CANDESARTAN HCS 28CPR 32MG
9,29 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 28/05/2016
- Trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti. - Trattamento dell'ipertensione in bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e <18 anni. - Trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca e alterata funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra ≤ 40%) quando gli ACE-inibitori non sono tollerati o come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia ottimale, quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati (vedere paragrafi 4.2, 4.4, 4.5 e 5.1).
Ogni compressa contiene 4 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 8 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 16 mg di candesartan cilexetil. Ogni compressa contiene 32 mg di candesartan cilexetil. Eccipienti con effetto noto:
compresse 4 mg | compresse 8 mg | compresse 16 mg | compresse 32 mg | |
lattosio monoidrato | 94,050 mg | 90,035 mg | 82,020 mg | 164,040 mg |
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
Grave insufficienza epatica e/o colestasi.
I bambini di età inferiore a 1 anno (vedere paragrafo 5.3).
L'uso concomitante di Candesartan HCS con medicinali contenenti aliskiren è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR <60 ml / min / 1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Posologia
- Dosaggio nell’ipertensione: La dose iniziale raccomandata e la dose abituale di mantenimento di Candesartan HCS è di 8 mg una volta al giorno.
La maggior parte dell’effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane.
In alcuni pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata, la dose può essere aumentata fino a 16 mg una volta al giorno e fino ad un massimo di 32 mg una volta al giorno.
La terapia deve essere adattata in base alla risposta pressoria.
Candesartan HCS può anche essere somministrato con altri agenti antipertensivi.
L’aggiunta di idroclorotiazide ha mostrato un effetto anti-ipertensivo aggiuntivo con varie dosi di Candesartan HCS.
Persone anziane: Nessun aggiustamento iniziale del dosaggio è necessario nelle persone anziane.
Pazienti con deplezione del volume intravascolare: Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume, si può considerare una dose iniziale di 4 mg (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con alterata funzionalità renale: Nei pazienti con alterata funzionalità renale la dose iniziale è di 4 mg, inclusi i pazienti in emodialisi.
La dose deve essere titolata in base alla risposta.
L’esperienza nei pazienti con insufficienza renale molto grave o allo stadio terminale (Clcreatinina < 15 ml/min) è limitata (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con alterata funzionalità epatica: Si raccomanda una dose iniziale di 4 mg una volta al giorno in pazienti con alterata funzionalità epatica di grado lieve e moderato.
La dose può essere adattata in base alla risposta.
Candesartan HCS è controindicato in pazienti con alterata funzionalità epatica grave e/o colestasi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Pazienti neri: L’effetto antipertensivo di candesartan è meno evidente nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera.
Pertanto, un incremento dei dosaggi di Candesartan HCS e l’aggiunta di una terapia concomitante possono essere più frequentemente necessari per il controllo della pressione arteriosa nei pazienti di razza nera rispetto a quelli di razza non nera (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica. Bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni: La dose iniziale raccomandata è di 4 mg una volta al giorno.
- Per i pazienti di peso <50 kg: in alcuni pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata, la dose può essere aumentata fino ad un massimo di 8 mg una volta al giorno.
- Per i pazienti di peso ≥ 50 kg: in alcuni pazienti la cui pressione arteriosa non è adeguatamente controllata, la dose può essere aumentata a 8 mg una volta al giorno e poi a 16 mg una volta al giorno se necessario (vedere paragrafo 5.1).
Dosi superiori a 32 mg non sono state studiate nei pazienti pediatrici.
La maggior parte dell'effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane.
Per i bambini con possibile deplezione del volume intravascolare (ad esempio, i pazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzione renale compromessa), il trattamento con Candesartan HCS deve essere iniziato sotto stretto controllo medico e una dose iniziale inferiore a quello di base generale la dose di cui sopra dovrebbe essere considerato (vedere paragrafo 4.4).Candesartan HCS non è stato studiato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min /1,73m² (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti pediatrici neri: L'effetto antipertensivo di candesartan è meno pronunciato nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti non neri.
(vedere paragrafo 5.1).
Bambini di età compresa tra 1 e 6 anni di età: Non sono state stabilite la sicurezza e l'efficacia nei bambini di età compresa tra 1 e 6 anni di età.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.1 ma non può essere fatta nessuna raccomandazione riguardante la posologia.
Candesartan HCS è controindicato nei bambini di età inferiore a 1 anno (vedere paragrafo 4.3).
Posologia nell’insufficienza cardiaca: La dose usuale iniziale raccomandata di Candesartan HCS è 4 mg una volta al giorno.
