ATORVASTATINA SA 30CPR RIV10MG

4,35 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ATORVASTATINA CALCIO TRIIDRATO
  • ATC: C10AA05
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 28/11/2012

Ipercolesterolemia Atorvastatina Sandoz è indicato in aggiunta alla dieta per ridurre i livelli elevati di colesterolo totale, colesterolo LDL, apolipoproteina B e trigliceridi in adulti, adolescenti e bambini di età pari o superiore a 10 anni affetti da ipercolesterolemia primaria inclusa ipercolesterolemia familiare (variante eterozigote) o iperlipidemia mista (corrispondente ai Tipi IIa e IIb della classificazione di Fredrickson) quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è inadeguata. Atorvastatina Sandoz è anche indicato per ridurre il colesterolo totale ed il colesterolo LDL in adulti con ipercolesterolemia familiare omozigote in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio, LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili. Prevenzione della malattia cardiovascolare Prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti adulti ad alto rischio per un primo evento cardiovascolare (vedere paragrafo 5.1), in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio.
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di atorvastatina (come atorvastatina-calcio triidrata). Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di atorvastatina (come atorvastatina-calcio triidrata). Ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg di atorvastatina (come atorvastatina-calcio triidrata). Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa rivestita con film contiene 1.71 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Ogni compressa rivestita con film contiene 3.42 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Ogni compressa rivestita con film contiene 6.84 mg di lattosio (come lattosio monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Atorvastatina Sandoz è controindicato nei seguenti casi: - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 - malattia epatica in fase attiva o con inspiegabili persistenti aumenti delle transaminasi, oltre 3 volte il limite normale superiore - Gravidanza, allattamento e nelle donne in età fertile che non usano appropriate misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

Posologia Il paziente deve essere posto a dieta standard ipolipidica prima di ricevere Atorvastatina Sandoz e deve continuare la dieta durante il trattamento con Atorvastatina Sandoz.
La posologia deve essere personalizzata tenendo conto dei livelli basali di colesterolo LDL, dell’obiettivo della terapia e della risposta del paziente.
La dose iniziale abituale è 10 mg una volta al giorno.
Aggiustamenti della posologia devono essere fatti ad intervalli di 4 settimane o più.
La dose massima è 80 mg una volta al giorno.
Ipercolesterolemia primaria e iperlipemia mista La maggioranza dei pazienti sono stati controllati con Atorvastatina Sandoz 10 mg una volta al giorno.
Entro due settimane si evidenzia una risposta terapeutica e la massima risposta terapeutica si ottiene di solito entro 4 settimane.
Nel corso di terapia cronica la risposta viene mantenuta.
Ipercolesterolemia familiare eterozigote I pazienti devono iniziare con Atorvastatina Sandoz 10 mg al giorno.
La posologia deve essere personalizzata e aggiustata ogni 4 settimane fino a 40 mg al giorno.
Successivamente, la dose può essere aumentata fino a un massimo di 80 mg al giorno oppure può essere somministrato un sequestrante degli acidi biliari insieme a 40 mg di atorvastatina una volta al giorno.
Ipercolesterolemia familiare omozigote Sono disponibili solo dati limitati (vedere paragrafo 5.1).
La dose di atorvastatina in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote è compresa tra 10 e 80 mg/die (vedere paragrafo 5.1).
In questi pazienti l’atorvastatina deve essere impiegata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es.
LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili.
Prevenzione della malattia cardiovascolare Negli studi di prevenzione primaria è stata impiegata la dose di 10 mg/die.
Per ottenere i livelli di colesterolo (LDL) previsti dalle attuali linee guida, possono essere necessarie dosi più elevate.
Danno renale Non è richiesto alcun aggiustamento della posologia (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione epatica Atorvastatina Sandoz deve essere utilizzato con cautela in pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Atorvastatina Sandoz è controindicato in pazienti con malattia del fegato in fase attiva (vedere paragrafo 4.3).
Anziani L’efficacia e la tollerabilità nei pazienti di oltre 70 anni trattati con le dosi raccomandate sono simili a quelle osservate nella popolazione in generale.
Popolazione pediatrica Ipercolesterolemia: L’uso pediatrico deve essere effettuato solo da medici esperti nel trattamento dell’iperlipidemia pediatrica ed i pazienti devono essere sottoposti ad una rivalutazione su base regolare per valutare i progressi.
