BUSETTE 4CER TRANSD 10MCG/H

27,08 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BUPRENORFINA
  • ATC: N02AE01
  • Descrizione tipo ricetta:
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 03/03/2018

Trattamento del dolore non maligno di intensità moderata quando è necessario un oppioide per ottenere un’analgesia adeguata. Busette non è adatto per il trattamento del dolore acuto.Busette è indicato negli adulti.
Busette 5 microgrammi/ora cerotto transdermico: Ogni cerotto transdermico contiene 5 mg di buprenorfina per 6,25 cm² e rilascia 5 microgrammi di buprenorfina per ora. Busette 10 microgrammi/ora cerotto transdermico: Ogni cerotto transdermico contiene 10 mg di buprenorfina per 12,5 cm² e rilascia 10 microgrammi di buprenorfina per ora. Busette 15 microgrammi/ora cerotto transdermico: Ogni cerotto transdermico contiene 15 mg di buprenorfina per 18,75 cm² e rilascia 15 microgrammi di buprenorfina per ora. Busette 20 microgrammi/ora cerotto transdermico: Ogni cerotto transdermico contiene 20 mg di buprenorfina per 25 cm² e rilascia 20 microgrammi di buprenorfina per ora. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Pazienti con dipendenza da oppioidi e per il trattamento dell’astinenza da narcotici; • Disturbi in cui la funzione respiratoria e il centro del respiro sono gravemente compromessi o potrebbero diventarlo; • Pazienti che ricevono MAO-inibitori o che li hanno assunti nelle ultime due settimane (vedere paragrafo 4.5); • Pazienti affetti da miastenia gravis; • Pazienti affetti da delirium tremens.

Posologia

Posologia Busette deve essere applicato ogni 7 giorni. Pazienti di età pari o superiore a 18 anni Come dose iniziale deve essere usato la dose più bassa di Busette (Busette 5 microgrammi/ora cerotto transdermico).
Si deve prendere in considerazione il precedente uso di oppioidi da parte del paziente (vedere paragrafo 4.5), nonché le sue attuali condizioni generali e il suo stato medico.
Busette non deve essere utilizzato a dosi più elevate di quelle raccomandate.
Titolazione Durante la fase iniziale del trattamento con Busette, può essere richiesto l’uso di analgesici supplementari a breve durata d’azione (vedere paragrafo 4.5), finché non raggiungono l’efficacia analgesica con Busette.
La dose di Busette può essere titolata in aumento come indicato dopo 3 giorni, quando il massimo effetto della dose somministrata viene raggiunto.
I successivi aumenti di dosaggio possono quindi essere titolati in base alla necessità di alleviare ulteriormente il dolore e alla risposta analgesica del paziente al cerotto transdermico.
Per aumentare la dose, un cerotto transdermico con dosaggio maggiore deve sostituire quello attualmente applicato, oppure si deve applicare una combinazione di cerotti in posti diversi, per ottenere il dosaggio desiderato.
Si raccomanda di non applicare più di due cerotti transdermici contemporaneamente, fino a una dose totale massima di 40 microgrammi/ora di buprenorfina.
I pazienti devono essere attentamente e regolarmente monitorati, al fine di valutare il dosaggio e la durata del trattamento ottimali.
Passaggio da altri oppioidi Il cerotto transdermico di buprenorfina può essere utilizzato come alternativa al trattamento con altri oppioidi.
Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose più bassa disponibile (Busette 5 microgrammi/ora cerotto transdermico) e continuare a prendere analgesici supplementari a breve durata d’azione (vedere paragrafo 4.5) durante la titolazione, a seconda delle necessità.
Durata della somministrazione In nessun caso Busette deve essere somministrato per più tempo del necessario.
Se, in considerazione della natura e della gravità della malattia, è necessario il trattamento del dolore a lungo termine con Busette, deve essere effettuato un monitoraggio accurato e regolare (eventualmente con interruzioni del trattamento), per stabilire se e in che misura potrebbe essere necessario un ulteriore trattamento.
