ACIDO MICOFEN AC 50CPR 360MG
83,48 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 25/10/2017
Acido micofenolico Accord è indicato in associazione con ciclosporina e corticosteroidi, per la profilassi del rigetto acuto, in pazienti adulti che ricevono un trapianto allogenico di rene.
Acido micofenolico Accord 180 mg compresse gastroresistenti: Ogni compressa gastroresistente contiene 180 mg di acido micofenolico (come micofenolato sodico). Ogni compressa contiene 13.9 mg (0.61 mmol) di sodio. Acido micofenolico Accord 360 mg compresse gastroresistenti: Ogni compressa gastroresistente contiene 360 mg di acido micofenolico (come micofenolato sodico). Ogni compressa contiene 27.9 mg (1.21 mmol) di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Acido micofenolico Accord non deve essere utilizzato in caso di ipersensibilità al micofenolato sodico, all’acido micofenolico, al micofenolato mofetile o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Acido micofenolico Accord non deve essere utilizzato nelle donne che allattano e in donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi altamente efficaci.
Nelle donne in età fertile il trattamento con Acido micofenolico Accord non deve essere iniziato senza la presenza dell’esito di un test di gravidanza, in modo da escludere l’uso involontario del medicinale durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Acido micofenolico Accord non deve essere usato in gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per la prevenzione del rigetto di trapianto (vedere paragrafo 4.6).
Acido micofenolico Accord non deve essere assunto dalle donne che stanno allattando, vedere paragrafo 4.6. Posologia
- Il trattamento con Acido micofenolico Accord deve essere iniziato e continuato da medici specialisti adeguatamente qualificati in trapianti.
Posologia La dose raccomandata è di 720 mg due volte al giorno (dose giornaliera 1440 mg).
In termini di contenuto in acido micofenolico (MPA), questa dose di micofenolato sodico corrisponde ad 1 g di micofenolato mofetile assunto due volte al giorno (dose giornaliera 2 g).
Per ulteriori informazioni sulla corrispondenza delle dosi terapeutiche di micofenolato sodico e di micofenolato mofetile, vedere paragrafi 4.4 e 5.2.
Nei pazienti con trapianto de-novo la somministrazione di Acido micofenolico Accord deve essere iniziata nelle 72 ore successive all’intervento di trapianto.
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Non sono disponibili dati sufficienti per documentare l’efficacia e la sicurezza di Acido micofenolico Accord nei bambini e negli adolescenti.
Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica in pazienti pediatrici con trapianto di rene (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti anziani La dose raccomandata nei pazienti anziani è di 720 mg due volte al giorno.
Pazienti con compromissione renale Nei pazienti che presentano un ritardo nella ripresa funzionale del rene dopo il trapianto non è necessario alcun adattamento posologico (vedere paragrafo 5.2).
Tuttavia i pazienti con una grave compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare < 25 ml•min-1•1.73 m-2) devono essere attentamente controllati e la dose giornaliera di Acido micofenolico Accord non deve superare 1440 mg.
Pazienti con compromissione epatica Non sono necessari aggiustamenti della dose in pazienti con trapianto di rene e grave compromissione epatica.
Trattamento durante episodi di rigetto Non sono state osservate variazioni della farmacocinetica dell’acido micofenolico (MPA) durante episodi di rigetto dopo trapianto renale; non è quindi necessario modificare il dosaggio o interrompere la terapia con Acido micofenolico Accord.
Modo di somministrazione Acido micofenolico Accord può essere preso con o senza cibo.
I pazienti possono scegliere entrambe le opzioni ma dovranno mantenere l’opzione selezionata per tutto il periodo di assunzione (vedere paragrafo 5.2).
Le compresse di Acido micofenolico Accord non devono essere frantumate per mantenere integro il rivestimento enterico.
Nei casi in cui la frantumazione delle compresse di Acido micofenolico Accord è necessaria, evitare l'inalazione della polvere o il contatto diretto della polvere con la pelle o le mucose.
Se si verifica il contatto, lavarsi accuratamente con acqua e sapone; risciacquare gli occhi con sola acqua naturale.
