AMBRISENTAN ACC 30CPR RIV 10MG

2.079,19 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: AMBRISENTAN
  • ATC: C02KX02
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 08/10/2020

Ambrisentan Accord è indicato per il trattamento dell'ipertensione polmonare arteriosa (IPA) nei pazienti adulti nelle classi II e III della classificazione funzionale dell'OMS, ivi incluso il trattamento in combinazione (vedere paragrafo 5.1). La sua efficacia è stata dimostrata nei pazienti con IPA idiopatica (IIPA) e nella IPA associata a malattia del tessuto connettivo.
Ambrisentan Accord 5 mg compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 5 mg di ambrisentan. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene circa 37,50 mg di lattosio (come monoidrato), circa 0,14 mg di lecitina (soia) (E322) e circa 0,08 mg di Lacca Alluminio Rosso Allura AC (E129). Ambrisentan Accord 10 mg compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 10 mg di ambrisentan. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene circa 37,50 mg di lattosio (come monoidrato), circa 0,14 mg di lecitina (soia) (E322) e circa 0,19 mg di Lacca Alluminio Rosso Allura AC (E129). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, alla soia, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1).
Gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Donne in età fertile che non facciano uso di un metodo contraccettivo efficace (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
Allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.6).
Compromissione epatica severa (con o senza cirrosi) (vedere paragrafo 4.2).
Valori basali delle aminotransferasi epatiche (aminotransferasi aspartato (AST) e/o alanina aminotransferasi (ALT)) >3xULN (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Fibrosi polmonare idiopatica (IPF), con o senza ipertensione polmonare secondaria (vedere paragrafo 5.1).

Posologia

La terapia deve essere iniziata da medici esperti nel trattamento della IPA.
Posologia Ambrisentan in monoterapia Ambrisentan Accord deve essere assunto per via orale inizialmente alla dose di 5 mg al giorno che può essere incrementata fino a 10 mg al giorno in funzione della risposta clinica e della tollerabilità.
Ambrisentan in combinazione con tadalafil Quando utilizzato in associazione con tadalafil, ambrisetan deve essere usato alla dose di 10 mg una volta al giorno.
Nello studio AMBITION, i pazienti hanno ricevuto 5 mg di ambrisentan al giorno per le prime 8 settimane prima dell’aumento della dose a 10 mg, in funzione della tollerabilità (vedere paragrafo 5.1).
Quando utilizzato con tadalafil, i pazienti hanno iniziato il trattamento con 5 mg di ambrisentan e 20 mg di tadalafil.
In funzione della tollerabilità, la dose di tadalafil è stata aumentata a 40 mg dopo 4 settimane e la dose di ambrisentan è stata aumentata a 10 mg dopo 8 settimane.
Più del 90% dei pazienti ha raggiunto questa dose.
Le dosi possono anche essere state diminuite in funzione della tollerabilità.
Dati limitati suggeriscono che una interruzione improvvisa di ambrisentan non è associata ad un peggioramento di rimbalzo della IPA.
In caso di co-somministrazione con ciclosporina A, la dose di ambrisentan deve essere limitata a 5 mg una volta al giorno ed il paziente deve essere attentamente monitorato (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Popolazioni speciali Pazienti anziani Nei pazienti di età superiore ai 65 anni non sono necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con compromissione renale Nei pazienti con compromissione renale non è richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
C'è una limitata esperienza con ambrisentan in soggetti con compromissione renale severa (clearance della creatinina <30 ml/min); in questo sottogruppo di pazienti è necessario essere cauti nell'iniziare la terapia e porre particolare attenzione nel caso in cui si debba aumentare a 10 mg la dose di ambrisentan.
Pazienti con compromissione epatica Ambrisentan non è stato studiato in pazienti affetti da compromissione epatica (con o senza cirrosi).
Poichè le principali vie metaboliche di ambrisentan sono la glucuronidazione e l'ossidazione con successiva eliminazione biliare, ci si può attendere che la compromissione epatica porti ad un'incrementata esposizione (Cmax e AUC) ad ambrisentan.
Pertanto, ambrisentan non deve essere iniziato in pazienti con compromissione epatica severa, oppure con valori delle aminotransferasi epatiche significativamente elevati dal punto di vista clinico (maggiori di 3 volte rispetto al limite superiore dei valori normali (>3xULN); vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza ed efficacia di ambrisentan in bambini e in adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.
