BRUKINSA 120CPS 80MG FL
9.035,44 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 14/10/2022
BRUKINSA in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da macroglobulinemia di Waldenström (WM) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia, o come trattamento di prima linea per pazienti non idonei alla chemio-immunoterapia. BRUKINSA, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma della zona marginale (MZL) che hanno ricevuto almeno una precedente terapia a base di anticorpi antiCD20. BRUKINSA, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfocitica cronica (LLC). BRUKINSA in combinazione con obinutuzumab è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma follicolare (FL) refrattario o recidivato, che abbiano ricevuto in precedenza almeno due terapie sistemiche.
Ogni capsula rigida contiene 80 mg di zanubrutinib. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Il trattamento con questo medicinale deve essere avviato e supervisionato da un medico con esperienza nell’uso di medicinali antitumorali.
Posologia La dose giornaliera complessiva raccomandata di zanubrutinib è di 320 mg.
La dose giornaliera può essere assunta una volta al giorno (4 capsule da 80 mg) oppure suddivisa in due dosi da 160 mg (2 capsule da 80 mg) due volte al giorno.
Il trattamento con Brukinsa deve essere proseguito fino alla progressione della malattia o ad una inaccettabile tossicità.
BRUKINSA in combinazione con obinutuzumab Zanubrutinib deve essere somministrato per via orale prima dell’infusione di obinutuzumab.
La dose raccomandata di obinutuzumab è di 1 000 mg somministrata per via endovenosa nei giorni 1, 8 e 15 del ciclo 1 e nel giorno 1 di ogni ciclo di 28 giorni a partire dal ciclo 2 al ciclo 6.
A discrezione del medico, può essere somministrata una dose di obinutuzumab da 100 mg il giorno 1 e da 900 mg il giorno 2 del ciclo 1 invece di 1 000 mg il giorno 1 del ciclo 1.
Può essere prescritto il mantenimento di obinutuzumab (un’infusione ogni due mesi per un massimo di due anni).
Fare riferimento all’RCP di obinutuzumab per ulteriori informazioni sul dosaggio, compresa la premedicazione prima di ogni infusione.
Modifiche della dose per reazioni avverse Le modifiche della dose raccomandata di zanubrutinib per reazioni avverse di Grado 3 o superiore sono riportate nella Tabella 1.Tabella 1.
Modifiche della dose raccomandata per reazioni avverse
La linfocitosi asintomatica non deve essere considerata come una reazione avversa e questi pazienti devono continuare ad assumere BRUKINSA.Reazione avversa Comparsadi reazione avversa Modifica della dose(dose iniziale: 320 mg una volta al giorno o 160 mg due volte al giorno) Tossicità non ematologiche di Grado ≥ 3; Neutropenia febbrile di Grado 3; Trombocitopenia con emorragia significativa di Grado 3; Neutropenia di Grado 4 (durata > 10 giorni consecutivi); Trombocitopenia di Grado 4 (durata > 10 giorni consecutivi) Prima volta Interrompere BRUKINSA.
Quando la tossicità si è risolta al Grado ≤ 1 o al valore basale: ricominciare con 320 mg una volta al giorno o 160 mg due volte al giornoSeconda volta Interrompere BRUKINSA.
Quando la tossicità si è risolta al Grado ≤ 1 o al valore basale: ricominciare con 160 mg una volta al giorno o 80 mg due volte al giornoTerza volta Interrompere BRUKINSA.
Quando la tossicità si è risolta al Grado ≤ 1 o al valore basale: ricominciare con 80 mg una volta al giornoQuarta volta Interrompere BRUKINSA
Per modificare la dose di obinutuzumab in caso di reazioni avverse fare riferimento all’RCP di obinutuzumab.
Modifiche della dose per terapia concomitante Le modifiche della dose raccomandata di zanubrutinib per l’utilizzo con inibitori o induttori del CYP3A sono riportate nella Tabella 2 (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2): Tabella 2.