Ciò a causa degli effetti teratogeni del micofenolato. Avvertenze e precauzioni
- I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva basata su una combinazione di farmaci, comprendente Acido micofenolico Accord, hanno un rischio aumentato di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.8).
Il rischio sembra essere correlato all’intensità e alla durata del trattamento immunosoppressivo piuttosto che all’uso di uno specifico prodotto.
Come avvertenza di carattere generale, allo scopo di ridurre il rischio di tumore della pelle, è necessario limitare l’esposizione alla luce solare e ai raggi UV mediante l’uso di indumenti protettivi e di creme solari con un elevato fattore di protezione.
I pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Acido micofenolico Accord, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), di infezioni fatali e sepsi (vedere paragrafo 4.8).
Tra le infezioni opportunistiche sono comprese la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC.
Queste infezioni sono spesso dovute ad un elevato carico immunodepressivo totale e possono portare a condizioni gravi o fatali che i medici devono prendere in considerazione durante la diagnosi differenziale in pazienti immunodepressi con funzione renale in peggioramento o con sintomi neurologici.
L’acido micofenolico ha un effetto citostatico sui linfociti B e T, pertanto può verificarsi un incremento della gravità di COVID-19 e deve essere presa in considerazione una decisione clinica appropriata.
Sono stati segnalati casi di ipo-gammaglobulinemia associate a infezioni ricorrenti in pazienti in trattamento con micofenolato sodico in associazione con altri immunosoppressori.
In alcuni di questi casi, passare dai derivati dell’acido micofenolico a un diverso immunosoppressore ha portato al ripristino dei livelli normali di IgG.
I pazienti in trattamento con micofenolato sodico che sviluppano infezioni ricorrenti, devono essere sottoposti a controlli regolari dei livelli serici di immunoglobuline.
In caso di prolungata ipo-gammaglobulinemia clinicamente rilevante, è opportuno intervenire dal punto di vista clinico in considerazione dei potenti effetti citostatici dell’acido micofenolico sui linfociti T e B.
Ci sono state segnalazioni di bronchiectasie nei pazienti che hanno ricevuto micofenolato sodico in combinazione con altri immunosoppressori.
In alcuni di questi casi passare dai derivati dell’acido micofenolico ad un diverso immunosoppressore, ha comportato un miglioramento dei sintomi respiratori.
Il rischio di bronchiectasie può essere legato a ipo-gammaglobulinemia o ad un effetto diretto sul polmone.
Ci sono stati inoltre casi isolati di malattia polmonare interstiziale (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda che i pazienti che sviluppano sintomi polmonari persistenti, come tosse e dispnea, siano sottoposti a controlli per escludere la presenza di malattia polmonare interstiziale latente.
Nei pazienti trattati con farmaci immunosoppressori, compresi i derivati dell’acido micofenolico (MPA) come l’Acido micofenolico Accord e il micofenolato mofetile (MMF), è stata segnalata la riattivazione dell’epatite B (HBV) o dell’epatite C (HCV).
Si raccomanda di monitorare i pazienti infetti per i segni clinici o di laboratorio di un’infezione attiva di HBV o HCV.
In pazienti trattati con derivati dell’acido micofenolico (che includono micofenolato mofetile e micofenolato sodico) in associazione con altri farmaci immunosopressivi sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA).
Il meccanismo con cui i derivati dell’acido micofenolico hanno indotto la PRCA non è noto.
La PRCA può risolversi con la riduzione della dose o con l’interruzione della terapia.
Le modifiche al trattamento con Acido micofenolico Accord nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un’appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti trattati con Acido micofenolico Accord devono essere controllati per la comparsa di disturbi ematici (es.: neutropenia o anemia - vedere paragrafo 4.8), che può essere collegata allo stesso acido micofenolico, ai farmaci concomitanti, ad infezioni virali o a combinazioni di queste cause.
I pazienti trattati con Acido micofenolico Accord devono pertanto effettuare un esame emocromocitometrico completo ogni settimana durante il primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e terzo mese e poi mensilmente fino al termine del primo anno di terapia.
In caso di disturbi ematici (es: neutropenia con conta assoluta dei neutrofili <1,5 x 10³/mcl o anemia) può essere opportuno interrompere o sospendere il trattamento con Acido micofenolico Accord.
