CEFTAZIDIMA QILU INIET 10FL 1G

51,39 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CEFTAZIDIMA PENTAIDRATO
  • ATC: J01DD02
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 19/09/2021

Ceftazidima Qilu è indicato per il trattamento delle infezioni di seguito riportate negli adulti e nei bambini compresi i neonati (dalla nascita). • Polmonite nosocomiale • Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica • Meningite batterica • Otite media cronica suppurativa • Otite esterna maligna • Infezioni complicate del tratto urinario • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli • Infezioni complicate intra-addominali • Infezioni delle ossa e delle articolazioni • Peritonite associata a dialisi nei pazienti con dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica in associazione o si sospetta essere associata con una delle infezioni sopraelencate. La ceftazidima può essere utilizzata nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre che si sospetta essere causata da un’infezione batterica. La ceftazidima può essere utilizzata nella profilassi perioperatoria di infezioni del tratto urinario di pazienti sottoposti a resezione transuretrale della prostata (TURP). La scelta della ceftazidima deve tenere in considerazione il suo spettro antibatterico, che è ristretto soprattutto ai batteri aerobi Gram negativi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La ceftazidima deve essere somministrata assieme ad altri agenti antibatterici ogni volta che i batteri considerati potenzialmente responsabili di infezioni non rientrino nel suo spettro di attività. Dovranno essere prese in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Ogni flaconcino contiene 500 mg di ceftazidima (come pentaidrato) con sodio carbonato (128 mg per grammo di ceftazidima). Ogni flaconcino contiene 1 g di ceftazidima (come pentaidrato) con sodio carbonato (128 mg per grammo di ceftazidima). Ogni flaconcino contiene 2 g di ceftazidima (come pentaidrato) con sodio carbonato (128 mg per grammo di ceftazidima). Eccipiente(i) con effetti noti: Ogni flaconcino contiene 28 mg (1,2 mmol) di sodio per flaconcino. Ogni flaconcino contiene 56 mg (2,4 mmol) di sodio per flaconcino. Ogni flaconcino contiene 111 mg (4,8 mmol) di sodio per flaconcino. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla ceftazidima, a qualsiasi altra cefalosporina o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Anamnesi di grave ipersensibilità (ad esempio reazione anafilattica) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico (penicilline, monobattamici e carbapenemici).

Posologia

Posologia Tabella 1: Adulti e bambini ≥ 40 kg
Somministrazione intermittente
Infezione Dose da somministrare
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica da 100 a 150 mg/kg/die ogni 8 ore, fino a un massimo di 9 g al giorno¹
Neutropenia febbrile 2 g ogni 8 ore
Polmonite nosocomiale
Meningite batterica
Batteriemia*
Infezioni delle ossa e delle articolazioni 1-2 g ogni 8 ore
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate intra-addominali
Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
Infezioni complicate del tratto urinario 1-2 g ogni 8 ore o 12 ore
Profilassi perioperatoria per la resezione transuretrale della prostata (TURP) 1 g all’induzione dell’anestesia, e una seconda dose alla rimozione del catetere
Otite media cronica suppurativa Da 1 g a 2 g ogni 8 ore
Otite esterna maligna
Infusione continua
Infezione Dose da somministrare
Neutropenia febbrile Dose da carico di 2 g seguita da un’infusione continua da 4 a 6 g ogni 24 ore¹
Polmonite nosocomiale
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica
Meningite batterica
Batteriemia*
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate intra-addominali
Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
¹Negli adulti con funzionalità renale normale sono stati usati 9 g/die senza effetti avversi.
*Se associata, o sospetta essere associata con una delle infezioni elencate nel paragrafo 4.1.
