CAVERJECT 2CART 20MCG DOPPIA C

65,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ALPROSTADIL
  • ATC: G04BE01
  • Descrizione tipo ricetta:
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 16/01/2023

Caverject è indicato per il trattamento sintomatico della disfunzione erettile in maschi adulti dovuta ad eziologia neurologica, vascolare, psicogena o mista. Caverject può essere un utile completamento di altri test diagnostici nella diagnosi della disfunzione erettile. Caverject non è indicato per l’uso pediatrico (vedere paragrafo 4.4 Alcool benzilico).
Ogni cartuccia da 0,5 ml eroga una dose massima di 20 microgrammi di alprostadil. Eccipienti con effetti noti: Alcool benzilico 8,9 mg/ml. Sodio citrato, sodio idrossido (sodio 0,034 mg/ml). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Caverject non deve essere usato in pazienti con: • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Condizioni che potrebbero predisporli al priapismo, ad esempio pazienti con anemia falciforme o portatori dell’anemia falciforme, mieloma multiplo o leucemia; • Deformazione anatomica del pene, come angolazione, fibrosi cavernosa, o malattia di Peyronie; • Impianti penieni.
Caverject non deve essere usato in uomini per i quali l’attività sessuale sia controindicata (esempio, pazienti affetti da gravi malattie cardiache).

Posologia

Posologia Non sono stati condotti studi clinici formali in pazienti di età inferiore ai 18 anni o superiore ai 75 anni.
Modo di somministrazione Caverject deve essere somministrato mediante iniezione intracavernosa diretta usando l’ago del calibro di 29 G x ½” (12 mm) accluso alla confezione.
La sede abituale dell’iniezione è lungo la faccia dorsolaterale del terzo prossimale del pene.
Evitare vene visibili.
Sia il lato del pene che il sito dell’iniezione devono essere cambiati fra un’iniezione e l’altra.
Le iniezioni iniziali di Caverject devono essere praticate da personale sanitario addestrato e dopo adeguata preparazione alprostadil può essere iniettato a casa.
Si raccomanda di tenere i pazienti regolarmente sotto controllo (ad es.
ogni 3 mesi) specialmente nelle fasi iniziali della terapia di autosomministrazione, quando possono essere necessari aggiustamenti della dose.La dose di Caverject deve essere identificata per ciascun paziente mediante titolazione accurata sotto controllo medico.
Si deve usare la dose minima efficace che permetta al paziente un’erezione soddisfacente per avere un rapporto sessuale.
Si raccomanda che la dose somministrata determini una durata dell’erezione non superiore ad un’ora.
Se la durata è maggiore, la dose deve essere ridotta.
La maggior parte dei pazienti riesce ad ottenere una risposta soddisfacente con dosi comprese fra 5 e 20 microgrammi.
Il dispositivo di erogazione è predisposto per erogare una dose singola che può essere fissata ad incrementi del 25% della dose nominale.
Abitualmente dosi superiori a 40 microgrammi di alprostadil non sono giustificate.
Le seguenti dosi possono essere somministrate usando Caverject:
Confezione Dose disponibile
Caverject 20 microgrammi, polvere e solvente per soluzione iniettabile, doppia camera 5; 10; 15; 20 microgrammi
Trattamento La dose iniziale di alprostadil per la disfunzione erettile ad eziologia vascolare, psicogena o mista è di 2,5 microgrammi.
La seconda dose deve essere di 5 microgrammi se si ha una risposta parziale e di 7,5 microgrammi, se non vi è alcuna risposta.
Successivi incrementi graduali da 5 a 10 microgrammi devono essere somministrati fino a quando si ottiene una dose ottimale.
Se non vi è alcuna risposta alla dose somministrata, allora la dose successiva più elevata può essere somministrata entro un'ora.
Se vi è una risposta, prima di somministrare la dose successiva ci deve essere un intervallo di un giorno.
Per pazienti con disfunzione erettile di origine neurologica che richiedano dosi inferiori a 2,5 microgrammi, bisogna considerare la possibilità di titolare la dose con Caverject polvere per soluzione iniettabile.
Iniziare con una dose di 1,25 microgrammi, se questa non determina alcuna risposta la seconda dose deve essere di 2,5 microgrammi.
A parte la dose iniziale, è possibile stabilire la dose con Caverject 20 microgrammi, polvere e solvente per soluzione iniettabile, doppia camera o Caverject polvere per soluzione iniettabile, con incrementi analoghi a quelli impiegati nel trattamento della disfunzione erettile di natura non neurologica.
La massima frequenza raccomandata delle iniezioni è non superiore a una somministrazione al giorno e a tre volte alla settimana.
Integrazione alla diagnosi eziologica Pazienti senza evidenze di disfunzione neurologica: da 10 a 20 microgrammi di alprostadil da iniettare nei corpi cavernosi e massaggiare attraverso il pene.
Si può prevedere che più dell’80% dei pazienti risponda ad una dose singola di 20 microgrammi di alprostadil.
Pazienti con evidenze di disfunzione neurologica: si può prevedere che questi pazienti rispondano a dosi più basse di alprostadil.
In pazienti con disfunzione erettile provocata da malattie neurologiche/traumi, la dose per il test diagnostico non deve superare i 10 microgrammi ed è probabile che sia indicata una dose iniziale di 5 microgrammi.
Qualora un’erezione conseguente all’iniezione dovesse persistere per più di un’ora, deve essere praticata una terapia detumescente prima che il paziente lasci la clinica per prevenire un rischio di priapismo (vedere paragrafo 4.9).
Al momento delle dimissioni dall’ospedale, l’erezione deve essere interamente cessata ed il pene deve essere in uno stato completamente flaccido.
In caso di mancata risposta all’erezione durante la fase di titolazione, i pazienti devono essere monitorati per la possibile insorgenza di reazioni avverse di tipo sistemico.