I pazienti trattati con Acido micofenolico Accord devono essere istruiti in merito alla necessità di riferire immediatamente qualsiasi segno di infezione o la presenza di ematomi imprevisti, sanguinamento o qualsiasi altra manifestazione di depressione midollare.
I pazienti devono essere informati che, durante il trattamento con acido micofenolico, le vaccinazioni possono essere meno efficaci, mentre devono essere evitate le vaccinazioni con vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5).
La vaccinazione antinfluenzale può comunque essere utile.
I medici devono fare riferimento alle linee guida nazionali per la vaccinazione antiinfluenzale.
Poiché i derivati dell’acido micofenolico sono stati associati ad una aumentata incidenza di eventi avversi a carico del sistema digestivo, compresi casi non frequenti di ulcera del tratto gastrointestinale, di emorragia e di perforazione, Acido micofenolico Accord deve essere somministrato con cautela in pazienti con malattie gravi in fase attiva del sistema digestivo.
Si raccomanda di non somministrare Acido micofenolico Accord contemporaneamente ad azatioprina in quanto non è stata studiata la somministrazione contemporanea di questi farmaci.
A causa del diverso profilo farmacocinetico, l’acido micofenolico (come sale sodico) ed il micofenolato mofetile non devono essere scambiati tra di loro o sostituiti in modo indiscriminato.
Acido micofenolico Accord è stato somministrato in combinazione con ciclosporina e corticosteroidi.
L’esperienza di somministrazione del farmaco con terapie di induzione come la globulina antilinfociti-T o basiliximab è limitata.
L’efficacia e la sicurezza di Acido micofenolico Accord in associazione ad altri agenti immunosoppressori (per esempio il tacrolimus) non sono state studiate.
La somministrazione di Acido micofenolico Accord in concomitanza a farmaci che interferiscono con la circolazione enteroepatica, come ad esempio la colestiramina ed il carbone attivo, può risultare in una esposizione sistemica all’acido micofenolico al di sotto dei livelli terapeutici e conseguentemente in una minore efficacia.
Acido micofenolico Accord è un inibitore dell’enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH).
Per questa ragione non deve essere utilizzato in pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell’enzima ipoxantina-guanina-fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller.
La terapia con Acido micofenolico Accord non deve essere iniziata prima dell’ottenimento di un test di gravidanza negativo.
Prima di iniziare la terapia con Acido micofenolico Accord, durante la terapia e per le sei settimane successive all’interruzione, deve essere utilizzato un efficace metodo di contraccezione (vedere paragrafo 4.6).
Ogni compressa gastroresistente di Acido micofenolico Accord da 180 mg contiene 0.61 mmol (13.9 mg) di sodio.
Da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Ogni compressa gastroresistente di Acido micofenolico Accord da 360 mg contiene 1.21 mmol (27.9 mg) di sodio.
Da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Effetti teratogeni L’acido micofenolico è un potente teratogeno nell’uomo.
Sono stati segnalati aborti spontanei (tasso del 45-49%) e malformazioni congenite (tasso stimato dal 23 al 27%) in seguito all’esposizione a MMF durante la gravidanza.
Acido micofenolico Accord è pertanto controindicato durante la gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per prevenire il rigetto del trapianto.
Le donne in età fertile devono essere informate dei rischi e seguire le raccomandazioni fornite nel paragrafo 4.6 (ad es.
metodi contraccettivi, test di gravidanza) prima, durante e dopo la terapia con Acido micofenolico Accord.
I medici devono assicurarsi che le donne in trattamento con acido micofenolico comprendano il rischio di arrecare danno al bambino, la necessità di una contraccezione efficace e la necessità di rivolgersi immediatamente al medico nel caso in cui sussista la possibilità di una gravidanza.
Contraccezione (vedere paragrafo 4.6) A causa della forte evidenza clinica che mostra un alto rischio di aborto e malformazioni congenite quando il micofenolato mofetile viene usato in gravidanza, devono essere intrapresi tutti gli sforzi per evitare una gravidanza durante il trattamento.
