ACIDO URSOD RAT 20CPR 450MG RP
8,98 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 10/07/2020
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme di bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono già presenti calcoli radiotrasparenti. Colelitiasi colesterolica: Calcoli singoli o multipli radiotrasparenti in pazienti con cistifellea funzionante (come confermato tramite colecistografia orale), in cui vi è una importante controindicazione all’intervento chirurgico, e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. Dispepsie biliari.
Una compressa a rilascio prolungato contiene: principio attivo: acido ursodesossicolico 450 mg. Eccipiente con effetti noti: lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Acido Ursodesossicolico ratiopharm non deve essere utilizzato in pazienti affetti da: - infiammazione acuta della colecisti o delle vie biliari; - occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o cistico); - coliche biliari frequenti; - calcoli calcificati radio-opachi; - ridotta motilità della colecisti; - ulcera gastrica o duodenale in fase attiva. Posologia
- Se le compresse a rilascio prolungato da 450 mg non permettono l’assunzione delle dosi giornaliere stabilite per il trattamento è necessario utilizzare altri dosaggi disponibili in commercio per l’adattamento della dose.
Posologia Colelitiasi colesterolica Nell’uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, per i calcoli biliari di diametro ≤ 1 cm, la posologia media giornaliera è di 450 mg, mentre nei pazienti obesi, o comunque in presenza di altri fattori litogeni importanti, è opportuno elevare il dosaggio giornaliero a 675 mg.
Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli già presenti, la durata del trattamento deve essere di almeno 4 - 6 mesi, fino anche a 24, ininterrottamente e deve essere proseguita per 3 - 4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi.
Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni.
Nelle terapie di mantenimento sono sufficienti dosi minori: 225 mg al giorno.
Dispepsie biliari La dose raccomandata è 225 mg al giorno.
Modo di somministrazione: La somministrazione delle formulazioni a rilascio prolungato va effettuata in una unica assunzione serale, preferibilmente al momento di coricarsi. Avvertenze e precauzioni
- Nei pazienti con infezioni biliari, con gravi alterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell’ileo, ileite regionale) l’uso di acido ursodesossicolico non è raccomandato.
Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, è opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
Durante i primi 3 mesi di trattamento, i parametri di funzionalità epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e g-GT devono essere monitorati dal proprio medico ogni 4 settimane e in seguito ogni 3 mesi.
Quando utilizzato per la dissoluzione di calcoli colesterinici Al fine di comprovare il miglioramento terapeutico e la temporanea identificazione della calcificazione dei calcoli, a seconda della loro dimensione, la colecisti deve essere visualizzata (colecistografia orale) nel suo insieme come pure le vie biliari occluse sia in posizione ortostatica che supina (controllo tramite ultrasuoni) 6 - 10 mesi dopo l’inizio del trattamento.
Nei pazienti in trattamento per la dissoluzione di calcoli biliari è opportuno verificare l’efficacia del medicamento mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi.
Le pazienti che assumono acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli biliari devono usare un metodo contraccettivo efficace non ormonale, dal momento che i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare (vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Quando utilizzato per il trattamento della cirrosi biliare primitiva (CBP) in stadio avanzato: Molto raramente è stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che è parzialmente regredito dopo l’interruzione del trattamento.
Nei pazienti con CBP, in rari casi i sintomi clinici possono peggiorare all’inizio, ad esempio, il prurito può aumentare.
In questo caso la dose di acido ursodesossicolico deve essere ridotta a una capsula da 225 mg al giorno e quindi gradualmente nuovamente aumentata come descritto al paragrafo 4.2.
In caso di diarrea, la dose deve essere ridotta e in caso di diarrea persistente, il trattamento deve essere interrotto.
Acido Ursodesossicolico ratiopharm contiene lattosio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Acido Ursodesossicolico ratiopharm non deve essere co-somministrato con colestiramina, colestipolo o antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/o smectite (ossido di alluminio), poiché queste sostanze legano l’acido ursodesossicolico nell’intestino e ne inibiscono l’assorbimento e l’efficacia.
