BECLOMETASONE TE NEB20F 800MCG

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Prezzo indicativo

BECLOMETASONE TE NEB20F 800MCG

Principio attivo: BECLOMETASONE DIPROPIONATO
  • ATC: R03BA01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 08/08/2017

Beclometasone Teva è indicato nel: • trattamento di mantenimento dell’asma, quando l’uso di inalatori pressurizzati predosati o a polvere è insoddisfacente o inadeguato, nei bambini fino a 18 anni e negli adulti. • trattamento del respiro sibilante ricorrente nei bambini fino a 5 anni di età (vedere paragrafi 4.2 e 4.4 “Popolazione pediatrica”).
Ogni fiala contiene 400 microgrammi di beclometasone dipropionato in 1 ml. Ogni fiala contiene 800 microgrammi di beclometasone dipropionato in 2 ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

La dose iniziale di beclometasone dipropionato per nebulizzatore deve essere basata sulla frequenza e sulla gravità dei sintomi.
Le dosi iniziali raccomandate sono: Adulti e adolescenti (dai 12 anni di età): 800-1600 microgrammi due volte al giorno (dose totale giornaliera: 1600-3200 microgrammi) Bambini (fino a 11 anni di età): 400-800 microgrammi due volte al giorno (dose totale giornaliera: 800-1600 microgrammi) Normalmente non deve essere superata una dose giornaliera di 3200 microgrammi negli adulti e negli adolescenti e di 1600 microgrammi nei bambini fino a 11 anni di età.
Dopo il miglioramento del controllo dell’asma o del respiro sibilante ricorrente, la dose totale giornaliera deve essere ridotta alla dose efficace più bassa e si può proporre una sola dose giornaliera.
Nei pazienti con asma, Beclometasone Teva deve essere utilizzato regolarmente su base giornaliera; la durata del trattamento deve essere definita sulla base dei sintomi.
Nei bambini con respiro sibilante ricorrente, se non si osserva un beneficio entro 2-3 mesi di trattamento, Beclometasone Teva deve essere interrotto.
Inoltre, la durata del trattamento per il respiro sibilante ricorrente non deve superare i 3 mesi, a meno che la diagnosi di asma sia probabile, al fine di evitare l’inutile esposizione prolungata (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione: Solo per inalazione.
Beclometasone Teva non deve essere iniettato o somministrato per via orale.
Beclometasone Teva deve essere somministrato preferibilmente tramite nebulizzatore pneumatico equipaggiato con boccaglio o idonea maschera facciale.
I pazienti devono essere informati della necessità di seguire attentamente le istruzioni del produttore del nebulizzatore e devono utilizzare solo le impostazioni raccomandate.
L’uso scorretto del nebulizzatore potrebbe comportare un dosaggio non corretto del medicinale.
Non è raccomandato l’utilizzo di Beclometasone Teva con nebulizzatori a ultrasuoni, in quanto questi non permettono una corretta somministrazione del medicinale.
Per le istruzioni sulla preparazione e la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.
Dopo l’inalazione della dose prescritta, i pazienti devono sciacquare la bocca con acqua per ridurre il rischio di candidiasi orofaringea (vedere paragrafo 4.4).