Per i pazienti con Ipercolesterolemia eterozigote familiare di età pari o superiore ai 10 anni, la dose iniziale raccomandata di atorvastatina è di 10 mg al giorno (vedere paragrafo 5.1).
La dose può essere incrementata fino a 80 mg al giorno, in base alla risposta e alla tollerabilità.
Le dosi devono essere personalizzate secondo l’obiettivo terapeutico raccomandato.
Gli aggiustamenti della dose devono essere fatti ad intervalli di 4 o più settimane.
La titolazione della dose a 80 mg al giorno è supportata da dati di studi negli adulti e da dati clinici limitati provenienti da studi in bambini con ipercolesterolemia familiare eterozigote (vedere paragrafi 4.8 e 5.1).
I dati di sicurezza ed efficacia derivanti da studi in aperto sono limitati in bambini con ipercolesterolemia eterozigote familiare di età compresa tra i 6 e i 10 anni.
L’atorvastatina non è indicata per il trattamento dei pazienti di età inferiore ai 10 anni.
I dati attualmente disponibili sono descritti nelle sezioni 4.8, 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione sulla posologia.
Altre forme farmaceutiche/dosaggi possono essere più appropriate per questa popolazione di pazienti.
Modo di somministrazione Atorvastatina Sandoz è per uso orale.
Ogni dose giornaliera di atorvastatina viene somministrata in dose unica e la somministrazione può essere effettuata in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dai pasti.

Avvertenze e precauzioni

Effetti sul fegato Devono essere effettuate prove di funzionalità epatica prima dell’inizio del trattamento e periodicamente in tempi successivi.
I pazienti che presentano segni o sintomi indicativi di danno epatico devono essere sottoposti a controllo della funzione epatica.
I pazienti che sviluppano aumento delle transaminasi devono essere controllati fino alla normalizzazione dei valori.
Qualora persista un aumento delle transaminasi oltre 3 volte il limite normale superiore, si raccomanda la riduzione della dose o l’interruzione di Atorvastatina Sandoz (vedere paragrafo 4.8).
Atorvastatina Sandoz deve essere impiegato con prudenza in pazienti che consumano abbondanti quantità di alcool e/o che hanno una storia di malattia epatica.
Prevenzione dell’Ictus mediante Riduzione Aggressiva dei Livelli di Colesterolo (studio SPARCL) Una analisi post-hoc dei sottotipi di ictus nei pazienti senza cardiomiopatia ischemica (CHD) che avevano avuto un ictus o un attacco ischemico transitorio recente (TIA), ha evidenziato una incidenza più elevata di ictus emorragico nei pazienti che avevano iniziato il trattamento con atorvastatina 80 mg rispetto al gruppo placebo.
L’aumento del rischio è stato osservato in particolare nei pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare al momento dell’arruolamento nello studio.
Per i pazienti con precedente ictus emorragico o infarto lacunare, il rapporto rischio/beneficio derivante dall’impiego di atorvastatina 80 mg non è chiaro e prima di iniziare il trattamento deve essere considerato attentamente il rischio potenziale di ictus emorragico (vedere paragrafo 5.1) Effetti sulla muscolatura scheletrica L’atorvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, in rare occasioni può avere effetti sulla muscolatura scheletrica e può causare mialgia, miosite e miopatia che possono progredire fino a rabdomiolisi, una condizione potenzialmente fatale caratterizzata da marcati aumenti di creatinfosfochinasi (CPK) (> 10 volte il limite normale superiore), mioglobinemia e mioglobinuria che possono portare alla insufficienza renale.
Sono stati segnalati casi molto rari di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con alcune statine.
La miopatia necrotizzante immuno-mediata è clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale persistente e da un’elevata creatinchinasi sierica, che persistono nonostante l’interruzione del trattamento con statine.
Prima del trattamento L’atorvastatina deve essere prescritta con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi.
Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento in presenza delle seguenti condizioni cliniche: - Compromissione della funzionalità renale - Ipotiroidismo - Storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari - Precedenti di tossicità muscolare associata all’impiego di una statina o di un fibrato - Precedenti di malattia epatica e/o quando vengono assunte considerevoli quantità di bevande alcoliche - Negli anziani (età > 70 anni) la necessità di effettuare queste misurazioni deve essere valutata in base alla presenza di altri fattori predisponenti alla rabdomiolisi - Situazioni in cui si verificano aumenti nei livelli plasmatici, come le interazioni (vedere paragrafo 4.5) e in gruppi specifici di pazienti incluse sottopopolazioni genetiche (vedere paragrafo 5.2) In tali situazioni il rischio del trattamento deve essere valutato in relazione al possibile beneficio e se ne raccomanda il monitoraggio clinico.
Se i livelli di CPK sono significativamente elevati rispetto ai valori basali (> 5 volte il limite normale superiore) il trattamento non deve essere iniziato.
Misurazione della creatinfosfochinasi La creatinfosfochinasi (CPK) non deve essere misurata dopo un intenso esercizio fisico o in presenza di eventuali possibili cause di incremento della CPK in quanto ciò rende difficile l’interpretazione del valore ottenuto.
Se i livelli di CPK sono significativamente aumentati rispetto ai valori basali (> 5 volte il limite normale superiore), i livelli di CPK devono essere nuovamente misurati entro i 5-7 giorni successivi per confermare i risultati.
Durante il trattamento - I pazienti devono essere avvertiti di comunicare prontamente episodi di dolore muscolare, crampi o debolezza, in particolare se associati a malessere o febbre.
- Se questi sintomi si verificano quando un paziente è in trattamento con atorvastatina, devono essere misurati i livelli di CPK.
Se questi livelli risultano significativamente aumentati rispetto ai valori basali (> 5 volte il limite normale superiore), il trattamento deve essere interrotto.
- Se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani, anche se i livelli di CPK sono ≤ 5 volte il limite normale superiore, si deve prendere in considerazione l’interruzione del trattamento.
- Se i sintomi si risolvono e i livelli di CPK si normalizzano, può essere presa in considerazione la possibilità di riavviare il trattamento con atorvastatina o con un’altra statina al dosaggio più basso ed effettuare un accurato monitoraggio.
- Il trattamento con atorvastatina deve essere interrotto se compaiono aumenti di CPK clinicamente significativi (> 10 volte il limite normale superiore) o se è diagnosticata o sospettata una rabdomiolisi.
Trattamento concomitante con altri medicinali Il rischio di rabdomiolisi aumenta quando atorvastatina viene somministrata insieme ad alcuni medicinali che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina come potenti inibitori del CYP3A4 o proteine di trasporto (es.
ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo e inibitori delle proteasi dell’HIV incluso ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, ecc).
Il rischio di miopatia può aumentare anche con l’uso concomitante di gemfibrozil e altri derivati dall’acido fibrico, boceprevir, eritromicina, niacina, ezetimibe, telaprevir o combinazione di tipranavir/ritonavir.
Se possibile, in alternativa a questi medicinali, devono essere prese in considerazione terapie alternative (prive di interazioni).
Nei casi in cui la somministrazione concomitante di questi medicinali e atorvastatina è necessaria, devono essere attentamente valutati i rischi e i benefici del trattamento.
Quando i pazienti stanno assumendo medicinali che aumentano la concentrazione plasmatica di atorvastatina, si raccomanda l’impiego di una dose iniziale più bassa di atorvastatina.
Inoltre, in caso di trattamento concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 deve essere presa in considerazione una dose iniziale più bassa di atorvastatina e si raccomanda un appropriato monitoraggio clinico di questi pazienti (vedere paragrafo 4.5).
L’atorvastatina non deve essere co-somministrata con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dall’interruzione del trattamento con acido fusidico.
Nei pazienti in cui l’uso di acido fusidico sistemico è considerato essenziale, il trattamento con le statine dovrebbe essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (compresi alcuni decessi) in pazienti che ricevono acido fusidico e statine in combinazione (vedere paragrafo 4.5).
Il paziente dovrebbe essere avvisato di consultare immediatamente il medico se si avvertono sintomi di debolezza muscolare, dolore o indolenzimento.
La terapia con le statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l’ultima dose di acido fusidico.
In circostanze eccezionali, dove è necessario l’acido fusidico sistemico prolungato, ad esempio, per il trattamento delle infezioni gravi, la necessità di co-somministrazione Atorvastatina Sandoz e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretta vigilanza medica.
