BRUNITRAV COLL 2,5ML 40MCG/ML
10,61 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 16/06/2017
Riduzione della pressione intraoculare elevata negli adulti con ipertensione oculare o con glaucoma ad angolo aperto (vedere paragrafo 5.1). Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti pediatrici da 2 mesi a <18 anni di età con ipertensione oculare o glaucoma pediatrico (vedere paragrafo 5.1).
Ogni mL di soluzione contiene 40 microgrammi di travoprost. Eccipiente(i) con effetti noti: Ogni mL di soluzione contiene 0.150 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia Uso negli adulti (inclusa la popolazione anziana) Il dosaggio è di una goccia di BRUNITRAV nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i una volta al giorno.
L’effetto ottimale è raggiunto se la somministrazione avviene di sera.
Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o di chiudere delicatamente la palpebra dopo la somministrazione.
Questo può ridurre l’assorbimento sistemico dei medicinali somministrati a livello oculare e determinare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche.
Se viene usata più di una medicazione topica oftalmica, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti (vedere paragrafo 4.5).
Se si salta una dose, il trattamento deve essere proseguito con la dose successiva come programmato.
La dose non dovrà essere superiore ad una goccia al giorno per occhio/i malato/i.
Quando BRUNITRAV viene usato in sostituzione di un altro medicinale oftalmico antiglaucoma, si deve interrompere la somministrazione dell’altro medicinale e si deve iniziare la terapia con BRUNITRAV il giorno successivo.
Compromissione epatica e renale Travoprost è stato studiato in pazienti con compromissione epatica da lieve a severa e in pazienti con compromissione renale da lieve a severa (clearance della creatinina fino a 14 mL/min).
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Travoprost può essere utilizzato nei pazienti pediatrici da 2 mesi a < 18 anni di età alla stessa posologia degli adulti.
Tuttavia, i dati nella fascia di età da 2 mesi a < 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1).
La sicurezza e l'efficacia di travoprost nei bambini di età inferiore a 2 mesi non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Per uso oftalmico.
Per i pazienti che utilizzano lenti a contatto, fare riferimento al paragrafo 4.4.
Il paziente deve rimuovere l'involucro protettivo immediatamente prima di iniziare l’uso.
Per prevenire contaminazione della punta del contagocce e della soluzione, porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del contagocce. Avvertenze e precauzioni
- Cambio del colore dell’iride BRUNITRAV può indurre un graduale cambiamento del colore dell’iride aumentando il numero di melanosomi (granuli di pigmento) nei melanociti.
Prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento permanente del colore dell’iride.
Il trattamento unilaterale può portare ad eterocromia permanente.
Gli effetti a lungo termine sui melanociti e ulteriori conseguenze sono attualmente sconosciuti.
Il cambio del colore dell’iride avviene lentamente e può non essere notato per mesi o anni.
Il cambio di colorazione degli occhi è stato notato principalmente in pazienti con iridi di colore misto, ad es.
blu-marroni, grigio-marroni, giallo-marroni e verde-marroni; è stato tuttavia osservato anche in pazienti con occhi marroni.
Tipicamente, la colorazione marrone intorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la periferia degli occhi interessati, ma tutta o parte dell’iride finisce per tendere al marrone.
Non è stato osservato alcun ulteriore aumento della colorazione marrone dell’iride dopo sospensione della terapia.
Cambiamenti nella zona periorbitale e palpebrale In studi clinici controllati è stato segnalato un colorito progressivamente più scuro della cute periorbitale e/o palpebrale in associazione all’uso di BRUNITRAV nello 0,4% dei pazienti.
I cambiamenti della zona periorbitale e palpebrale, incluso un approfondimento del solco palpebrale, sono stati osservati anche con gli analoghi delle prostaglandine.
BRUNITRAV può indurre cambiamenti graduali nelle ciglia dell’(gli) occhio (i) trattato (i); tali cambiamenti sono stati osservati in circa metà dei pazienti durante gli studi clinici e comprendono: un aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e/o del numero di ciglia.
Il meccanismo delle variazioni a livello delle ciglia e le loro conseguenze a lungo termine sono attualmente sconosciute.
Studi nelle scimmie hanno dimostrato che BRUNITRAV determina un leggero allargamento della fessura palpebrale.
Comunque, questo effetto non è stato osservato durante gli studi clinici ed è considerato specie specifico.
Non c’è esperienza sull’uso di BRUNITRAV nelle infiammazioni oculari; né nei glaucomi neovascolari, ad angolo chiuso, ad angolo stretto o congeniti, e solo un’esperienza limitata nelle patologie oculari legate a disfunzioni tiroidee, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario o pseudoesfoliativo.