Avvertenze e precauzioni

La gestione dell’asma deve normalmente seguire un programma graduale e la risposta del paziente deve essere controllata sia clinicamente che mediante test di funzionalità polmonare.
Beclometasone Teva non è indicato per alleviare i sintomi dell’asma acuta, per i quali sono richiesti beta2-agonisti inalatori a breve durata d’azione.
È necessario consigliare ai pazienti di avere sempre con sé tali medicinale di soccorso.
Un ricorso crescente ai broncodilatatori, in particolare ai beta2-agonisti inalatori a breve durata d’azione, per alleviare i sintomi indica deterioramento del controllo dell’asma.
Qualora i pazienti rilevino una minore efficacia del trattamento broncodilatatore di soccorso a breve durata d’azione o sia necessario un numero di inalazioni maggiore del solito, si devono rivolgere a un medico.
In questa situazione i pazienti devono essere rivalutati e va presa in considerazione la necessità di aumentare la terapia anti-infiammatoria (ad es.
dosi maggiori di corticosteroidi per inalazione o un ciclo di corticosteroidi per via orale).
Gravi esacerbazioni asmatiche devono essere trattate in modo normale, ad es.
aumentando la dose di beclometasone dipropionato per via inalatoria e, se necessario, somministrando un corticosteroide sistemico e/o un antibiotico, se del caso, e con l’uso di una terapia con beta2-agonisti.
Effetti sistemici si possono verificare con qualsiasi corticosteroide per via inalatoria, in particolare ad alte dosi somministrate per lunghi periodi di tempo.
La comparsa di questi effetti è molto meno probabile che con i corticosteroidi per via orale.
I possibili effetti sistemici includono soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta e glaucoma e, più raramente, una serie di effetti psicologici e comportamentali, tra cui iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressività (in particolare nei bambini).
È pertanto importante che il paziente sia regolarmente esaminato e che la dose di corticosteroidi per inalazione sia ridotta alla dose più bassa in grado di mantenere il controllo efficace della malattia.
Durante la sospensione del trattamento con corticosteroidi sistemici, per un paio di settimane alcuni pazienti manifestano malessere, sebbene la loro funzionalità respiratoria rimanga immutata o addirittura migliori.
Occorre incoraggiare questi pazienti a proseguire il trattamento con beclometasone dipropionato per via inalatoria e a continuare la sospensione del corticosteroide sistemico, a meno che siano presenti segni clinici oggettivi di insufficienza surrenalica.
Occorre prestare particolare attenzione al passaggio alla terapia con Beclometasone Teva di pazienti trattati con corticosteroidi sistemici per lunghi periodi di tempo o ad alte dosi, dal momento che il recupero da qualsiasi soppressione surrenalica prolungata può richiedere un periodo di tempo considerevole.
In ogni caso, beclometasone dipropionato deve essere somministrato senza interrompere il trattamento sistemico; dopo circa una settimana, quest’ultimo deve essere gradualmente ridotto (l’entità della riduzione deve essere proporzionata alla dose di mantenimento del corticosteroide sistemico), il paziente deve essere controllato a intervalli regolari (in particolare, devono essere eseguiti test di funzionalità della corteccia surrenalica) e la dose di beclometasone dipropionato per via inalatoria deve essere regolata in base ai risultati ottenuti.Particolare attenzione è necessaria nei pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e altre infezioni.
I pazienti affetti da tubercolosi devono ricevere una terapia anti-tubercolare durante il trattamento con beclometasone dipropionato.
Particolare attenzione è necessaria in pazienti con infezioni virali, batteriche e fungine degli occhi, della bocca o delle vie respiratorie.
In caso di infezione batterica delle vie respiratorie, può essere richiesta un’adeguata co-somministrazione di antibiotico.
L’incidenza di candidiasi sembra essere correlata alla dose somministrata.
Questa infezione generalmente risponde ad una adeguata terapia topica con antimicotici, senza interruzione del trattamento con beclometasone dipropionato.
In particolare deve essere raccomandato ai pazienti di sciacquare la bocca con acqua immediatamente dopo l’inalazione per ridurre la frequenza di candidiasi orale.
La raucedine è reversibile e scompare con l’interruzione del trattamento e/o il riposo della voce.
Immediatamente dopo la somministrazione si può verificare broncospasmo paradosso con aumento di respiro sibilante, dispnea e tosse.
Questo deve essere trattato immediatamente con un broncodilatatore inalatorio ad azione rapida.
La terapia con Beclometasone Teva va sospesa immediatamente, il paziente va valutato e, se necessario, va istituita una terapia alternativa.
La riduzione o la sospensione della terapia con corticosteroidi per via orale può rendere manifesti elementi clinici della sindrome di Churg-Strauss e dello stato di ipereosinofilia.
La sostituzione del trattamento a base di corticosteroidi sistemici con la terapia inalatoria può a volte rendere manifeste allergie, quali rinite allergica ed eczema, precedentemente controllate dal medicinale sistemico.
Queste allergie devono essere trattate sintomaticamente con antistaminici e/o medicinali per uso topico, quali gli corticosteroidi per uso locale.
Disturbi visivi: Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Popolazione pediatrica: La decisione di iniziare beclometasone dipropionato per nebulizzatore per il trattamento del respiro sibilante ricorrente nei bambini fino a 5 anni di età deve essere determinata dalla gravità e dalla frequenza degli episodi di respiro sibilante.
È fondamentale un regolare monitoraggio della risposta al trattamento.
Se non si osserva nessun beneficio entro 2-3 mesi di trattamento, o se è improbabile una diagnosi di asma, Beclometasone Teva deve essere interrotto al fine di evitare l’inutile esposizione prolungata a corticosteroidi per via inalatoria ed i rischi associati, in particolare il ritardo della crescita nei bambini (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda il regolare monitoraggio dell’altezza nei bambini sottoposti a trattamento prolungato con corticosteroidi per via inalatoria.
In presenza di ritardo della crescita, occorre rivalutare il trattamento con l’obiettivo di ridurre la dose di corticosteroidi per via inalatoria.
I benefici del trattamento con corticosteroidi e il rischio di ritardo della crescita devono essere attentamente valutati.
Si può prendere in considerazione di inviare il paziente a uno pneumologo pediatrico.
I dati disponibili relativamente al possibile effetto di ritardo della crescita associato all’uso di corticosteroidi inalatori nei bambini al di sotto di 2 anni di età sono insufficienti.

