CEFIXIMA EG OS 100ML 2G+SIR
10,07 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/11/2012
Cefixima è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni quando sostenute da organismi sensibili (vedere anche paragrafi 4.4 e 5.1): • Otite media acuta (OMA) • Faringite acuta di tipo batterico • Cistite acuta non complicata • Gonorrea acuta non complicata L’uso di cefixima deve essere riservato al trattamento di infezioni il cui agente eziologico si sa o si sospetta sia resistente ad altri agenti antibatterici comunemente usati. Si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa l’appropriato utilizzo di agenti antibatterici.
Ogni 5 ml di sospensione ricostituita contengono 100 mg di cefixima (anidra) corrispondente a 111,917 mg di cefixima triidrato. La sospensione contiene 2,43 g di saccarosio ogni 5 ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità alla cefixima, ad altre cefalosporine o uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale.
Precedenti di gravi e/o acute reazioni di ipersensibilità alla penicillina o ad altri antibiotici beta-lattamici. Posologia
- Adulti e adolescenti (≥ 12 anni di età) La dose raccomandata per gli adulti è pari a 400 mg al giorno, assunta come dose singola oppure in due somministrazioni suddivise.
• 400 mg (1-2 dosi) per 7 fino a 10 giorni per l’otite media acuta (OMA) e la faringite acuta di tipo batterico• 400 mg (1-2 dosi) 1-3 giorni per la cistite acuta non complicata di tipo batterico in pazienti femmine • 400 mg (1 dose) 1 giorno per la gonorrea non complicata.
Pazienti anziani I pazienti anziani possono assumere lo stesso dosaggio consigliato per gli adulti.
È necessario valutare la funzione renale e adattare il dosaggio in caso di grave compromissione dei reni (vedere sopra e paragrafo 4.4).
Bambini di età compresa fra 6 mesi e 11 anni La dose raccomandata di Cefixima sospensione orale è pari a 80 mg/kg/die in dose singola o in due dosi suddivise in base al peso corporeo (consultare la tabella seguente per avere indicazioni generali):
Per il dosaggio esatto la confezione è disponibile con siringa dosatrice graduata con misure da 1 kg.Peso corporeo [kg] Dose giornaliera di cefixima (mg) Dose giornaliera in base alla scala in kg della siringa (somministrata come dose 10,0 80 2 x 10 kg (una volta al giorno) o 1 x 10 kg (due volte al giorno) 12,5 100 2 x 12,5 kg (una volta al giorno) o 1 x 12,5 kg (due volte al giorno) 15 120 2 x 15 kg (una volta al giorno) o 1 x 15 kg (due volte al giorno) 17,5 140 2 x 17,5 kg (una volta al giorno) o 1 x 17,5 kg (due volte al giorno) 20,0 160 2 x 20 kg (una volta al giorno) o 1 x 20 kg (due volte al giorno) 22,5 180 2 x 22,5 kg (una volta al giorno) o 1 x 22,5 kg (due volte al giorno) 25,0 200 2 x 25 kg (una volta al giorno) o 1 x 25 kg (due volte al giorno) 27,5 220 2 x 20 kg e 2 x 7,5 kg (una volta al giorno) o 1 x 20 kg e 1 x 7,5 kg (due volte al giorno) 30,0 240 4 x 15 kg (una volta al giorno) o 2 x 15 kg (due volte al giorno)
1 kg sulla siringa dosatrice è pari a 0,2 millilitri (ml)5 kg sulla siringa dosatrice sono pari a 1 millilitro (ml).
Bambini con meno di 6 mesi di età La sicurezza e l’efficacia di cefixima nei bambini con meno di 6 mesi di età non sono state stabilite.
Insufficienza renale È possibile la somministrazione di cefixima in pazienti adulti con funzione renale compromessa.
Nei soggetti adulti con clearance della creatinina di 20 ml/min o superiore è possibile il trattamento nell’ambito di un normale schema posologico.
Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min non dovrebbe essere superata la dose totale giornaliera di 200 mg.
La dose e lo schema posologico in pazienti in dialisi peritoneale ambulatoriale o in emodialisi sono gli stessi previsti per i pazienti con clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min.
Non sono disponibili dati sufficienti circa l’impiego di cefixima nei bambini < 12 anni di età con insufficienza renale: si sconsiglia l’impiego di cefixima in questi pazienti.
Durata del trattamento La durata usuale del trattamento è 7 giorni.
Se necessario, il trattamento può essere continuato fino ad un massimo di 14 giorni.
Cefixima può essere assunta con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).
Istruzioni per la preparazione della sospensione Vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Si raccomanda cautela nella somministrazione di cefixima a pazienti che abbiano mostrato ipersensibilità nei confronti di altri farmaci.
Le cefalosporine devono essere somministrate con cautela a pazienti sensibili alla penicillina, in quanto vi sono prove di una parziale allergenicità crociata tra le penicilline e le cefalosporine.
Alcuni pazienti hanno avuto reazioni allergiche gravi (anafilassi inclusa) ad ambedue le classi di farmaci.
