BONJESTA 20CPR 20MG+20MG RM
55,82 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 07/12/2023
Bonjesta è indicato per il trattamento sintomatico di nausea e vomito in gravidanza (NVP) in donne in gravidanza ≥18 anni di età che non rispondono a una gestione conservativa (cioè cambiamento dello stile di vita e della dieta). Limiti di impiego: L’associazione doxilamina/piridossina non è stata studiata in caso di iperemesi gravidica (vedere paragrafo 4.4).
Ogni compressa a rilascio modificato contiene 20 mg di doxilamina idrogeno succinato e 20 mg di piridossina cloridrato. Bonjesta è compreso diun nucleo con rivestimento enterico contenente 10 mg di doxilamina idrogeno succinato e 10 mg di piridossina cloridrato e un rivestimento multistrato a rilascio immediato contenente 10 mg di doxilamina idrogeno succinato e 10 mg di piridossina cloridrato. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni compressa contiene 0,008 mg di rosso allura AC lacca di alluminio (E129), un colorante azoico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Uso concomitante di inibitori delle monoamino ossidasi (I-MAO) o uso di Bonjesta fino a 14 giorni dopo l’interruzione degli I-MAO (vedere paragrafo 4.5).
Porfiria. Posologia
- Posologia La dose iniziale raccomandata di Bonjesta è di una compressa (20mg/20mg) prima di coricarsi al Giorno 1 e al Giorno 2.
Se i sintomi non sono adeguatamente controllati al Giorno 2, la dose può essere aumentata al Giorno 3 a una compressa aggiuntiva (20 mg/20 mg) al mattino e una compressa (20 mg/20 mg) prima di coricarsi (per un totale di due compresse al giorno).
La dose massima raccomandata è di due compresse al giorno, una al mattino e una prima di coricarsi (per una dose massima giornaliera di 40 mg/40 mg).
Bonjesta deve essere assunto come prescrizione quotidiana e non al bisogno.
La necessità continua di Bonjesta deve essere rivalutata man mano che la gravidanza procede.
Alcune donne possono raggiungere il controllo dei sintomi a dosi intermedie di 30 mg/30 mg.
Questa dose non è raggiungibile con Bonjesta 20 mg/20 mg.
Sono disponibili altre formulazioni di doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato che forniscono una maggiore flessibilità per regolare la dose in base alla gravità dei sintomi.
Con Bonjesta 20 mg/20 mg formulazione in compresse a rilascio modificato, la dose massima giornaliera raccomandata di 40 mg/40 mg consiste di sole due compresse al giorno.
Per prevenire un improvviso ritorno di nausea e vomito, sintomi della gravidanza, si raccomanda una diminuzione graduale della dose di Bonjesta al momento dell’interruzione della somministrazione.
Compromissione epatica Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti con compromissione epatica.
Tuttavia, si raccomanda prudenza a causa della potenziale riduzione del metabolismo, è possibile adeguare il dosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale Non sono stati condotti studi di farmacocinetica in pazienti con compromissione renale.
Tuttavia, si raccomanda prudenza a causa del potenziale accumulo di metaboliti, è possibile adeguare il dosaggio (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Bonjesta non è raccomandato per l’uso in bambini al di sotto di 18 anni di età, a causa della mancanza di dati clinici (vedere paragrafo 5.1).
Modo di somministrazione Uso orale.
Bonjesta deve essere somministrato a stomaco vuoto con un bicchiere d’acqua (vedere paragrafo 4.5).
Le compresse gastroresistenti devono essere deglutite intere e non devono essere schiacciate, divise o masticate per preservare le proprietà gastroresistenti. Avvertenze e precauzioni
- Questo medicinale può causare sonnolenza a causa delle proprietà anticolinergiche della doxilamina idrogeno succinato, un antistaminico (vedere paragrafo 4.8).
L’uso di questo medicinale non è raccomandato se la paziente sta assumendo simultaneamente depressivi del sistema nervoso centrale (SNC), incluso l’alcol (vedere paragrafo 4.5).
Questo medicinale ha proprietà anticolinergiche e, pertanto, deve essere usato con cautela in pazienti con: aumento della pressione intraoculare, glaucoma ad angolo stretto, ulcera peptica stenosante, ostruzione pilorica-duodenale e ostruzione del collo vescicale, poiché gli effetti anticolinergici di questo medicinale possono peggiorare queste condizioni.