Popolazione pediatrica Nessun effetto clinico significativo sulla crescita e la maturazione sessuale è stato osservato in uno studio triennale basato sulla valutazione della crescita e dello sviluppo globale, valutazione di Tanner Stage, e sulla misurazione dell’altezza e del peso (vedere paragrafo 4.8).
Malattia polmonare interstiziale Casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale sono stati riportati con alcune statine, specialmente con terapie a lungo termine (vedere paragrafo 4.8).
Le caratteristiche che si presentano possono includere dispnea, tosse non produttiva e peggioramento dello stato di salute (affaticamento, perdita di peso e febbre).
Se si sospetta che un paziente stia sviluppando malattia polmonare interstiziale, la terapia con le statine deve essere interrotta.
Diabete mellito Alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentano il glucosio nel sangue e in alcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui è appropriato il ricorso a terapia antidiabetica.
Questo rischio, tuttavia, è compensato dalla riduzione del rischio vascolare con le statine e quindi non deve essere un motivo di interruzione del trattamento con le statine.
I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5,6-6,9 mmol/L, BMI >30 kg/m², aumento dei trigliceridi, ipertensione) devono essere controllati sia clinicamente che biochimicamente in accordo alle linee guida nazionali.
Eccipienti Atorvastatina Sandoz contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Effetti di altri medicinali su atorvastatina L’atorvastatina è metabolizzata dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4) ed è un substrato delle proteine di trasporto, ovvero il trasportatore epatico OATP1B1.
La somministrazione concomitante di medicinali inibitori del CYP3A4 o proteine di trasporti può causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e un aumento del rischio di miopatia.
Il rischio potrebbe anche aumentare con la somministrazione concomitante all’atorvastatina di altri medicinali che potrebbero indurre miopatia, quali i derivati dell’acido fibrotico e l’ezetimibe (vedere paragrafo 4.4) Inibitori del CYP3A4 I potenti inibitori del CYP3A4 hanno mostrato di portare a marcati aumenti delle concentrazioni di atorvastatina (vedere Tabella 1 e le informazioni specifiche riportate di seguito).
La somministrazione concomitante dei potenti inibitori del CYP3A4 (es.
ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo e inibitori della proteasi dell’HIV, inclusi ritonavir, lopinovir, atazanavir, indinavir, darunavir, ecc) se possibile, deve essere evitata.
Nei casi in cui la co-somministrazione di questi medicinali con atorvastatina non può essere evitata devono essere prese in considerazione dosi iniziali e dosi massime più basse e si raccomanda un monitoraggio clinico di questi pazienti (vedere Tabella 1).
Inibitori moderati del CYP3A4 (es.
eritromicina, diltiazem, verapamil e fluconazolo) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina (vedere Tabella 1).
Un aumento del rischio di miopatia è stato osservato con l’uso di eritromicina in combinazione con le statine.
Non sono stati condotti studi di interazioni che hanno valutato gli effetti di amiodarone o verapamil sull’atorvastatina.
Sia amiodarone che verapamil sono noti per l’attività di inibizione del CYP34A e la cosommministrazione con atorvastatina può risultare in un aumento dell’esposizione all’atorvastatina.
Pertanto la dose massima più bassa deve essere considerata e un monitoraggio clinico del paziente è raccomandato quando si usano in concomitanza gli inibitori moderati del CYP3A4.
Si raccomanda un monitoraggio clinico adeguato dopo inizio della terapia o dopo aggiustamento della dose dell’inibitore. Induttori del CYP3A4 La somministrazione concomitante di atorvastatina e induttori del citocromo P450 3A4 (ad es.
efavirenz, rifampicina, erba di S.
Giovanni) può determinare riduzioni variabili delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina.
A causa del duplice meccanismo di interazione della rifampicina (induzione del citocromo P450 3A e inibizione del trasporatore OATP1B1 a livello dell’epatocita), si raccomanda la somministrazione contemporanea di atorvastatina e rifampicina, in quanto una somministrazione ritardata di atorvastatina dopo somministrazione di rifampicina, è stata associata a una riduzione significativa delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina.
L’effetto della rifampicina sulle concentrazioni di atorvastatina negli epatociti è tuttavia non nota e se la co-somministrazione non può essere evitata i pazienti devono essere attentamente monitorati per l’efficacia.