Non sono disponibili dati clinici (vedere paragrafo 5.3 a riguardo dei dati disponibili sugli animali giovani).
Modo di somministrazione Si raccomanda che la compressa venga deglutita intera; essa può essere assunta con o senza cibo.
Si raccomanda che la compressa non venga spezzata, rotta o masticata.

Avvertenze e precauzioni

Ambrisentan non è stato studiato in un numero sufficiente di pazienti per determinare il rapporto rischio/beneficio in pazienti in classe funzionale I della classificazione OMS per la IPA.
L’efficacia di ambrisentan in monoterapia non è stata determinata nei pazienti in classe IV della classificazione OMS per la IPA.
Qualora le condizioni cliniche peggiorino si deve prendere in considerazione la terapia raccomandata per gli stadi severi della malattia (ad es.
epoprostenolo).
Funzionalità epatica Alla IPA sono associate anche anomalie nella funzionalità epatica.
Con ambrisentan sono stati osservati casi di epatite autoimmune, inclusa possibile esacerbazione di epatite autoimmune latente, lesione epatica ed un innalzamento degli enzimi epatici potenzialmente legato alla terapia (vedere paragrafi 4.8 e 5.1).
Pertanto, prima di iniziare una terapia con ambrisentan devono essere valutati i valori delle aminotransferasi (ALT ed AST).
Il trattamento con ambrisentan non deve essere iniziato in pazienti con valori basali di ALT e/o AST >3xULN (vedere paragrafo 4.3).
Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei pazienti per i sintomi della lesione epatica e, su base mensile, delle ALT e delle AST.
Si deve interrompere la terapia con ambrisentan nel caso in cui i pazienti sviluppino un innalzamento sostenuto, inspiegato, clinicamente significativo delle ALT e/o delle AST, oppure quando l'innalzamento di ALT e/o AST sia accompagnato da segni o sintomi di danno epatico (ad esempio ittero).
Nei pazienti privi di sintomi clinici di danno epatico o di ittero, dopo la risoluzione delle anomalie epatiche si può prendere in considerazione la ripresa della terapia con ambrisentan.
Si raccomanda di chiedere consiglio ad un epatologo.
Concentrazione di emoglobina Una riduzione nelle concentrazioni di emoglobina ed ematocrito è stata messa in relazione con l'utilizzo degli antagonisti dei recettori dell’endotelina (ERA), incluso ambrisentan.
La maggior parte di queste riduzioni è stata riscontrata durante le prime 4 settimane di trattamento e generalmente in seguito i livelli di emoglobina si sono stabilizzati.
La riduzione media rispetto al valore basale (compreso tra 0,9 e 1,2 g/dL) nelle concentrazioni di emoglobina è persistita fino a 4 anni di trattamento con ambrisentan nell’estensione in aperto a lungo termine degli studi clinici pivotal di Fase 3.
Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati casi di anemia che hanno richiesto trasfusione di sangue (vedere paragrafo 4.8).
L'inizio della terapia con ambrisentan non è raccomandato nei pazienti con un'anemia clinicamente significativa.
Si raccomanda di misurare i livelli di emoglobina e/o ematocrito durante il trattamento con ambrisentan, per esempio dopo 1 mese, dopo 3 mesi ed in seguito periodicamente in accordo con la pratica clinica.
Nel caso in cui, dopo aver escluso altre cause, si osservi una diminuzione clinicamente significativa nei valori di emoglobina o ematocrito, si deve prendere in considerazione o la riduzione della dose o la sospensione del trattamento.
Quando ambrisentan è stato somministrato in combinazione con tadalafil l’incidenza di anemia è aumentata (frequenza dell’evento avverso pari al 15%) rispetto all’incidenza di anemia con ambrisentan e tadalafil in monoterapia (7% e 11%, rispettivamente).
Ritenzione di liquidi Con l'utilizzo degli ERA, incluso ambrisentan, è stato osservato edema periferico.
La maggior parte dei casi di edema periferico negli studi clinici condotti con ambrisentan sono stati di severità da lieve a moderata, nonostante esso possa comparire con maggiore frequenza e severità nei pazienti di età ≥65 anni.
