ARIA SIAD 200BAR 3LT VI
88,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 11/11/2011
– In rianimazione per assistenza ventilatoria; – nelle condizioni di deficit respiratorio cronico per fornire assistenza respiratoria; – in anestesia come gas trasportatore di anestetici volatili; – nella terapia nebulizzante come vettore di sostanze farmaceutiche; – nella gestione di pazienti immunocompromessi, come nei casi di trapianto d’organo, trapianto cellulare o di ustioni estese; – nelle incubatrici per fornire flussi d’aria di qualità controllata; – per l’insufflazione cavitaria.
ARIA SIAD 200 BAR GAS MEDICINALE COMPRESSO Le bombole contengono aria atmosferica compressa ARIA SIAD 200 BAR GAS MEDICINALE SINTETICO COMPRESSO Principio attivo: ossigeno 21–22,5%. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere par. 6.1
Controindicazioni
- L’aria medicinale è controindicata dove siano invece indicati esclusivamente ossigeno puro o altre miscele di gas medicinali (contenenti comunque ossigeno > 21%).
Posologia
- Posologia, frequenza e durata del trattamento sono funzione delle indicazioni terapeutiche e dello stato clinico del paziente.
In particolare, nei casi di ipossia, il flusso e la durata dell’applicazione devono essere stabilite in funzione della causa dell’ipossia.
In questi casi, la ventilazione artificiale tramite l’aria medicinale mira: • al ripristino del volume corrente normale di circa di 500 ml di aria negli adulti; nei bambini tale volume varia in funzione di peso, altezza, sesso ed età.
• al ristabilimento della normale ossimetria i cui valori normali sono compresi tra 94–100% che corrisponde a valori di PaO2 pari o superiori al 60%.
Nei nati altamente prematuri sono considerati accettabili nelle prime ore di vita anche valori relativamente inferiori di ossimetria.
Quando sia necessaria la sostituzione dell’aria ambientale, lo scopo dell’uso dell’aria medicinale è di assicurare una somministrazione affidabile di gas che contiene ossigeno ad una concentrazione che corrisponde a quella nella normale aria ambientale senza il rischio di somministrare sostanze potenzialmente irritanti.
L’aria medicinale deve essere mescolata con ossigeno medicinale in modo da ottenere la concentrazione di ossigeno desiderata ricorrendo alla formula seguente:
Modo di somministrazione: Nella ventilazione artificiale e negli stadi di rianimazione degli infanti, veicolazione farmaceutica, negli stadi di iperossia/ipossia e in anestesia l’aria medicinale viene generalmente somministrata per inalazione tramite maschera facciale o tubi oro e naso–tracheali, somministrata con varie tecniche, in genere da apparecchiature di respirazione e di ventilazione e può essere erogata con sistemi di tipo pressometrico o volumetrico.FiO2 = [(numero di litri di aria /minuto x 21) + (numero di litri di ossigeno/minuto x 100] [(numero di litri di aria / minuto + numero di litri di ossigeno / minuto) x 100]
Nella insufflazione cavitaria l’aria medicinale viene veicolata tramite l’endoscopio che è in genere provvisto di cannula apposita. Avvertenze e precauzioni
- L’aria medicinale deve essere somministrata ai pazienti solo a pressione atmosferica o a pressioni leggermente positive nel casi di utilizzo di ventilatori.
La somministrazione di aria medicinale sotto pressione può causare malattia da decompressione (come risultato degli effetti dell’azoto) e tossicità dell’ossigeno.
Qualora l’aria medicinale venga mescolata con altri gas per inalazione, la frazione di ossigeno nel miscuglio gassoso inalato (frazione di ossigeno inalato – FiO2) deve essere mantenuta almeno al 21%.
In pratica, questo significa che, se l’aria medicinale è il componente di un miscuglio gassoso, l’ossigeno deve essere uno degli altri componenti.
Durante l’uso a velocità di flusso eccezionalmente elevate, come durante l’uso in una incubatrice, l’aria medicinale può essere percepita come fredda.