Inibitori delle proteine di trasporto Gli inibitori delle proteine di trasporto (es.
ciclosporina) possono aumentare l’esposizione sistemica di atorvastatina (vedere Tabella 1).
Gli effetti dell’inibizione dell’assorbimento dei trasportatori epatici sulle concentrazioni di atorvastatina negli epatociti non sono noti.
Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si raccomanda una riduzione della dose e il monitoraggio clinico sull’efficacia (vedere tabella 1) Gemfibrozil/derivati dell’acido fibrico L’uso di fibrati da soli è occasionalmente associato a eventi correlati alla muscolatura inclusa rabdomiolisi.
Il rischio di tali eventi può aumentare in caso di somministrazione contemporanea di derivati dell’acido fibrico e atorvastatina.
Se la somministrazione concomitante non può essere evitata, si deve usare la dose più bassa di atorvastatina per il raggiungimento dell’effetto terapeutico e i pazienti devono essere adeguatamente monitorati (vedere paragrafo 4.4).
Ezetimibe L’uso di ezetimibe da solo è associato a eventi correlati alla muscolatura inclusa rabdomiolisi.
Il rischio di tali eventi può aumentare in caso di somministrazione contemporanea di ezetimibe e atorvastatina.
Per questi pazienti si raccomanda un monitoraggio clinico appropriato.
Colestipolo Le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono risultate ridotte (rapporto di concentrazione di atorvastatina: 0.74) quando è stato somministrato colestipolo insieme a atorvastatina.
Tuttavia, gli effetti sui lipidi sono risultati maggiori quando atorvastatina e colestipolo sono stati somministrati contemporaneamente rispetto a quando sono stati somministrati da soli.
Acido fusidico Il rischio di miopatia incluso rabdomiolisi può aumentare con la somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico e statine.
Il meccanismo di questa interazione (sia essa farmacodinamica o farmacocinetica, o entrambi) è ancora sconosciuto.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (compreso alcuni decessi) in pazienti che ricevono questa combinazione.
Se il trattamento con acido fusidico sistemico è necessario, il trattamento con atorvastatina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Vedere anche paragrafo 4.4.
Colchicina Sebbene non siano stati condotti studi di interazione con atorvastatina e colchicina, casi di miopatia sono stati segnalati con atorvastatina co-somministrato con colchicina, deve essere esercitata cautela nel prescrivere atorvastatina con colchicina.
Effetti di atorvastatina su altri medicinali Digossina La somministrazione contemporanea di dosi ripetute di digossina e atorvastatina 10 mg ha leggermente alterato le concentrazioni plasmatiche della digossina allo stato stazionario.
I pazienti che assumono digossina devono essere controllati in maniera appropriata.
Contraccettivi orali La somministrazione contemporanea di atorvastatina e un contraccettivo orale ha determinato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di noretindrone e di etinilestradiolo.
Warfarin In uno studio clinico su pazienti in trattamento cronico con warfarin, la somministrazione concomitante di atorvastatina 80 mg al giorno ha causato una piccola diminuzione di circa 1,7 secondi nel tempo di protrombina durante i primi 4 giorni di assunzione che è ritornato normale entro 15 giorni di trattamento con atorvastatina.
Sebbene siano stati riportati solo casi molto rari di interazioni con anticoagulante clinicamente significantivi, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare la terapia con atorvastatina nei pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici e abbastanza spesso nel corso della terapia per assicurarsi che non vi siano alterazioni significative al tempo di protrombina.
Una volta che è stato documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli solitamente raccomandati in pazienti in trattamento con anticoagulanti cumarinici.
Se le dosi di atorvastatina vengono modificate o interrotte, deve essere ripetuta la stessa procedura.
La terapia con atorvastatina non è stata associata a sanguinamenti o ad altre variazioni del tempo di protrombina in pazienti non in trattamento con anticoagulanti.
Popolazione pediatrica Gli studi sulle interazioni con altri medicinali sono stati condotti solo negli adulti.
Non si conosce l’entità delle interazioni nella popolazione pediatrica.
Le interazioni precedentemente descritte per gli adulti e le avvertenze riportate nel paragrafo 4.4 devono essere tenute in considerazione per la popolazione pediatrica.
