ACARBOSIO DOC 40CPR 50MG

5,63 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ACARBOSIO
  • ATC: A10BF01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 11/02/2017

ACARBOSIO DOC Generici è raccomandato per il trattamento del diabete di tipo II (non insulino dipendente) nei pazienti non adeguatamente controllati mediante la sola dieta o l’associazione di dieta e (i) metformina e/o (ii) una sulfonilurea.
Una compressa di ACARBOSIO DOC Generici 50 mg contiene 50 mg di acarbosio. Una compressa di ACARBOSIO DOC Generici 100 mg contiene 100 mg di acarbosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità all’acarbosio o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• ACARBOSIO DOC Generici è anche controindicato in pazienti con malattia infiammatoria intestinale, ulcera al colon, ostruzione parziale intestinale o in pazienti predisposti all’ostruzione intestinale.
Inoltre, ACARBOSIO DOC Generici non deve essere usato in pazienti che soffrono di malattie intestinali croniche associate con disturbi marcati della digestione o dell’assorbimento, e in pazienti affetti da stati patologici che possono essere aggravati da un aumento della produzione di gas a livello intestinale, per esempio grosse ernie.
• ACARBOSIO DOC Generici è controindicato in pazienti con compromissione epatica (per esempio con cirrosi epatica).
• Poiché ACARBOSIO DOC Generici non è stato studiato in pazienti con insufficienza renale grave, non deve essere utilizzato in pazienti con clearance della creatinina < 25 ml/min/1,73m².
• Gravidanza e allattamento.

Posologia

Posologia Popolazione pediatrica Bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni L’efficacia e la sicurezza di acarbosio nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.
ACARBOSIO DOC Generici non è raccomandato nei pazienti di età inferiore a 18 anni.
Adulti La dose iniziale raccomandata è di 50 mg 3 volte al giorno.
Tuttavia, alcuni pazienti possono trarre beneficio da una titolazione più graduale della dose iniziale allo scopo di minimizzare gli effetti indesiderati gastrointestinali.
Ciò può essere conseguito iniziando il trattamento con 50 mg una o due volte al giorno, con successiva titolazione al regime di tre volte al giorno.
Se dopo un trattamento di 6–8 settimane i pazienti mostrano un responso clinico inadeguato, la dose può essere aumentata a 100 mg tre volte al giorno.
Occasionalmente può essere necessario un ulteriore aumento della dose fino ad un massimo di 200 mg tre volte al giorno.
ACARBOSIO DOC Generici è indicato per un trattamento continuo a lungo termine.
Qualora si manifestino effetti indesiderati, nonostante il rispetto scrupoloso della dieta, il dosaggio non deve essere aumentato e, se necessario, deve essere ridotto (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti anziani Non sono necessarie modifiche del normale regime posologico degli adulti.
Compromissione renale o epatica Vedere paragrafo 4.3.
Modo di somministrazione Le compresse di ACARBOSIO DOC Generici vanno assunte per via orale e devono essere ingerite intere assieme ad una piccola quantità di liquido direttamente prima del pasto oppure masticate con i primi bocconi di cibo.
A causa della grande variabilità individuale dell’attività della glucosidasi nella mucosa intestinale, non è stato stabilito un regime di dosaggio fisso, e i pazienti devono essere trattati sulla base del responso clinico e della tolleranza degli effetti indesiderati intestinali.

