AZITROMICINA EG 3CPR RIV 500MG
6,32 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 23/04/2011
Azitromicina EG è indicata per il trattamento delle seguenti infezioni, causate da micro-organismi sensibili all’azitromicina (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): - sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); - otite media batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); - faringite, tonsillite; - esacerbazione acuta di bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata); - polmonite da moderata a grave acquisita in comunità; - infezioni della cute e dei tessuti molli; - uretrite e cervicite non complicate causate da Chlamydia trachomatis. Si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa l’appropriato utilizzo di agenti antibatterici. Azitromicina non è la prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni nelle aree in cui la prevalenza di ceppi resistenti è uguale o superiore al 10%.
500 mg compresse rivestite con film: 1 compressa rivestita con film contiene azitromicina diidrato equivalente a 500 mg di azitromicina. Eccipiente con effetto noto Ogni compressa rivestita con film contiene 6,16 mg di lattosio (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo, all’eritromicina, ad altri antibiotici macrolidi o chetolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia Adulti Nelle uretriti e cerviciti non complicate causate da Chlamydia trachomatis il dosaggio è di 1000 mg in singola somministrazione per via orale.
Per tutte le altre indicazioni la dose è di 1500 mg da somministrare in dosi da 500 mg/die per tre giorni consecutivi.
In alternativa la stessa dose totale (1500 mg) può anche essere somministrata nell’arco di 5 giorni iniziando con 500 mg il primo giorno e procedendo con 250 mg dal secondo al quinto giorno.
Anziani Il medesimo schema posologico adottato per i pazienti adulti può essere applicato ai pazienti anziani.
Dal momento che i pazienti anziani possono avere condizioni pro-aritmiche in atto, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio che si sviluppino aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4).
Danno renale Non si rende necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (VFG 10-80 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione epatica Non si rende necessario un aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Azitromicina EG compresse deve essere somministrata solo a bambini con peso superiore a 45 kg quando deve essere usato lo stesso dosaggio dell’adulto.
Per bambini con peso inferiore a 45 kg sono disponibili altre forme farmaceutiche di azitromicina, come le sospensioni.
Modo di somministrazione Per uso orale.
Azitromicina EG deve essere somministrata come dose singola giornaliera.
Le compresse possono essere assunte con il cibo. Avvertenze e precauzioni
- Come con eritromicina e altri macrolidi, sono state riportate reazioni allergiche gravi inclusi angioedema e anafilassi (raramente fatale), reazioni dermatologiche, tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) (raramente fatale) e l’eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).
Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno causato sintomi ripetuti e richiedono l’instaurarsi di un periodo di osservazione e di un trattamento prolungato.
Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del medicinale deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata.
I medici devono essere consapevoli del fatto che quando la terapia sintomatica viene sospesa può verificarsi la comparsa di sintomi allergici.
Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell’azitromicina, l’uso di azitromicina deve essere effettuato con cautela in pazienti con gravi malattie epatiche.
Sono stati riportati con l’azitromicina casi di epatite fulminante, potenzialmente tendente a insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8).
Alcuni pazienti possono aver avuto una preesistente malattia epatica o possono aver assunto altri farmaci epatotossici.
In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come un rapido sviluppo di astenia associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere eseguiti immediatamente test/indagini di funzione epatica.
La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta se si verifica disfunzione del fegato.
Nei pazienti in trattamento con derivati dell’ergotamina, la somministrazione concomitante di alcuni antibiotici macrolidi ha accelerato lo sviluppo di ergotismo.
Non sono noti dati circa la possibilità di interazione tra l’ergotamina e l’azitromicina.
Tuttavia, a causa della teorica possibilità che si verifichi ergotismo, azitromicina e derivati dell’ergotamina non devono essere co-somministrati.
Come con altre preparazioni a base di antibiotico, si raccomanda il monitoraggio per l’individuazione di segni di superinfezione con organismi non-sensibili, inclusi i funghi.
È stata riportata diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD) con l’uso di quasi tutti gli antibatterici, tra cui l’azitromicina, e può variare nella gravità da diarrea lieve a colite fatale.
Il trattamento con agenti antibatterici altera la normale flora del colon che porta alla crescita eccessiva di C.
difficile.
C.
difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo di CDAD.
Ceppi di C.
difficile che producono ipertossina causano un aumento della morbilità e mortalità, poiché queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere colectomia.
CDAD deve essere considerata in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell’uso di antibiotici.
È necessario un attento quadro clinico poiché è stato segnalato che CDAD si verifica oltre due mesi dopo la somministrazione di agenti antibatterici.