Interazioni tra farmaci Tabella 1: Effetti di medicinali somministrati in concomitanza sulla farmacocinetica di atorvastatina
Co-somministrazione di medicinali e dosaggioAtorvastatina
Dose (mg)Rapporto di AUC&Raccomandazioni cliniche#
Tipranavir 500 mg BID/ Ritonavir 200 mg BID, 8 giorni (giorni 14 - 21)40 mg giorno 1, 10 mg giorno 20 9.4Nei casi in cui è necessaria la co-somministrazione con atorvastatina, non superare 10 mg al giorno.
Si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti
Telaprevir 750 mg q8h, 10 giorni20 mg SD 7.9
Ciclosporina 5,2 mg/kg/giorno, dose stabile10 mg OD per 28 giorni8.7
Lopinavir 400 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni20 mg OD per 4 giorni 5.9Nei casi in cui è necessaria la co-somministrazione con atorvastatina, si raccomandano dosi di mantenimento di atorvastatina più basse.
Con dosi di atovastatina che superano 20 mg, si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti
Claritromicina 500 mg BID, 9 giorni80 mg OD per 8 giorni 4.54
Saquinavir 400 mg BID/ Ritonavir (300 mg BID da 5-7 giorni, aumenti fino a 400 mg BID all’8 giorno), 4-18 giorni, 30 min dopo la dose di atorvastatina40 mg OD per 4 giorni3.9Nei casi in cui è necessaria la co-somministrazione con atorvastatina, si raccomandano dosi di mantenimento di atorvastatina più basse.
Con dosi di atorvastatina che superano 40 mg, si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti.
Darunavir 300 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 9 giorni10 mg OD per 4 giorni 3.4
Itraconazolo 200 mg OD, 4 giorni40 mg SD3.3
Fosamprenavir 700 mg BID/ Ritonavir 100 mg BID, 14 giorni10 mg OD per 4 giorni 2.5
Fosamprenavir 1400 mg BID, 14 giorni10 mg OD per 4 giorni2.3
Nelfinavir 1250 mg BID, 14 giorni10 mg OD per 28 giorni1.74Nessuna raccomandazione specifica
Succo di pompelmo, 240 mL OD *40 mg, SD1.37L’assunzione concomitante di grandi quantità di succo di pompelmo e atorvastatina non è raccomandato.
Diltiazem 240 mg OD, 28 giorni40 mg, SD 1.51Dopo aver iniziato o a seguito di un’aggiustamento della dose di diltiazem si raccomanda il monitoraggio clinico di questi pazienti
Eritromicina 500 mg QID, 7 giorni10 mg, SD1.33Si raccomanda la dose massima più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti
Amlodipina 10 mg, dose singola80 mg, SD1.18Nessuna raccomandazione specifica
Cimetidina 300 mg QID, 2 settimane10 mg OD per 2 settimane1.00Nessuna raccomandazione specifica
Colestipolo 10 g BID, 28 settimane40 mg OD per 28 settimane0.74**Nessuna raccomandazione specifica
Sospensioni antiacide di magnesio e idrossido di alluminio, 30 mL QID, 17 giorni10 mg OD per 15 giorni0.66Nessuna raccomandazione specifica
Efavirenz 600 mg OD, 14 giorni10 mg per 3 giorni0.59Nessuna raccomandazione specifica
Rifampicina 600 mg OD, 7 giorni (co-somministrazioe)40 mg SD1.12Se la co-somministrazione non può essere evitata, si raccomanda la somministrazione concomitante di atorvastatina con rifampicina e il monitoraggio clinico.
Rifampin 600 mg OD, 5 giorni (dosi separate)40 mg SD0.20 
Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni40mg SD1.35Si raccomanda la dose massima più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti
Fenofibrato 160 mg OD, 7 giorni40mg SD1.03Si raccomanda la dose massima più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti
Boceprevir 800 mg TID, 7 giorni40 mg SD2.3Si raccomanda una dose iniziale più bassa e il monitoraggio clinico di questi pazienti.
La dose di atorvastatina non deve superare una dose giornaliera di 20 mg durante la somministrazione concomitante con boceprevir
&Rappresenta il rapporto dei trattamenti (co-somministrazione di un medicinale più atorvastatina contro atorvastatina da solo).
# Vedere paragrafi 4.4 e 4.5 per evidenze cliniche.
* contiene una o più componenti che inibiscono il CYP3A4 e possono aumentare le concentrazioni plasmatiche del medicinale metabolizzato dal CYP3A4.
