AVEGGIO 12CPR 875MG+125MG
7,90 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 31/03/2012
AVEGGIO è indicato per la terapia di infezioni batteriche sostenute da germi sensibili, quali comunemente si riscontrano nelle: infezioni delle vie respiratorie ed infezioni otomastoidee; infezioni delle vie uro-genitali; infezioni della pelle e dei tessuti molli; infezioni ginecologiche; infezioni enteriche e delle vie biliari.
AVEGGIO 875MG + 125mg: Compresse rivestite con film. Ogni compressa contiene: Principi attivi: amoxicillina triidrato corrispondente ad amoxicillina 875 mg; potassio clavulanato corrispondente ad acido clavulanico 125 mg. AVEGGIO 875 MG + 125 MG Polvere per sospensione orale: Ogni bustina contiene: Principi attivi: amoxicillina triidrato corrispondente ad amoxicillina 875 mg; potassio clavulanato corrispondente ad acido clavulanico 125 mg. Per gli eccipienii vedere sezione 6.1.
Controindicazioni
- Pazienti con anamnesi di ipersensibilità agli antibiotici beta-lattamici quali penicilline e cefalosporine.
Precedenti di ittero/disfunzione epatica associati ad amoxicillina/acidoclavulanico. Posologia
- Adulti, inclusi gli - anziani: 1 compressa o 1 bustina da 875mg + 125 mg, due volte al giorno.
La posologia può essere aumentata a 1 compressa o 1 bustina da 875 mg + 125 mg, tre volte al giorno, in funzione del tipo e della gravità dell’infezione.
Bambini— Per i bambini di peso superiore ai 40 kg dovrebbe essere utilizzato lo stesso schema posologico valido per gli adulti (vedi sopra).
Insufficienza renale : Per adulti e bambini con clearance della creatinina superiore a 30 ml/min non si richiedono aggiustamenti posologici.
Le formulazioni di AVEGGIO non sono adeguate per la somministrazione negli adulti e nei bambini con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min.
Insufficienza epatica: Adulti e bambini : Al momento non sono disponibili dati sufficienti per suggerire indicazioni posologiche adeguate.
Somministrare con cautela, monitorando la funzionalità epatica ad intervalli regolari.
Modo di somninislrazione: Per migliorare l’assorbimento e la tollerabilità gastrointestinale di AVEGGIO, se ne consiglia la somministrazione subito prima del pasto.
Qualora si renda necessario è possibile iniziare la terapia con una formulazione iniettabile di amoxicillina e acido clavulanico e successivamente continuare con AVEGGIO.
La durata del trattamento deve essere stabilita in rapporto all’evoluzione della forma infettiva.
Come per ogni trattamento antibiotico, sospendere la somministrazione non prima di 48 ore dopo lo sfebbramento e la guarigione clinica.
Qualora il trattamento dovesse essere prolungato oltre 14 giorni, è opportuno procedere sotto controllo medico.
Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Bustine: Il contenuto delle bustine deve essere sciolto in un po’ di acqua prima della somministrazione.
Compresse: Al fine di facilitarne la deglutizione, le compresse possono essere suddivise, ma vanno assunte immediatamente. Avvertenze e precauzioni
- Prima di iniziare una terapia con AVEGGIO, deve essere condotta una indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri allergeni.
In pazienti in terapia con penicilline sono state segnalate reazioni di ipersensibilità grave e occasionalmente fatale (reazioni anafilattoidi).
Tali reazioni sono state riportate per lo più a seguito di impiego parenterale di penicilline, molto raramente a seguito di impiego orale.
L’insorgenza di tali reazioni è comunque, più frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilità alle penicilline.
Può esistere allergenicità crociata con penicilline e cefalosporine.
In caso di reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina e altre opportune misure di emergenza (può essere richiesto il trattamento con ossigeno, steroidi per via endovenosa; assicurarsi della pervietà delle vie aeree, anche ricorrendo, quando necessario, all’intubazione).
Si deve evitare la somministrazione di AVEGGIO qualora si sospetti la mononucleosi infettiva, poiché in questa condizione l’utilizzo di amoxicillina è stato associato alla comparsa di rash morbilliforme.
L’uso prolungato di penicilline, così come di alti antibiotici, può favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili, inclusi i funghi, che richiede l’adozione di adeguate misure terapeutiche.
Nei trattamenti prolungati sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.
Raramente, in pazienti in trattamento con AVEGGIO è stato segnalato allungamento del tempo di protrombina.
Pertanto, in caso di somministrazione concomitante di anticoagulanti, si deve effettuare un monitoraggio adeguato di tale parametro.
AVEGGIO deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disfunzioni epatiche.
In pazienti affetti da insufficienza renale, la posologia deve essere adeguata in funzione del grado di compromissione renale (vedere sezione 4.2).
Nei pazienti con ridotta emissione di urina, è stata osservata molto raramente cristalluria, soprattutto a seguito di terapia parenterale.
Durante la somministrazione di amoxicillina a dosi elevate, si consiglia di mantenere una assunzione di liquidi ed una emissione di urina adeguate, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria da amoxicillina (vedere sezione 4.9).
AVEGGIO 875 mg + 125 mg.
Polvere per sospensione orale contiene saccarosio, il prodotto pertanto deve essere utilizzato con cautela nei soggetti con rari problemi di intolleranza ereditaria al fruttosio, con sindrome di malassorbimento glucosio-galattosio o con deficit di sucrasi-isomaltasi. Interazioni
- Si sconsiglia l’uso concomitante di probenecid.