Nel caso fosse necessario l’impiego di tali sostanze, devono essere assunte 2 ore prima o dopo di Acido Ursodesossicolico ratiopharm.
Acido Ursodesossicolico ratiopharm può influenzare l’assorbimento intestinale della ciclosporina.
Nei pazienti in trattamento con ciclosporina deve esserne monitorata la concentrazione ematica e la dose di ciclosporina deve essere adattata, se necessario.
L’Acido Ursodesossicolico ratiopharm può ridurre l’assorbimento della ciprofloxacina.
In uno studio clinico condotto su volontari sani l’uso concomitante di acido ursodesossicolico (500 mg/die) e di rosuvastatina (20 mg/die) ha dato come risultato livelli plasmatici leggermente elevati di rosuvastatina.
La rilevanza clinica di questa interazione, anche per quanto riguarda le altre statine, non è nota.
Acido Ursodesossicolico ratiopharm ha mostrato di ridurre il picco delle concentrazioni plasmatiche (Cmax) e l’area sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani.
Si raccomanda un attento monitoraggio degli effetti dell’uso concomitante di acido ursodesossicolico e nitrendipina.
Un aumento della dose di nitrendipina può essere necessario.
È stata inoltre riportata un’interazione con la riduzione dell’effetto terapeutico del dapsone.
Tali osservazioni, unitamente alle prove in vitro indicano che l’acido ursodesossicolico può indurre una potenziale induzione del citocromo P450 3A.
L’induzione, non è stata osservata in uno studio di interazione con budesonide, che è un noto substrato del citocromo P450 3A.
Gli estrogeni e gli agenti riduttori del colesterolo sierico come il clofibrato incrementano la secrezione epatica del colesterolo e pertanto possono aumentare la litiasi biliare, contrastando l’effetto dell’acido ursodesossicolico utilizzato per la dissoluzione dei calcoli.
Evitare l’associazione con farmaci che incrementano l’eliminazione biliare di colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti).
Evitare l’associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi. Effetti indesiderati
- Per la classificazione delle frequenze degli effetti indesiderati è stata usata la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥ 1/100, < 1/10); Non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); Molto raro (< 1/10 000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie gastrointestinali.
Comune: feci pastose o diarrea.
Molto raro: dolore addominale grave del quadrante destro superiore, irregolarità dell’alvo.
Patologie epatobiliari.
Molto raro: calcificazione dei calcoli biliari, scompenso della cirrosi epatica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Molto raro: orticaria.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Fertilità Gli studi sugli animali non hanno evidenziato alcuna influenza dell’acido ursodesossicolico sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Non sono disponibili dati riguardanti gli effetti sulla fertilità negli esseri umani dopo trattamento con acido ursodesossicolico.
Gravidanza I dati relativi all’uso dell’acido ursodesossicolico in donne in gravidanza sono solo in numero limitato.
Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva durante la prima fase della gestazione (vedere paragrafo 5.3).
Considerate le sole poche evidenze e gli effetti possibilmente teratogeni dell’acido ursodesossicolico, specialmente nel primo trimestre, Acido Ursodesossicolico ratiopharm non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Le donne in età fertile devono essere trattate solo se utilizzano un metodo contraccettivo sicuro: si consigliano contraccettivi orali non ormonali o a basso contenuto di estrogeni.
Tuttavia nelle pazienti che assumono Acido Ursodesossicolico ratiopharm per la dissoluzione dei calcoli, si raccomanda l’uso di un metodo contraccettivo efficace non ormonale, poiché i contraccettivi orali ormonali possono aumentare la litiasi biliare.
Prima di iniziare il trattamento escludere una possibile gravidanza.
Allattamento In base a pochi casi documentati di allattamento al seno, i livelli di acido ursodesossicolico nel latte materno sono molto bassi e probabilmente non sono attese reazioni avverse nei neonati allattati al seno. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.