L’assunzione di un bicchiere da 240 ml di succo di pompelmo ha diminuito i valori AUC del 20,4% per il metabolita orto idrossido attivo.
Grandi quantità di succo di pompelmo (oltre 1,2 l al giorno per 5 giorni) aumenta l’AUC di atorvastatina di 2,5 volte e l’AUC attivo (atorvastatina e metaboliti)e inibitori HMG-CoA reduttasi di 1.3 volte.
** rapporto basato su un singolo sample preso 8-16 h dopo la dose.
OD = una volta al giorno; SD = dose singola; BID = due volte al giorno; TID = tre volte al giorno; QID = quattro volte al giorno Tabella 2: Effetti di atorvastatina sulla farmacocinetica di medicinali somministrati in concomitanza
Atorvastatina e posologiaMedicinali co-somministrati
Medicinale/Dose (mg)Rapporto di AUC&Raccomandazioni cliniche
80 mg OD per 10 giorniDigossina 0,25 mg OD, 20 giorni1.15I pazienti che assumono digossina devono essere adeguatamente monitorati
40 mg OD per 22 giorniContraccettivi orali OD, 2 mesi - noretindrone 1 mg -etinil estradiolo 35 mcg1.28 1.19Nessuna raccomandazione specifica
80 mg OD per 15 giorni* Fenazone, 600 mg SD1.03Nessuna raccomandazione specifica
10 mg SDTiprinavir 500 mg BID/ritonavir 200 mg BID, 7 giorni1.08Nessuna raccomandazione specifica
10 mg OD per 4 giorniFosamprenavir 1400 mg BID, 14 giorni0.73Nessuna raccomandazione specifica
10 mg OD per 4 giorniFosamprenavir 700 mg BID/ritonavir 100 mg BID, 14 giorni0.9Nessuna raccomandazione specifica
&Rappresenta il rapporto dei trattamenti (co-somministrazione di un prodotto medicinale più atorvastatina contro atorvastatina da sola).
* Co-somministrazione di dosi multiple di atorvastatina e fenazone hanno mostrato lievi oppure nessun effetto individuabile nella clearance di fenazione OD = una volta al giorno; SD = dose singola; BID = due volte al giorno

Effetti indesiderati

In studi clinici controllati condotti con atorvastatina verso placebo, su 16.066 pazienti trattati (8755 con atorvastatina vs 7311 con placebo) per un periodo medio di 53 settimane, il 5,2% dei pazienti trattati con atorvastatina ha interrotto il trattamento a causa di reazioni avverse rispetto al 4% dei pazienti trattati con placebo.
Nella tabella seguente è illustrato il profilo di sicurezza di atorvastatina, basato sui dati provenienti dagli studi clinici e dalla considerevole esperienza post-marketing.
Le frequenze stimate degli eventi si basano sulla seguente convenzione: comune (≥ 1/100 a < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni ed infestazioni: Comune: nasofaringite Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Comune: reazioni allergiche.
Molto raro: anafilassi.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune: iperglicemia.
Non comune: ipoglicemia, aumento di peso, anoressia Disturbi psichiatrici Non comune: incubi, insonnia.
Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea.
Non comune: capogiri, parestesia, ipoestesia, disgeusia, amnesiaRaro: neuropatia periferica.
Patologie dell’occhio: Non comune: visione offuscata Raro: disturbi della vista Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune: tinnito Molto raro: perdita dell’udito Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: dolore faringolaringeo, epistassi Patologie gastrointestinali Comune: stipsi, flatulenza, dispepsia, nausea, diarrea.
Non comune: vomito, dolore addominale superiore e inferiore, eruttazione, pancreatite Patologie epatobiliari Non comune: epatite Raro: colestasi.
Molto raro: insufficienza epatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: orticaria, eruzioni cutanee, prurito, alopecia.
Raro: edema angioneurotico, dermatiti bollose inclusi eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune: mialgia, artralgia, dolore alle estremità, spasmi muscolari, gonfiore alle giunture, dolore alla schiena Non comune: dolore al collo, affaticamento muscolare Raro: miopatia, miosite, rabdomiolisi, tendinopatia complicata talvolta da rottura Non nota: miopatia necrotizzante immuno-mediata (vedere paragrafo 4.4) Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto raro: ginecomastia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: malessere, astenia, dolore al petto, edema periferico, affaticamento, piressia Esami diagnostici Comune: test della funzionalità epatica anormale, aumento della creatinfosfochinasi Non comune: test delle urine positivo ai leucociti Come con altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, in pazienti trattati con atorvastatina sono stati segnalati aumenti delle transaminasi sieriche.