Il probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale di amoxicillina: la contemporanea somministrazione con AVEGGIO può determinare un aumento e un prolungamento nel tempo dei livelli ematici di amoxicillina, ma non di acido clavulanico.
La contemporanea assunzione di allopurinolo e amoxicillina può aumentare la probabilità che insorgano reazioni allergiche cutanee.
Non sono disponibili dati sull’uso concomitante di allopurinolo e AVEGGIO.
È noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi.
L’acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o alti farmaci antinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e l’emivita.
Come anche alti antibiotici ad ampio spettro, AVEGGIO può ridurre l’efficacia dei contraccettivi orali e di ciò devono essere avvisati i pazienti. Effetti indesiderati
- Per determinare la frequenza degli effetti indesiderati, da molto comuni a rari, sono stati utilizzati i dati provenienti da studi clinici estesi.
Le frequenze assegnate a lutti gli altri effetti indesiderati (ovvero a quelli che si presentano <1/10000) sono state determinate utilizzando soprattutto dati post-marketing e si riferiscono alla frequenza delle segnalazioni piuttosto che alla frequenza effettiva.
La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione delle frequenze: molto comune: >1/10: comune: >1/100 e <1/10; non comune: >1/10000 e <1/100: raro: >1/1 0000 e <1/1 000; molto raro: <1 /10000.
Infezioni ed infestazioni: Comuni: Candidiasi mucocutanea Disturbi ematici e del sistema linfatico: Rari: Leucopenia (compresa neutropenia) e trombocitopenia reversibili.
Molto rari: Agranulocitosi ed anemia emolitica reversibili.
Prolungamento del tempo di sanguinamento e di protrombina (vedere sezione 4.4).
Porpora, eosinofilia Disturbi del sistema immunitario: Molto rari: Edema angioneurotico, anafilassi, sindrome tipo malattia da siero, vasculite da Ipersensibilità Disturbi del sistema nervoso centrale: Non comuni: Vertigini, mal di testa.
Molto rari: Iperattività reversibile e convulsioni.
Le convulsioni possono verificarsi in pazienti con funzionalità renale compromessa o in pazienti trattati con dosi elevate di farmaco.
Disturbi gastrointestinali: Adulti: Molto comuni:Diarrea.
Comuni: Nausea, vomito.
Bambini: Comuni: Diarrea, nausea, vomito.
Tutte le popolazioni: La nausea è più spesso associata ai dosaggi orali più elevati.
Se le reazioni gastrointestinali sono evidenti, queste possono essere ridotte se si somministra AVEGGIO subito prima del pasto.
Non comune: Cattiva digestione.
Molto rari: Colite associata ad antibiotici (inclusa la colite pseudomembranosa e la colite emorragica).
Molto raramente è stata segnalata nei bambini variazione della colorazione superficiale dei denti.
Una buona igiene orale può aiutare nel prevenire tale variazione, che di solito può essere eliminata con lo spazzolamento.
Glossite Disturbi epato-biliari: Non comuni: Moderati incrementi dei livelli delle transaminasi, AST e/o ALT, si sono osservati in pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta-lattamici, ma il loro significato non è noto.
Molto rari: Epatite ed ittero colestatico.
Tali eventi sono stati segnalati con altre penicilline e cefalosporine.
Gli eventi epatici sono stati riportati prevalentemente nei pazienti di sesso maschile e nei pazienti anziani e possono essere associati al trattamento prolungato.
Bambini: Tali eventi sono stati segnalati molto raramente nei bambini.
Tutte le popolazioni: Segni e sintomi, di solito, compaiono durante o subito dopo il trattamento, ma in alcuni casi si possono manifestare dopo molte settimane dalla fine del trattamento.
Questi sono di solito reversibili.
Gli eventi epatici possono essere gravi e solo in circostanze estremamente rare sono stati segnalati eventi fatali.
Tali casi si sono presentati quasi sempre in pazienti affetti da gravi patologie di base o che assumevano in concomitanza farmaci di cui è nota la potenzialità di indurre effetti epatici.
Disturbi dermatologici e del tessuto sottocutaneo: Non comuni: Rash cutaneo, prurito, orticaria.
Rari: Eritema multiforme.
Molto rari: Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatite esfoliativa bollosa, pustolosi esantematosa generalizzata acuta.
Il trattamento deve essere sospeso qualora compaiano reazioni d’ipersensibilità di tipo dermatologico.
L’incidenza di reazioni cutanee può essere più alta in pazienti con mononucleosi infettiva o leucemia linfatica.
Disturbi renali ed urinari: Molto rari: Nefrite interstiziale, cristalluria (vedere sezione 4.9). Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Studi di riproduzione condotti negli animali (topi e ratti trattati con dosi lino a 10 volte superiori a quelle utilizzate nell’uomo) non hanno evidenziato effetti teratogeni dopo somministrazione di AVEGGIO.
Nel corso di uno studio singolo in donne con rottura prematura pretermine delle membrane fetali (pPROM) è stato osservato che il trattamento profilattico con AVEGGIO può essere associato ad un aumentato rischio di enterocolite necrotizzante nel neonato.
Come per tutti i farmaci, si consiglia di evitare la somministrazione di AVEGGIO in gravidanza, fatta eccezione per i casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Allattamento: Si consiglia cautela durante l’allattamento.
Fatta eccezione per il rischio di sensibilizzazione associato all’escrezione di tracce di amoxicillina nel latte materno, non sono noti effetti negativi per il neonato. Conservazione
- Conservare nella confezione originale per riparare il prodotto dalla luce e dall’umidità a temperatura non superiore a 25°C.
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