Grasso viscerale: è pericoloso per il cuore?
Il grasso che si accumula nelle anse intestinali delle persone in sovrappeso è stato messo in relazione con un maggiore rischio di ipertensione, angina pectoris, infarto.
Caro dottore,
è vero quel che ho sentito dire, cioè che il grasso viscerale, che si accumula nelle anse dell’intestino quando si ingrassa arrivando a superare di molto il peso ideale, è dannoso per il cuore? Grazie se vorrà rispondermi.
Dottor Giulio Pompilio
Gentile signora,
quello che “si dice” corrisponde, almeno in parte, al vero. La quantità di grasso viscerale e, in particolare, la quantità di grasso che si accumula in corrispondenza delle anse intestinali, è stato legato in alcuni lavori scientifici ad un aumento della mortalità in generale e anche a quella cardiovascolare.
Recentemente, una autorevole pubblicazione scientifica ha puntualizzato che un incremento della massa grassa viscerale è associato ad un rischio aumentato di ipertensione, angina pectoris ed eventi cardiaci acuti, come l’infarto. In aggiunta, è stata notata un’associazione con il diabete e la dislipidemia.
Credo prima di tutto che sia un’evidenza di buon senso e di conoscenza comune che l’accumulo di grasso sia dannoso per l’organismo e incida sulla qualità e sulla durata della vita. Il grasso viscerale non rappresenta naturalmente un’eccezione. La scienza però ci aiuta a capire i meccanismi e le implicanze che certi particolari “depositi” hanno sul benessere del nostro organismo. Conoscere la pericolosità di un accumulo di grasso viscerale può metterci, per esempio, in allerta su quanto sia importante limitarlo o prevenirlo e quindi suggerire di seguire le regole fondamentali per mantenere il peso forma: fare un’attività fisica che garantisca solo benefici senza stressare il fisico (camminare, pedalare, nuotare), seguire una dieta varia, ben bilanciata e ragionevolmente calorica. Con cordialità.
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