Travoprost deve pertanto essere usato con cautela nei pazienti con infiammazione intraoculare in atto.
Pazienti afachici Durante il trattamento con analoghi della prostaglandina F2a è stato riportato edema maculare.
Si raccomanda cautela nell’utilizzo di BRUNITRAV in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con una lacerazione della capsula posteriore o con lente in camera anteriore, o in pazienti a rischio conclamato per l’edema maculare cistoide.
Irite/uveite BRUNITRAV dovrebbe essere utilizzato con cautela in pazienti con noti fattori di rischio predisponenti per irite/uveite.
Contatto con la pelle È da evitare il contatto di BRUNITRAV con la pelle poiché è stato dimostrato nei conigli l’assorbimento transdermico di travoprost.
Le prostaglandine e gli analoghi delle prostaglandine sono sostanze biologicamente attive che potrebbero essere assorbite attraverso la pelle.
Donne in stato di gravidanza o che intendono concepire devono adottare opportune precauzioni per evitare l’esposizione diretta al contenuto del flacone.
In caso di accidentale contatto con una quantità abbondante contenuta nel flacone, pulire accuratamente ed immediatamente l’area esposta.
Lenti a contatto BRUNITRAV contiene il conservante benzalconio cloruro, che potrebbe causare irritazioni, ed è noto per decolorare le lenti a contatto morbide.
È stato segnalato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e / o cheratopatia ulcerativa tossica.
Dal momento che BRUNITRAV contiene benzalconio cloruro, è richiesto uno stretto monitoraggio in caso di uso frequente e prolungato.
I pazienti devono essere istruiti a rimuovere le lenti a contatto prima dell'applicazione di BRUNITRAV, e attendere 15 minuti dopo l'instillazione della dose prima di reinserimento.
Popolazione pediatrica I dati di efficacia e sicurezza nella fascia di età da 2 mesi a < 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1).
Non sono disponibili dati per i bambini di età inferiore a 2 mesi.
Nei bambini di età inferiore a 3 anni che soffrono principalmente di GCP (glaucoma congenito primario), la chirurgia (es.
trabeculotomia/goniotomia) rimane il trattamento di prima scelta.
Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nella popolazione pediatrica. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi d’interazione
Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza Negli studi clinici con travoprost, le reazioni avverse più comuni sono state l'iperemia oculare e l'iperpigmentazione dell'iride, verificatesi in circa il 20% e il 6% dei pazienti rispettivamente.
Tabella delle reazioni avverse Durante studi clinici con oltre 4400 pazienti, travoprost (conservato con benzalconio cloruro) è stato somministrato una volta al giorno in monoterapia o terapia aggiuntiva con timololo 0,5%.
In nessuno degli studi clinici sono stati segnalati effetti indesiderati gravi di tipo oftalmico o sistemico correlati al prodotto.
L’effetto indesiderato correlato al trattamento più frequentemente segnalato con la monoterapia con travoprost (conservato con benzalconio cloruro) è stata l’iperemia dell’occhio (22,0%), comprendente l’iperemia oculare, congiuntivale o sclerale.
L'iperemia è stata lieve nell'83,6% di quei pazienti che l'hanno sperimentata.
Quasi tutti i pazienti (98%) che hanno sofferto di iperemia non hanno interrotto la terapia in seguito a tale evento.
Negli studi clinici di fase III di durata da 6 a 12 mesi, l’iperemia è diminuita nel tempo.
Nel corso di uno studio clinico post registrativo a lungo termine della durata di 5 anni che ha coinvolto 502 pazienti, travoprost è stato somministrato una volta al giorno.
In tale studio clinico non sono stati segnalati effetti indesiderati gravi di tipo oftalmico o sistemico correlati a travoprost.
L’effetto indesiderato correlato al trattamento più frequentemente segnalato con travoprost è stato l’iperpigmentazione dell’iride (29,5%) (vedere paragrafo 4.4).
L’iperemia oculare valutata come correlata all’uso di travoprost è stata segnalata con un’incidenza del 10,0% con il 2% dei pazienti che hanno segnalato l’iperemia dell’occhio che hanno interrotto la partecipazione allo studio a causa di tale effetto indesiderato.
Le seguenti reazioni avverse sono state ritenute correlate al trattamento con travoprost (conservato con benzalconio cloruro) in monoterapia, e sono classificati secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, ≤1/100), raro (>1/10.000, ≤1/1.000) o molto raro (≤1/10.000).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse sono state ottenute da studi clinici e dati post-marketing con travoprost.