Questo medicinale deve essere usato con cautela anche in pazienti con asma o altri disturbi respiratori, come bronchite cronica ed enfisema polmonare.
È stato dimostrato che gli antistaminici riducono il volume delle secrezioni bronchiali e ne aumentano la viscosità, rendendo più difficile l’espettorazione bronchiale.
Ciò può causare ostruzione respiratoria, che potrebbe peggiorare tali condizioni.
Risulta quindi necessario porre particolare attenzione in questi pazienti.
Questo medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica o renale.
Non ci sono dati disponibili.
Tuttavia, il metabolismo della doxilamina e della piridossina può essere teoricamente ridotto in presenza di compromissione epatica.
Inoltre, in presenza di compromissione renale potrebbe prodursi un accumulo teorico di metaboliti.
Bonjesta contiene piridossina cloridrato, un analogo della vitamina B6, pertanto, assunzioni aggiuntive di vitamina B6 dalla dieta e da integratori devono essere valutate.
L’associazione doxilamina/piridossina non è stata studiata nei casi di iperemesi gravidica; pertanto, occorre prestare attenzione.
Queste pazienti devono essere trattate da uno specialista.
Per prevenire la progressione a iperemesi gravidica si raccomanda un trattamento precoce dei sintomi correlati alla nausea mattutina tipica in gravidanza (vedere paragrafo 4.1).
Reazioni di fotosensibilità: Anche se non è stata rilevata con la doxilamina, è stata osservata una maggiore sensibilità cutanea alla luce solare, con fotodermatite, con l’assunzione di alcuni antistaminici; pertanto, si deve evitare l’esposizione solare durante il trattamento.
Medicinali ototossici: Antistaminici sedativi della classe dell’etanolamina, come la doxilamina, potrebbero mascherare i segni indicativi di danno causati da medicinali ototossici come aminoglicosidi antibatterici, carboplatino, cisplatino, clorochina ed eritromicina, per citarne alcuni.
Si deve prestare attenzione nel caso di pazienti epilettici, in quanto gli antistaminici sono stati talvolta associati a reazioni di ipereccitabilità con effetto paradosso, anche a dosi terapeutiche.
A causa della riduzione della sudorazione causata dagli effetti anticolinergici, gli antistaminici possono aggravare i sintomi di disidratazione e i colpi di calore.
Devono essere adottate particolari precauzioni nei pazienti con sindrome del QT lungo, in quanto diversi antistaminici possono prolungare il citato intervallo QT, anche se questo effetto non è stato osservato specificamente con la doxilamina a dosi terapeutiche.
Deve essere valutata l'idoneità del trattamento di pazienti con ipopotassiemia o altri disturbi elettrolitici.
Il rischio di abuso e di dipendenza dalla doxilamina è basso.
La comparsa di segni indicativi di abuso o dipendenza deve essere monitorata con attenzione, specialmente in pazienti con una storia di disturbi da uso di farmaco.
Sono stati segnalati test di screening delle urine falsi positivi per metadone, oppiacei e fenciclidina fosfato (PCP) con l'uso di doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato (vedere paragrafo 4.5).
Interferenza con test allergici cutanei Gli antistaminici possono sopprimere la risposta istaminica cutanea agli estratti di allergeni e la loro somministrazione deve essere interrotta alcuni giorni prima di effettuare i test cutanei.
Questo medicinale contiene rosso allura AC lacca di alluminio (E129), un colorante azoico, che può causare reazioni allergiche.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Interazioni note o teoriche con antistaminici della classe delle etanolamine: • Agenti anticolinergici (antidepressivi triciclici, I-MAO, neurolettici): possono potenziare la tossicità a causa dell’aggiunta dei loro effetti anticolinergici.
Gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) prolungano e intensificano gli effetti anticolinergici degli antistaminici e il trattamento concomitante con IMAO o l'uso di Bonjesta fino a 14 giorni dopo la cessazione degli IMAO è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
• Sedativi (barbiturici, benzodiazepine, agenti antipsicotici, analgesici oppioidi): possono potenziare l’azione ipnotica.
• Non è raccomandato l'uso concomitante con depressori del sistema nervoso centrale (SNC), inclusi alcol, sedativi ipnotici e tranquillanti.
La combinazione può provocare grave sonnolenza (vedere paragrafo 4.8).