Avvertenze e precauzioni

Le cause latenti della disfunzione erettile che possono essere trattate, devono essere diagnosticate e curate prima di iniziare la terapia con alprostadil.
A seguito di somministrazione intracavernosa di alprostadil possono verificarsi una prolungata erezione e/o priapismo.
Per minimizzare il rischio, somministrare la dose minima efficace.
Al paziente deve essere richiesto di segnalare immediatamente al proprio medico curante ogni caso di erezione che duri un lungo periodo di tempo, ad esempio 4 ore o più.
Il trattamento del priapismo non deve essere ritardato per più di 6 ore.
I casi di priapismo andranno trattati con le appropriate terapie mediche (vedere paragrafo 4.9).
Un’erezione dolorosa ha maggiori probabilità di verificarsi in pazienti con deformazione anatomica del pene, come angolazione, fimosi, fibrosi cavernosa, malattia di Peyronie o placche.
La fibrosi del pene, che comprende angolazione, fibrosi cavernosa, noduli fibrosi e malattia di Peyronie, può verificarsi dopo la somministrazione intracavernosa di Caverject.
La comparsa di fibrosi può aumentare con l’aumentare della durata dell’uso del farmaco.
Si consiglia vivamente di seguire regolarmente i pazienti, esaminando accuratamente il pene, per riconoscere i segni di fibrosi peniena o di malattia di Peyronie.
Il trattamento con Caverject deve essere sospeso in pazienti che sviluppino angolazione del pene, fibrosi cavernosa o malattia di Peyronie.
I pazienti trattati con anticoagulanti, come warfarin o eparina, possono avere una maggiore propensione per l’emorragia dopo l’iniezione intracavernosa.
In alcuni pazienti l’iniezione di Caverject può indurre una piccola emorragia nella sede dell’iniezione.
Nei pazienti affetti da patologie che si trasmettono per via ematica, tale eventualità potrebbe aumentare il rischio di trasmissione della malattia al partner.
Caverject deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio cardiovascolari e cerebrovascolari.
Caverject deve essere usato con cautela nei pazienti con precedenti di attacchi ischemici transitori o in quelli con disturbi cardiovascolari instabili.
La stimolazione e il rapporto sessuale possono determinare effetti di tipo cardiaco e polmonare in pazienti con malattie cardiache a livello coronarico, insufficienza cardiaca congestizia o malattie polmonari.
Questi pazienti devono usare Caverject con cautela e devono usare cautela nell’avere rapporti sessuali.
Caverject non è destinato alla somministrazione concomitante con eventuali altri farmaci che trovano impiego per il trattamento della disfunzione erettile (vedere paragrafo 4.5).
Nei pazienti con precedenti di disturbi psichiatrici o dipendenza da farmaci deve essere tenuto presente il potenziale abuso di Caverject.
Le soluzioni ricostituite di Caverject sono destinate ad un singolo impiego.
La siringa e l’eventuale contenuto inutilizzato devono essere smaltiti adeguatamente.
Per la somministrazione di Caverject si utilizza un ago superfine.
Come per tutti gli aghi superfini, esiste la possibilità di rottura dell’ago.
Sono stati riportati casi di rottura dell’ago con parte di esso rimasta nel pene che, in alcuni casi, hanno richiesto il ricovero ospedaliero e la rimozione chirurgica.
La possibilità di rottura dell’ago può essere minimizzata fornendo ai pazienti precise istruzioni sulla manipolazione e le tecniche di iniezione appropriate.
Occorre avvertire i pazienti che, se l'ago è piegato, non devono utilizzarlo; inoltre, non devono tentare di raddrizzare un ago piegato.
I pazienti devono rimuovere l'ago dalla siringa, gettarlo e applicare un nuovo ago sterile ed inutilizzato sulla siringa.
Alcool benzilico Caverject contiene alcool benzilico che può causare reazioni di ipersensibilità.
Si deve considerare il carico metabolico giornaliero combinato di alcool benzilico da tutte le fonti, specialmente nei pazienti con compromissione epatica o renale a causa del rischio di accumulo e tossicità (acidosi metabolica).
Questo medicinale è indicato solo per l’iniezione intracavernosa.
La somministrazione per via endovenosa del conservante alcool benzilico è stata associata a eventi avversi gravi e a morte nei pazienti pediatrici, compresi i neonati (“sindrome da respiro agonico”).
La quantità minima di alcool benzilico a cui può verificarsi tossicità non è nota.
I neonati prematuri e con basso peso alla nascita possono presentare maggiore probabilità di sviluppare tossicità.
Caverject non è indicato per l’uso pediatrico.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