L'edema periferico è stato riportato più frequentemente con l'utilizzo della dose da 10 mg di ambrisentan negli studi clinici a breve termine (vedi paragrafo 4.8).
Sono stati riportati casi post-marketing di ritenzione di liquidi verificatisi entro alcune settimane dall'inizio della terapia con ambrisentan e, in alcuni casi, si è reso necessario intervenire con un diuretico o con l'ospedalizzazione per il trattamento della ritenzione di liquidi o della compromissione cardiaca scompensata.
Se i pazienti hanno un preesistente sovraccarico di liquidi, esso deve essere gestito in maniera clinicamente appropriata prima di iniziare la terapia con ambrisentan.
Nel caso in cui durante la terapia con ambrisentan si sviluppi una significativa ritenzione di liquidi, associata o meno ad aumento di peso, devono essere condotti ulteriori accertamenti per determinarne la causa, che sia essa associabile ad ambrisentan o a insufficienza cardiaca di base, con la possibile necessità di un trattamento specifico o interruzione della terapia con ambrisentan.
Quando ambrisentan è stato somministrato in combinazione con tadalafil l’incidenza di edema periferico è aumentata (frequenza dell’evento avverso pari al 45%) rispetto all’incidenza di edema periferico con ambrisentan e tadalafil in monoterapia (38% e 28%, rispettivamente).
L’insorgenza di edema periferico è stata più elevata entro il primo mese dall’inizio del trattamento.Donne in età fertile La terapia con Ambrisentan Accord in pazienti di sesso femminile in età fertile non deve essere iniziata prima di accertarsi che il risultato del test di gravidanza sia negativo e che sia stato adottato un metodo di contraccezione efficace.
Deve essere consultato un ginecologo in caso di dubbi sul tipo di contraccettivo da consigliare alla singola paziente.
Durante il trattamento con ambrisentan si raccomanda di effettuare mensilmente il test di gravidanza (vedi paragrafi 4.3 e 4.6).
Malattia polmonare veno-occlusiva Sono stati riportati casi di edema polmonare con medicinali vasodilatatori, come gli ERA, qualora siano utilizzati in pazienti con malattia polmonare veno-occlusiva.
Di conseguenza, qualora il paziente con ipertensione polmonare arteriosa sviluppi edema polmonare acuto durante il trattamento con Ambrisentan, si deve prendere in considerazione la possibilità di una malattia polmonare veno-occlusiva.
Uso concomitante di altri medicinali I pazienti in terapia con ambrisentan devono essere strettamente monitorati qualora inizino il trattamento con rifampicina (vedere paragrafi 4.5 e 5.2).
Eccipienti Le compresse di Ambrisentan Accord contengono lattosio (come monoidrato): I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale della lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
Le compresse di Ambrisentan Accord contengono lecitina derivata dalla soia: Se un paziente è ipersensibile alla soia, ambrisentan non deve essere usato (vedere paragrafo 4.3).
Le compresse di Ambrisentan Accord contengono l'agente colorante Lacca Alluminio Rosso Allura AC (E129): Questo eccipiente può causare reazioni allergiche.
Le compresse di Ambrisentan Accord contengono sodio (croscarmellosa sodica): Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose unitaria, cioè è essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Ambrisentan non inibisce nè induce le fasi I o II della metabolizzazione enzimatica dei farmaci alle concentrazioni clinicamente rilevanti negli studi non clinici sia in vitro che in vivo; suggerendo un basso potenziale di ambrisentan nell'alterare il profilo dei farmaci che vengono metabolizzati attraverso queste vie.
Il potenziale di ambrisentan nell'indurre l'attività del CYP3A4 è stato valutato in volontari sani con risultati che suggeriscono una mancanza di effetto induttivo di ambrisentan sull'isoenzima CYP3A4.
Ciclosporina A Allo stato stazionario la co-somministrazione di ambrisentan e ciclosporina A mostra una raddoppiata esposizione ad ambrisentan nei volontari sani.
Ciò potrebbe essere imputabile all'inibizione dei trasportatori e degli enzimi metabolici coinvolti nella farmacocinetica di ambrisentan da parte della ciclosporina A.