Sospensione Dopo la rimozione del cerotto transdermico, le concentrazioni sieriche di buprenorfina diminuiscono gradualmente, quindi l’effetto analgesico viene mantenuto per un certo periodo di tempo.
Questo deve essere tenuto in considerazione quando alla terapia con Busette fa seguito un trattamento con altri oppioidi.
Come regola generale, un eventuale oppioide successivo non deve essere somministrato entro le 24 ore successive alla rimozione del cerotto transdermico.
Al momento sono disponibili solo informazioni limitate sulla dose iniziale di altri oppioidi somministrati dopo la sospensione del cerotto transdermico (vedere paragrafo 4.5).
Popolazioni speciali Pazienti anziani Nei pazienti anziani non è richiesto alcun aggiustamento della dose di Busette.
Compromissione renale Nei pazienti con danno renale non è richiesto alcun aggiustamento della dose di Busette.
Compromissione epatica Buprenorfina viene metabolizzata nel fegato.
Nei pazienti con compromissione della funzione epatica l’intensità e la durata della sua azione possono essere compromesse.
Pertanto, in corso di trattamento con Busette i pazienti con insufficienza epatica devono essere attentamente monitorati.
I pazienti con grave insufficienza epatica possono accumulare buprenorfina durante il trattamento con Busette.
In questi pazienti si deve prendere in considerazione una terapia alternativa, e Busette deve essere usato con cautela, oppure non deve essere usato del tutto.
Poichè gli inibitori del CYP3A4 possono aumentare le concentrazioni di Buprenorfina (vedere paragrafo 4.5), i pazienti già trattati con inibitori del CYP3A4 devono avere la loro dose di buprenorfina cerotti transdermici accuratamente titolata poichè in questi pazienti può essere sufficiente una dose ridotta.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia dei cerotti transdermici di buprenorfina nei bambini e negli adolescenti sotto i 18 anni di età non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Uso transdermico.
Cerotto transdermico da indossare per 7 giorni.
Il cerotto non deve essere diviso o tagliato in pezzi.
Applicazione del cerotto transdermico Busette deve essere applicato su pelle intatta e non irritata, sulla parte esterna superiore del braccio, sulla parte superiore del torace o sulla porzione laterale dello stesso, oppure sulla parte superiore della schiena, ma non su pelle con grandi cicatrici.
Busette deve essere applicato su un’area cutanea relativamente priva di peli o quasi priva.
Se questa non è disponibile, i peli nel sito di applicazione devono essere tagliati con un paio di forbici (e non rasati).
Se è necessario pulire il sito di applicazione, questo deve essere fatto solo con acqua.
Saponi, alcol, oli, lozioni o mezzi abrasivi non devono essere utilizzati.
Prima di applicare il cerotto transdermico la pelle deve essere asciutta.
I cerotti transdermici devono essere applicati immediatamente dopo la loro estrazione dalla bustina sigillata.
Dopo la rimozione dello strato protettivo, il cerotto transdermico deve essere premuto saldamente in posizione con il palmo della mano per circa 30 secondi, accertandosi che il contatto sia completo, soprattutto sui bordi.
Se i bordi del cerotto transdermico cominciano a staccarsi, è possibile fissarli con del nastro adesivo specifico per la pelle, per garantire un periodo di utilizzo di 7 giorni.
Il bagno, la doccia o il nuoto non dovrebbero avere alcun effetto sul cerotto transdermico.
Se un cerotto transdermico si stacca, se ne deve applicare uno nuovo e indossarlo per 7 giorni.
Un nuovo cerotto transdermico non deve essere applicato sulla stessa area cutanea per le 3-4 settimane successive (vedere paragrafo 5.2).
Si deve consigliare ai pazienti di evitare l’esposizione del sito di applicazione a fonti di calore esterne mentre si indossa il cerotto (vedere paragrafo 4.4).

Avvertenze e precauzioni

I cerotti transdermici di Buprenorfina devono essere usati con particolare cautela nei pazienti con intossicazione acuta da alcolici, trauma cranico, shock, riduzione del livello di coscienza di origine incerta, lesioni intracraniche o aumento della pressione intracranica, o nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafo 4.2).
