08/07/2019

Gravidanza, chi nasce qui è più a rischio malformazioni

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 08/07/2019 Aggiornato il 08/07/2019

Un rapporto dell'Istituto superiore di sanità evidenzia i luoghi più inquinati, dove i bambini hanno più possibilità di nascere malati

Taranto is the capital of the Province of Taranto and is an important commercial port as well as the main Italian naval base

L’ambiente in cui si vive influisce molto sulla nostra salute, soprattutto in gravidanza. Per questo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) controlla costantemente la salute di adulti e bebè nati in zone particolarmente inquinate. Questi luoghi sono 45, in termini tecnici vengono chiamati “Siti di interesse nazionale per le bonifiche”, la cui sigla è Sin. Dall’ultimo rapporto  dell’Iss è emerso che in 15 Sin c’è un aumento delle malformazioni congenite alla nascita.

Più malattie tra i bebè nati nei Sin

Dal 5° rapporto dell’Iss “Progetto Sentieri” sulla salute della popolazione residente nei 45 Sin è emerso che in alcuni di essi c’è un aumento di malformazioni congenite, che portano a “malattie molto rare o ad anomalie a carico del sistema nervoso e degli arti”. Tra i luoghi più inquinati d’Italia, per fortuna, molti hanno iniziato varie bonifiche che hanno migliorato la salute di chi ci vive e, di conseguenza, anche dei bambini che nascono in certi posti;alcuni però restano sotto la lente di ingrandimento.

I luoghi più inquinati sono 7

Tra i posti più inquinati presi in considerazione dal 2002 al 2015 è emerso che quelli con maggiore presenza di bambini nati con malformazioni sono: Gela, i laghi di Mantova, Livorno, Manfredonia, Milazzo, Piombino, Taranto.  Dal rapporto dell’Istituto superiore di Sanità, però, si evince che  altri Sin hanno magari meno malformazioni tra i neonati, ma più tumori tra gli adulti. Il testo completo si può trovare sul sito web dell’Istituto superiore di Sanità, dove è riportato l’intero rapporto “Progetto Sentieri”.

Le zone dove la situazione è migliorata

Dalla Lombardia…

Per fortuna molte Asl si sono date da fare e tanti Sin ormai hanno quasi risolto i loro problemi con l’inquinamento. È il caso di Brescia, per esempio,  dove dai primi anni del 2000 è iniziata una bonifica e varie restrizioni, anche alimentari, per gli alti livelli di Pcb, una sostanza cancerogena prodotta da un’industria locale. Oggi i livelli di Pcb nel sangue dei bresciani sono molto diminuiti e continuano a essere in fase decrescente.

…alla Sicilia

Anche nel Sin di Biancavilla (Ct), per decenni la popolazione è stata esposta a fibre di fluoro-edenite, un minerale che provoca il mesotelioma e che veniva estratto da una cava locale. Dopo la chiusura di quest’ultima e la bonifica delle strade circostanti, fatte con gli scarti di lavorazione della cava, nella zona sono diminuiti i casi di questo tumore ai polmoni.