Il potenziale genotossico e teratogeno di Acido micofenolico Accord, le donne in età fertile devono usare due metodi contraccettivi affidabili contemporaneamente prima di iniziare la terapia con Acido micofenolico Accord, durante la stessa e per sei settimane dopo l’interruzione del trattamento, a meno che l’astinenza non sia il metodo anticoncezionale prescelto (vedere paragrafo 4.5).
È preferibile utilizzare contemporaneamente due forme complementari di contraccezione per ridurre al minimo il potenziale di fallimento contraccettivo e gravidanze indesiderate.
Per la consulenza sulla contraccezione degli uomini vedere il paragrafo 4.6 Materiale educazionale Al fine di aiutare i pazienti a evitare l’esposizione del feto al micofenolato e di fornire importanti informazioni di sicurezza aggiuntive, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio fornirà materiale educazionale agli operatori sanitari.
Il materiale educazionale ribadirà le avvertenze sulla teratogenità del micofenolato, darà consigli sulla contraccezione prima dell’inizio della terapia e sulla necessità di effettuare i test di gravidanza.
Il medico dovrà fornire tutte le informazioni per il paziente relative al rischio teratogeno e ai metodi di prevenzione delle gravidanze alle donne in età fertile e, se pertinente, ai pazienti di sesso maschile.
Precauzioni aggiuntive I pazienti non devono donare il sangue durante la terapia o per almeno 6 settimane dopo l'interruzione dell’acido micofenolico.
Gli uomini non devono donare lo sperma durante la terapia o per 90 giorni dopo l'interruzione del micofenolato. Interazioni
- Sono state riportate le seguenti interazioni tra acido micofenolico e altri medicinali: Aciclovir and ganciclovir La potenziale mielosoppressione in pazienti che assumono Acido micofenolico Accord in associazione ad aciclovir o ganciclovir non è stata studiata.
Se Acido micofenolico Accord viene somministrato in associazione ad aciclovir/ganciclovir, si può prevedere un aumento dei livelli di MPAG (metabolita glucuronato dell’acido micofenolico) e di aciclovir/ganciclovir, probabilmente in seguito ad una competizione per il meccanismo di secrezione tubulare.
È improbabile che le modifiche della farmacocinetica di MPAG abbiano una rilevanza clinica nei pazienti con adeguata funzionalità renale.
In presenza di compromissione renale, esiste un potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di MPAG e di aciclovir/ganciclovir; in questo caso i pazienti devono essere attentamente controllati e si devono seguire le raccomandazioni relative alla dose di aciclovir/ganciclovir.
Gastroprotettori: Antiacidi a base di magnesio e alluminio: Si è osservata una diminuzione dell’AUC e del Cmax dell’acido micofenolico, rispettivamente del 37% e del 25% circa, quando Acido micofenolico Accord è somministrato in associazione ad una singola dose di antiacido a base di magnesio-alluminio.
Gli antiacidi a base di magnesio-alluminio possono essere utilizzati saltuariamente per il trattamento di dispepsia occasionale.
Tuttavia l’uso cronico giornaliero di antiacidi a base di magnesio-allumino in associazione a Acido micofenolico Accord non è raccomandato per la loro potenzialità di diminuire l’esposizione all’acido micofenolico e ridurne conseguentemente l’efficacia.
Inibitori di pompa protonica In volontari sani non si sono osservate modifiche della farmacocinetica di MPA dopo somministrazione concomitante di Acido micofenolico Accord e pantoprazolo alla dose di 40 mg due volte al giorno nei quattro giorni precedenti.
Non sono disponibili dati su altri inibitori di pompa protonica somministrati ad alte dosi.
Contraccettivi orali Gli studi di interazione condotti con MMF (micofenolato mofetile) ed i contraccettivi orali non hanno evidenziato interazioni tra questi farmaci.
In base al profilo metabolico del MPA, non sono prevedibili interazioni tra Acido micofenolico Accord ed i contraccettivi orali.
Colestiramina e farmaci che si legano agli acidi biliari Si deve prestare cautela all’uso concomitante di farmaci o terapie che possono legarsi agli acidi biliari, come i sequestranti degli acidi biliari o il carbone attivo per via orale, a causa della loro potenzialità di diminuire l’esposizione al MPA e quindi di ridurre l’efficacia di Acido micofenolico Accord.