Preliminarmente e durante l’assunzione del medicinale, si richiama allo scrupoloso rispetto delle precauzioni di sicurezza riportate successivamente.
SICUREZZA (vedere anche par.
6.6) E’ importante ricordare che l’aria di per sé non è infiammabile, ma l’ossigeno (quale comburente) sostiene la combustione; può, quindi, attivare una combustione in presenza di sostanze combustibili quali i grassi (oli, lubrificanti) e sostanze organiche (tessuti, legno, carta, materie plastiche, ecc.) per effetto di un innesco (scintilla, fiamma libera, fonte di accensione), oppure per effetto della compressione adiabatica che può accadere nelle apparecchiature di riduzione della pressione (riduttori) durante una riduzione repentina della pressione del gas.
• Le bombole di aria medicinale devono essere tenute lontano da fonti di calore, a causa della comburenza dell’ossigeno: vanno quindi prese le dovute precauzioni in merito.
• L’ossigeno può provocare l’improvviso incendio di materiali incandescenti o di braci; per questo motivo non è permesso fumare o tenere fiamme accese libere e non schermate in prossimità delle bombole e dei sistemi di erogazione.
• Non fumare nell’ambiente in cui si somministra aria medicinale.
• Non disporre bombole in prossimità di fonti di calore.
• Non deve essere utilizzata alcuna attrezzatura elettrica che può emettere scintille nelle vicinanze dei pazienti che ricevono la somministrazione di aria medicinale.
• E’ assolutamente vietato intervenire in alcun modo sui raccordi delle bombole, sulle apparecchiature di erogazione e sui relativi accessori o componenti.
• Deve essere evitato qualsiasi contatto con olio, grasso o altri idrocarburi (OLIO E GRASSI POSSONO PRENDERE SPONTANEAMENTE FUOCO A CONTATTO CON L’OSSIGENO).
• E’ assolutamente vietato manipolare le apparecchiature o i componenti con le mani o gli abiti o il viso sporchi di grasso olio creme ed unguenti vari.
Non usare creme e rossetti grassi.
• Le bombole non possono essere usate se vi sono danni evidenti o si sospetta che siano state danneggiate o siano stati esposte a temperature estreme.
• Possono essere usate solo apparecchiature adatte e compatibili per il modello specifico di bombola.
• Non si possono usare pinze o altri utensili per aprire o chiudere la valvola della bombola, al fine di prevenire il rischio di danni.
• In caso di perdita, la valvola della bombola deve essere chiusa immediatamente, se si può farlo in sicurezza.
Se la valvola non può essere chiusa, la bombola deve essere portata in un posto più sicuro all’aperto per permettere all’aria di fuoriuscire liberamente.
• Le valvole delle bombole vuote devono essere tenute chiuse.
• Non è permesso somministrare il gas in pressione. Interazioni
- In generale non sono state riscontrate interazioni con altri farmaci, né con alcool, tabacco e alimenti.
Effetti indesiderati
- Effetti indesiderati molto comuni: secchezza delle fauci, mal di testa
Gravidanza e allattamento
- Non ci sono delle controindicazioni per l’uso dell’aria medicinale a pressione atmosferica in gravidanza o durante l’allattamento.
Conservazione
- Osservare tutte le regole pertinenti all’uso e alla movimentazione delle bombole sotto pressione.
Conservare le bombole a temperature comprese tra –10° C e 50° C, in ambienti ben ventilati, illuminati con fonte di luce fredda e attrezzati con gli opportuni sistemi di emergenza, in posizione verticale con le valvole chiuse, protette da pioggia, intemperie, dall’esposizione alla luce solare diretta, lontano da fonti di calore o di ignizione (comprese cariche elettrostatiche) e materiale combustibile.
I recipienti vuoti o che contengono altri tipi di gas devono essere conservati separatamente.
Le bombole devono essere utilizzate in rotazione rigida in modo che le bombole con data di riempimento precedente vengano usate prima.
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