I farmaci simpaticomimetici possono ridurre l’effetto dell’alprostadil.
L’alprostadil può aumentare gli effetti dei farmaci antiipertensivi, vasodilatatori, anticoagulanti e inibitori dell’aggregazione piastrinica.
Gli effetti di combinazioni di alprostadil con altri farmaci per il trattamento della disfunzione erettile (es.
sildenafil) o altri medicinali in grado di indurre l’erezione (es.
papaverina), non sono stati formalmente studiati.
Tali medicinali non devono essere usati in combinazione con Caverject in considerazione del rischio potenziale di indurre erezioni prolungate.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa più frequente in seguito a somministrazione intracavernosa è stata dolore al pene.
Il 30% dei pazienti ha segnalato dolore almeno una volta.
Il dolore era associato con l’11% delle iniezioni somministrate.
Nella maggior parte dei casi il dolore è stato valutato come lieve o moderato.
Il 3% dei pazienti ha sospeso il trattamento a causa del dolore.
Fibrosi peniena, compresa l’angolazione del pene, noduli fibrosi e malattia di Peyronie, è stata segnalata nel 3% di tutti i pazienti che hanno partecipato agli studi clinici.
In uno studio con autosomministrazione in cui la durata dell’uso arrivava fino a 18 mesi, l’incidenza di fibrosi peniena è stata più elevata, circa l’8%.
Ematomi ed ecchimosi nel sito di iniezione, che sono correlati con la tecnica dell’iniezione piuttosto che con gli effetti dell’alprostadil, si sono verificati rispettivamente nel 3% e nel 2% dei pazienti.
Una prolungata erezione (definita come erezione che dura da 4 a 6 ore) è stata segnalata nel 4% dei pazienti.
Il priapismo (erezione dolorosa che duri sei ore o più) si è manifestato nello 0,4%.
Nella maggioranza dei casi si è verificata una detumescenza spontanea.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse al farmaco che sono state segnalate durante gli studi clinici e durante l’esperienza dopo la commercializzazione sono elencate nella tabella sottostante, le frequenze sono: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 100, < 1/10); non comune (≥ 1/1000, <1/100); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità in ciascuna classe di frequenza e per sistema e organo:
Classificazione per sistemi e organi Molto comune ≥1/10 Comune ≥1/100, <1/10 Non comune ≥1/1.000, <1/100 Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni   Micosi, raffreddore comune 
Patologie del Sistema nervoso   Presincope, ipoestesia, iperestesia Accidente cerebrovascolare
Patologie dell’occhio   Midriasi 
Patologie cardiache   Extrasistole sopraventricolare Ischemia miocardica
Patologie vascolari   Emorragia venosa, ipotensione, vasodilatazione, disturbi vascolari periferici, disturbi venosi 
Patologie gastrointestinali   Nausea, bocca secca 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea, iperidrosi, prurito, eritema 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Spasmi muscolari  
Patologie renali e urinarie   Emorragia uretrale, ematuria, disuria, pollachiuria, urgenza della minzione 
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Dolore al pene Malattia di Peyronie, disturbi del pene (fibrosi del pene, angolazione e noduli fibrotici), erezione aumentata Priapismo, dolore pelvico, massa testicolare, spermatocele, gonfiore testicolare, edema testicolare, disturbi testicolari, dolore allo scroto, eritema dello scroto, edema dello scroto, dolore testicolare, disturbi allo scroto, erezione dolorosa, balanite, fimosi, disfunzione erettile, disturbi dell’eiaculazione 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Ematoma in sede di iniezione, ecchimosi Emorragia, emorragia in sede di iniezione, infiammazione, infiammazione in sede di iniezione, sensazione di calore in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, gonfiore in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, irritazione in sede di iniezione, astenia, anestesia in sede di iniezione, edema, edema periferico, prurito in sede di iniezione 
Esami diagnostici   Aumento della creatininemia, diminuzione della pressione arteriosa, aumento della frequenza cardiaca 
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Non pertinente.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.