La titolazione fino alla dose target di 32 mg una volta al giorno (dose massima) o fino alla dose più elevata tollerata è effettuata raddoppiando la dose ad intervalli di almeno 2 settimane (vedere paragrafo 4.4).
La valutazione di pazienti con scompenso cardiaco deve sempre prevedere il monitoraggio della funzione renale, inclusa la creatininemia e la potassiemia.
Candesartan HCS può essere somministrato con altre terapie per l'insufficienza cardiaca, tra cui ACE-inibitori, betabloccanti, diuretici e digitalici o un'associazione di questi medicinali.
Candesartan HCS può essere somministrato contemporaneamente a un ACE-inibitore in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia standard ottimale per l’insufficienza cardiaca quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati.
L'associazione di un ACE-inibitore, un diuretico risparmiatore di potassio e Candesartan HCS non è raccomandata e deve essere presa in considerazione soltanto dopo aver valutato con attenzione i potenziali rischi e benefici (vedere i paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).
Popolazioni speciali di pazienti: Nessun aggiustamento iniziale del dosaggio è necessario nei pazienti anziani o nei pazienti con deplezione del volume intravascolare, alterata funzionalità renale o alterata funzionalità epatica da lieve a moderata.
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di Candesartan HCS nei bambini dalla nascita ai 18 anni non sono state accertate nel trattamento dell’ipertensione e dello scompenso cardiaco.
Non ci sono dati disponibili.
Metodo di somministrazione: Uso orale.
Candesartan HCS deve essere somministrato una volta al giorno indipendentemente dall’assunzione di cibo.
La biodisponibilità di candesartan non è influenzata dal cibo. Avvertenze e precauzioni
- Alterata funzionalità renale: Come con altri agenti che inibiscono il sistema renina-angiotensina-aldosterone, è possibile prevedere modifiche della funzione renale in pazienti suscettibili trattati con Candesartan HCS.
Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina, quando Candesartan HCS viene usato in pazienti ipertesi con alterata funzionalità renale.
L’esperienza è limitata nei pazienti con alterata funzionalità renale molto grave o allo stadio terminale (Clcreatinina < 15 ml/min).
In questi pazienti Candesartan HCS deve essere attentamente titolato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa.
La valutazione dei pazienti con scompenso cardiaco deve includere accertamenti periodici della funzione renale, in particolare nei pazienti anziani di età uguale o superiore a 75 anni, e nei pazienti con alterata funzionalità renale.
Durante la titolazione della dose di Candesartan HCS, si raccomanda di monitorare le concentrazioni sieriche di creatinina e potassio.
Gli studi clinici nello scompenso cardiaco non hanno incluso pazienti con concentrazioni sieriche di creatinina > di 265 mcmol/l (> 3 mg/dl).
Terapia concomitante con ACE-inibitori nell’insufficienza cardiaca: Il rischio di reazioni avverse, in particolare ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta), può aumentare quando Candesartan HCS viene assunto in associazione con un ACE-inibitore.
Anche la tripla associazione di un ACE-inibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi e candesartan non è raccomandata.
L’uso di queste associazioni deve essere effettuato sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Emodialisi: Durante la dialisi la pressione arteriosa può essere particolarmente sensibile al blocco del recettore AT1 come risultato del ridotto volume plasmatico e dell’attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Pertanto Candesartan HCS deve essere attentamente dosato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa nei pazienti in emodialisi.
Stenosi dell’arteria renale: Prodotti medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, inclusi gli antagonisti dei recettori dell’Angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l’azotemia e la creatininemia in pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria renale in presenza di rene unico.
Trapianto renale: Non ci sono esperienze circa la somministrazione di Candesartan HCS in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale.
Ipotensione: Durante il trattamento con Candesartan HCS può verificarsi ipotensione in pazienti con scompenso cardiaco.
Ciò si può verificare anche in pazienti ipertesi con deplezione del volume intravascolare come per esempio quelli che assumono diuretici a dosi elevate.
Si deve usare cautela quando si inizia la terapia e si deve cercare di correggere l’ipovolemia.
Anestesia ed interventi chirurgici: Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici, in pazienti trattati con antagonisti dell'Angiotensina II, può verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina.
Molto raramente l'ipotensione può essere così grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie.
Stenosi aortica e mitralica (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva): Come con altri vasodilatatori, si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva.
Iperaldosteronismo primario: Pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente a prodotti medicinali antipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Pertanto l’uso di Candesartan HCS non è raccomandato.