È stata segnalata la comparsa di colite pseudomembranosa con l’uso di antibiotici macrolidi.
Pertanto, questa diagnosi deve essere considerata in pazienti che manifestano diarrea dopo aver iniziato il trattamento con azitromicina.
In caso di colite pseudomembranosa indotta da azitromicina è controindicato l’impiego degli anti-peristaltici.
Non vi è esperienza circa la sicurezza e l’efficacia della somministrazione a lungo termine di azitromicina per le indicazioni sopra menzionate.
In caso di recidive a rapida insorgenza deve essere considerato un trattamento con altri antibatterici.
Utilizzo in caso di compromissione della funzione renale: non si rende necessario l’aggiustamento posologico nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (VFG 10-80 ml/min).
Si raccomanda prudenza nei pazienti con compromissione renale di grado severo (VFG < 10 ml/min), è stato osservato un aumento del 33% nell’esposizione sistemica all’azitromicina (vedere paragrafo 5.2).
Durante il trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina, è stato osservato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell’intervallo QT con conseguente rischio di aritmia cardiaca e torsione di punta (vedere paragrafo 4.8).
Dato che le seguenti condizioni possono determinare un aumento del rischio di aritmie ventricolari (comprese le torsioni di punta) che possono causare arresto cardiaco, l’azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni pro-aritmiche in atto (soprattutto nelle donne e negli anziani) come nel caso di pazienti: - con prolungamento QT congenito o acquisito e documentato; - che utilizzano contemporaneamente farmaci che notoriamente prolungano l’intervallo QT come antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici, quali pimozide; antidepressivi come citalopram, e fluorochinoloni, come moxifloxacina e levofloxacina; - con disturbi elettrolitici, soprattutto nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia; - con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca.
Le riacutizzazioni dei sintomi della miastenia grave e una nuova comparsa della sindrome di miastenia sono stati riportati in pazienti in terapia con azitromicina (vedere paragrafo 4.8).
La sicurezza e l’efficacia per la prevenzione o il trattamento di MAC (Mycobacterium Avium Complex) nei bambini non sono state stabilite.
L’azitromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento di faringite e tonsillite causate da Streptococcus pyogenes.
Per quest’ultima indicazione e per la profilassi della febbre reumatica acuta il trattamento di elezione è rappresentato dalla penicillina.
Polmonite A causa della emergente resistenza di Streptococcus pneumoniae verso macrolidi l’azitromicina non è il farmaco di prima scelta nella polmonite acquisita in comunità.
In ospedale con polmonite acquisita azitromicina deve essere usata solo in combinazione con altri antibiotici appropriati.
Infezioni della pelle e dei tessuti molli Il principale agente eziologico delle infezioni dei tessuti molli, Staphylococcus aureus, è spesso resistente all’azitromicina.
Pertanto, il test di sensibilità è considerato un elemento indispensabile per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli con azitromicina.
Sinusite Spesso, l’azitromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento della sinusite.
Otite media acuta Spesso, l’azitromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento dell’otite media acuta.
In caso di malattie sessualmente trasmesse è necessario escludere una infezione concomitante da T.
pallidum.
L’azitromicina deve essere somministrata con cautela a pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici.
Si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina nei pazienti che ricevono un trattamento concomitante con anticoagulanti (vedere paragrafo 4.5).
L’azitromicina non è indicata per il trattamento di ustioni infette.
L’azitromicina, sotto forma di compresse rivestite con film, non è adatta per il trattamento di infezioni gravi che necessitano una rapida e alta concentrazione di antibiotico nel sangue.
A causa di una esistente resistenza incrociata verso i macrolidi, in zone ad elevata incidenza di resistenza all’eritromicina, è particolarmente importante prendere in considerazione l’evoluzione del pattern di suscettibilità alla azitromicina e altri antibiotici (vedere paragrafo 5.1).
Utilizzo a lungo termine Non ci sono esperienze per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia dell’uso a lungo termine di azitromicina per le indicazioni citate.
In caso di rapide infezioni ricorrenti deve essere considerato il trattamento con un altro antibiotico.
Eccipienti I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Antiacidi Nell’ambito di uno studio farmacocinetico sull’effetto dell’assunzione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato osservato alcun cambiamento complessivo nella biodisponibilità, nonostante il picco di concentrazione sierica dell’azitromicina sia diminuito approssimativamente del 25%.
In pazienti che ricevono contemporaneamente azitromicina e antiacidi, i medicinali non devono essere presi simultaneamente.