Modifiche della dose raccomandata quando somministrato in concomitanza con altri medicinali
Dose dimenticata Non è consentito assumere una dose doppia per compensare una dose dimenticata.CYP3A medicinale somministrato in concomitanza dose raccomandata di BRUKINSA Inibizione Inibitore forte del CYP3A (ad es., posaconazolo, voriconazolo, ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, lopinavir, ritonavir, telaprevir) 80 mg una volta al giorno Inibitore moderato del CYP3A (ad es., eritromicina, ciprofloxacina, diltiazem, dronedarone, fluconazolo, verapamil, aprepitant, imatinib, succo di pompelmo, arance amare) 80 mg due volte al giorno Induzione Induttore forte del CYP3A (ad es., carbamazepina, fenitoina, rifampicina, iperico); Induttore moderato del CYP3A (ad es., bosentan, efavirenz, etravirina, modafinil, nafcillina) Evitare l’uso concomitante; prendere in considerazione agenti alternativi con induzione minore del CYP3A
Se una dose non viene assunta all’orario previsto, la dose successiva deve essere assunta secondo il normale regime posologico.
Popolazioni speciali Anziani Non sono necessari specifici aggiustamenti della dose per i pazienti anziani (età ≥ 65 anni).
Compromissione renale Non è raccomandato alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (CrCl ≥ 30 mL/min, stimata con la formula di Cockcroft-Gault).
Ci sono dati limitati sui pazienti con compromissione renale severa e nefropatia in stadio terminale (ESRD) (N=12).
I pazienti con compromissione renale severa (CrCl < 30 mL/min) o in dialisi devono essere monitorati per reazioni avverse (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Le modifiche della dose non sono necessarie nei pazienti con compromissione epatica lieve (classe A del punteggio di Child-Pugh) o moderata (classe B del punteggio di Child-Pugh).
I pazienti con compromissione epatica lieve o moderata sono stati trattati negli studi clinici con BRUKINSA.
La dose raccomandata di BRUKINSA per i pazienti con compromissione epatica severa (classe C del punteggio di Child-Pugh) è di 80 mg due volte al giorno.
La sicurezza di BRUKINSA non è stata valutata nei pazienti con compromissione epatica severa.
Monitorare attentamente questi pazienti per verificare la presenza di eventi avversi di BRUKINSA (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di BRUKINSA nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Metodo di somministrazione BRUKINSA è per uso orale.
Le capsule rigide possono essere assunte con o senza cibo.
Ai pazienti deve essere spiegato di ingoiare le capsule intere con acqua e di non aprire, rompere o masticare le capsule. Avvertenze e precauzioni
- Emorragia Eventi emorragici gravi e fatali si sono verificati in pazienti trattati con BRUKINSA.
Nei pazienti sono stati segnalati eventi emorragici di Grado 3 o superiori, tra cui emorragia intracranica e gastrointestinale, ematuria ed emotorace (vedere paragrafo 4.8).
Episodi di sanguinamento di qualsiasi grado, incluse porpora e petecchie, si sono manifestati in pazienti con neoplasie ematologiche maligne.
Il meccanismo degli eventi di sanguinamento non è ben compreso.
BRUKINSA può aumentare il rischio di emorragia nei pazienti trattati con terapie antipiastriniche o anticoagulanti e i pazienti devono essere monitorati per segni di sanguinamento.
Modifiche della dose possono essere necessarie per reazioni avverse di Grado 3 o superiore, secondo le raccomandazioni (vedere paragrafo 4.2).
Warfarin o altri antagonisti della vitamina K non devono essere somministrati in concomitanza con BRUKINSA.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di sanguinamento e l’emocromo completo deve essere mantenuto sotto controllo.
Considerare i rischi e i benefici della terapia anticoagulante o antipiastrinica quando co-somministrata con BRUKINSA.
Considerare il rapporto beneficio/rischio della sospensione di zanubrutinib per un periodo di tempo da 3 a 7 giorni prima e dopo l’intervento chirurgico, a seconda del tipo di intervento e del rischio di sanguinamento.
Infezioni Infezioni fatali e non fatali (incluse infezioni batteriche, virali, micotiche o sepsi) e infezioni opportunistiche (per es., infezioni virale da herpes, Cryptococcus, Aspergillus e Pneumocystis jiroveci) si sono manifestate in pazienti trattati con BRUKINSA.
