CEFIXIMA AUR 5CPR RIV 400MG
9,66 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 07/06/2017
Cefixima Aurobindo è indicato nel trattamento delle seguenti infezioni sostenute da microorganismi sensibili (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): • Riacutizzazioni acute della bronchite cronica • Otite media acuta • Cistite acuta non complicata • Pielonefrite non complicata. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Ogni compressa rivestita con film contiene 400 mg di cefixima (equivalente a 447,68 mg di cefixima in forma tri-idrata) Eccipiente con effetti noti: Ogni compressa rivestita con film contiene 0,6 mg di lecitina di soia. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità alla cefixima, alla soia, ad altri antibiotici della classe delle cefalosporine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Precedenti reazioni da ipersensibilità immediate e/o gravi alla penicillina o ad uno qualsiasi degli antibiotici beta-lattamici. Posologia
- Posologia Adulti e adolescenti oltre i 12 anni di età: La dose raccomandata negli adulti è di 400 mg/die assunti in un’unica somministrazione o 2 x 200 mg/die ogni 12 ore (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
La durata abituale del trattamento è di 7 giorni.
Se necessario può essere continuato fino a 14 giorni.
Per uretriti, cerviciti e proctiti gonococciche non complicate, si raccomanda l’uso di una dose singola di 400 mg.
Bambini al di sotto dei 12 anni di età: La formulazione in compresse rivestite con film da 400 mg può non essere appropriata per la somministrazione in soggetti pediatrici, si deve considerare l’uso di altre formulazioni di cefixima.
Pazienti anziani: I pazienti anziani possono essere trattati con la stessa dose degli adulti.
In pazienti con grave danno renale si deve valutare la funzionalità renale ed adeguare la dose (vedere “Dosaggio nel caso di danno renale”).
Dosaggio nel caso di danno renale in pazienti adulti: Cefixima Aurobindo può essere somministrata in presenza di funzionalità renale compromessa.
La dose e lo schema normali di trattamento possono essere usati in pazienti con clearance della creatinina ≥ 20 ml/minuto.
Nei pazienti con clearance della creatinina < 20 ml/minuto, si raccomanda di non superare una dose di 200 mg una volta al giorno.
La dose e lo schema nei pazienti in dialisi peritoneale cronica ambulatoriale o in emodialisi, deve seguire le stesse raccomandazioni dei pazienti con clearance della creatinina minore di 20 ml/minuto.
I dati relativi all’uso di cefixima in bambini ed adolescenti con insufficienza renale, sono insufficienti.
Pertanto l’uso della cefixima non è raccomandato in questi gruppi di pazienti.
Cefixima non è dializzabile né tramite emodialisi, né con dialisi peritoneale.
Durata del trattamento Il corso di trattamento abituale è di 7 giorni.
Questo può essere proseguito fino a 14 giorni in base alla gravità dell’infezione.
Per le cistiti acute non complicate nelle donne, il periodo di trattamento è 1-3 giorni.
Modo di somministrazione Cefixima compresse è esclusivamente per uso orale.
L’assorbimento di cefixima non viene modificato in maniera significativa dalla presenza di cibo.
Cefixima Aurobindo può essere assunta con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2). Avvertenze e precauzioni
- Cefixima deve essere somministrata con cautela in pazienti che hanno mostrato ipersensibilità ad altri medicinali.
Le cefalosporine devono essere somministrate con cautela in pazienti sensibili alle penicilline, poiché vi è qualche evidenza di allergenicità crociata parziale tra penicilline e cefalosporine.
Alcuni pazienti hanno mostrato gravi reazioni (inclusa l’anafilassi) ad entrambe le classi di farmaci.
Si raccomanda particolare attenzione nei pazienti che hanno sviluppato reazioni allergiche alle penicilline o ad altri antibiotici beta-lattamici, poiché possono verificarsi reazioni crociate (per le controindicazioni relative a reazioni note da ipersensibilità, vedere al paragrafo 4.3).
Se si verificano gravi reazioni da ipersensibilità o reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di cefixima, l’uso di cefixima deve essere sospeso immediatamente e si devono intraprendere appropriate misure di emergenza.
Insufficienza renale Cefixima deve essere somministrata con cautela in pazienti con clearance della creatinina < 20 ml/min (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Non vi sono sufficienti dati relativi all’uso di cefixima in bambini ed adolescenti con insufficienza renale: l’uso della cefixima non è raccomandato in questi gruppi di pazienti.
La funzionalità renale deve essere monitorata durante la terapia combinata con cefixima ed antibiotici aminoglicosidici, polimixina B, colistina o dosi elevate di diuretici dell’ansa (ad es.
furosemide) a causa della possibilità di una compromissione renale addizionale.
Questo riguarda in particolare i pazienti che già presentano una funzionalità renale ridotta (vedere paragrafo 4.5).