Ciclosporina La farmacocinetica della ciclosporina, studiata in pazienti con trapianto renale stabile, non è stata influenzata dalla somministrazione del dosaggio di Acido micofenolico Accord allo stato stazionario.
È noto che la somministrazione di ciclosporina in concomitanza con micofenolato mofetile, riduce l’esposizione all’acido micofenolico.
Si ritiene che la ciclosporina, somministrata con Acido micofenolico Accord, possa diminuire le concentrazioni ematiche di acido micofenolico (circa del 20%, in base ai dati ottenuti con micofenolato mofetile) ma la precisa entità di questa diminuzione non è nota in quanto questa interazione non è stata studiata.
Tuttavia, poiché gli studi di efficacia sono stati condotti in combinazione con ciclosporina, questa interazione non modifica la posologia raccomandata di Acido micofenolico Accord.
Se il trattamento con ciclosporina viene interrotto o sospeso, è necessario rivalutare il dosaggio di Acido micofenolico Accord in funzione del regime immunosoppressivo.
Tacrolimus In uno studio clinico cross-over sulla calcineurina in pazienti stabili con trapianto di rene è stata misurata la farmacocinetica di Acido micofenolico Accord allo stato stazionario, durante il trattamento sia con Neoral che con tacrolimus.
Il valore medio dell’AUC dell’acido micofenolico è risultato maggiore del 19% (IC 90%:-3, +47) mentre il valore medio dell’AUC del metabolita MPAG (glucuronide fenolico dell’acido micofenolico) è risultato inferiore di circa il 30% (IC 90%: 16, 42) durante il trattamento con tacrolimus rispetto a Neoral.
Inoltre la variabilità nell’AUC dell’acido micofenolico osservata intra-soggetti è risultata doppia dopo il passaggio da trattamento con Neoral a trattamento con tacrolimus.
I clinici devono tenere in considerazione sia l’aumento nell’AUC dell’acido micofenolico sia la variabilità, e l’aggiustamento della dose di Acido micofenolico Accord deve essere dettato dalla situazione clinica.
Si deve effettuare un attento monitoraggio clinico quando si pianifica il passaggio dal trattamento con un inibitore della calcineurina ad un altro.
Vaccini vivi attenuati I vaccini vivi non devono essere somministrati a pazienti con risposta immunitaria compromessa.
La risposta anticorpale verso vaccini di altri tipi può essere diminuita.
Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati condotti soltanto sugli adulti. Effetti indesiderati
- I seguenti effetti indesiderati si riferiscono alle reazioni avverse al farmaco osservate negli studi clinici Neoplasie I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva costituita da una combinazione di farmaci, incluso l’acido micofenolico, sono maggiormente a rischio di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.4).
Una malattia linfoproliferativa o un linfoma si è sviluppato in 2 pazienti de-novo (0,9%) ed in 2 pazienti in fase di mantenimento (1,3%) che hanno assunto Acido micofenolico Accord per un anno.
Nello 0,9% dei pazienti de-novo e nell’1,8% dei pazienti in fase di mantenimento che hanno assunto Acido micofenolico Accord per un anno si è osservato un carcinoma cutaneo non melanoma; altri tipi di neoplasia sono stati osservati nello 0,5% dei pazienti de-novo e nello 0,6% dei pazienti in fase di mantenimento.
Infezioni opportunistiche Il rischio di infezioni opportunistiche aumenta in tutti i pazienti sottoposti a trapianto, il rischio aumenta con il carico immunosoppressivo totale (vedere paragrafo 4.4).
Le infezioni opportunistiche più comuni nei pazienti con trapianto renale de-novo trattati con Acido micofenolico Accord in associazione con altri immunosoppressori, osservati in studi clinici controllati di pazienti con trapianto renale, seguiti per 1 anno, sono state il CMV (citomegalovirus), la candidosi e l’herpes simplex.
Le infezioni da CMV (sierologia, viremia o malattia conclamata) sono state riportate nel 21,6% dei pazienti con trapianto renale de novo e nell’1,9% dei pazienti in terapia di mantenimento.