Si sono manifestate infezioni di Grado 3 o superiore nei pazienti (vedere paragrafo 4.8).
L’infezione più comune di Grado 3 o superiore è stata l’infezione polmonare.
Si sono manifestate anche infezioni dovute alla riattivazione del virus dell’epatite B (HBV).
Prima di iniziare il trattamento con BRUKINSA, deve essere determinato lo stato dell’HBV dei pazienti.
Prima di iniziare il trattamento, si raccomanda di consultare un medico esperto in malattie epatiche per i pazienti risultati positivi all’HBV o con sierologia positiva per l’epatite B.
I pazienti devono essere monitorati e gestiti secondo gli standard medici per prevenire la riattivazione dell’epatite B.
Prendere in considerazione la profilassi secondo lo standard di cura nei pazienti che sono a maggior rischio di infezioni.
I pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi di infezione e trattati in modo appropriato.
Citopenie Nei pazienti trattati con BRUKINSA (vedere paragrafo 4.8) sono state segnalate citopenie di Grado 3 o 4, tra cui neutropenia, trombocitopenia e anemia sulla base di misurazioni di laboratorio.
Monitorare l’emocromo completo mensilmente durante il trattamento (vedere paragrafo 4.2).
Seconde neoplasie primarie maligne Seconde neoplasie primarie maligne, incluso il carcinoma non cutaneo, si sono manifestate in pazienti con neoplasie ematologiche maligne trattate con BRUKINSA.
La seconda neoplasia primaria maligna più frequente è stata il tumore della pelle (carcinoma basocellulare e carcinoma della pelle a cellule squamose).
Consigliare ai pazienti l’utilizzo di una protezione solare.
Fibrillazione e flutter atriali La fibrillazione atriale e il flutter atriale sono stati riscontrati in pazienti con neoplasie ematologiche maligne trattati con BRUKINSA, in particolare in pazienti con fattori di rischio cardiaci, ipertensione, infezioni acute e negli anziani (≥ 65 anni di età).
Monitorare i segni e i sintomi della fibrillazione atriale e del flutter atriale e gestirli in modo appropriato.
Sindrome da lisi tumorale La sindrome da lisi tumorale è stata raramente segnalata con zanubrutinib in monoterapia, in particolare nei pazienti trattati per la leucemia linfocitica cronica (LLC).
Valutare i rischi rilevanti (ad es., alto carico tumorale o il livello di acido urico nel sangue) e prendere adeguate precauzioni.
Monitorare attentamente i pazienti e trattarli secondo necessità.
Donne in età fertile Le donne in età fertile devono usare un metodo contraccettivo altamente efficace durante l’assunzione di BRUKINSA (vedere paragrafo 4.6).
BRUKINSA contiene sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Zanubrutinib è principalmente metabolizzato dal citocromo P450 CYP3A.
Agenti che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di zanubrutinib L’uso concomitante di BRUKINSA e di medicinali che inibiscono in modo forte o moderato il CYP3A può aumentare l’esposizione di zanubrutinib.
Inibitori forti del CYP3A La somministrazione concomitante di dosi multiple di itraconazolo (inibitore forte del CYP3A) in volontari sani ha aumentato la Cmax di zanubrutinib di 2,6 volte e l’AUC di 3,8 volte.
La somministrazione concomitante di dosi multiple degli inibitori forti del CYP3A voriconazolo e claritromicina in pazienti con neoplasie delle cellule B ha determinato un aumento delle esposizioni di zanubrutinib di 3,30 volte e 1,96 volte per l’AUC0-24h normalizzato per la dose e di 3,29 volte e 2,01 volte per Cmax normalizzato per la dose, rispettivamente.
Se deve essere utilizzato un inibitore forte del CYP3A (per es.
posaconazolo, voriconazolo, ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, lopinavir, ritonavir, telaprevir), ridurre la dose di BRUKINSA a 80 mg (una capsula) per la durata dell’uso dell’inibitore.