Interazioni

Interazioni farmacocinetiche: Non sono stati condotti studi formali sulle interazioni farmacocinetiche tra farmaci.
Beclometasone dipropionato subisce un metabolismo presistemico molto rapido catalizzato da enzimi esterasi, senza coinvolgimento del sistema del citocromo P450.
Beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale, interazioni sono improbabili; tuttavia, poiché non può essere esclusa la possibilità di effetti sistemici con l’utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir, cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l’uso di tali agenti.
Interazioni farmacodinamiche: Se usato in concomitanza con steroidi sistemici o per via nasale, l’effetto soppressivo sulla funzionalità surrenalica sarà additivo.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza: Durante gli studi clinici con beclometasone dipropionato nel trattamento di asma e respiro sibilante ricorrente, le reazioni avverse più comuni osservate sono state: laringite, faringite e candidiasi orale.
Raramente sono state segnalate reazioni da ipersensibilità gravi quali edema della palpebra, facciale, labiale e della gola (angioedema).
Dopo la somministrazione può insorgere broncospasmo paradosso.
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse.
Le reazioni avverse osservate negli studi clinici con beclometasone per via inalatoria nel trattamento di asma e respiro sibilante ricorrente sono elencate nella tabella che segue, in base alla classificazione sistemica organica (MedDRA) ed alla frequenza: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione sistemica organica Reazione avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Laringite, faringite Molto comune
Candidiasi Comune
Herpes simplex Raro*
Patologie endocrine Soppressione surrenale** Molto raro
Disturbi del sistema immunitario Reazioni da ipersensibilità con le seguenti manifestazioni: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, prurito Raro*
Disturbi psichiatrici Iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione, aggressione, disturbo del comportamento (soprattutto nei bambini) Non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea Non comune
Tremore Raro*
Patologie oculari Cataratta**, glaucoma** Molto raro
Visione, offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4) Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Comune
Irritazione della gola, disfonia, broncospasmo paradosso, sibilo Non comune
Dispnea Raro*
Patologie gastrointestinali Nausea, dispepsia Comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Ritardo di crescita* (in bambini e adolescenti), densità ossea ridotta* Molto raro
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia Raro*
* da segnalazioni spontanee ** effetti sistemici dei corticosteroidi per via inalatoria Descrizione di reazioni avverse selezionate: L’effetto sistemico dei corticosteroidi per via inalatoria (incluso beclometasone dipropionato) può verificarsi soprattutto quando sono somministrati a dosi elevate per periodi prolungati; questo può includere soppressione surrenalica, diminuzione della densità minerale ossea, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, cataratta e glaucoma (vedere paragrafo 4.4).
Le misure per contrastare candidiasi, raucedine e broncospasmo paradosso sono descritte nel paragrafo 4.4.
Popolazione pediatrica: Ritardo della crescita e disturbi comportamentali possono verificarsi nei bambini più che negli adulti, in modo particolare dopo la somministrazione di dosi elevate per periodi prolungati.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: In base ai dati pubblicati, non c’è alcuna prova di effetti teratogeni riconducibili all’uso di beclometasone in donne in gravidanza.
Tuttavia, non è possibile escludere effetti sullo sviluppo fetale dopo l’inalazione di dosi elevate di beclometasone dipropionato.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Per le madri, i possibili benefici di beclometasone dipropionato per via inalatoria devono essere valutati in contrapposizione al potenziale rischio per il feto o il neonato.
Se è necessario il trattamento in gravidanza, utilizzare la dose efficace più bassa di beclometasone dipropionato.
Neonati e bambini nati da madri che hanno assunto dosi consistenti di beclometasone dipropionato durante la gravidanza devono essere tenuti sotto osservazione per la soppressione surrenalica.
Allattamento: Alla luce del fatto che i glucocorticoidi sono escreti nel latte materno, è ragionevole assumere che lo stesso accada per beclometasone dipropionato e i suoi metaboliti.
Comunque, alle dosi terapeutiche di beclometasone dipropionato si ritiene che non vi siano effetti su neonati/lattanti (allattati con latte materno).
Non sono stati riportati effetti nocivi riconducibili ai glucocorticoidi sui bambini allattati con latte materno.
I benefici dell’allattamento probabilmente superano i rischi teorici.
Beclometasone dipropionato può essere usato durante l’allattamento.
Tuttavia, in caso di inalazione di dosi elevate di beclometasone dipropionato si raccomanda di non allattare nelle 4 ore successive alla somministrazione del farmaco.
Fertilità: Non sono stati effettuati studi specifici relativi alla fertilità umana.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una compromissione della fertilità, tuttavia ciò avviene a livelli di dose elevati (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare le fiale nella confezione originale (scatola di cartone) per proteggere il medicinale dalla luce.

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La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 04/11/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.