Tabella 2: Bambini < 40 kg
Lattanti e bambini piccoli >2 mesi e bambini <40 kg Infezione Dose usuale
bambini < 40 kg
Somministrazione intermittente
  Infezioni complicate del tratto urinario 100-150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino a un massimo di 6 g/die
Otite media cronica suppurativa
Otite esterna maligna
Bambini neutropenici 150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino a un massimo di 6 g/die
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica
Meningite batterica
Batteriemia*
Infezioni delle ossa e delle articolazioni 100 - 150 mg/kg/die in tre dosi divise, fino a un massimo di 6 g/die
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate intra-addominali
Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
Infusione continua
  Neutropenia febbrile Dose da carico di 60-100 mg/kg/die, seguita da un’infusione continua di 100-200 mg/kg/die, fino a un massimo di 6 g/die
Polmonite nosocomiale
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica
Meningite batterica
Batteriemia*
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate intra-addominali
Peritonite associata a dialisi nei pazienti in CAPD
Neonati e lattanti ≤ 2 mesi Infezione Dose usuale
Somministrazione intermittente
  Maggior parte delle infezioni 25-60 mg/kg/die in due dosi divise1
¹ Nei neonati e nei lattanti di età ≤ 2 mesi, l’emivita sierica della ceftazidima può essere da tre a quattro volte quella negli adulti.
*Se associata, o sospetta essere associata con una delle infezioni elencate nel paragrafo 4.1.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Ceftazidima qilu somministrata come infusione continua nei neonati e nei lattanti di età ≤ 2 mesi non sono state stabilite.
Anziani In considerazione della ridotta clearance della ceftazidima correlata all’età nei pazienti anziani, la dose giornaliera non deve normalmente superare i 3 g nei pazienti di età superiore agli 80 anni.
Compromissione epatica I dati disponibili non indicano la necessità di un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione della funzionalità epatica da lieve a moderata.
Non vi sono dati dagli studi nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere anche paragrafo 5.2).
Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l’efficacia.
Danno renale La ceftazidima è escreta immodificata dai reni.
Pertanto, nei pazienti con funzionalità renale compromessa, il dosaggio deve essere ridotto (vedere anche paragrafo 4.4).
Deve essere somministrata una dose da carico iniziale di 1 g.
Le dosi di mantenimento devono essere basate sulla clearance della creatinina: Tabella 3: Dosi di mantenimento di Ceftazidima qilu raccomandate nell’insufficienza renale - infusione intermittente Adulti e bambini ≥ 40 kg
Clearance della creatinina (ml/min) Creatinina sierica mcmol/l (mg/dl) circa Dose unitaria di Ceftazidima qilu raccomandata (g) Frequenza del dosaggio (oraria)
50-31 150-200 (1,7-2,3) 1 12
30-16 200-350 (2,3-4,0) 1 24
15-6 350-500 (4,0-5,6) 0,5 24
<5 >500 (>5,6) 0,5 48
Nei pazienti con infezioni gravi, la dose unitaria deve essere aumentata del 50% o deve essere aumentata la frequenza del dosaggio.
Nei bambini, la clearance della creatinina deve essere calcolata in funzione della superficie corporea o della massa corporea magra.
Bambini < 40 kg
Clearance della creatinina (ml/min)** Creatinina sierica mcmol/l (mg/dl) circa* Dose individuale raccomandata mg/kg di peso corporeo Frequenza del dosaggio (oraria)
50-31 150-200 (1,7-2,3) 25 12
30-16 200-350 (2,3-4,0) 25 24
15-6 350-500 (4,0-5,6) 12,5 24
<5 >500 >5,6 12,5 48
*I valori di creatinina sierica si basano sulle linee guida che possono non indicare esattamente lo stesso grado di riduzione per tutti i pazienti con funzionalità renale ridotta.
**Stimata sulla base della superficie corporea, o misurata.
Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l’efficacia.
Tabella 4: Dosi di mantenimento di Ceftazidima raccomandate nell’insufficienza renale - infusione continua Adulti e bambini ≥ 40 kg
Clearance della creatinina (ml/min) Creatinina sierica mcmol/l (mg/dl) circa Frequenza del dosaggio (oraria)
50-31 150-200 (1,7-2,3) Dose da carico di 2 g seguita da 1 g a 3 g/24 ore
30-16 200-350 (2,3-4,0) Dose da carico di 2 g seguita da 1 g/24 ore
≤ 15 > 350 (>4,0) Non valutata
Si raccomanda cautela nella scelta della dose.
Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l’efficacia.