Monitorare attentamente il paziente per eventuale tossicità e seguire le indicazioni sulla modifica della dose secondo necessità (vedere paragrafo 4.2).
Inibitori moderati del CYP3A La somministrazione concomitante di dosi multiple degli inibitori moderati del CYP3A fluconazolo e diltiazem in pazienti con neoplasie delle cellule B ha determinato un aumento delle esposizioni di zanubrutinib di 1,88 volte e 1,62 volte per l’AUC0-24h normalizzato per la dose e di 1,81 volte e 1,62 volte per Cmax normalizzato per la dose, rispettivamente.
Se deve essere usato un inibitore moderato del CYP3A (per es.
eritromicina, ciprofloxacina, diltiazem, dronedarone, fluconazolo, verapamil, aprepitant, imatinib, succo di pompelmo, arance amare), ridurre la dose di BRUKINSA a 160 mg (due capsule) per la durata dell’uso dell’inibitore.
Monitorare attentamente i pazienti per eventuale tossicità e seguire le indicazioni sulla modifica della dose secondo necessità (vedere paragrafo 4.2).
Inibitori deboli del CYP3A Simulazioni su condizioni di digiuno hanno suggerito che gli inibitori deboli del CYP3A (per es.
ciclosporine e fluvoxamina) possono aumentare l’AUC di zanubrutinib di meno di 1,5 volte.
Con gli inibitori deboli non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Monitorare attentamente i pazienti per eventuale tossicità.
Pompelmi e arance amare devono essere assunti con cautela durante il trattamento con BRUKINSA, poiché contengono inibitori moderati del CYP3A (vedere paragrafo 4.2).
Agenti che possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di zanubrutinib L’uso concomitante di zanubrutinib e di induttori forti o moderati del CYP3A può ridurre le concentrazioni plasmatiche di zanubrutinib.
Induttori del CYP3A La somministrazione concomitante di dosi multiple di rifampicina (induttore forte del CYP3A) ha ridotto la Cmax di zanubrutinib del 92% e l’AUC del 93% in soggetti sani.
L’uso concomitante con induttori forti del CYP3A (per es.
carbamazepina, fenitoina, rifampicina, erba di San Giovanni) e induttori moderati del CYP3A (per es.
bosentan, efavirenz, etravirina, modafinil, nafcillina) deve essere evitato (vedere paragrafo 4.2).
La somministrazione concomitante di dosi multiple di rifabutina (induttore moderato del CYP3A) ha ridotto la Cmax di zanubrutinib del 48% e l’AUC del 44% in soggetti sani.Gli induttori deboli del CYP3A possono essere usati con cautela durante il trattamento con BRUKINSA.
Agenti riduttori dell’acidità gastrica Nella farmacocinetica di zanubrutinib non è stata osservata alcuna differenza clinicamente significativa quando somministrato in concomitanza con agenti riduttori dell’acidità gastrica (inibitori della pompa protonica, antagonisti dei recettori dell’istamina anti-H2).
Agenti le cui concentrazioni plasmatiche possono essere alterate da zanubrutinib Zanubrutinib è un induttore debole del CYP3A e del CYP2C19.
L’uso concomitante di zanubrutinib può ridurre le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali substrato.
Substrati del CYP3A La somministrazione concomitante di dosi multiple di zanubrutinib ha ridotto la Cmax di midazolam (substrato del CYP3A) del 30% e la relativa AUC del 47%.
I medicinali con indice terapeutico ristretto metabolizzati dal CYP3A (per es.
alfentanil, ciclosporina, diidroergotamina, ergotamina, fentanil, pimozide, chinidina, sirolimus e tacrolimus) devono essere usati con cautela, dal momento che zanubrutinib può ridurre le esposizioni plasmatiche di questi medicinali.
Substrati del CYP2C19 La somministrazione concomitante di dosi multiple di zanubrutinib ha ridotto la Cmax di omeprazolo (substrato del CYP2C19) del 20% e la relativa AUC del 36%.
I medicinali con indice terapeutico ristretto metabolizzati dal CYP2C19 (per es.
S-mefenitoina) devono essere usati con cautela, dal momento che zanubrutinib può ridurre le esposizioni plasmatiche di questi medicinali.
