Ernia, qui “riparano” la pancia in modo soft
All'ospedale San Carlo di Milano hanno messo a punto una tecnica che cura ernia, laparocele e diastasi senza tagli e con ricoveri più brevi
Si opera senza tagliare
La nuova metodica è in grado di correggere i grossi difetti delle pareti interne dell’addome, che si sono formati a causa di interventi chirurgici o dopo il parto. La novità è che non è più necessario “tagliare” la pancia del paziente, ma si opera per via endoscopica, cioè si introducono gli strumenti chirurgici attraverso un piccolo foro e li si guida con una minitelecamera, inserita anch’essa tramite un forellino nella cute.
Si viene dimessi prima
La tecnica soft è stata messa a punto da Marco Stella, direttore del dipartimento area chirurgica dell’azienda socio sanitaria territoriale e da Federico Fiori, chirurgo al San Carlo di Milano. “I risultati sono ottimi – spiega il dottor Stella – Abbiamo riscontrato l’immediata riduzione dei sintomi correlati e, in molti casi, anche la scomparsa”. Di solito, per questo tipo di operazione servono almeno 5 giorni di ricovero, ma con la nuova tecnica dopo 24-48 ore si viene già dimessi.
È utile anche dopo il parto
L’endoscopia Tesar si può impiegare anche per curare la diastasi, ossia la separazione dei muscoli retti addominali che interessa il 33% delle donne dopo il parto, ma che può colpire pure molti uomini. Anche in questo caso la nuova metodica evita le ferite classiche degli interventi standard e le infezioni che, a volte, possono allungare i tempi di guarigione.
Un succeso made in Italy
La tecnica tutta italiana ha meritato la pubblicazione sulla rivista scientifica “Journal of Laparoendoscopic and Advanced Surgical Techniques” e già molti ospedali italiani e stranieri, tra cui molti russi, hanno chiesto agli inventori di condividere la loro esperienza.
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