• Medicinali antipertensivi con effetto sedativo sul sistema nervoso centrale (in particolare alfa-metildopa) in quanto possono potenziare l’effetto sedativo se somministrati insieme agli antistaminici.
• Alcol: in alcuni studi è stata rilevata una maggiore tossicità, con capacità intellettiva e psicomotoria alterata.
Il meccanismo non è stato definito.
• Sodio oxibato come combinazione non raccomandata con doxilamina a causa del suo importante effetto depressivo centrale.
• Medicinali ototossici: Antistaminici sedativi della classe dell’etanolamina, come la doxilamina, potrebbero mascherare i segni indicativi di danno causati da medicinali ototossici come aminoglicosidi antibatterici.
• Medicinali con effetto fotosensibilizzante: L’uso concomitante di antistaminici con altri medicinali fotosensibilizzanti come amiodarone, chinidina, imipramina, doxepina, amitriptilina, griseofulvina, clorfeniramina, piroxicam, furosemide, captopril, per citarne alcuni, può causare effetti fotosensibilizzanti aggiuntivi.
• Dato che vari agenti antistaminici possono prolungare l’intervallo QT, nonostante tale effetto non sia stato osservato con la doxilamina a dosi terapeutiche, l’uso concomitante di medicinali che prolungano l’intervallo deve essere evitato (ad esempio medicinali antiaritmici, alcuni antibiotici, alcuni antimalarici, alcuni antistaminici, alcuni medicinali antilipemici o alcuni agenti neurolettici).
• A causa della mancanza di dati, l'uso concomitante con tutti i potenti inibitori degli isoenzimi CYP450 deve essere evitato come misura precauzionale (ad es.
derivati azolici o macrolidi).
• L’uso concomitante di medicinali che causano squilibri elettrolitici come ipopotassiemia o ipomagnesiemia (ad es.
alcuni diuretici) deve essere evitato.
Gli effetti anticolinergici della doxilamina, un componente di questo medicinale, possono portare a falsi negativi nei test cutanei di ipersensibilità con gli estratti di antigeni.
Si raccomanda di interrompere il trattamento alcuni giorni prima di iniziare il test.
Interazioni note o teoriche con piridossina • Riduce l’effetto della levodopa anche se ciò non si verifica in caso di co-somministrazione con un inibitore della dopa decarbossilasi.
• È stata descritta una riduzione nei livelli plasmatici di alcuni antiepilettici come fenobarbitale e fenitoina.
• Alcuni medicinali come idrossizina, isoniazide o penicillamina possono interferire con la piridossina e aumentare il fabbisogno di vitamina B6.
Cibo Uno studio sugli effetti del cibo ha dimostrato che il ritardo nell’inizio dell’azione di questo medicinale può essere ulteriormente posticipato e che può avvenire una riduzione dell’assorbimento se le compresse vengono assunte con il cibo (vedere paragrafo 5.2).
Pertanto, questo medicinale deve essere assunto a stomaco vuoto con un bicchiere d’acqua (vedere paragrafo 4.2).
Interferenza con screening delle urine per metadone, oppiacei e PCP Con l’uso di doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato possono verificarsi test di screening delle urine falsi positivi per metadone, oppiacei e PCP.
I test di conferma, come la spettrometria di massa gascromatografica (GC-MS), devono essere utilizzati per confermare l’identità della sostanza in caso di risultato positivo del test immunologico. Effetti indesiderati
- a.
Riepilogo del profilo di sicurezza Le informazioni sulle reazioni avverse derivano da studi clinici e dall’esperienza post-marketing in tutto il mondo.
C’è stata una vasta esperienza clinica riguardo all’uso dell’associazione di Bonjesta (doxilamina idrogeno succinato e piridossina cloridrato).
La reazione avversa riportata con maggiore frequenza (≥5% e superiore al tasso con il placebo) è stata la sonnolenza in uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo della durata di 15 giorni, che ha coinvolto 261 donne con nausea e vomito durante la gravidanza (128 trattate con placebo e 133 con doxilamina idrogeno succinato/piridossina cloridrato).
b. Tabella delle reazioni avverse Il seguente elenco di reazioni avverse si basa sull’esperienza degli studi clinici e/o sull’uso post-marketing con questo medicinale e con altri medicinali simili contenenti gli stessi principi attivi.