Iperpotassiemia: L’uso concomitante di Candesartan HCS con diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri prodotti medicinali che possono aumentare la potassiemia (come l’eparina) può causare l’aumento sierico di potassio in pazienti ipertesi.
Il monitoraggio dei livelli sierici di potassio deve essere effettuato laddove appropriato.
In pazienti con scompenso cardiaco trattati con Candesartan HCS, si può manifestare iperpotassiemia.
Si raccomanda il monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio.
La combinazione di un ACE inibitore, di un diuretico risparmiatore di potassio (es.
spironolattone) e di Candesartan HCS non è raccomandata e deve essere considerata solo dopo attenta valutazione dei potenziali benefici e rischi.
Aspetti Generali: In pazienti il cui tono vascolare e la funzione renale dipendono in modo predominante dall’attività del sistema renina-angiotensina-aldosterone (per esempio pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia o con malattia renale di base compresa la stenosi dell’arteria renale), il trattamento con altri prodotti medicinali che agiscono su questo sistema è stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta.
La possibilità di simili effetti non può essere esclusa con l’uso di AIIRA.
Come con altri farmaci antipertensivi, l’eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia ischemica cerebrovascolare può comportare l’insorgenza di infarto miocardico o di ictus.
L’effetto antipertensivo di candesartan può essere potenziato da altri medicinali con proprietà ipotensive, se prescritti come antipertensivi o per altre indicazioni.
Gravidanza: La terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina II (AIIRA) non deve essere iniziata durante la gravidanza.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): Esiste l’evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumentano il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa insufficienza renale acuta).
Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Popolazione pediatrica: Uso in pazienti pediatrici, tra cui pazienti da insufficienza renale.
Candesartan HCS non è stato studiato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare inferiore a 30 ml/min / 1,73 m² (vedere paragrafo 4.2).
Per i bambini con possibile deplezione del volume intravascolare (ad esempio, i pazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzione renale compromessa), il trattamento con candesartan deve essere iniziato sotto stretto controllo medico e di ridurre il dosaggio iniziale deve essere presa in considerazione (vedere paragrafo 4.2).
Nelle pazienti post-menarca la possibilità di gravidanza deve essere valutato su base regolare.
Informazioni adeguate dovrebbero essere data e / o azioni intraprese per prevenire i rischi di esposizione durante la gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocinetica clinica includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide, nifedipina ed enalapril.
Non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti con altri prodotti medicinali.
L’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di integratori di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri prodotti medicinali (ad es.
eparina) può aumentare la potassiemia.
Se appropriato, può essere preso in considerazione il monitoraggio della potassiemia (vedere paragrafo 4.4).
Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con ACE-inibitori.
Un effetto simile può verificarsi con gli AIIRA.
Non è raccomandato l’uso di candesartan con il litio.
Se la combinazione risulta necessaria, è raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio.
Quando gli AIIRA sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (per es.
inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (> 3 g/die) e FANS non selettivi), si può verificare un’attenuazione dell’effetto antipertensivo.
Come con gli ACE-inibitori, l’uso concomitante di AIIRA e FANS può portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico, specialmente in pazienti con pre-esistente compromessa funzione renale.
La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all’inizio della terapia concomitante e da allora in poi periodicamente.
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
Popolazione pediatrica: Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Trattamento dell’ipertensione: Negli studi clinici controllati le reazioni avverse sono state lievi e transitorie.
L’incidenza totale degli eventi avversi non ha mostrato alcuna correlazione con la dose o l’età.
La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi è stata simile con candesartan cilexetil (3,1%) e placebo (3,2%).
Da un’analisi complessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, le reazioni avverse con candesartan cilexetil sono state definite sulla base dell’incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell’1% più alta rispetto all’incidenza osservata con placebo.
Sulla base di questa definizione, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state capogiro/vertigini, cefalea e infezioni respiratorie.
La tabella sottostante presenta le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall’esperienza post-marketing.
Le frequenze usate nelle tabelle in tutto il paragrafo 4.8 sono:- molto comune (≥ 1/10), - comune (≥ 1/100 a < 1/10), - non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), - raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000), - molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Esami di laboratorio: In genere non ci sono state influenze clinicamente rilevanti di candesartan cilexetil sui parametri di laboratorio routinari.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetto indesiderato Infezioni ed infestazioni Comune Infezione respiratoria Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro leucopenia, neutropenia e agranulocitosi Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto raro Iperpotassiemia, iponatriemia Patologie del sistema nervoso Comune Capogiro/vertigini, cefalea Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto raro Tosse Patologie gastrointestinali Molto raro Nausea Non nota Diarrea Patologie epatobiliari Molto raro Aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalità epatica o epatite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro Angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo Molto raro Dolore alla schiena, artralgia, mialgia Patologie renali ed urinarie Molto raro Ridotta funzionalità renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili (vedere paragrafo 4.4)
Come per altri inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone, sono state osservate lievi diminuzioni dell’emoglobina.