Bambini < 40 kg La sicurezza e l’efficacia di Ceftazidima qilu somministrata come infusione continua nei bambini < 40 kg con insufficienza renale non sono state stabilite.
Si consiglia un attento monitoraggio clinico per la sicurezza e l’efficacia.
Se l’infusione continua viene impiegata nei bambini con insufficienza renale, la clearance della creatinina deve essere calcolata in funzione della superficie corporea o della massa corporea magra.
Emodialisi I valori di emivita sierica durante l’emodialisi variano da 3 a 5 ore.
Dopo ogni periodo di emodialisi, la dose di mantenimento di ceftazidima raccomandata nelle tabelle 5 e 6 deve essere ripetuta.
Dialisi peritoneale La ceftazidima può essere usata nella dialisi peritoneale e nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD).
Oltre all'utilizzo per via endovenosa, la ceftazidima può essere aggiunta al liquido di dialisi (solitamente da 125 a 250 mg per 2 litri di soluzione di dialisi).
Per i pazienti con insufficienza renale in emodialisi continua artero-venosa o emofiltrazione ad alto flusso in unità di terapia intensiva: 1 g al giorno sia come dose singola o in dosi suddivise.
Per l'emofiltrazione a basso flusso, seguire il dosaggio raccomandato nell’insufficienza renale.
Per i pazienti in emofiltrazione veno-venosa ed emodialisi veno-venosa, seguire il dosaggio raccomandato nelle tabelle 5 e 6 seguenti.
Tabella 5: Linee guida sul dosaggio in emofiltrazione continua veno-venosa
Funzionalità renale residua (clearance della creatinina ml/min) Dose di mantenimento (mg) per un tasso di ultrafiltrazione (ml/min) di¹:
5 16,7 33,3 50
0 250 250 500 500
5 250 250 500 500
10 250 500 500 750
15 250 500 500 750
20 500 500 500 750
¹Dose di mantenimento da somministrare ogni 12 ore.
Tabella 6: Linee guida sul dosaggio in emodialisi continua veno-venosa
Funzionalità renale residua (clearance della creatinina ml/min) Dose di mantenimento (mg) per un tasso di flusso dializzato di¹:
1,0 litro/ora 2,0 litri/ora
Tasso di ultrafiltrazione (litro/ora) Tasso di ultrafiltrazione (litro/ora)
0,5 1,0 2,0 0,5 1,0 2,0
0 500 500 500 500 500 750
5 500 500 750 500 500 750
10 500 500 750 500 750 1000
15 500 750 750 750 750 1000
20 750 750 1000 750 750 1000
¹Dose di mantenimento da somministrare ogni 12 ore.
Modo di somministrazione La dose dipende dalla gravità, dalla sensibilità, dal sito e dal tipo di infezione, nonché dall’età e dalla funzionalità renale del paziente.
Ceftazidima Qilu 500 mg deve essere somministrato per iniezione endovenosa o per iniezione intramuscolare profonda.
I siti di iniezione intramuscolare consigliati sono il quadrante superiore esterno del gluteus maximus o parte laterale della coscia.
Le soluzioni di Ceftazidima possono essere somministrate direttamente in vena.
La via di somministrazione standard raccomandata è per iniezione endovenosa intermittente.
La somministrazione intramuscolare deve essere presa in considerazione solo quando la via di somministrazione endovenosa non sia possibile o risulti meno appropriata per il paziente.
Ceftazidima Qilu 1 g deve essere somministrato per iniezione endovenosa o infusione, o per iniezione intramuscolare profonda.
I siti di iniezione intramuscolare consigliati sono il quadrante superiore esterno del gluteus maximus o parte laterale della coscia.
Le soluzioni di Ceftazidima possono essere somministrate direttamente in vena o introdotte nel tubo di un set infusionale se il paziente sta ricevendo liquidi per via parenterale.
La via di somministrazione standard raccomandata è per iniezione endovenosa intermittente o infusione endovenosa continua.
La somministrazione intramuscolare deve essere presa in considerazione solo quando la via di somministrazione endovenosa non sia possibile o risulti meno appropriata per il paziente.
Ceftazidima Qilu 2 g deve essere somministrato per iniezione endovenosa o per infusione.
