ABASAGLAR SC 5CART 100U/ML 3ML
60,69 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 09/02/2016
Trattamento del diabete mellito in adulti, adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età.
Ogni ml contiene 100 unità di insulina glargine* (equivalenti a 3,64 mg). Ogni cartuccia contiene 3 ml di soluzione iniettabile, equivalenti a 300 unità. *prodotta con la tecnica del DNA ricombinante in Escherichia coli. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia. ABASAGLAR contiene insulina glargine, un analogo dell'insulina, e ha una durata d'azione prolungata.
ABASAGLAR deve essere somministrato una volta al giorno, a qualsiasi ora del giorno ma sempre alla stessa ora ogni giorno.
Il regime posologico (dose e tempi di somministrazione) deve essere aggiustato individualmente.
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, ABASAGLAR può anche essere somministrato insieme a medicinali antidiabetici attivi per via orale.
La potenza di questo medicinale è espressa in unità.
Queste unità sono riferite solo a insulina glargine e non corrispondono alle UI né alle unità utilizzate per esprimere la potenza di altri analoghi dell'insulina (vedere paragrafo 5.1).
Popolazioni particolari. Anziani (≥ 65 anni): Negli anziani, il deterioramento progressivo della funzione renale può causare una diminuzione costante della domanda di insulina.
Compromissione renale: In pazienti affetti da compromissione renale la richiesta di insulina può diminuire a causa del ridotto metabolismo insulinico.
Compromissione epatica: È possibile che in pazienti affetti da compromissione epatica la richiesta di insulina diminuisca a causa della capacità ridotta di gluconeogenesi e del ridotto metabolismo insulinico.
Popolazione pediatrica.
Adolescenti e bambini a partire dai 2 anni di età:L’efficacia e la sicurezza di insulina glargine sono state dimostrate negli adolescenti e nei bambini a partire dai 2 anni di età (vedere paragrafo 5.1).
Il regime posologico (dose e tempi di somministrazione) deve essere adattato individualmente.
Bambini di età inferiore ai 2 anni di età: La sicurezza e l’efficacia di insulina glargine non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Passaggio da altre insuline a ABASAGLAR: Quando si passa da un regime terapeutico a base di insulina ad azione intermedia o prolungata ad un regime con ABASAGLAR, può essere richiesto un cambiamento della dose di insulina basale ed è possibile che debba essere aggiustato il trattamento antidiabetico concomitante (la dose ed i tempi della somministrazione addizionale di insulina umana regolare o analoghi dell'insulina ad azione rapida o la dose dei medicinali antidiabetici orali).
Passaggio da insulina NPH due volte al giorno a ABASAGLAR: Per ridurre il rischio di ipoglicemia notturna e mattutina, i pazienti che stanno cambiando il loro regime insulinico basale da insulina NPH due volte al giorno a ABASAGLAR una volta al giorno devono ridurre la loro dose giornaliera di insulina basale del 20-30% durante le prime settimane di trattamento.
Passaggio da insulina glargine 300 unità/ml a ABASAGLAR: ABASAGLAR e Toujeo (insulina glargine 300 unità/ml) non sono bioequivalenti e non sono direttamente intercambiabili.
Per ridurre il rischio di ipoglicemia, i pazienti che stanno cambiando il loro regime insulinico basale da insulina glargine 300 unità/ml una volta al giorno a ABASAGLAR una volta al giorno devono ridurre la loro dose di circa il 20%.
Durante le prime settimane tale diminuzione deve, almeno in parte, essere compensata da un incremento di insulina prima dei pasti; dopo tale periodo il regime dovrà essere aggiustato individualmente.
Si raccomanda di attuare controlli metabolici frequenti nel periodo di passaggio da un tipo di insulina ad un altro e nelle prime settimane successive.
Può verificarsi che, in seguito al miglioramento del controllo metabolico ed al conseguente aumento della sensibilità all'insulina, sia necessario effettuare un ulteriore aggiustamento della dose.
L'aggiustamento della dose può essere necessario anche se, ad esempio, cambiano il peso del paziente o il suo stile di vita, l'ora della somministrazione o si verificano altre circostanze che possono causare un'aumentata sensibilità all'ipo- o iperglicemia (vedere paragrafo 4.4).
I pazienti trattati con dosi elevate di insulina a causa della presenza di anticorpi anti-insulina umana possono mostrare un miglioramento della risposta all'insulina se sottoposti alla terapia con ABASAGLAR.
Modo di somministrazione: ABASAGLAR viene somministrato per via sottocutanea.
ABASAGLAR non deve essere somministrato per via endovenosa.
La durata d'azione prolungata di insulina glargine dipende dalla sua iniezione nel tessuto sottocutaneo.
La somministrazione per via endovenosa della dose che è di solito usata per via sottocutanea può provocare una severa ipoglicemia.