Buprenorfina può abbassare la soglia convulsiva di pazienti con una storia di disturbi convulsivi.
Buprenorfina, in particolare quando somministrata per via endovenosa, è stata associata a significativa depressione respiratoria.
Quando tossicodipendenti hanno abusato di buprenorfina per via endovenosa, in genere in concomitanza con benzodiazepine, si sono verificati alcuni decessi per overdose.
Sono stati inoltre segnalati decessi per overdose a causa di etanolo e benzodiazepine in combinazione con buprenorfina (vedere paragrafo 4.5).Rischio derivante dall’uso concomitante di prodotti medicinali sedativi come benzodiazepine o farmaci correlati L’uso concomitante di buprenorfina e medicinali sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi la prescrizione concomitante di questi medicinali sedativi deve essere riservata a pazienti per i quali non sono possibili altre opzioni terapeutiche.
Se viene deciso di prescrivere buprenorfina in concomitanza con medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa, e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
A tale riguardo si raccomanda fortemente di informare pazienti e coloro che se ne prendono cura di essere consapevoli di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Sindrome da serotonina La somministrazione concomitante di Busette e di altri agenti serotoninergici, come gli inibitori delle monoaminossidasi (anti MAO), gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) o gli antidepressivi triciclici può provocare la sindrome serotononergica, un’affezione potenzialmente rischiosa per la vita (vedere paragrafo 4.5).
Nel caso in cui sia clinicamente giustificato un trattamento concomitante con altri agenti serotoninergici, si consiglia un’attenta osservazione del paziente, in particolare all’inizio del trattamento e agli incrementi di dose.
I sintomi della sindrome serotoninergica comprendono alterazioni dello stato mentale, instabilità autonomica, anomalie neuromuscolari e/o sintomi gastrointestinali.
Se si sospetta la sindrome serotoninergica, è necessario considerare una riduzione della dose o una sospensione della terapia, a seconda della severità dei sintomi.
Disturbi respiratori legati al sonno Gli oppioidi possono causare disturbi respiratori legati al sonno, inclusa la sindrome di apnea centrale del sonno (CSA) e l'ipossiemia correlata al sonno.
L’uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente.
Nei pazienti che si presentano con CSA, prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi.
I cerotti transdermici di buprenorfina non sono raccomandati per l’analgesia nel periodo immediatamente post-operatorio o in altre situazioni caratterizzate da un ristretto indice terapeutico o da esigenze analgesiche in rapido mutamento.
Studi controllati sull’uomo e sull’animale indicano che buprenorfina è meno responsabile di produrre dipendenza rispetto agli analgesici agonisti puri.
Nell’uomo sono stati osservati con buprenorfina limitati effetti euforizzanti.
Questo potrebbe dare origine a casi di abuso del medicinale: si deve pertanto esercitare cautela quando lo si prescrive a pazienti noti per avere, o sospettati di avere, un’anamnesi di abuso di farmaci o di abuso di alcol o grave malattia mentale.
L’uso cronico di buprenorfina può determinare lo sviluppo di dipendenza fisica.
La sindrome di astinenza, quando si verifica, è generalmente mite, inizia dopo 2 giorni e può durare fino a 2 settimane.
I sintomi di astinenza comprendono agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e disturbi gastrointestinali.
I cerotti transdermici di buprenorfina non devono essere utilizzati a dosi più alte di quelle raccomandate.
I pazienti con febbre o esposti a calore esterno Mentre indossano il cerotto transdermico, i pazienti devono evitare di esporre il sito di applicazione a fonti di calore esterne, come scaldini, coperte elettriche, lampade riscaldanti, sauna, vasche idromassaggio e lettini ad acqua riscaldata, etc., poiché potrebbe verificarsi un aumento dell’assorbimento di buprenorfina.
Nel trattamento di pazienti febbrili, il medico deve essere consapevole che anche la febbre potrebbe aumentare l’assorbimento, con conseguente aumento delle concentrazioni plasmatiche di buprenorfina, e quindi un aumento del rischio di reazioni da oppioidi.
