C1 esterasi umana sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.
Finora non sono disponibili altri dati epidemiologici di rilievo.
Non sono stati osservati effetti materni o embriofetali del trattamento, in studi di riproduzione sul ratto, a dosi fino a 28 volte la dose umana raccomandata (1000 UI) sulla base di un peso corporeo di un adulto medio di 70 kg.
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto (è sconosciuto).
Pertanto, Cinryze deve essere somministrato in donne in gravidanza solo se chiaramente indicato.
Allattamento Non è noto se l’inibitore della C1 esterasi umana sia escreto nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Cinryze tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Non sono stati condotti studi specifici su fertilità, primo sviluppo embrionale e postnatale o studi di cancerogenicità (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.