Le soluzioni di Ceftazidima possono essere somministrate direttamente in vena o introdotte nel tubo di un set infusionale se il paziente sta ricevendo liquidi per via parenterale.
La via di somministrazione standard raccomandata è per iniezione endovenosa intermittente o infusione endovenosa continua.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Ipersensibilità Come con tutti gli agenti antibatterici beta-lattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi e talvolta fatali.
In caso di gravi reazioni di ipersensibilità il trattamento con ceftazidima deve essere sospeso immediatamente e devono essere intraprese misure di emergenza adeguate.
Prima di iniziare il trattamento, deve essere accertato che il paziente non abbia un’anamnesi di gravi reazioni di ipersensibilità alla ceftazidima o ad altre cefalosporine o a qualsiasi altro tipo di agente beta-lattamico.
Si deve usare particolare cautela se la ceftazidima viene somministrata a pazienti con un’anamnesi di ipersensibilità non grave ad altri agenti beta-lattamici.
Spettro di attività La Ceftazidima ha uno spettro limitato di attività antibatterica.
Non è indicata per l'uso come agente singolo per il trattamento di alcuni tipi di infezioni, a meno che l'agente patogeno sia già stato documentato e sia noto per essere sensibile, o ci sia un sospetto molto forte che gli agenti patogeni più probabili siano sensibili al trattamento con ceftazidima.
Ciò si applica in particolare quando si considera il trattamento di pazienti con batteriemia e quando si tratta la meningite batterica, le infezioni della cute e dei tessuti molli e le infezioni dell’osso e delle articolazioni.
Inoltre, la ceftazidima è sensibile all’idrolisi di diverse beta lattamasi ad ampio spettro (extended-spectrum beta-lactamases, ESBLs).
Pertanto si devono prendere in considerazione le informazioni sulla prevalenza di organismi che producono ESBL quando si sceglie il trattamento con ceftazidima.
Colite pseudomembranosa Sono state riportate colite associata ad agenti antibatterici e colite pseudo-membranosa con quasi tutti gli agenti antibatterici, compresa la ceftazidima, e possono variare in gravità da lieve a pericolosa per la vita.
Pertanto è importante considerare questa diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di ceftazidima (vedere paragrafo 4.8).
La sospensione della terapia con ceftazidima e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile devono essere presi in considerazione.
Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi.
Funzionalità renale Il trattamento concomitante con alte dosi di cefalosporine e medicinali nefrotossici quali aminoglicosidi o diuretici potenti (ad esempio furosemide) possono avere un effetto negativo sulla funzionalità renale.
La ceftazidima è eliminata per via renale, pertanto la dose deve essere ridotta in base al grado di compromissione renale.
I pazienti con insufficienza renale devono essere controllati attentamente sia per l’efficacia che per la sicurezza.
Occasionalmente, sono state riportate sequele neurologiche quando la dose non è stata ridotta nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Sovracrescita di microrganismi non sensibili L'uso prolungato può comportare una sovracrescita di microrganismi non sensibili (ad esempio Enterococchi, funghi) che può richiedere l’interruzione del trattamento o altre misure adeguate.
È essenziale un ripetuto controllo delle condizioni del paziente.
Interazioni con test e saggi La ceftazidima non interferisce con i test enzimatici per la determinazione della glicosuria, ma si può verificare una leggera interferenza (falso-positivo) con i metodi basati sulla riduzione del rame (Benedict, Fehling, Clinitest).
Ceftazidima non interferisce con il test del picrato alcalino per la determinazione della creatinina.
Lo sviluppo di un test di Coombs positivo associato con l'uso di ceftazidima in circa il 5% dei pazienti può interferire con i test di compatibilità del sangue.
Contenuto di sodio Informazioni importanti su un eccipiente di Ceftazidima Qilu: 500 mg polvere per soluzione iniettabile Questo medicinale contiene 28 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 1,4% dell’apporto giornaliero massimo di sodio raccomandato dall’OMS, ovvero 2 g di sodio per un adulto.
1 g polvere per soluzione iniettabile/per infusione Questo medicinale contiene 56 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 2,8% dell’apporto giornaliero massimo di sodio raccomandato dall’OMS, ovvero 2 g di sodio per un adulto.