Il trattamento con cefixima alle dosi raccomandate (400 mg) può alterare significativamente la normale flora del colon e portare ad una superinfezione con Clostridium.
Gli studi indicano che una tossina prodotta dal Clostridium difficile è la causa principale della diarrea associata agli antibiotici.
In pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo l’uso di cefixima, si deve considerare il rischio di colite pseudomembranosa pericolosa per la vita.
L’uso di cefixima deve esser sospeso e deve essere istituito un trattamento appropriato.
L’uso di medicinali che inibiscono la peristalsi intestinale è controindicato (vedere paragrafo 4.8).
L’uso prolungato di cefixima può dar luogo a super-crescita di organismi non sensibili.
Sono stati segnalati casi di gravi reazioni avverse cutanee come sindrome di ipersensibilità da farmaco (DRESS) o reazioni cutanee bollose (necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson) in pazienti trattati con cefixima (vedere paragrafo 4.8).
Quando si verificano tali reazioni, il trattamento con cefixima deve essere immediatamente interrotto.
Lecitina di soia Cefixima Aurobindo contiene soia.
Se è allergico alle arachidi o alla soia, non usi questo medicinale. Interazioni
- La somministrazione concomitante di sostanze potenzialmente nefrotossiche (come antibiotici glicosamidici, colistina, polimixina e viomicina) e diuretici ad azione intensa (ad es.
acido etacrinico o furosemide) induce un aumento del rischio di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
La nifedipina, un calcio-antagonista, può aumentare la biodisponibilità della cefixima fino al 70%.
La somministrazione di cefixima può ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali.
Pertanto si raccomanda di adottare misure contraccettive non-ormonali supplementari.
Come con altre cefalosporine, in pochi pazienti sono stati notati aumenti del tempo di protrombina.
Bisogna pertanto usare cautela nei pazienti in terapia anticoagulante.
False reazioni positive per la presenza di glucosio nelle urine possono verificarsi con soluzioni di Benedict o di Fehling o con compresse di solfato di rame, ma non con test basati su reazioni enzimatiche con la glucosio-ossidasi.
Falsi positivi del test di Coombs sono stati segnalati durante il trattamento con cefalosporine, pertanto si deve tenere presente che un test di Coombs positivo può essere dovuto al farmaco.
False reazioni positive per la presenza di chetoni nelle urine possono verificarsi con test che utilizzano nitroprussiato ma non con quelli che utilizzano nitroferricianide. Effetti indesiderati
- Le reazioni avverse al farmaco sono elencate sotto in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza.
Le frequenze sono definite come: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza Infezioni ed infestazioni Superinfezioni batteriche, superinfezioni fungine Raro Colite associata ad antibiotici (vedere paragrafo 4.4) Molto raro Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia Raro Leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia, trombocitopenia, anemia emolitica Molto raro trombocitosi, neutropenia Non nota Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Raro Shock anafilattico, malattia da siero Molto raro Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Raro Patologie del sistema nervoso Cefalea Non comune Vertigini Raro Iperattività psicomotoria Molto raro Patologie gastrointestinali Diarrea Comune Dolore addominale, nausea, vomito Non comune Flatulenza Raro Patologie epatobiliari Epatite, ittero colestatico Molto raro Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea Non comune Edema angioneurotico, prurito Non comune Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica Molto raro Eruzione cutanea da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4.), eritema multiforme Non nota Patologie renali e urinarie Nefrite interstiziale Molto raro Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Infiammazione delle mucose, piressia Raro Esami diagnostici Aumento degli enzimi epatici (transaminasi, fosfatasi alcalina) Non comune Aumento dell’urea ematica Raro Aumento della creatinina ematica Molto raro Test di Coombs diretto e indiretto positivo (vedere paragrafo 4.4) Non nota
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Non si dispone di dati adeguati sull’uso di cefixima nelle donne in gravidanza.
Studi sugli animali non indicano effetti indesiderati su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).
Tuttavia, questi hanno anche mostrato che la cefixima raggiunge l’embrione/feto attraverso la placenta.
Come misura precauzionale, cefixima deve essere usata in gravidanza solo dopo un’attenta valutazione del profilo rischio/beneficio da parte del medico.
Allattamento: Non è noto se la cefixima venga escreta nel latte materno.
Studi sugli animali hanno mostrato escrezione di cefixima nel latte.
Si deve prendere una decisione se continuare/sospendere l’allattamento o continuare/sospendere la terapia con cefixima, tenendo presente il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino ed il beneficio della terapia con cefixima per la madre.
Tuttavia fino a quando non sarà disponibile un’ulteriore esperienza clinica, Cefixima non deve essere prescritta a donne che allattano.
Fertilità: Studi sulla riproduzione eseguiti nel topo e nel ratto non hanno rivelato evidenze di fertilità compromessa (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.