Non ci sono differenze clinicamente rilevanti nei livelli sierici di insulina o di glucosio dopo somministrazione di insulina glargine nella parete addominale, nel muscolo deltoide o nella coscia.
I siti di iniezione devono essere sempre ruotati entro la stessa regione per ridurre il rischio di lipodistrofia e amiloidosi cutanea (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
ABASAGLAR non deve essere miscelato con nessun altro tipo di insulina o diluito.
Miscelandolo o diluendolo potrebbe subire modifiche del profilo di durata/azione e la miscelazione può provocarne la precipitazione.
Per ulteriori dettagli sull'utilizzo, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità: Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Chetoacidosi diabetica: ABASAGLAR non è l'insulina di prima scelta nel trattamento della chetoacidosi diabetica.
In tali casi si raccomanda, invece, l'insulina regolare somministrata per via endovenosa.
Fabbisogno di insulina e aggiustamenti posologici: Se il controllo glicemico non è ottimale o se il paziente mostra una tendenza ad episodi iperglicemici o ipoglicemici, devono essere rivalutate l'aderenza del paziente al regime di trattamento prescritto, i siti e le tecniche di iniezione, e tutti gli altri fattori rilevanti prima di considerare un aggiustamento della dose.
Il passaggio di un paziente ad altro tipo o marca di insulina deve essere fatto sotto stretto controllo medico.
Modifiche di concentrazione, marca (produttore), tipo (regolare, NPH, lenta, a lunga durata ecc.), origine (animale, umana, analogo dell'insulina umana) e/o metodo di preparazione possono rendere necessario un aggiustamento della dose.
Ipoglicemia: Il momento in cui si verificano gli eventi ipoglicemici dipende dal profilo di azione dei vari tipi di insulina usati e può quindi cambiare quando viene modificato il regime di trattamento.
A causa di un maggiore apporto di insulina basale con insulina glargine, potrebbe verificarsi ipoglicemia con minor frequenza durante la notte ed una maggior frequenza di prima mattina.
Devono essere prese precauzioni particolari e si consiglia di effettuare un monitoraggio più frequente del glucosio ematico nei pazienti nei quali gli episodi ipoglicemici possono essere di particolare rilevanza clinica, ad esempio in pazienti con stenosi significative delle arterie coronariche o dei vasi sanguigni che irrorano il cervello (rischio di complicanze cardiache o cerebrali dell'ipoglicemia), così come in pazienti con retinopatia proliferativa, in particolare se non sono trattati con fotocoagulazione (rischio di amaurosi transitoria conseguente all'ipoglicemia).
I pazienti devono saper riconoscere le circostanze in cui i sintomi premonitori dell'ipoglicemia sono diminuiti.
I sintomi premonitori dell'ipoglicemia possono cambiare, risultare meno evidenti o assenti in certi gruppi a rischio.
Questi includono pazienti: - con marcato miglioramento del controllo glicemico; - nei quali l'ipoglicemia si sviluppa gradualmente; - anziani; - che sono passati da un'insulina animale a un'insulina umana; - con neuropatia autonomica; - con una lunga storia di diabete; - che soffrono di disturbi psichiatrici; - che ricevono contemporaneamente un trattamento con alcuni altri medicinali (vedere paragrafo 4.5).
Tali situazioni possono provocare ipoglicemia severa (e possibile perdita di conoscenza) prima che il paziente ne sia consapevole.
Gli effetti prolungati della somministrazione sottocutanea di insulina glargine possono ritardare la normalizzazione di una ipoglicemia.
Se si osservano valori di emoglobina glicosilata normali o diminuiti deve essere considerata la possibilità che si siano verificati episodi ricorrenti, non riconosciuti (specialmente notturni) di ipoglicemia.
L'aderenza del paziente alla dose e al regime dietetico, una corretta somministrazione di insulina ed il riconoscimento dei sintomi dell'ipoglicemia sono essenziali per ridurre il rischio di ipoglicemia.
I fattori che aumentano la suscettibilità all'ipoglicemia richiedono un monitoraggio particolarmente attento e potrebbe essere necessario aggiustare la dose.
Tali fattori includono: - variazione dell'area di iniezione; - miglioramento della sensibilità all'insulina (ad esempio, eliminando i fattori di stress); - esercizio fisico non abituale, aumentato o prolungato; - disturbi intercorrenti (ad esempio vomito, diarrea); - assunzione inadeguata di cibo; - omissione di pasti; - consumo di alcool; - disordini non compensati del sistema endocrino (ad esempio, nell'ipotiroidismo e nella compromissione corticosurrenalica e dell'ipofisi anteriore); - trattamento concomitante con alcuni altri medicinali.