Travoprost (conservato con benzalconio cloruro)
Popolazione pediatrica In uno studio di fase 3 della durata di 3 mesi e in uno studio di farmacocinetica della durata di 7 giorni, in cui sono stati arruolati 102 pazienti pediatrici esposti a TRAVATAN, la tipologia e le caratteristiche delle reazioni avverse riportate sono state simili a quelle già osservate nei pazienti adulti.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Termine preferito Disturbi del sistema immunitario Non comune ipersensibilità, allergia stagionale Disturbi psichiatrici Non nota depressione, ansia, insonnia Patologie del sistema nervoso Non comune cefalea Rara capogiri, difetto del campo visivo, disgeusia Patologie dell’occhio Molto comune iperemia oculare Comune iperpigmentazione dell'iride, dolore oculare, fastidio oculare, occhio secco, prurito oculare, irritazione oculare Non comune erosione corneale, uveite, irite, infiammazione della camera anteriore, cheratite, cheratite puntata, fotofobia, secrezione oculare, blefarite, eritema della palpebra, edema periorbitale, prurito palpebrale, acuità visiva ridotta, visione offuscata, lacrimazione aumentata, congiuntivite, ectropion, cataratta, formazione di croste sul margine palpebrale, crescita delle ciglia Rara iridociclite, herpes simplex oftalmico, infiammazione oculare, fotopsia, eczema palpebrale, edema congiuntivale, visione con alone, follicoli congiuntivali, ipoestesia oculare, trichiasi, meibomite, pigmentazione della camera anteriore, midriasi, astenopia, iperpigmentazione delle ciglia, ispessimento delle ciglia Non nota edema maculare, approfondimento del solco palpebrale Patologie dell'orecchio e del labirinto Non nota vertigine, tinnito Patologie cardiache Non comune palpitazioni Rara battito cardiaco irregolare, battito cardiaco ridotto Non nota dolore toracico, bradicardia, tachicardia, aritmia Patologie vascolari Rara riduzione della pressione arteriosa diastolica, aumento della pressione arteriosa sistolica, ipotensione, ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune tosse, congestione nasale, irritazione della gola Rara dispnea, asma, disturbi respiratori, dolore orofaringeo, disfonia, rinite allergica, secchezza nasale Non nota asma aggravata, epistassi Patologie gastrointestinali Rara Recidive di ulcera peptica, disturbi gastrointestinali, stitichezza, bocca secca Non nota diarrea, dolore addominale, nausea, vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune iperpigmentazione cutanea (perioculare), alterazioni del colore della cute, consistenza anormale dei peli o dei capelli, ipertricosi Rara dermatite allergica, dermatite da contatto, eritema, rash cutaneo, cambiamenti di colore dei capelli, madarosi Non nota prurito, crescita anomala dei peli o dei capelli Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa Rara dolore muscoloscheletrico, artralgia Patologie renali e urinarie Non nota disuria, incontinenza urinaria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Rara Astenia Esami diagnostici Non nota antigene prostatico-specifico aumentato
Anche i profili di sicurezza a breve termine nei diversi sottogruppi pediatrici sono stati simili (vedere paragrafo 5.1).
Le reazioni avverse più frequenti riportate nella popolazione pediatrica sono state iperemia oculare (16,9%) e crescita delle ciglia (6,5%).
In uno studio simile della durata di 3 mesi in pazienti adulti, tali eventi si sono verificati con un'incidenza rispettivamente dell'11,4% e dello 0,0%.
Ulteriori reazioni avverse al farmaco riportate nei pazienti pediatrici nello studio pediatrico della durata di 3 mesi (n=77) confrontato con uno studio simile negli adulti (n=185) sono state eritema palpebrale, cheratite, aumento della lacrimazione e fotofobia, tutti segnalati come eventi singoli con un’incidenza dell'1,3% rispetto allo 0,0% riscontrato negli adulti Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/contraccezione BRUNITRAV non deve essere usato nelle donne in età fertile/potenzialmente fertile se non sono adottate misure contraccettive adeguate (vedere paragrafo 5.3).
Gravidanza BRUNITRAV ha effetti farmacologici dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato.
BRUNITRAV non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Allattamento Non è noto se travoprost assunto mediante gocce oculari venga escreto nel latte materno.
Studi negli animali hanno mostrato escrezione di travoprost e metaboliti nel latte materno.
L'uso di BRUNITRAV durante l’allattamento non è raccomandato.
Fertilità Non ci sono dati sugli effetti di travoprost sulla fertilità umana.
Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti di travoprost sulla fertilità a dosi 250 volte superiori alla dose massima raccomandata nell’uomo per uso oftalmico. Conservazione
- Conservare il flacone nel contenitore esterno.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 22/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.