Le cure naturali per il mal di testa
Diverse strade per curare soprattutto i mal di testa non invasivi senza l'uso di farmaci
Soprattutto quando il mal di testa non è particolarmente intenso o invalidante, si può provare anche a ricorrere alle medicine dolci. Sebbene non tutto il mondo scientifico concordi sulla loro reale utilità, sono oggetto di studio in centri universitari che si occupano di terapie complementari, sia in Italia sia all’estero.
L’agopuntura
L’agopuntura è una tecnica di origine indiana, secondo cui tutti gli organi interni comunicano con l’esterno attraverso la cute, in particolare tramite i meridiani energetici, i canali attraverso i quali scorre l’energia vitale: il Qi. L’insieme dei meridiani può essere paragonato a una rete di irrigazione: se il sistema viene trascurato, l’acqua che scorre nei fossati evapora oppure, se si crea un blocco, straripa. Allo stesso modo il sistema di meridiani può entrare in crisi causando uno squilibrio del Qi e, presto o tardi, un danno alla salute.
Per fare in modo che il Qi scorra liberamente in tutto l’organismo bisogna stimolare determinati punti, attraverso aghi sottili e molto flessibili che vengono inseriti, più o meno in profondità, nella cute. Tradizionalmente l’agopuntura viene utilizzata per curare dolori e disturbi generali, proprio come il mal di testa. Secondo gli studi, questa tecnica rende la persona meno vulnerabile a sensazioni dolorose e sensitive, aiutandola quindi a controllare meglio la cefalea. Può essere usata al bisogno, durante un attacco acuto, per calmare i sintomi, ma soprattutto per la prevenzione.
L’omeopatia
L’omeopatia è una medicina naturale che si occupa della diagnosi e della cura di diversi disturbi utilizzando rimedi del mondo vegetale, minerale o animale, opportunamente diluiti e dinamizzati, secondo una filosofia non convenzionale.
In linea generale, i rimedi indicati di seguito vanno assunti sotto forma di globuli o granuli diluiti alla 5, 7 o 9 CH (in farmacia si trovano già pronti): occorre prendere tre granuli tre volte al giorno, a stomaco vuoto, fino a miglioramento della situazione. Successivamente, per una cura preventiva, si possono usare rimedi più diluiti, dalla 30 CH alla 200 CH, che hanno un’azione più profonda e duratura nel tempo.
Le sostanze più utilizzate
La cura non può essere mai generalizzata, però, in linea di massima, si può dire che secondo chi si occupa di questa metodica, sono utili tutti i rimedi che migliorano la circolazione, soprattutto nelle donne, ossia:
– Sanguinaria, efficace per le cefalee accompagnate da vampate di calore, nausea e vomito,
– Gelsemium, utile quando sono presenti anche vertigini, congestione al viso e disturbi visivi:
– Cimicifuga, che va bene contro le cefalee molto intense che coinvolgono la regione che va dal vertice della testa alla nuca, tipiche dell’inizio della menopausa.
– Per il mal di testa da stress e da sovraccarico di lavoro, che è più forte al risveglio e colpisce soprattutto il lato destro, si può usare Nux vomica.
– Belladonna è indicato, per i dolori pulsanti aggravati da luce, movimento, rumore, mentre Iris versicolor cura il mal di testa del sabato e della domenica, che può essere accompagnato da vomito.
– Per le cefalee dovute a un abuso alimentare sono molto utili Bryonia e Nux vomica.
– In caso di cervicale, si può provare Arnica, che è ottima contro tutti i tipi di dolori muscolari e le contratture.
La fitoterapia
Si tratta di una disciplina naturale che cura vari disturbi utilizzano prodotti vegetali, estratti delle erbe o dalle piante. In linea di massima, i rimedi consigliati di seguito possono essere presi, a seconda della concentrazione, alla dose di due/tre compresse al giorno oppure di 25/50 gocce di tintura madre due/tre volte al giorno, fino a quando ci si sente meglio.
Le erbe possono essere usate anche sotto forma di tisana (due-tre volte al giorno), da sole o in associazione: mettere un cucchiaino di derivato secco di ciascuna erba in una tazza di acqua bollente per qualche minuto, poi filtrare.
Le sostanze più utilizzate
– Secondo chi si occupa di fitoterapia, il Ribes nigrum è indicato per qualsiasi forma di cefalea, infatti, ha proprietà antinfiammatorie.
– Quando il mal di testa dipende da affaticamento e spossatezza, è utile il Guaranà, psicostimolante e tonico. Non va usato, però, nelle persone ansiose perché può creare agitazione.
– L’Artiglio del diavolo, la Spirea ulmaria e l’estratto di Salice sono consigliati contro le emicranie, in particolare se associate a disturbi reumatici.
– La cefalea che deriva da una sofferenza del collo e del tratto cervicale può trarre giovamento dall’uso del Pinus Montana, una pianta che aiuta a ridurre le contrazioni muscolari.
– Salvia, Tarassaco, Carciofo, Cardo mariano, Anice e Cumino sono ritenute molto efficaci quando il mal di testa dipende da problemi digestivi: infatti, facilitano il lavoro del tratto digerente.
– La Melissa è indicata in presenza di cefalea, stanchezza eccessiva, tensione nervosa, contratture muscolari e viscerali.
Lo shiatsu
Il massaggio shiatsu consiste in una serie di pressioni localizzate esercitate con le dita o con i palmi della mano. Secondo chi si occupa di questa metodica, la cefalea è dovuta a un ristagno di energia nella testa: per far scomparire il dolore, dunque, bisogna far defluire questa energia verso il basso.
Lo shiatsu si riceve vestiti, in un ambiente tranquillo. La pressione è piuttosto forte, ma non causa dolore, e viene mantenuta per venti-trenta secondi. Ha senso soprattutto in chiave preventiva, come tecnica complementare.
Il training autogeno
Il training autogeno è una tecnica di rilassamento, che deriva dall’ipnosi e dall’autocondizionamento. Consiste nell’esecuzione di particolari esercizi mentali che devono essere appresi in modo graduale e con allenamento costante, e che permettono di raggiungere uno stato psicofisico di calma, lo stato autogeno, appunto.
Questa tecnica rende la persona più preparata a reagire in caso di eventi stressanti. A livello fisico, diminuisce o sopprime alcune sensazioni dolorose, favorisce il rilassamento muscolare e aiuta a recuperare le energie. Recenti studi ne hanno valutato l’efficacia, specie nelle cefalee in età pediatrica. Questo metodo è consigliato anche dalle società scientifiche che si occupano delle linee guida per la cura delle cefalee.
Il massaggio cinese
Un aiuto d’urgenza per attenuare un attacco di mal di testa può derivare dal massaggio cinese. In pratica, si deve premere per cinque-dieci minuti, un punto situato nell’incavo della mano (sia destra sia sinistra), tra il pollice e l’indice. La pressione deve essere costante e va effettuata con la punta del pollice dell’altra mano massaggiando molto lentamente in modo circolare.