Pazienti anziani In generale, i pazienti anziani possono essere soggetti ad un maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dell’immunosoppressione.
Altre reazioni avverse al farmaco La tabella 1 in basso riporta le reazioni avverse al farmaco, correlate possibilmente o probabilmente a Acido micofenolico Accord, riportate nell’ambito di studi clinici controllati in pazienti con trapianto di rene nei quali Acido micofenolico Accord veniva somministrato in associazione con ciclosporina in microemulsione e corticosteroidi alla dose di 1440 mg/die per 12 mesi.
La tabella è stata compilata secondo la classificazione MedDRA per classe di sistema organo.
Le reazioni avverse sono elencate secondo le categorie seguenti
Tabella 1Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100 <1/10) Non comune (≥1/1.000 <1/100) Raro (≥1/10.000 <1/1.000) Molto raro (<1/10.000)
* evento riportato in un solo paziente (su 372).Infezioni e infestazioni Molto comune: Infezioni virali, batteriche e micotiche Comune: Infezioni delle alte vie respiratorie, polmonite Non comune: Infezione della ferita, sepsi*, osteomielite* Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Non comune: Papilloma cutaneo*, basalioma*, sarcoma di Kaposi*, disordini linfoproliferativi, carcinoma a cellule squamose* Patologie del Sistema emolinfopoietico Molto comune: Leucopenia Comune: Anemia, trombocitopenia Non comune: Linfopenia*, neutropenia*, linfoadenopatia* Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune: Ipocalcemia, ipokaliemia, iperuricemia Comune: Iperkaliemia, ipomagnesiemia Non comune: Anoressia, iperlipidemia, diabete mellito*, ipercolesterolemia*, ipofosfatemia Disturbi psichiatrici Molto comune Ansia Non comune: Sogni anomali*, senso di delusione*, insonnia* Patologie del Sistema nervoso Comune: Capogiri, cefalea Non comune: Tremore Patologie dell’occhio Non comune: Congiuntivite*, visione annebbiata* Patologie cardiache Non comune: Tachicardia, extrasistoli ventricolari Patologie vascolari Molto comune: Ipertensione Comune: Ipotensione Non comune: Linfocele* Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: Tosse, dispnea Non comune: Malattia polmonare interstiziale, congestione polmonare*, respiro sibilante*, edema polmonare* Patologie gastrointestinali Molto comune: Diarrea Comune: Distensione addominale, dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, gastrite, nausea, vomito Non comune: Tensione addominale, emorragia gastrointestinale, eruttazione, alitosi*, ileo*, ulcerazione delle labbra*, esofagite*, subileo*, alterazione del colore della lingua*, secchezza delle fauci*, malattia da reflusso gastroesofageo*, iperplasia gengivale*, pancreatite, ostruzione del dotto parotideo*, ulcera peptica*, peritonite* Patologie epatobiliari Comune: Alterazione dei parametri della funzionalità epatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Acne, prurito Non comune: Alopecia Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune: Artralgia Comune: Mialgia Non comune: Artrite*, dolore alla schiena*, crampi muscolari Patologie renali e urinarie Comune: Aumento della creatininemia Non comune: Ematuria*, necrosi tubulare renale*, stenosi uretrale Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune: Impotenza* Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: Astenia, stanchezza, edema periferico, piressia Non comune: Malattia similinfluenzale, edema agli arti inferiori*, dolore, brividi*, sete*, debolezza* Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Non comune: Contusione*
Nota: I pazienti con trapianto di rene sono stati trattati con 1440 mg/die di Acido micofenolico Accord fino ad un anno.
Il profilo delle reazioni avverse è simile nei pazienti de-novo e nella popolazione in terapia di mantenimento dopo trapianto, anche se l’incidenza delle reazioni avverse risulta essere minore in quest’ultima popolazione.
Reazioni avverse al farmaco dall’esperienza post-marketing: L’eruzione cutanea e l’agranulocitosi sono state identificate come reazioni avverse al farmaco dall'esperienza post-marketing.