Quindi la dose di ambrisentan deve essere limitata a 5 mg al giorno quando esso venga somministrato contemporaneamente a ciclosporina A (vedere paragrafo 4.2).
Dosi multiple di ambrisentan non hanno effetto sull'esposizione alla ciclosporina A, nè si raccomanda alcun aggiustamento della dose di ciclosporina A.
Rifampicina Nei volontari sani la co-somministrazione di rifampicina (un inibitore del polipeptide trasportatore di anioni organici [OATP], un forte induttore del CYP3A e del 2C19, e induttore della P-gp e della uridina-difosfo-glucuronosiltransferasi [UGTs]) era associata ad un transitorio incremento (di circa 2 volte) dell'esposizione ad ambrisentan a seguito delle prime dosi somministrate.
Tuttavia, entro l'ottavo giorno, la somministrazione di rifampicina allo stato stazionario non ha determinato effetti clinicamente rilevanti sull'esposizione ad ambrisentan.
I pazienti in terapia con ambrisentan devono essere strettamente monitorati qualora inizino il trattamento con rifampicina (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Inibitori della fosfodiesterasi La co-somministrazione di ambrisentan con un inibitore della fosfodiesterasi, o sildenafil o tadalafil (entrambi substrati del CYP3A4) nei volontari sani non ha causato variazioni significative della farmacocinetica dell'inibitore della fosfodiesterasi o di ambrisentan (vedere paragrafo 5.2).
Altri trattamenti mirati per la IPA L'efficacia e la sicurezza di ambrisentan quando viene somministrato contemporaneamente ad altri trattamenti per la IPA (ad esempio prostanoidi e stimolatori della guanilato ciclasi solubile) non sono state studiate in modo specifico in studi clinici controllati (vedere paragrafo 5.1).
Non sono attese interazioni farmaco-farmaco specifiche con gli stimolatori della guanilato ciclasi solubile o con i prostanoidi sulla base dei dati noti di biotrasformazione (vedere paragrafo 5.2).
Tuttavia, non sono stati condotti studi specifici di interazione farmaco-farmaco con questi farmaci.
Di conseguenza, si raccomanda cautela in caso di co-somministrazione.
Contraccettivi orali In uno studio clinico condotto su volontari sani, ambrisentan alla dose di 10 mg una volta al giorno, allo stato stazionario, non ha influenzato in modo significativo la farmacocinetica di una singola dose di etinilestradiolo e noretindrone, componenti di un contraccettivo orale di associazione (vedere paragrafo 5.2).
Sulla base di questo studio di farmacocinetica, non ci si attende che ambrisentan influenzi in modo significativo l'esposizione a contraccettivi a base di estrogeni o progestinici.
Warfarin In uno studio condotto su volontari sani ambrisentan allo stato stazionario non ha evidenziato effetti sulla farmacocinetica nè sull'attività anti-coagulante di warfarin (vedere paragrafo 5.2).
Neppure warfarin ha effetti clinicamente significativi sulla farmacocinetica di ambrisentan.
Inoltre, nei pazienti, ambrisentan non ha complessivamente avuto effetti sulla dose settimanale, sul Tempo di Protrombina (PT) e sull'International Normalized Ratio (INR) di un anticoagulante tipo warfarin.
Ketoconazolo La somministrazione di ketoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) allo stato stazionario non provoca un incremento clinicamente significativo dell'esposizione ad ambrisentan (vedere paragrafo 5.2).
Effetto di ambrisentan sui trasportatori di xenobiotici In vitro, ambrisentan non ha effetto inibitorio sui trasportatori umani a concentrazioni clinicamente rilevanti, inclusi la P-glicoproteina (Pgp), la proteina di resistenza al cancro al seno (BCRP), l'isoforma 2 della proteina di resistenza multifarmaco (MRP2), la pompa che esporta i sali biliari (BSEP), i polipeptidi trasportatori di anioni organici (OATP1B1 e OATP1B3) e il co-trasportatore sodio-taurocolato (NTCP).
Ambrisentan è un substrato per il trasporto, mediato dalla Pgp.
Gli studi in vitro negli epatociti di ratto hanno dimostrato anche che ambrisentan non induce l’espressione delle proteine Pgp, BSEP o MRP2.