Di solito non è necessario alcun monitoraggio routinario degli esami di laboratorio nei pazienti trattati con candesartan cilexetil.
Comunque, in pazienti con alterata funzionalità renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina.
Popolazione pediatrica: La sicurezza di candesartan cilexetil è stata monitorata in 255 bambini ed adolescenti ipertesi, da 6 a <18 anni di età, nel corso di uno studio clinico di efficacia durato 4 settimane e uno studio in aperto di 1 anno (vedere paragrafo 5.1).
In quasi tutte le diverse classi di sistemi e organi, la frequenza degli eventi avversi nei bambini sono all’interno del range comuni/non comuni.
Mentre la natura e la gravità degli eventi avversi sono simili a quelli degli adulti (vedere tabella sopra), la frequenza di tutti gli eventi avversi è più elevata nei bambini e negli adolescenti, in particolare: - Mal di testa, vertigini e infezione del tratto respiratorio superiore, sono "molto comuni" (ovvero, ≥1/10) nei bambini e comuni (≥ 1/100 a <1/10) negli adulti.
- La tosse è "molto comune" (cioè,> 1/10) nei bambini e molto raro (<1/10000) negli adulti.
- Rash è "comune" (ovvero, ≥1 / 100, <1/10) nei bambini e "molto raro" (<1/10000) negli adulti.
- Iperkaliemia, iponatriemia e alterazione della funzionalità epatica non sono comuni (≥ 1/1000 a <1/100) nei bambini e molto rari (<1/10000) negli adulti.
- Aritmia sinusale, rinofaringite, piressia sono "comuni" (ovvero, ≥1 / 100, <1/10) e dolore orofaringeo è "molto comune" (ovvero, ≥1 / 10) nei bambini; ma nessuno è stato riportato negli adulti.
Tuttavia queste sono malattie temporanee e diffuse infanzia.
Il profilo generale di sicurezza di candesartan cilexetil nei pazienti pediatrici non differisce significativamente dal profilo di sicurezza negli adulti.
Trattamento dello scompenso cardiaco: Il profilo degli eventi avversi di candesartan cilexetil osservato nei pazienti con scompenso cardiaco è stato coerente con la farmacologia del farmaco e lo stato di salute dei pazienti.
Nel programma clinico CHARM, che ha confrontato candesartan cilexetil a dosaggi fino a 32 mg (n = 3.803) con placebo (n=3.796), il 21,0% del gruppo trattato con candesartan cilexetil ed il 16,1% del gruppo trattato con placebo ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
Le reazioni avverse più comunemente riportate sono state iperpotassiemia, ipotensione, alterata funzionalità renale.
Questi eventi sono stati più comuni nei pazienti di età superiore ai 70 anni, diabetici o soggetti che avevano ricevuto altri medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, in particolare un ACE inibitore e/o spironolattone.
La tabella sottostante presenta le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall’esperienza post-marketing.
Esami di laboratorio: Iperpotassiemia ed alterata funzionalità renale sono comuni in pazienti trattati con Candesartan HCS per l’indicazione relativa allo scompenso cardiaco.Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune Iperpotassiemia Molto raro Iponatriemia Patologie del sistema nervoso. Molto raro Capogiro, cefalea Patologie vascolari. Comune Ipotensione Patologie gastrointestinali. Molto raro Nausea Patologie epatobiliari. Molto raro Aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalità epatica o epatite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro Angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro Mal di schiena, artralgia, mialgia Patologie renali e urinarie. Comune Ridotta funzionalità renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili (vedere paragrafo 4.4)
Si raccomanda un periodico monitoraggio delle concentrazioni sieriche di creatinina e di potassio (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: L’uso degli Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA) non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
L’uso degli AIIRA è controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non può essere escluso un piccolo aumento del rischio.
Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Antagonisti del Recettore dell’Angiotensina II (AIIRA), un simile rischio può esistere anche per questa classe di medicinali.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa.
È noto che l’esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicità fetale (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3).
Se dovesse verificarsi un’esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.
I neonati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l’ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Allattamento: Poiché non sono disponibili dati riguardanti l’uso di Candesartan HCS durante l’allattamento, Candesartan HCS non è raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l’uso durante l’allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.