Si raccomanda di assumere l’azitromicina almeno un’ora prima o due ore dopo la somministrazione degli antiacidi.
Cetirizina Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di un regime di 5 giorni di azitromicina con cetirizina 20 mg allo steady-state non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica e variazioni significative dell’intervallo QT.
Didanosina (dideossinosina) La contemporanea somministrazione di 1200 mg al giorno di azitromicina con 400 mg al giorno di didanosina in 6 soggetti HIV-positivi non sembra influenzare la farmacocinetica allo steady-state della didanosina rispetto al placebo.
Digossina e colchicina È stato riportato che l’assunzione di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, ha causato un aumento dei livelli sierici dei substrati della glicoproteina-P.
Pertanto, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di un incremento dei livelli sierici di digossina in caso di assunzione concomitante di azitromicina e substrati della glicoproteina P, come la digossina.
Durante e dopo l’interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli di digossina.
Zidovudina La somministrazione di dosi singole da 1000 mg e di dosi ripetute da 600 mg o 1200 mg di azitromicina non ha influenzato la farmacocinetica plasmatica o l’escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide.
Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha determinato un aumento delle concentrazioni della zidovudina fosforilata, suo metabolita clinicamente attivo, nelle cellule periferiche mononucleate.
L’importanza clinica di questo dato non è chiara, ma può comunque costituire un beneficio per il paziente.
L’azitromicina non interagisce significativamente con il sistema del citocromo epatico P450.
Non si ritiene subisca le interazioni farmacocinetiche del farmaco come si è visto con eritromicina e altri macrolidi.
L’induzione o inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita non si verifica con azitromicina.
Derivati dell’ergotamina Nei pazienti in trattamento con derivati dell’ergotamina, la somministrazione concomitante di alcuni antibiotici macrolidi può indurre lo sviluppo di ergotismo.
Non sono disponibili informazioni circa la possibilità di interazione tra i derivati dell’ergotamina e l’azitromicina.
A causa della teorica possibilità che si verifichi ergotismo, azitromicina e derivati dell’ergotamina non devono essere co-somministrati.
Studi di farmacocinetica sono stati condotti tra azitromicina e i seguenti farmaci noti per sottoporre un significativo metabolismo mediato dal citocromo P450.
Atorvastatina La somministrazione concomitante di atorvastatina (10 mg al giorno) e azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (sulla base di un test di inibizione CoA-reduttasi HMG).
Sono stati tuttavia riportati casi di rabdomiolisi verificatisi dopo la commercializzazione del medicinale in pazienti trattati con azitromicina e statine.
Carbamazepina In uno studio di interazione farmacocinetica su volontari sani, nessun effetto significativo è stato osservato sui livelli plasmatici della carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati concomitantemente con azitromicina.
Cimetidina In uno studio di farmacocinetica riguardo gli effetti di una singola dose di cimetidina, somministrata 2 ore prima di azitromicina, sulla farmacocinetica di azitromicina, non è stata osservata alcuna alterazione della farmacocinetica dell’azitromicina.
Anticoagulanti orali di tipo cumarinico In uno studio di interazione farmacocinetica, l’azitromicina non ha alterato l’effetto anticoagulante di una singola dose di 15 mg di warfarin somministrata a volontari sani.
È stato segnalato un potenziamento della tendenza al sanguinamento a seguito della somministrazione concomitante di azitromicina e di warfarin o di anticoagulanti orali di tipo cumarinico.
Nonostante non sia stata stabilita una relazione causale, si consiglia di rivalutare la frequenza con cui monitorare il tempo di protrombina quando azitromicina è usata nei pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico.
Ciclosporina In uno studio di farmacocinetica su volontari sani ai quali sono stati somministrati a 500 mg/die per via orale di azitromicina per 3 giorni ed è stata poi somministrata una singola dose orale di 10 mg/kg di ciclosporina, le conseguenti Cmax e AUC0-5 di ciclosporina sono risultate significativamente elevate.
Di conseguenza, deve essere usata cautela prima di considerare la somministrazione concomitante di questi farmaci.
Se la cosomministrazione viene ritenuta opportuna, si consiglia un attento monitoraggio delle concentrazioni di ciclosporina e un adeguato aggiustamento del dosaggio.
Efavirenz La somministrazione concomitante di una dose singola di 600 mg di azitromicina e 400 mg di efavirenz al giorno per 7 giorni non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.
Fluconazolo La co-somministrazione di azitromicina in dose singola da 1200 mg non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di fluconazolo da 800 mg.
