22/03/2019

Ischemia cerebrale, un aiuto dal farmaco per l’asma

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 22/03/2019 Aggiornato il 22/03/2019

Un medicinale che combatte l'asma ripara anche i danni nel cervello provocati da ictus e ischemia

3d rendering of a brain; Shutterstock ID 1031892406
Un medicinale già utilizzato per combattere l’asma sembra essere in grado di curare i danni provocati dall’ischemia cerebrale, uno dei disturbi che possono colpire il cervello e che ancora non hanno una cura perfettamente adeguata.

Una scoperta tutta italiana

A capire che il Montelukast, uno dei farmaci antiasmatici più usati, sia in grado di  rimodellare il tessuto cerebrale dopo un’ischemia è stato un gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Elena Tremoli, docente dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico del Centro cardiologico Monzino, e dalla professoressa Maria Pia Abbracchio del dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari.

L’antiasma “ripara” il cervello

Le studiose hanno scoperto che il farmaco è in grado di riparare le fibre nervose danneggiate dall’ischemia, perché il Montelukast stimola il ripristino della connettività del cervello. Inoltre, il medicinale promuove la maturazione di cellule tipo staminali, cioè in grado di diventare cellule mature capaci di produrre nuova mielina. Questa è la sostanza bianca della nostra mente, che avvolge le fibre nervose e permette la trasmissione di messaggi tra una cellula e l’altra, all’interno del cervello.

Il medicinale sarà “riposizionato”?

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Pharmacological research”, ha dimostrato che il riposizionamento, cioè l’utilizzo di un medicinale per un altro scopo rispetto a quello per cui è in uso, ha avuto ottimi effetti sui topi transgenici. La strada intrapresa per un’applicazione clinica su persone che hanno avuto un ictus o un’ischemia cerebrale è ancora lunga ma, considerando che Montelukast è un farmaco già presente in commercio e caratterizzato da ottima tollerabilità, le premesse sono promettenti.