Tecnica di iniezione: Ai pazienti deve essere indicato di ruotare continuamente il sito di iniezione per ridurre il rischio di insorgenza di lipodistrofia e amiloidosi cutanea.
Esiste un rischio potenziale di ritardato assorbimento di insulina e peggioramento del controllo della glicemia se le iniezioni di insulina vengono praticate nei siti che presentano queste condizioni.
È stato segnalato che il cambiamento repentino del sito di iniezione in un’area non interessata determina ipoglicemia.
Si consiglia di monitorare il glucosio ematico dopo avere cambiato sito di iniezione; si può inoltre prendere in considerazione l’aggiustamento della dose dei medicinali antidiabetici.
Malattie concomitanti: Le malattie concomitanti richiedono un monitoraggio metabolico intensificato.
In molti casi è consigliabile eseguire i test delle urine per i chetoni e spesso è necessario aggiustare la dose di insulina.
La domanda di insulina di solito aumenta.
I pazienti con diabete di tipo 1 devono mantenere un apporto regolare di carboidrati, seppure in piccole quantità, anche se mangiano poco o non sono in grado di mangiare, oppure vomitano, ecc.
e non devono mai omettere completamente la somministrazione di insulina.
Anticorpi anti-insulina: La somministrazione di insulina può determinare la formazione di anticorpi anti-insulina.
In rari casi la presenza di tali anticorpi anti-insulina può richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina al fine di correggere una tendenza all'iperglicemia o all'ipoglicemia (vedere paragrafo 5.1).
Penne da utilizzare con le cartucce di ABASAGLAR: Le cartucce devono essere utilizzate solo con una penna per insulina Lilly ricaricabile e non devono essere utilizzate con nessun'altra penna ricaricabile poichè l'accuratezza della dose non è stata stabilita con altre penne.
Errori di somministrazione del medicinale: Sono stati riportati errori di somministrazione del medicinale in cui altre insuline, in particolare insuline rapide, sono state accidentalmente somministrate al posto dell'insulina glargine.
Prima di ogni iniezione deve essere sempre controllata l'etichetta dell'insulina per evitare errori di somministrazione del medicinale fra ABASAGLAR e altre insuline.
Associazione di ABASAGLAR con pioglitazone: Sono stati riportati casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone era usato in associazione con insulina, specialmente in pazienti con fattori di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca.
Ciò va tenuto in considerazione se si imposta il trattamento con l'associazione di pioglitazone e ABASAGLAR.
Se viene utilizzata l'associazione, i pazienti devono essere osservati per segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso e edema.
Pioglitazone deve essere interrotto se si verifica un qualsiasi deterioramento nei sintomi cardiaci.
Contenuto di sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ”senza sodio”. Interazioni
- La somministrazione concomitante di alcune sostanze influenza il metabolismo del glucosio e può richiedere un aggiustamento della dose di insulina glargine.
Le sostanze che possono aumentare l'effetto ipoglicemizzante e la suscettibilità all'ipoglicemia includono medicinali antidiabetici orali, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), disopiramide, fibrati, fluoxetina, inibitori della monoamino-ossidasi (MAO), pentossifillina, propoxifene, salicilati, analoghi della somatostatina e antibiotici sulfonamidi.
Le sostanze che possono ridurre l'effetto ipoglicemizzante includono corticosteroidi, danazolo, diazossido, diuretici, glucagone, isoniazide, estrogeni, progestinici, derivati della fenotiazina, somatotropina, medicinali simpaticomimetici (ad esempio epinefrina [adrenalina], salbutamolo, terbutalina), ormoni tiroidei, medicinali antipsicotici atipici (ad esempio clozapina e olanzapina) e inibitori della proteasi.
Beta-bloccanti, clonidina, sali di litio o alcool possono potenziare o ridurre l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina.
La pentamidina può causare ipoglicemia, che talvolta può essere seguita da iperglicemia.
Inoltre, sotto l'effetto di medicinali simpaticolitici come beta-bloccanti, clonidina, guanetidina e reserpina, i segni di contro-regolazione adrenergica possono essere ridotti o assenti. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza: L'ipoglicemia (molto comune), che generalmente è la reazione avversa più frequente della terapia insulinica, può essere causata da una dose di insulina troppo elevata rispetto a quella richiesta (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse: Le seguenti reazioni avverse correlate provenienti dagli studi clinici sono riportate di seguito suddivise secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e in base all'incidenza decrescente (molto comune: ≥1/10; comune: ≥1/100, <1/10; non comune: ≥1/1.000, <1/100; raro: ≥1/10.000, <1/1.000; molto raro: <1/10.000 e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Descrizione di reazioni avverse selezionate.Classificazione per Sistemi eOrgani MedDRA Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche X Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipoglicemia X Patologie del sistema nervoso Disgeusia X Patologie dell’occhio Alterazioni della vista X Retinopatia X Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Lipoipertrofia X Lipoatrofia X Amiloidosi cutanea X Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia X Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni in sede di iniezione X Edema X
Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Gli attacchi ipoglicemici severi, soprattutto se ricorrenti, possono causare danni neurologici.