È richiesta particolare cautela in pazienti che hanno manifestato reazioni allergiche alla penicillina o ad altri antibiotici beta-lattamici data la possibilità di reazioni incrociate (vedere paragrafo 4.3 per le controindicazioni dovute a note reazioni di ipersensibilità).
Se in corso di trattamento con cefixima si verificano gravi reazioni di ipersensibilità o reazioni anafilattiche, il trattamento con cefixima deve essere interrotto immediatamente e devono essere adottate le opportune misure di emergenza.
Sono stati osservati con cefixima tassi di resistenza dello Streptococcus pneumoniae (> 20%) in alcuni paesi europei (vedere paragrafo 5.1).
Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si trattano infezioni sostenute da Streptococcus pneumoniae.
Insufficienza renale Cefixima deve essere usata con prudenza in pazienti con clearance della creatinina < 20 ml/min (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Non sono disponibili dati sufficienti circa l’impiego di cefixima nei bambini < 12 anni di età con insufficienza renale: si sconsiglia l’impiego di cefixima in questi pazienti.
L’uso prolungato di cefixima può portare alla proliferazione di organismi resistenti.
II trattamento con gli antibiotici a largo spettro altera la normale flora del colon e può portare a una crescita eccessiva di Clostridia.
Gli studi indicano che la causa primaria della diarrea associata ad antibiotici è una tossina prodotta da Clostridium difficile.
La colite pseudomembranosa è associata con l’uso di antibiotici ad ampio spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche, lincosamidi e cefalosporine, tra cui cefixima); è pertanto importante che essa venga tenuta presente nella diagnosi delle diarree che si sviluppano nel corso della somministrazione di antibiotici.
Nei pazienti che sviluppano grave diarrea durante o dopo l’uso di cefixima, dovrebbe essere preso in considerazione il rischio di colite pseudo-membranosa pericolosa per la vita.
Si deve sospendere l’uso di cefixima e si devono adottare misure appropriate.
Devono essere escluse altre cause di colite.
I prodotti che inibiscono la peristalsi intestinale sono controindicati.
I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale.
La sospensione contiene 2.43 g di saccarosio ogni 5 ml.
Questo deve essere considerato in pazienti con diabete mellito. Interazioni
- Si può avere una reazione falsamente positiva al glucosio nelle urine con le soluzioni di Benedict o Fehling o con le pastiglie di controllo a base di solfato di rame, ma non con i test basati sulle reazioni enzimatiche della glucosio-ossidasi.
Durante il trattamento con cefalosporine è stata segnalata una falsa positività di un test di Coombs diretto; va pertanto riconosciuto che un test di Coombs positivo potrebbe essere dovuto al farmaco.
Come con altre cefalosporine, sono stati osservati prolungamenti del tempo di protrombina in pochi pazienti.
È pertanto necessaria prudenza nei pazienti in terapia anticoagulante. Effetti indesiderati
- In questa sezione, è stata utilizzata la seguente convenzione per la classificazione degli effetti indesiderati (per esempio vertigini) in termini di frequenza: • comune: ≥1/100 - <1/10 • non comune: ≥1/1.000 - <1/100 • raro: ≥1/10.000 - <1/1.000 • molto raro: <1/10.000
Classi di sistemi organici secondo MedDRA Reazioni avverse al farmaco Frequenza Infezioni e infestazioni Superinfezione batterica, superinfezione da funghi Raro Colite associata ad antibiotici Molto raro Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia Raro Leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, anemia emolitica Molto raro Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Raro Shock anafilattico, malattia da siero Molto raro Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Raro Patologie del sistema nervoso Cefalea Non comune Vertigini Raro Iperattività psicomotoria Molto raro Patologie gastrointestinali Diarrea Comune Dolore addominale, nausea, vomito Non comune Flatulenza Raro Patologie epatobiliari Epatite, ittero colestatico Molto raro Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Non comune Edema angioneurotico, prurito Raro Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica Molto raro Patologie renali e urinarie Nefrite interstiziale Molto raro Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Infiammazione della mucosa, piressia Raro Esami diagnostici Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, fosfatasi alcalina) Non comune Aumento dell’urea ematica Raro Aumento della creatinina ematica Molto raro Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non sono disponibili dati clinici sull’esposizione a cefixima durante la gravidanza.
Una grande quantità di dati sull’uso delle cefalosporine durante la gravidanza non indica alcuna malformazione o tossicità feto/neonatale.
Gli studi sugli animali non indicano effetti diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embriofetale, sul parto o sullo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
Cefixima non dovrebbe essere impiegata in gravidanza a meno che il suo utilizzo non sia ritenuto strettamente necessario dal medico.
Allattamento Cefixima viene escreta nel latte umano in piccole quantità.
I benefici del trattamento per la madre devono essere valutati a fronte dei rischi potenziali per il bambino. Conservazione
- Polvere secca: non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito vedere paragrafo 6.3.
Non refrigerare o congelare.
La sospensione ricostituita non deve essere congelata.
Tenere il flacone ermeticamente chiuso ed agitarlo bene prima dell’uso.
Eliminare qualsiasi residuo inutilizzato dopo 14 giorni.
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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.