Dopo somministrazione concomitante di fluconazolo, l’esposizione totale e l’emivita dell’azitromicina sono rimasti invariati, anche se è stata osservata una diminuzione non significativa dal punto di vista clinico nella Cmax (18%) dell’azitromicina.
Indinavir La somministrazione concomitante di una singola dose di 1200 mg di azitromicina non ha avuto effetti statisticamente significativi sulla farmacocinetica di indinavir somministrato 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni.
Metilprednisolone In uno studio di interazione farmacocinetica su volontari sani, azitromicina non ha avuto effetti significativi sulla farmacocinetica di metilprednisolone.
Midazolam Nei volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha causato variazioni clinicamente significative nella farmacocinetica e farmacodinamica di una singola dose da 15 mg di midazolam.
Nelfinavir La somministrazione concomitante di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady state (750 mg tre volte al giorno) ha determinato un aumento delle concentrazioni di azitromicina.
Non è stato osservato alcun effetto clinicamente significativo e non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio.
Rifabutina La somministrazione concomitante di azitromicina e rifabutina non ha influenzato le concentrazioni sieriche dei due farmaci.
È stata osservata neutropenia in pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina e rifabutina.
Sebbene la comparsa di neutropenia sia stata associata all’uso di rifabutina non è stata stabilita una relazione causale con la combinazione con azitromicina (vedere paragrafo 4.8).
Sildenafil Nei volontari sani maschi, non vi era alcuna evidenza di un effetto di azitromicina (500 mg al giorno per 3 giorni) su AUC e Cmax, di sildenafil o del suo maggiore metabolita in circolo.
Terfenadina Studi di farmacocinetica non hanno segnalato evidenze di interazione tra azitromicina e terfenadina.
Sono stati riportati casi rari dove la possibilità di questa interazione non può essere completamente esclusa; tuttavia, non vi sono evidenze specifiche che questa interazione sia avvenuta.
Teofillina Studi di farmacocinetica su volontari sani non hanno evidenziato alcuna interazione tra azitromicina e teofillina quando le due sostanze sono state somministrate contemporaneamente.
Dato che sono state segnalate interazioni di altri macrolidi con la teofillina, i segni di un aumento dei livelli di teofillina devono essere monitorati con cura.
Triazolam In 14 volontari sani, la somministrazione concomitante di azitromicina 500 mg al giorno 1 e 250 mg al giorno 2 con triazolam 0,125 mg al giorno 2 non ha avuto alcun effetto significativo su qualsiasi delle variabili di farmacocinetica per triazolam rispetto al triazolam e al placebo.
Trimetoprim/sulfametoxazolo La somministrazione concomitante di trimetoprim/sulfametoxazolo (160 mg/800 mg) per 7 giorni con 1200 mg di azitromicina al settimo giorno non ha influenzato significativamente i picchi di concentrazione, l’esposizione totale o l’escrezione renale del trimetoprim o del sulfametoxazolo.
Le concentrazioni sieriche dell’azitromicina erano simili a quelle viste in altri studi.
Cisapride La cisapride viene metabolizzata nel fegato dall’enzima CYP3A4.
Dato che i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride può comportare un aumento del prolungamento dell’intervallo QT, delle aritmie ventricolari e delle torsioni di punta.
Medicinali noti per prolungare l’intervallo QT L’azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l’intervallo QT che possono indurre aritmia cardiaca, ad es.
idrossiclorochina.
Astemizolo, alfentanil Non sono disponibili dati circa le interazioni con astemizolo o alfentanil.
Si richiede cautela durante l’uso concomitante di questi medicinali con l’azitromicina dato che è stato descritto il potenziamento dell’effetto durante l’uso contemporaneo dell’antibiotico macrolide eritromicina.
Inibitori della proteasi La somministrazione concomitante di una dose singola di azitromicina da 1200 mg non ha influenzato in modo significativo la farmacocinetica dell’indinavir somministrato in dosi da 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni. Effetti indesiderati
- La seguente tabella elenca le reazioni avverse identificate attraverso studi clinici e di sorveglianza postmarketing con classificazione per sistemi e organi e frequenza.
Reazioni avverse emerse dall’esperienza post-marketing sono riportate in corsivo.