Nei volontari sani la somministrazione di ambrisentan allo stato stazionario non ha effetti clinicamente significativi sulla farmacocinetica di una singola dose di digossina, che è un substrato della Pgp (vedere paragrafo 5.2).

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di ambrisentan è stata valutata in monoterapia e/o in combinazione negli studi clinici in più di 1200 pazienti affetti da IPA (vedere paragrafo 5.1).
Le reazioni avverse identificate dai dati di studi clinici controllati con placebo a 12 settimane sono incluse di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e secondo la frequenza.
Le informazioni da studi clinici a più lungo termine non controllati con placebo (ARIES-E e AMBITION (combinazione con tadalafil)) sono riportate di seguito.
Nel trattamento a lungo termine o con ambrisentan in associazione con tadalafil non sono state identificate reazioni avverse che non fossero precedentemente note.
Con osservazioni a più lungo termine in studi non controllati (osservazione per un periodo medio di 79 settimane), il profilo di sicurezza era simile a quello osservato negli studi a breve termine.
Vengono presentati anche i dati di routine relativi alla farmacovigilanza.
Edema periferico, ritenzione idrica e mal di testa (incluse cefalea da sinusite, emicrania) erano le più comuni reazioni avverse osservate con ambrisentan.
La dose più elevata (10 mg) è stata associata con una maggiore incidenza di queste reazioni avverse, e l’edema periferico tendeva ad essere più severo nei pazienti ≥ 65 anni negli studi clinici a breve termine (vedere sezione 4.4).
Tabella delle reazioni avverse Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (che non può essere stimata dai dati disponibili).
Per le reazioni avverse correlate alla dose la categoria di frequenza riflette la più alta dose di ambrisentan.
Le categorie di frequenza non tengono conto di altri fattori inclusi la durata variabile dello studio, le condizioni pre-esistenti e le caratteristiche di base dei pazienti.
Le categorie della frequenza delle reazioni avverse assegnate in base alla esperienza degli studi clinici possono non riflettere la frequenza delle reazioni avverse che si verificano durante la normale pratica clinica.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
  Ambrisentan (ARIES-C e post-commercializzazione) Ambrisentan (AMBITION e ARIES-E) Combinazione con tadalafil (AMBITION)
Patologie del sistema emolinfopoietico
Anemia (emoglobina ridotta, ematocrito ridotto) Comune¹ Molto comune Molto comune
Disturbi del sistema immunitario
Reazione di ipersensibilità (ad es.
angioedema, eruzione cutanea, prurito)
Non comune Comune Comune
Patologie del Sistema nervoso
Cefalea (compresa cefalea sinusale, emicrania) Molto comune² Molto comune Molto comune
Capogiri Comune³ Molto comune Molto comune
Patologie dell’occhio
Visione offuscata, compromissione della visione Non nota4 Comune Comune
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito NR NR Comune
Improvvisa perdita dell’udito NR NR Non comune
Patologie cardiache
Insufficienza cardiaca Comune5 Comune Comune
Palpitazioni Comune Molto comune Molto comune
Patologie vascolari
Ipotensione Comune³ Comune Comune
Rossore Comune Comune Molto comune
Sincope Non comune³ Comune Comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Epistassi Comune³ Comune Comune
Dispnea Comune3,6 Molto comune Molto comune
Congestione delle vie respiratorie superiori (ad es.
nasale, dei seni paranasali) sinusite, nasofaringite, rinite
Comune7  
Nasofaringite  Molto comune Molto comune
Sinusite, rinite  Comune Comune
Congestion nasale  Molto comune Molto comune
Patologie gastrointestinali
Nausea, vomito, diarrea Comune³  
Nausea  Molto comune Molto comune
Vomito  Comune Molto comune
Diarrea  Molto comune Molto comune
Dolore addominale Comune Comune Comune
Stipsi Comune Comune Comune
Patologie epatobiliari
Lesione epatica (vedere paragrafo 4.4) Non comune3, 8 NR NR
Epatite autoimmune (vedere paragrafo 4.4) Non comune3,8 NR NR
Aumento delle transaminasi epatiche Comune³ NR NR
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanea NR Comune9 Comune9
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Edema periferico, ritenzione di liquidi Molto comune Molto comune Molto comune
Dolore/fastidio al torace Comune Comune Molto comune
Astenia Comune³ Comune Comune
Affaticamento Comune³ Molto comune Molto comune
NR - non riferito ¹ Vedere paragrafo “Descrizione delle reazioni avverse selezionate”.