Questi aumenti sono stati di solito lievi e transitori e non hanno richiesto la sospensione del trattamento.
Aumenti clinicamente importanti (> 3 volte il limite normale superiore) delle transaminasi sieriche sono stati osservati nello 0,8% dei pazienti trattati con atorvastatina.
Questi aumenti sono risultati dose-dipendenti e reversibili in tutti i pazienti.Negli studi clinici sono stati osservati livelli elevati di creatinfosfochinasi (CPK) oltre 3 volte il limite normale superiore nel 2,5% dei pazienti trattati con atorvastatina, in modo simile ad altri inibitori della HMG-CoA riduttasi.
Nello 0,4% dei pazienti trattati con atorvastatina sono stati osservati livelli oltre 10 volte il limite normale superiore (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica I pazienti pediatrici di età compresa tra i 10 e i 17 anni trattati con atorvastatina avevano un profilo di esperienza avversa generalmente simile a quello dei pazienti trattati con placebo, le esperienze avverse più comuni osservate in entrambi i gruppi, indipendentemente dalla valutazione della causalità, sono state infezioni.
Non è stato osservato nessun effetto clinicamente significativo sulla crescita e la maturazione sessuale in uno studio triennale basato sulla valutazione della crescita e dello sviluppo globale, valutazione di Tanner Stage, e sulla misurazione dell’altezza e del peso.
Il profilo di sicurezza e di tollerabilità in pazienti pediatrici era simile al profilo di sicurezza conosciuto di atorvastatina in pazienti adulti.
Il database sulla sicurezza clinica include i dati di sicurezza relativi a 520 pazienti pediatrici trattati con atorvastatina, tra cui 7 pazienti di età inferiore ai 6 anni, 121 pazienti di età compresa fra 6 e 9 anni e 392 pazienti di età compresa tra 10 e17 anni.
Sulla base dei dati disponibili, la frequenza, tipologia e gravità delle reazioni avverse nei bambini è simile agli adulti.
I seguenti eventi avversi sono stati riportati con l’uso di alcune statine: •Disfunzione sessuale •Depressione •Casi eccezionalidi malattia polmonare interstiziale, soprattutto nella terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.4) •Diabete Mellito: la frequenza dipenderà dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5,6 mmol/L, BMI >30 kg/m², aumento di trigliceridi, storia di ipertensione).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Pazienti in età fertile Le donne in età fertile devono usare un metodo di contraccezione adeguato durante il trattamento (vedere paragrafo 4.3).
Gravidanza Atorvastatina Sandoz è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
La sicurezza nelle donne in gravidanza non è stata stabilita.
Non sono stati condotti studi clinici controllati con atorvastatina in donne in gravidanza.
Sono stati riportati rari casi di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina a inibitori della HMG-CoA riduttasi.
Studi sugli animali hanno mostrato tossicità sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3).
Il trattamento delle madri con atorvastatina può ridurre i livelli fetali di mevalonato che è un precursore della biosintesi del colesterolo.
L’aterosclerosi è un processo cronico e di solito l’interruzione del medicinale per abbassarlo durante la gravidanza, ha un piccolo impatto sul rischio a lungo termine associato all’ipercolesterolemia primaria.
Per tali ragioni, Atorvastatina Sandoz non deve essere usato nelle donne in gravidanza o che stanno provando a restare incinta o che sospettano di essere incinta.
Il trattamento con Atorvastatina Sandoz deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato valutato se la paziente è incinta (vedere paragrafo 4.3.) Allattamento Non è noto se l’atorvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano.
Nei ratti le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono simili a quelle nel latte (vedere paragrafo 5.3).
A causa dei suoi potenziali effetti indesiderati le donne che assumono Atorvastatina Sandoz non devono allattare i loro bambini (vedere paragrafo 4.3).
L’atorvastatina è controindicata durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità In studi condotti su animali l’atorvastatina non ha avuto effetti sulla fertilità di uomini e donne (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Blister (Alluminio/alluminio): Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Flacone in HDPE Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo prima apertura del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.