Il gruppo di frequenza è definito utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate ad azitromicina in base alla esperienza degli studi clinici e di sorveglianza post-marketing:
* Solo per polvere per soluzione per infusione.Classificazione per Sistemi e Organi Molto Comune Comune Non comune Raro Molto Raro Non nota Infezioni e infestazioni Candidosi, candidosi orale, infezione vaginale, polmonite, infezione micotica, infezione batterica, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite Colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4) Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia, neutropenia, eosinofilia Trombocitopenia, anemia emolitica Disturbi del sistema immunitario Angioedema, ipersensibilità Reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4) Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Disturbi psichiatrici Nervosismo Agitazione Aggressività, ansia, delirio, allucinazioni Patologie del sistema nervoso Capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia Ipoestesia, sonnolenza, insonnia Sincope, convulsione, psicomotoria iperattività, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia grave (vedere paragrafo 4.4) Patologie dell’occhio Disturbo della visione Patologie dell’orecchio e del labirinto Sordità Disturbi all’udito, tinnito, vertigini, disturbi all’orecchio Patologie cardiache Palpitazioni Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) incluso tachicardia ventricolare, prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma (vedere paragrafo 4.4) Patologie vascolari Vampate di calore Ipotensione Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche Dispnea, epistassi Patologiegastrointestinali Diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza Vomito, dispepsia Gastrite, costipazione, disfagia, distensione addominale, bocca secca, eruttazione, ulcere alla bocca, ipersecrezione della saliva Pancreatite, decolorazione della lingua Patologie epatobiliari Epatite Funzionalità epatica anormale, ittero colestatico Disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.4)**, epatite fulminante, necrosi epatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, prurito Sindrome di Stevens-Johnson, reazione di fotosensibilità, orticaria, dermatite, pelle secca, iperidrosi Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) Sindrome DRESS (eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici) Necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme Patologie del sistemamuscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Osteoartriti, mialgia, dolore alla schiena, dolore al collo Patologie renali e urinarie Disuria, dolore ai reni Insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale Patologie dell’apparato riproduttivo e dellamammella Metrorragia, disturbi testicolari Patologie sistemiche e condizioni relative allasede di somministrazione Dolore al sito di iniezione*, infiammazione al sito di iniezione*, affaticamento Dolore al petto, edema, malessere, astenia, edema del viso, piressia, dolore, edema periferico Esamidiagnostici Diminuzione della conta dei linfociti, aumento della conta eosinofila, diminuzione del bicarbonato nel sangue, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili Aumentata aspartato aminotransferasi, aumentata alanino aminotransferasi, aumentata bilirubina nel sangue, aumentata urea nel sangue, aumentata creatinina nel sangue, valori alterati di potassio nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina, aumento dei clorati, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell’ematocrito, aumento dei bicarbonati, livelli di sodio anormali Traumatismo e avvelenamento Complicazioni post procedurali
** Che raramente ha provocato la morte.
Azitromicina EG compresse film-rivestite contiene lecitina di soia, che può causare raramente reazioni allergiche.
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente connesse alla profilassi e al trattamento del MAC (Mycobacterium avium Complex) sulla base di esperienza nel corso di test clinici e sorveglianza post marketing.
Queste reazioni avverse si differenziano per natura o frequenza da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione di sospette reazioni avverse che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 - < 1/10) Non comune (≥ 1/1000 - < 1/100) Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Patologie del sistema nervoso Capogiri Ipoestesia Cefalea Parestesia Disgeusia Patologie dell’occhio Compromissione della visione Patologie dell’orecchio e del labirinto Sordità Compromissione dell’udito Tinnito Patologie cardiache Palpitazioni Patologie gastrointestinali Diarrea Dolore addominale Nausea Flatulenza Disturbi addominali Feci molli Patologie epatobiliari Epatite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash Sindrome di Stevens-Johnson Prurito Reazioni di fotosensibilità Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento Astenia Malessere
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non vi sono dati adeguati sull’uso dell’azitromicina nelle donne in gravidanza.
Studi di tossicità riproduttiva sugli animali hanno dimostrato che l’azitromicina attraversa la placenta, ma non è stato osservato alcun effetto teratogeno.
Non è stata confermata la sicurezza dell’azitromicina relativamente al suo impiego durante la gravidanza.
Di conseguenza l’azitromicina deve essere usata in gravidanza solo se il beneficio supera il rischio.
Allattamento L’azitromicina risulta essere secreta nel latte materno, ma non sono disponibili studi adeguati e ben controllati su donne in allattamento che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell’escrezione di azitromicina nel latte materno.
Azitromicina non deve essere usato nel trattamento di una donna durante l’allattamento a meno che il medico ritiene che i potenziali benefici giustifichino i potenziali rischi per il neonato.
Fertilità Nell’ambito di studi sulla fertilità condotti nel ratto è stata osservata una riduzione dei tassi di gravidanza a seguito della somministrazione di azitromicina.
Non è nota la rilevanza per l’uomo di tali osservazioni. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.