Per chi svolge attività sportiva: l’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività antidoping.
L’uso di Busette come sostanza dopante può determinare un rischio per la salute.

Interazioni

I cerotti transdermici di buprenorfina non devono essere usati in concomitanza con IMAO o in pazienti che hanno ricevuto IMAO nelle due settimane precedenti (vedere paragrafo 4.3).
Effetto di altri principi attivi sulla farmacocinetica di buprenorfina Buprenorfina viene metabolizzata principalmente tramite glucuronidazione e, in misura minore (circa il 30%) dal CYP3A4.
Il trattamento concomitante con inibitori del CYP3A4 può determinare elevate concentrazioni plasmatiche, con un intensificato aumento dell’efficacia di buprenorfina.
Studi con ketoconazolo, inibitore del CYP3A4, non hanno prodotto aumenti clinicamente rilevanti dell’esposizione media massima (Cmax) o totale (AUC) di buprenorfina in seguito all’uso di buprenorfina cerotto transdermico con ketoconazolo, rispetto a buprenorfina cerotto transdermico da sola.
L’interazione tra buprenorfina e gli induttori dell’enzima CYP3A4 non è stata studiata.
La co-somministrazione di cerotti transdermici di buprenorfina e di induttori enzimatici (come fenobarbital, carbamazepina, fenitoina e rifampicina) potrebbe determinare un aumento della clearance, con una conseguente riduzione di efficacia.
Le riduzioni del flusso ematico nel fegato indotte da alcuni anestetici generali (come alotano) e altri medicinali possono tradursi in una diminuzione della quota di eliminazione epatica di buprenorfina.
Interazioni farmacodinamiche Busette deve essere usato con cautela se somministrato insieme a: - medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati.
L’uso concomitante di oppioidi con medicinali sedativi come benzodiazepine o medicinali correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC.
La dose e la durata dell’uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4).
- altri depressori del sistema nervoso centrale: altri derivati oppioidi (analgesici e sedativi della tosse contenenti per esempio morfina, destropropossifene, codeina, destrometorfano o noscapina).
Alcuni antidepressivi, antagonisti del recettore H1 ad azione sedativa, alcool, ansiolitici, neurolettici, clonidina e sostanze correlate.
Queste combinazioni aumentano l’attività deprimente sul SNC.
- medicinali serotoninergici, come gli inibitori delle monoaminossidasi (anti MAO), gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), gli inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) o gli antidepressivi triciclici in quanto aumenta il rischio di sindrome serotoninergica, un’affezione potenzialmente rischiosa per la vita (vedere paragrafo 4.4).
Alle dosi analgesiche usuali, buprenorfina viene descritta come un agonista puro del recettore µ.
Negli studi clinici con buprenorfina cerotto transdermico, i soggetti che ricevevano agonisti oppioidi totali del recettore µ (fino a 90 mg di morfina orale o equivalenti di morfina orale al giorno) sono stati passati a buprenorfina cerotto transdermico.
Durante il passaggio dall’oppioide con cui è stata iniziata la terapia a buprenorfina cerotto transdermico non ci sono state segnalazioni di sindrome da astinenza o di astinenza da oppioidi (vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse gravi che possono essere associate alla terapia con i cerotti transdermici di buprenorfina nell’uso clinico sono simili a quelle osservate con altri analgesici oppioidi, inclusa depressione respiratoria (soprattutto se il medicinale viene utilizzato con altri depressori del SNC) e ipotensione (vedere paragrafo 4.4).
Si sono verificati gli effetti indesiderati descritti di seguito.
Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Frequenza non nota
Disturbi del sistema immunitario   ipersensibilità Reazione anafilattica  reazione anafilattoide
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  anoressia  disidratazione  
Disturbi psichiatrici  confusione, depressione, insonnia, nervosismo ansia Labilità affettiva, disturbi del sonno, irrequietezza, agitazione, umore euforico, allucinazioni, diminuzione della libido incubi, aggressione disturbo psicotico, Dipendenza da sostanze d’abuso, sbalzi d’umore depersonalizzazione,
Patologie del sistema nervoso mal di testa, capogiri, sonnolenza tremore sedazione, disgeusia, disartria, ipoestesia, disturbi della memoria, emicrania, sincope, alterazione della coordinazione, disturbi dell’attenzione parestesia disturbo dell’equilibrio, disturbo del linguaggio contrazioni muscolari involontarie Crisi convulsive
Patologie dell’occhio   Occhio secco, visione offuscata disturbi visivi, edema palpebrale, miosi  
Patologie dell’orecchio e del labirinto   tinnito, vertigini  dolore alle orecchie 
Patologie cardiache   palpitazioni, tachicardia angina pectoris  
Patologie vascolari   ipotensione, collasso circolatorio, ipertensione, vampate Vasodilatazione, Ipotensione ortostatica  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  dispnea tosse, respiro sibilante, singhiozzo depressione respiratoria, insufficienza respiratoria asma aggravata, iperventilazione, rinite  
Patologie gastrointestinali costipazione, nausea, vomito dolori addominali, diarrea, dispepsia bocca secca flatulenza, disfagia, ileo  diverticolite
Patologie epatobiliari      colica biliare
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo prurito, eritema, eruzione cutanea, sudorazione, esantema pelle secca, orticaria, dermatite da contatto edema della faccia pustole, vescicole Dermatiti da contatto, alterazione del colore in sede di applicazione
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  debolezza muscolare mialgia, spasmi muscolari   
Patologie renali e urinarie   Incontinenza urinaria ritenzione urinaria, difficoltà iniziale alla minzione   
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella    disfunzione erettile, disfunzione sessuale  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione reazione nel sito di applicazione compreso eritema, edema, prurito, eruzione cutanea stanchezza, astenia, edema periferico, affaticamento, piressia, brividi febbrili, edema, sindrome di astinenza da farmaco, dermatite al sito di applicazione*, dolore toracico malattia simil influenzale  Sindrome da astinenza da sostanza d’abuso neonatale
Esami diagnostici   aumento di alanina aminotransferasi, calo ponderale   
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   lesioni accidentali, cadute   
* In alcuni casi si sono verificate reazioni allergiche locali ritardate, con marcati segni di infiammazione.
In tali casi il trattamento con Busette deve essere interrotto.
Buprenorfina ha un basso rischio di dipendenza fisica.
Dopo l’interruzione dei cerotti transdermici di buprenorfina, i sintomi di astinenza sono improbabili.
Questo può essere dovuto alla dissociazione molto lenta di buprenorfina dai recettori oppioidi e alla graduale diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di buprenorfina (di solito nel corso di un periodo di 30 ore dopo la rimozione dell’ultimo cerotto).
Tuttavia, dopo l’uso a lungo termine dei cerotti transdermici di buprenorfina, non sono del tutto da escludere sintomi di astinenza simili a quelli che si verificano durante l’astinenza da oppioidi.
Questi sintomi includono agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e disturbi gastrointestinali.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di buprenorfina cerotti transdermici in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Verso la fine della gravidanza, dosi elevate di buprenorfina possono indurre depressione respiratoria nel neonato, anche dopo un breve periodo di somministrazione.
L’uso prolungato di buprenorfina durante la gravidanza può determinare una sindrome di astinenza da oppioidi del neonato.
Pertanto, Busette non deve essere usato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non utilizzano un contraccettivo efficace.
Allattamento Buprenorfina viene escreta nel latte umano.
Studi sui ratti hanno dimostrato che buprenorfina può inibire la lattazione.
I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno mostrato escrezione di buprenorfina nel latte (vedere paragrafo 5.3); pertanto, l’uso di Busette durante l’allattamento deve essere evitato.
Fertilità Non sono disponibili dati umani sugli effetti di buprenorfina sulla fertilità.
In uno studio sulla fertilità e sullo sviluppo embrionale precoce, non sono stati osservati effetti sui parametri riproduttivi nei ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.