Gli effetti indesiderati vengono rappresentati in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA con l’uso delle seguenti convenzioni per la frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥ 1/100 a <1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a <1/100); rara (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
La frequenza delle reazioni avverse riportate durante l’uso post-marketing non può essere determinata poiché queste derivano da report spontanei.
Di conseguenza, la frequenza di queste reazioni avverse è indicata come “non nota”.
c.Classificazione per sistemi e organi Effetto indsesiderato Frequenza Patologie del sistema emolinfopoietico anemia emolitica Rara Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità Non nota Disturbi psichiatrici stato confusionale Non comune agitazione Rara ansia, disorientamento, insonnia, irritabilità, incubi Non nota Patologie del sistema nervoso sonnolenza Molto comune capogiro Comune tremore, crisi convulsiva Rara cefalea, emicrania, parestesia, iperattività psicomotoria Non nota Patologie dell’occhio diplopia, glaucoma Non comune visione offuscata, compromissione della visione Non nota Patologie dell’orecchio e del labirinto tinnito Non comune vertigini Non nota Patologie cardiache palpitazioni, tachicardia Non nota Patologie vascolari ipotensione ortostatica Non comune Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche aumentata secrezione bronchiale Comune dispnea Non nota Patologie gastrointestinali bocca secca Comune nausea, vomito Non comune distensione addominale, dolore addominale, stipsi, diarrea Non nota Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo reazioni di fotosensibilità Non comune iperidrosi, prurito, eruzione cutanea, eruzione cutanea maculo-papulare Non nota Patologie renali e urinarie disuria, ritenzione urinaria Non nota Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione stanchezza Comune astenia, edema periferico Non comune fastidio al torace, malessere Non nota
Descrizione di reazioni avverse selezionate Può verificarsi sonnolenza grave se Bonjesta viene assunto insieme a deprimenti del SNC, incluso l’alcol (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Gli effetti anticolinergici di Bonjesta possono essere modificati e intensificati dagli inibitori delle monoamino ossidasi (I-MAO) (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I possibili effetti avversi anticolinergici associati all’uso di antistaminici come classe in generale includono: secchezza di bocca, naso e gola; disuria; ritenzione urinaria; vertigini, disturbi visivi, visione offuscata, diplopia, tinnito; labirintite acuta; insonnia; tremori, nervosismo; irritabilità; e discinesia facciale.
Si sono verificati costrizione toracica, addensamento delle secrezioni bronchiali, respiro sibilante, congestione nasale, sudorazione, brividi, mestruazioni precoci, psicosi tossica, cefalea, svenimento e parestesia.
Raramente sono state riportate agranulocitosi, anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia e pancitopenia in pochi pazienti trattati con alcuni antistaminici.
In pazienti trattati con antistaminici si sono anche verificati aumento dell’appetito e/o aumento di peso.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Questo medicinale è destinato all’uso nelle donne in gravidanza.
Una grande quantità di dati su donne in gravidanza, comprese due meta-analisi con oltre 168.000 pazienti e 18.000 esposizioni all’associazione doxilamina/piridossina durante il primo trimestre, non indica malformazioni né tossicità fetale/neonatale di doxilamina idrogeno succinato e piridossina cloridrato.
Allattamento Il peso molecolare della doxilamina idrogeno succinato è sufficientemente basso da potersi attendere un passaggio nel latte materno.
Eccitazione, irritabilità e sedazione sono state riportate in lattanti presumibilmente esposti a doxilamina idrogeno succinato attraverso il latte materno.
I lattanti con apnea o altre sindromi respiratorie possono essere particolarmente vulnerabili agli effetti sedativi di questo medicinale, con il risultato di un peggioramento dell’apnea o delle condizioni respiratorie.
Piridossina cloridrato/metaboliti vengono escreti nel latte materno.
Non sono state segnalate reazioni avverse in neonati presumibilmente esposti a piridossina cloridrato attraverso il latte materno.
Poiché i neonati possono essere più sensibili agli effetti degli antistaminici e a irritabilità ed eccitazione paradosse, non si può escludere un rischio per neonati/lattanti.
Questo medicinale non è raccomandato durante l’allattamento.
Si deve decidere se interrompere l’allattamento con latte materno o interrompere/astenersi dalla terapia con questo medicinale tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Non sono disponibili dati sull’uomo. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.