Avvertenze e precauzioni

Ipoglicemia Acarbosio ha un effetto antiperglicemico, ma di per sé non induce ipoglicemia.
Se acarbosio viene prescritto in aggiunta ad altri medicinali ipoglicemizzanti (per esempio, sulfoniluree, metformina od insulina) una caduta dei valori glicemici nel range ipoglicemico può richiedere l’aggiustamento del dosaggio dei medicinali in co–somministrazione.
Se si sviluppa un’ipoglicemia acuta deve essere usato glucosio per correggere rapidamente l’ipoglicemia (vedere paragrafo 4.5).
Episodi di ipoglicemia occorrenti durante la terapia devono, laddove appropriato, essere trattati mediante somministrazione di glucosio, non saccarosio, in quanto acarbosio ritarda la digestione e l’assorbimento dei disaccaridi, ma non dei monosaccaridi.
Transaminasi Sono stati riportati casi di epatite fulminante durante la terapia con acarbosio.
Il meccanismo è sconosciuto, ma acarbosio potrebbe contribuire ad una genesi fisiopatologica multifattoriale della lesione epatica.
Se si osserva un aumento degli enzimi epatici può essere indicata una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia, in modo particolare in caso di aumento persistente.
Il monitoraggio degli enzimi epatici nei primi 6–12 mesi di trattamento deve essere tenuto in considerazione (vedere paragrafo 4.8).
Se si osservano livelli elevati di transaminasi, può essere opportuna l’interruzione della terapia, specie se l’elevazione persiste.
In tali circostanze, i pazienti devono essere monitorati ad intervalli settimanali fino al ripristino dei valori normali.
La somministrazione di preparati ad azione antiacida contenenti sali di magnesio e alluminio, per esempio idrotalcite, si è rivelata non in grado di migliorare i sintomi gastrointestinali acuti da acarbosio ad alto dosaggio e non deve pertanto essere raccomandata ai pazienti a questo fine.
Se si sospetta ileo o sub–ileo, il trattamento deve essere immediatamente interrotto (vedere paragrafo 4.8).
E’ essenziale la stretta aderenza alla dieta antidiabetica quando si assume ACARBOSIO DOC Generici.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nei pazienti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.

Interazioni

Durante il trattamento con acarbosio, il saccarosio (zucchero di canna) così come i cibi contenenti saccarosio spesso causano disturbi addominali o anche diarrea a causa dell’aumentata fermentazione dei carboidrati nel colon.
Gli adsorbenti intestinali (p.es.
carbone attivo) e i preparati di enzimi digestivi contenenti enzimi che rimuovono i carboidrati (p.es.
amilasi, pancreatina) possono ridurre l’effetto di ACARBOSIO DOC Generici e non devono pertanto essere assunti assieme ad acarbosio.
La somministrazione concomitante di acarbosio e neomicina orale può dare luogo a più consistenti riduzioni dei livelli di glucosio ematico postprandiale e ad un aumento della frequenza e gravità degli effetti indesiderati gastrointestinali.
Se i sintomi sono gravi, può essere opportuna una temporanea riduzione del dosaggio di acarbosio.
La somministrazione concomitante di colestiramina può amplificare gli effetti di acarbosio, particolarmente con riferimento alla riduzione dei livelli di insulina postprandiale.
La somministrazione simultanea di ACARBOSIO DOC Generici e colestiramina deve pertanto essere evitata.
Nella rara circostanza che entrambi i trattamenti con ACARBOSIO DOC Generici e colestiramina siano interrotti simultaneamente, occorre prestare attenzione poiché è stato osservato un fenomeno di rebound in relazione ai livelli di insulina in soggetti non–diabetici.
In casi individuali acarbosio può influenzare la biodisponibilità della digossina, in modo tale da richiedere un aggiustamento del dosaggio di quest’ultima.
Occorre valutare l’opportunità di monitorare i livelli sierici di digossina.
In uno studio pilota mirato ad investigare una possibile interazione fra acarbosio e nifedipina, non sono stati osservati significativi o riproducibili cambiamenti nei profili plasmatici della nifedipina.
Diverse sostanze con attività terapeutica come tiazide e altri diuretici, corticosteroidi, fenotiazine, ormoni tiroidei, estrogeni e contraccettivi orali, fenitoina, acido nicotinico, simpaticomimetici, bloccanti del canale del calcio ed isoniazide possono causare iperglicemia, che può attenuare gli effetti farmacodinamici di ACARBOSIO DOC Generici.
I livelli glicemici devono essere attentamente monitorati se una di queste sostanze viene usata dai pazienti che assumono ACARBOSIO DOC Generici, o se è previsto il trattamento con ACARBOSIO DOC Generici nei pazienti che già assumono una di queste sostanze.
ACARBOSIO DOC Generici possiede un effetto antiiperglicemico, ma di per sé non causa ipoglicemia.
In pazienti trattati contemporaneamente con acarbosio e sulfaniluree, metformina, o insulina i valori della glicemia possono ridursi a livelli ipoglicemici e, pertanto, può rendersi necessario un aggiustamento della dose di questi ultimi.
Sono stati segnalati casi isolati di shock ipoglicemico.
In presenza di ipoglicemia acuta, va ricordato che la biotrasformazione del saccarosio a fruttosio e glucosio avviene più lentamente durante la terapia con acarbosio; per questo motivo, il saccarosio non è adeguato come rimedio immediato per l’ipoglicemia ed invece deve essere somministrato il glucosio.