Altri substrati del CYP Non sono state osservate differenze clinicamente significative con la farmacocinetica di S-warfarin (substrato del CYP2C9) quando somministrato in concomitanza con zanubrutinib.
Somministrazione concomitante con substrati/inibitori del trasporto La somministrazione concomitante di dosi multiple di zanubrutinib ha aumentato la Cmax di digossina (substrato della P-gp) del 34% e la relativa AUC dell’11%.
Non sono state osservate differenze clinicamente significative nella farmacocinetica di rosuvastatina (substrato della proteina BCRP) quando somministrato in concomitanza con zanubrutinib.
La somministrazione orale concomitante di substrati della P-gp con un indice terapeutico ristretto (per es.
digossina) deve essere eseguita con cautela poiché zanubrutinib può ridurne le concentrazioni. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Zunubrutinib in monoterapia Le reazioni avverse osservate con zanubrutinib in monoterapia che si sono manifestate più comunemente (≥ 20%) sono state infezione delle vie respiratorie superiori§ (36%), lividura§ (32%), emorragia/ematoma§ (30%), neutropenia§ (30%), dolore muscolo-scheletrico§ (27%), eruzione cutanea§ (25%), infezione polmonare§ (24%), diarrea (21%) e tosse§ (21%) (Tabella 3).
Le reazioni avverse più comuni di Grado 3 o superiore (> 3%) osservate con zanubrutinib in monoterapia sono state neutropenia§ (21%), infezione polmonare§ (14%), ipertensione§ (8%), trombocitopenia§ (6%), anemia (6%) ed emorragia/ematoma§ (4%).
Dei 1 550 pazienti trattati con zanubrutinib, il 4,8% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa delle reazioni avverse.
La reazione avversa più frequente, che ha portato all’interruzione del trattamento, è stata l’infezione polmonare§ (2,6%).
Una reazione avversa che ha portato a una riduzione della dose si è verificata nel 5,0% dei pazienti.
Zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab Le reazioni avverse più comuni (≥ 20%) di zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab sono state trombocitopenia§ (37%), neutropenia§ (31%) e stanchezza§ (27%) (Tabella 4).
Le reazioni avverse più comuni di Grado 3 o superiore (> 3%) osservate con zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab sono state neutropenia§ (25%), trombocitopenia§ (16%), infezione polmonare§ (15%) e anemia (5%).
Dei 143 pazienti trattati con zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab, il 4,9% ha interrotto il trattamento a causa di reazioni avverse.
La reazione avversa più frequente che ha portato all’interruzione del trattamento è stata l’infezione polmonare§ (4,2%).
Le reazioni avverse che hanno portato alla riduzione della dose si sono verificate nel 7,0% dei pazienti.
La diminuzione della conta piastrinica† (basata sui valori di laboratorio) è stata osservata nel 65% (tutti i gradi) e nel 12% (Grado 3 o 4) dei pazienti che hanno ricevuto zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab rispetto al 43% (tutti i gradi) e all’11% (Grado 3 o 4) dei pazienti trattati con obinutuzumab.
Il 39% e il 7,8% dei pazienti che hanno ricevuto zanubrutinib in monoterapia hanno manifestato una riduzione della conta piastrinica di tutti i gradi e di Grado 3 o 4.
Tabella delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza si basa sui dati aggregati di 1 550 pazienti con neoplasie maligne dei linfociti B, inclusi pazienti con leucemia linfocitica cronica (N = 938), macroglobulinemia di Waldenström (N = 249), linfoma a cellule mantellari (N = 140), linfoma della zona marginale (N = 93), linfoma follicolare (N = 59) e altri tipi di neoplasie maligne dei linfociti B (N = 71), trattati con BRUKINSA in studi clinici con una durata mediana dell’esposizione di 22,95 mesi.
Il profilo di sicurezza di zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab si basa sui dati provenienti dallo studio ROSEWOOD, condotto su 143 pazienti affetti da FL trattati con BRUKINSA in combinazione con obinutuzumab con una durata mediana di esposizione di 12,35 mesi.