Le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state attribuite come effetto di classe ai derivati dell’acido micofenolico: Infezioni ed infestazioni Infezioni gravi, potenzialmente fatali, comprese meningite, endocardite infettiva, tubercolosi e infezione da micobatteri atipici.
In pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Acido micofenolico Accord (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati casi di nefropatia associata al virus BK così come casi di leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC.
Patologie del sistema emolinfopoietico Neutropenia, pancitopenia Sono stati riportati casi di aplasia specifica della serie rossa (PRCA) in pazienti trattati con derivati dell’acido micofenolico (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi del sistema immunitario: È stata segnalata ipogammaglobulinemia in pazienti che assumevano Acido micofenolico Accord in associazione con altri immunosopressori.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Sono stati segnalati casi isolati di malattia polmonare interstiziale in pazienti trattati con micofenolato sodico in associazione con immunosoppressori.
Sono stati anche segnalati casi di bronchiectasie con l’uso combinato con altri immunosoppressori.
Casi isolati di anomalie morfologiche dei neutrofili, inclusa l’anomalia acquisita di Pelger-Huet, sono stati riportati in pazienti trattati con i derivati dell’acido micofenolico.
Queste alterazioni non sono comunque associate con un danno della funzionalità dei neutrofili.
Queste alterazioni possono essere suggestive di un fenomeno di “left shift” di maturazione dei neutrofili in esami ematologici, che può essere interpretato erroneamente come un segno di infezione in pazienti immunosoppressi come quelli trattati con Acido micofenolico Accord.
Patologie gastrointestinali: Colite, gastrite da CMV, perforazione intestinale, ulcere gastriche, ulcere duodenali.
Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali Sono stati riferiti casi di aborto spontaneo in pazienti esposte ad acido micofenolico, soprattutto nel primo trimestre; vedere paragrafo 4.6.
Patologie congenite In fase post-marketing sono state osservate malformazioni congenite nei bambini di pazienti a cui è stato somministrato Acido micofenolico Accord in combinazione con altri immunosoppressori; vedere paragrafo 4.6.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: La sindrome infiammatoria acuta associata agli inibitori della sintesi de novo delle purine è stata descritta dall’ esperienza post-marketing come un effetto paradosso proinfiammatorio associato al micofenolato mofetile e all’acido micofenolico, caratterizzata da febbre, artralgia, artrite, dolore muscolare e marcatori infiammatori elevati.
I casi clinici della letteratura medica hanno mostrato rapido miglioramento a seguito della sospensione del medicinale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile Durante l'assunzione di micofenolato deve essere evitata una gravidanza.
Pertanto, le donne in età fertile devono usare almeno una forma di contraccezione affidabile (vedere paragrafo 4.3) prima di iniziare la terapia con Acido micofenolico Accord, durante la terapia e per sei settimane dopo l'interruzione della terapia, a meno che l'astinenza sia il metodo di contraccezione scelto.
È preferibile utilizzare due forme complementari di contraccezione contemporaneamente.
Gravidanza L’uso di Acido micofenolico Accord non è controindicato in gravidanza a meno che non ci sia nessun trattamento alternativo adeguato per prevenire il rigetto del trapianto.
La terapia deve essere istituita soltanto in presenza dell’esito negativo di un test di gravidanza, in modo da escludere l’uso involontario del medicinale in gravidanza.
All’inizio del trattamento le donne potenzialmente fertili devono essere informate dell’aumento del rischio di interruzioni di gravidanza e malformazioni congenite, nonché in materia di pianificazione e prevenzione di gravidanze.
Prima di iniziare il trattamento con Acido micofenolico Accord, le donne in età fertile devono risultare negative a due test di gravidanza sul siero o sulle urine con una sensibilità di almeno 25 mUI/ml, al fine di escludere l’esposizione involontaria dell’embrione all’acido micofenolico.
Si raccomandano di effettuare il secondo test deve essere effettuato 8 - 10 giorni dopo il primo e subito prima di iniziare la terapia con acido micofenolico.
Per i trapianti da donatori deceduti, se non è possibile eseguire due test a distanza di 8-10 giorni prima dell'inizio del trattamento (a causa dei tempi di disponibilità degli organi trapiantati), un test di gravidanza deve essere eseguito immediatamente prima di iniziare il trattamento e un ulteriore test eseguito 8 -10 giorni dopo.