² La frequenza della cefalea è maggiore con ambrisentan 10 mg.
³ Dati derivanti da farmacovigilanza di routine e frequenze basate sull’esperienza degli studi clinici controllati con placebo.
4 Dati derivanti da farmacovigilanza di routine 5 Molti dei casi riportati di insufficienza cardiaca erano associati a ritenzione di liquidi.
I dati derivano dalla farmacovigilanza di routine e dalle frequenze basate su modelli statistici dei dati di studi clinici controllati con placebo.
6 Poco dopo l’inizio della terapia con ambrisentan sono stati riportati casi di peggioramento della dispnea di eziologia non definita.
7 L'incidenza della congestione nasale durante la terapia con ambrisentan era correlata alla dose.
8 Durante la terapia con ambrisentan sono stati riportati casi di epatite autoimmune, inclusi casi di esacerbazione di epatite autoimmune e di lesione epatica.
9 L’eruzione comprende eruzione eritematosa, eruzione generalizzata, eruzione papulare ed eruzione pruriginosa.Descrizione delle reazioni avverse selezionate Diminuzione dell’emoglobina Nel periodo successivo alla commercializzazione, sono stati riportati casi di anemia che hanno richiesto trasfusione di sangue (vedere paragrafo 4.4).
La frequenza della diminuzione dei valori di emoglobina (anemia) è stata maggiore con ambrisentan 10 mg.
Trasversalmente agli studi clinici di Fase 3 controllati con placebo a 12 settimane, le concentrazioni medie di emoglobina diminuivano nei pazienti del gruppo ambrisentan ed erano osservate già dopo 4 settimane (diminuzione di 0,83 g/dL); le variazioni medie dal basale sembravano stabilizzarsi nelle 8 settimane seguenti.
In un totale di 17 pazienti (6,5%) trattati con ambrisentan è stata osservata una diminuzione nei valori di emoglobina ≥15% rispetto al valore basale e che cadeva al di sotto del limite inferiore del normale).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile La terapia con ambrisentan in pazienti di sesso femminile in età fertile non deve essere iniziata prima di accertarsi che il risultato del test di gravidanza sia negativo e che sia stata adottata una pratica di contraccezione efficace.
Durante il trattamento con ambrisentan si raccomanda di effettuare ogni mese il test di gravidanza.
Gravidanza Ambrisentan è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Gli studi sugli animali hanno dimostrato che ambrisentan è teratogeno.
Non c'è esperienza nell'uomo.
Le donne che devono assumere ambrisentan devono essere avvertite del rischio di danni al feto e in caso di gravidanza devono iniziare una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.3).Allattamento Non è noto se ambrisentan sia escreto nel latte materno.
L'escrezione di ambrisentan nel latte non è stata studiata nell'animale.
Pertanto l'allattamento con latte materno è controindicato nelle pazienti che assumono ambrisentan (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità maschile Lo sviluppo di atrofia dei tubuli dei testicoli negli animali di sesso maschile è stato messo in correlazione alla somministrazione cronica degli ERA, incluso ambrisentan (vedere paragrafo 5.3).
Sebbene nello studio ARIES-E non sia stata trovata alcuna chiara evidenza di un effetto dannoso sulla conta degli spermatozoi a seguito della esposizione a lungo termine di ambrisentan, la somministrazione cronica di ambrisentan è stata associata con i cambiamenti nei marcatori della spermatogenesi.
Sono stati osservati una diminuzione della concentrazione plasmatica di Inibina-B ed un aumento della concentrazione plasmatica di FSH.
Non è noto l'effetto sulla fertilità nell'uomo ma non si può escludere un deterioramento della spermatogenesi.
La somministrazione cronica di ambrisentan non è stata associata ad un cambiamento nel testosterone plasmatico negli studi clinici.

Conservazione

Blister in foglio di Alluminio/Alluminio Confezioni con blister da dose unitaria da 10x1 o 30x1 compresse rivestite con film.
Blister in foglio di Alluminio/PVC/PVDC.
Confezioni con blister da dose unitaria da 10x1 o 30x1 compresse rivestite con film.
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.