Le reazioni avverse nei pazienti trattati con BRUKINSA in monoterapia o in combinazione con obinutuzumab per le neoplasie maligne dei linfociti B sono elencate rispettivamente nella Tabella 3 e nella Tabella 4 in base alla classificazione per sistemi e organi e al raggruppamento per frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun raggruppamento per frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 3.
Reazioni avverse di zanubrutinib in monoterapia riportate in studi clinici su pazienti con neoplasie maligne dei linfociti B (n = 1550)
* I gradi sono stati valutati sulla base della versione 4.03 dei criteri di terminologia comune per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).ClassificazioneMedDRA Termini MedDRA Tutti i gradi*(%) Grado 3 o superiore (%) Infezioni e infestazioni Infezione delle vie respiratorie superiori² Molto comune (36) 2 Infezione polmonare 2 # Molto comune (24) 14 Infezione polmonare Molto comune (15) 8 Infezione delle vie respiratorie inferiori Comune (5) < 1 Infezione del tratto urinario Molto comune (14) 2 Bronchite Comune (4) < 1 Riattivazione dell’epatite B Non comune (< 1) < 1 Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia² Molto comune (30) 21 Neutropenia febbrile Comune (2) 2 Trombocitopenia² Molto comune (18) 6 Anemia² Molto comune (16) 6 Patologie del sistema nervoso Capogiri² Molto comune (12) < 1 Patologie cardiache Fibrillazione e flutter atriali Comune (5) 2 Patologie vascolari Lividura² Molto comune (32) < 1 Contusione Molto comune (20) 0 Petecchie Comune (7) < 1 Porpora Comune (5) < 1 Ecchimosi Comune (3) < 1 Emorragia/Ematoma² # Molto comune (30) 3 Ematuria Molto comune (11) < 1 Epistassi Comune (8) < 1 Emorragia gastrointestinale Non comune (< 1) < 1 Ipertensione² Molto comune (17) 8 Patologie gastrointestinali Diarrea Molto comune (21) 2 Stipsi Molto comune (14) < 1 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea² Molto comune (25) < 1 Prurito Comune (8) < 1 Dermatite esfoliativa generalizzata Non nota Non nota Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore muscoloscheletrico ² Molto comune (27) 2 Artralgia Molto comune (15) < 1 Dolore dorsale Molto comune (12) < 1 Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza² Molto comune (18) 1 Stanchezza Molto comune (14) 1 Astenia Comune (4) < 1 Edema periferico Comune (9) < 1 Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Molto comune (21) < 1 Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sindrome da lisi tumorale²# Non comune (< 1) < 1 Indagini† Conta dei neutrofili diminuita†¹ Molto comune (52) 22 Piastrine diminuite†1 Molto comune (39) 8 Emoglobina diminuita†1 Molto comune (26) 4
† Sulla base delle misurazioni di laboratorio.¹ Le percentuali si basano sul numero di pazienti per i quali sono disponibili sia la valutazione al basale sia almeno una valutazione post-basale.
² Include termini multipli per le reazioni avverse # Include eventi con esito fatale.
Tabella 2.
