29/01/2019

La frittura di pesce? Buona “da morire”

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 29/01/2019 Aggiornato il 29/01/2019

Pollo e pesce fritto sono tra i nemici numero 1 del cuore delle donne. Dobbiamo dire addio a cotoletta & Co?

Girl eating fish for a lunch in the restaurant
Anche tu ami pesce fritto o cotoletta? Attenzione… Una dieta ricca di queste prelibatezze aumenta il rischio di decesso, in particolare per le donne in menopausa. Lo ha dimostrato uno studio americano, pubblicato sulla rivista scientifica “Bmj”.

 

Il fritto fa davvero male?

I cibi fritti sono particolarmente dannossi per il cuore delle donne dai 50 ai 65 ani di età, come ha dimostrato la ricerca che ha esaminato i dati sanitari di 106.966 signore tra i 50 e i 79 anni, seguite dal 1993 al 2017. In questo periodo, nel gruppo preso in esame si sono verificati 31.588 decessi, di cui 9.320 dovuti a problemi di cuore, 8.358 a tumori e 13.880 ad altre cause.
Dalla analisi della dieta delle donne è emerso che mangiare pollo, pesce, ma anche molluschi, patatine o tacos fritti fa aumentare la possibilità di andare incontro a malattie letali, in particolare quelle cardiache.

 

… solo se lo mangi all’americana!

Tranquilla, però, non devi dire addio a tempura e olive all’ascolana, perché lo studio è stato condotto su un gruppo di donne americane. Negli Usa, in media, si mangia almeno una porzione di fritto al giorno, sia esso pollo o merluzzo. Per fortuna in Italia non siamo ancora a questi livelli… anche se purtroppo il consumo di certi cibi sta aumentando anche da noi.
Le donne prese in considerazione per la ricerca si gustavano una o due porzione di fritto al giorno: chi preferiva la carne ha visto aumentare del 12% il proprio rischio cardiovascolare, chi sceglieva invece merluzzo o gamberetti ha avuto un incremento di problemi al cuore del 13% , rispetto a chi non mangiava fritto, o lo consumava solo ogni tanto.

 

E per finire 2 buone notizie

La prima arriva dagli scienziati che hanno condotto lo studio: “Abbiamo identificato una fattore di rischio per la mortalità cardiovascolare (carne e pesce fritti) che si può modificare facilmente”, non servono medicinali, basta cambiare la propria dieta aggiungiamo noi.
La seconda è che lo studio è stato fatto analizzando solo gli effetti di pollo, gamberetti e cozze fritti in grassi ignoti e in produzione industriale. A noi piace pensare che un conto è mangiare i nuggets e un altro le zucchine fritte dalla mamma nell’olio nostrano!