Effetti indesiderati

Di seguito vengono riportati gli effetti indesiderati verificatisi negli studi clinici con acarbosio controllati verso placebo e classificati secondo le categorie di frequenza CIOMS III (studi controllati verso placebo nella banca dati degli studi clinici: acarbosio N=8.595; placebo N=7.278; al 10 Febbraio 2006).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le frequenze sono definite come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e raro (≥1/10.000, < 1/1.000).
Le reazioni avverse identificate solo durante la sorveglianza postmarketing (al 31 Dicembre 2005), e per le quali non era possibile fare una stima di frequenza, sono riportate sotto la frequenza "non nota".
Classificazion e per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune Comune Non comune Raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico    Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario    Ipersensibilità farmaco– indotta ed ipersensibilità (eruzione cutanea, eritema, esantema, orticaria)
Patologie vascolari   Edema 
Patologie gastrointestinaliFlatulenzaDiarrea Dolore gastro– intestinale e addominaleNausea Vomito Dispepsia Subileo/Ileo Pneumatosi cistoide intestinale¹
Patologie epatobiliari  Aumento delle transaminasiItteroEpatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo    Pustolosi esantematica acuta generalizzata
¹se si sospettano ileo o subileo il trattamento deve essere immediatamente interrotto.
Durante la sorveglianza post–marketing sono stati riportati casi di patologie epatiche, funzionalità epatica anormale e danno epatico.
Inoltre sono stati riportati casi individuali di epatite fulminante ad esito fatale, in particolare in Giappone.
Il mancato rispetto della dieta antidiabetica prescritta può accentuare l’intensità degli effetti indesiderati a carico dell’apparato gastrointestinale.
Qualora questi si manifestino nonostante la corretta osservanza della dieta, deve essere consultato il medico e si deve ridurre in via transitoria o permanente il dosaggio di acarbosio.
In pazienti trattati con la dose giornaliera raccomandata di 150–300 mg di acarbosio, raramente sono state osservate alterazioni dei test di funzionalità epatica rilevanti da un punto di vista clinico (3 volte sopra il limite superiore di norma).
In corso di terapia con acarbosio, possono riscontrarsi temporaneamente dei valori anormali (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Acarbosio non deve essere usato durante la gravidanza, poiché non vi sono dati da studi clinici riguardanti l’uso dell’acarbosio in donne in gravidanza.
Dopo somministrazione di acarbosio marcato a ratti femmina in allattamento è stata trovata nel latte una piccola quantità di radioattività.
Non ci sono ad oggi dati corrispondenti nell’uomo.
Quando la paziente pianifica una gravidanza o durante la gravidanza stessa, il diabete deve essere trattato con insulina per mantenere i livelli di glucosio il più vicino possibile al normale, al fine di diminuire il rischio di malformazioni fetali associate a livelli anormali di glucosio ematico.
Allattamento Dal momento che non si può escludere la possibilità di effetti da parte dell’acarbosio sui lattanti, la prescrizione di acarbosio durante l’allattamento non è raccomandata.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.