Occorre ripetere i test di gravidanza in base alle necessità cliniche (per es.
dopo che è stata segnalata un’interruzione nella contraccezione).
I risultati di tutti i test di gravidanza devono essere discussi con la paziente.
Le pazienti devono essere invitate a consultare immediatamente il medico in caso di gravidanza.
L’acido micofenolico è un potente teratogeno nell’uomo, e determina un aumento del rischio di aborti spontanei e malformazioni congenite in caso di esposizione durante la gravidanza.
• Sono stati segnalati aborti spontanei nel 45-49% delle donne in gravidanza esposte ad acido micofenolico, rispetto a un tasso del 12-33% nelle pazienti sottoposte a trapianto di organi solidi trattate con immunosoppressori diversi da acido micofenolico.
• In base a quanto segnalato nella letteratura medica, sono emerse malformazioni nel 23-27% dei nati vivi da madri esposte ad acido micofenolico durante la gravidanza (rispetto al 2-3% dei nati vivi nella popolazione complessiva e al 4-5% circa dei nati vivi da soggetti sottoposti a trapianto di organi solidi trattate con immunosoppressori diversi da micofenolato).
In fase post-marketing sono state osservate malformazioni congenite, comprese segnalazioni di malformazioni multiple nei bambini di pazienti a cui è stato somministrato Acido micofenolico Accord in combinazione con altri immunosoppressori durante la gravidanza.
Le malformazioni segnalate con maggiore frequenza sono state le seguenti: • Anomalie dell’orecchio (ad es.
orecchio esterno malformato o assente), atresia del canale uditivo esterno (orecchio medio); • Malformazioni del viso come cheiloschisi, palatoschisi, micrognazia e ipertelorismo delle orbite; • Anomalie dell’occhio (ad es.
coloboma); • Cardiopatie congenite, quali difetti del setto atriale e ventricolare; • Malformazioni delle dita (ad es.
polidattilia, sindattilia); • Malformazioni tracheo-esofagee (ad es.
atresia esofagea);• Malformazioni del sistema nervoso, come spina bifida; • Anomalie renali.
Sono stati inoltre segnalati casi isolati delle seguenti malformazioni: • Microftalmia; • Cisti congenita del plesso coroideo; • Agenesia del setto pellucido; • Agenesia del nervo olfattivo.
Studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Uomini L'evidenza clinica limitata non indica un aumento del rischio di malformazioni o aborto spontaneo in seguito all'esposizione paterna al micofenolato mofetile.
L'MPA è un potente teratogeno.
Non è noto se MPA sia presente nello sperma.
I calcoli basati su dati sugli animali mostrano che la quantità massima di MPA che potrebbe potenzialmente essere trasferita alla donna è così bassa che sarebbe improbabile che abbia un effetto.
In studi sugli animali è stato dimostrato che il micofenolato è genotossico a concentrazioni che superano l'esposizione terapeutica umana di piccoli margini, tale che il rischio di effetti genotossici su cellule spermatiche non possa essere completamente escluso.
Pertanto, si raccomandano le seguenti misure precauzionali: ai pazienti maschi sessualmente attivi o alle loro partner femminili si raccomanda l'uso di contraccettivi affidabili durante il trattamento del paziente maschio e per almeno 90 giorni dopo la cessazione del micofenolato mofetile.
I pazienti maschi con potenziale riproduttivo devono essere informati e discutere con un operatore sanitario i potenziali rischi di avere un figlio.
Allattamento Dati limitati mostrano che l'acido micofenolico viene escreto nel latte umano.
Poiché l’acido micofenolico potrebbe causare serie reazioni avverse nei lattanti, la somministrazione di Acido micofenolico Accord è controindicata in donne che allattano con latte materno (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi specifici con Acido micofenolico Accord nell’uomo per valutarne gli effetti sulla fertilità.
In uno studio sulla fertilità maschile e femminile nel ratto non sono stati osservati effetti fino alla dose di 40 mg/kg e 20 mg/kg rispettivamente (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
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