Gli episodi ipoglicemici prolungati o severi possono costituire una minaccia per la vita.
In molti pazienti i segni ed i sintomi di neuroglicopenia sono preceduti da segni di contro-regolazione adrenergica.
Generalmente, più elevato e più rapido è l'abbassamento dei livelli di glucosio ematico, tanto più marcati si presentano i fenomeni di contro-regolazione e i relativi sintomi.Disturbi del sistema immunitario: Le reazioni allergiche all'insulina di tipo immediato sono rare.
Tali reazioni all'insulina (compresa l'insulina glargine) o agli eccipienti possono essere associate, ad esempio, a reazioni cutanee generalizzate, angioedema, broncospasmo, ipotensione e shock e possono rappresentare una minaccia per la vita.
Patologie dell'occhio: Una variazione marcata del controllo glicemico può causare una compromissione temporanea della vista, dovuta ad una temporanea alterazione della imbibizione e dell'indice di rifrazione del cristallino.
Il miglioramento a lungo termine del controllo glicemico diminuisce il rischio di progressione di retinopatia diabetica.
L'intensificazione della terapia insulinica e il conseguente repentino miglioramento del controllo glicemico possono tuttavia essere associati ad un peggioramento temporaneo della retinopatia diabetica.
Nei pazienti affetti da retinopatia proliferativa, in particolare in quelli non trattati con la fotocoagulazione, episodi ipoglicemici severi possono causare amaurosi transitoria.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Si possono verificare lipodistrofia e amiloidosi cutanea nel sito di iniezione che rallentano l'assorbimento locale di insulina.
La rotazione continua del sito di iniezione all'interno di una determinata area di iniezione può contribuire a ridurre o prevenire l’insorgenza di queste condizioni (vedere paragrafo 4.4).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Reazioni in sede di iniezione comprendono arrossamento, dolore, prurito, orticaria, edema o infiammazione.
La maggior parte delle reazioni minori alle insuline in sede di iniezione di solito si risolvono nel giro di alcuni giorni o settimane.
Raramente l'insulina può causare ritenzione di sodio ed edema, particolarmente se uno scarso controllo metabolico precedente è stato migliorato con una terapia insulinica intensiva.
Popolazione pediatrica: In generale il profilo di sicurezza nei bambini e adolescenti (età ≤ 18 anni) è simile a quello osservato negli adulti.
Le reazioni avverse riportate dopo la commercializzazione del medicinale comprendono reazioni in sede di iniezione (dolore in sede di iniezione, reazione in sede di iniezione) e reazioni cutanee (rash, orticaria) relativamente più frequenti in bambini e adolescenti (età ≤ 18 anni) rispetto agli adulti.
Non sono disponibili dati clinici sulla sicurezza in bambini di età inferiore a 2 anni.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Per insulina glargine non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte nel corso di studi clinici controllati.
Una grande quantità di dati su donne in gravidanza (oltre 1.000 esiti di gravidanza) indicano che non vi è alcuno specifico effetto avverso di insulina glargine sulla gravidanza né alcuna specifica malformazione o tossicità a carico del feto o del neonato.
Dati sugli animali non indicano tossicità riproduttiva.
Durante la gravidanza può essere preso in considerazione l'utilizzo di ABASAGLAR, se clinicamente indicato.
È essenziale che le pazienti con diabete preesistente o gestazionale mantengano un controllo metabolico soddisfacente durante tutto il corso della gravidanza per prevenire esiti avversi associati all’iperglicemia.
La richiesta di insulina può diminuire durante il primo trimestre e generalmente aumenta durante il secondo e terzo trimestre.
Immediatamente dopo il parto, la quantità di insulina necessaria diminuisce rapidamente (aumenta il rischio di ipoglicemia).
Un attento controllo della glicemia è quindi essenziale.
Allattamento: Non è noto se insulina glargine sia escreta nel latte umano.
Non si prevedono effetti metabolici dell'ingestione di insulina glargine nel neonato/bambino allattato con latte materno dato che insulina glargine, in quanto peptide, è degradata nei singoli aminoacidi nel tratto gastrointestinale umano.
Le donne che allattano con latte materno possono richiedere un aggiustamento della dose di insulina e della dieta.
Fertilità: Studi negli animali non indicano effetti dannosi diretti sulla fertilità. Conservazione
- Prima dell’utilizzo Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Non congelare.
Non mettere ABASAGLAR nel congelatore o a diretto contatto con buste refrigeranti.
Conservare la cartuccia nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Durante l’utilizzo Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 04/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.