2 g polvere per soluzione iniettabile/per infusione Questo medicinale contiene 111 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 5,55% dell’apporto giornaliero massimo di sodio raccomandato dall’OMS, ovvero di 2 g di sodio per un adulto.
Questo deve essere preso in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.

Interazioni

Sono stati effettuati solo studi di interazione con probenecid e furosemide.
L’uso concomitante di alte dosi con medicinali nefrotossici può avere effetti negativi sulla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
Il cloramfenicolo è un antagonista in vitro della ceftazidima e di altre cefalosporine.
La rilevanza clinica di tale osservazione non è conosciuta ma, qualora venga proposta la somministrazione concomitante di ceftazidima e cloramfenicolo, bisogna considerare la possibilità che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse più comuni sono eosinofilia, trombocitosi, flebite o tromboflebite con la somministrazione endovenosa, diarrea, aumenti transitori degli enzimi epatici, rash maculopapulare o urticarioide, dolore e/o infiammazione a seguito di iniezione intramuscolare e positività al test di Coombs.
Per determinare la frequenza di effetti indesiderati comuni e non comuni sono stati utilizzati i dati provenienti da studi clinici sponsorizzati e non sponsorizzati.
Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati sono state determinate principalmente sulla base dei dati successivi all’immissione in commercio e si riferiscono alla frequenza di segnalazione piuttosto che alla frequenza reale.
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
La seguente convenzione è stata usata per la classificazione della frequenza: Molto comune ≥ 1/10 Comune ≥1/100 e <1/10 Non comune ≥1/1.000 e <1/100 Raro ≥1/10.000 e <1/1000 Molto raro <1/10.000 Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Classificazione per sistemi ed organi Comune Non comune Molto raro Non nota
Infezioni e infestazioni  Candidosi (inclusa vaginite e mughetto orale)  
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia, Trombocitosi Neutropenia, Leucopenia, Trombocitopenia  Agranulocitosi, Anemia emolitica, Linfocitosi
Disturbi del sistema immunitario    Anafilassi (inclusi broncospasmo e/o ipotensione) (vedere paragrafo 4.4)
Patologie del sistema nervoso  Cefalea, Capogiri  Sequele neurologiche¹, Parestesia
Patologie vascolari Flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa   
Patologie gastrointestinali Diarrea Diarrea associata ad agenti antibatterici e colite² (vedere paragrafo 4.4), Dolore addominale, nausea, Vomito  Sapore sgradevole
Patologie epatobiliari Innalzamenti transitori di uno o più degli enzimi epatici ³   Ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash urticarioide o maculopapulare Prurito  Necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens-Johnson, Eritema multiforme, Angioedema, Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)4
Patologie renali e urinarie  Incrementi transitori di ammoniemia, azotemia e/o creatinina sierica Nefrite interstiziale, Insufficienza renale acuta 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare Febbre  
Esami diagnostici Positività al test di Coombs5   
¹Sono state riportate segnalazioni di sequele neurologiche compresi tremori, mioclonie, convulsioni, encefalopatia e coma in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio di Ceftazidima qilu non era stato opportunamente ridotto.
²La diarrea e la colite possono essere associate alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite pseudomembranosa.
³ALT (SGPT), AST (SOGT), LHD, GGT, fosfatasi alcalina.
4Ci sono stati casi rari in cui DRESS è stata associata a ceftazidima.
5Una positività al test di Coombs si sviluppa nel 5% circa dei pazienti e può interferire con i test di compatibilità del sangue.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante.
Essa permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’ Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Vi è una quantità limitata di dati sull’uso di ceftazidima in donne in gravidanza.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
Ceftazidima qilu deve essere prescritta a donne in stato di gravidanza solo se il beneficio supera il rischio.
Allattamento La ceftazidima è escreta nel latte materno in piccole quantità, ma alle dosi terapeutiche della ceftazidima non sono previsti effetti sui bambini allattati al seno.
La ceftazidima può essere usata durante l’allattamento.
Fertilità Non ci sono dati disponibili.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Tenere i flaconcini nell’imballaggio esterno per proteggerli dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione/diluizione, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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