Reazioni avverse di zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab riportate nello studio ROSEWOOD (BGB-3111-212) in pazienti affetti da linfoma follicolare (n = 143)
* Gli eventi avversi sono stati classificati in base ai criteri di terminologia comune per gli eventi avversi del National Cancer Institute [National Cancer Institute Common Terminology Criteria for Adverse Events (versione NCI-CTCAE 5.0)].ClassificazioneMedDRA Termini MedDRA Tutti i gradi*(%) Grado 3 o superiore (%) Infezioni e infestazioni Infezione delle vie respiratorie superiori¹ Molto comune (14) < 1 Infezione polmonare1# Molto comune (20) 15 Infezione polmonare Molto comune (13) 11 Infezione delle vie respiratorie inferiori Comune (4) < 1 Infezione del tratto urinario Comune (10) 2 Bronchite Comune (2) 0 Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia¹ Molto comune (37) 16 Neutropenia¹ Molto comune (31) 25 Anemia¹ Molto comune (12) 5 Patologie del sistema nervoso Capogiri¹ Comune (4) 0 Patologie cardiache Fibrillazione e flutter atriali¹ Comune (3) 1 Patologie vascolari Emorragia/ematoma1 # Molto comune (16) < 1 Epistassi Comune (5) 0 Ematuria Comune (< 1) 0 Lividura¹ Molto comune (15) 0 Contusione Molto comune (8) 0 Petecchie Comune (6) 0 Porpora Comune (2) 0 Ecchimosi Comune (1) 0 Ipertensione¹ Comune (4) < 1 Patologie gastrointestinali Diarrea Molto comune (19) 3 Stipsi Molto comune (13) 0 Eruzione cutanea¹ Molto comune (10) 0 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito Comune (7) 0 Dermatite esfoliativa generalizzata Non nota Non nota Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore muscoloscheletrico ¹ Molto comune (18) 2 Dolore dorsale Molto comune (11) < 1 Artralgia Comune (4) 0 Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza¹ Molto comune (27) 1 Stanchezza Molto comune (15) 0 Astenia Comune (12) < 1 Edema periferico Comune (2) 0 Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse¹ Molto comune (13) 0 Esami diagnostici †a Piastrine diminuite†a Molto comune (65) 12 Conta dei neutrofili diminuita†a Molto comune (48) 18 Emoglobina diminuita†a Molto comune (31) < 1
† Sulla base di misurazioni di laboratorio.
¹ Include termini di reazioni avverse multiple.
# Include eventi con esito fatale.
a Le percentuali si basano sul numero di pazienti per i quali sono disponibili sia la valutazione al basale sia almeno una valutazione successiva al basale.
Altre popolazioni speciali Anziani Dei 1 550 pazienti trattati con BRUKINSA in monoterapia, il 61,3% aveva un’età pari o superiore a 65 anni.
L’incidenza di eventi avversi di Grado 3 o superiore era risultata leggermente superiore nei pazienti anziani trattati con zanubrutinib (il 69,6% dei pazienti di età ≥ 65 rispetto al 62,7% dei pazienti di età < 65 anni).
Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti a livello di sicurezza tra pazienti di età ≥ 65 anni e pazienti più giovani.
Dei 143 pazienti trattati con BRUKINSA in combinazione con obinutuzumab, il 42,0% aveva un’età pari o superiore a 65 anni.
L’incidenza di eventi avversi di Grado 3 o superiore è stata leggermente maggiore tra i pazienti anziani trattati con zanubrutinib in combinazione con obinutuzumab (il 70,0% dei pazienti di età ≥ 65 anni contro il 62,7% dei pazienti di età < 65 anni).
Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti in termini di sicurezza tra i pazienti di ≥ 65 anni e di età inferiore.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di BRUKINSA nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del farmaco all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/Contraccezione femminile In base ai dati sugli animali, BRUKINSA può causare danno fetale quando somministrato a donne in gravidanza (vedere paragrafo 5.3).
Le donne devono evitare la gravidanza durante l’assunzione di BRUKINSA e per 1 mese dopo la conclusione del trattamento.
Pertanto, le donne in età fertile devono usare misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento con BRUKINSA e per 1 mese dopo l’interruzione del trattamento.
Non è attualmente noto se zanubrutinib possa ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali, pertanto le donne che fanno uso di contraccettivi ormonali devono aggiungere un metodo di barriera.
Prima di iniziare la terapia, si raccomanda un test di gravidanza per le donne in età fertile.
Gravidanza BRUKINSA non deve essere utilizzato durante la gravidanza.
I dati relativi all’uso di BRUKINSA in donne in gravidanza non esistono.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento Non è noto se zanubrutinib o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno, e non sono stati condotti studi non clinici.
Il rischio per i neonati allattati al seno non può essere escluso.
Durante il trattamento con BRUKINSA l’allattamento deve essere sospeso.
Fertilità Non sono stati riscontrati effetti sulla fertilità maschile o femminile nei ratti, ma sono state rilevate anomalie morfologiche nello sperma e un aumento della perdita post-impianto a 300 mg/kg/die (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.