23/10/2017

I benefici del riposo

Dormire bene promuove positività e previene diversi fattori di rischio per la nostra salute

La mattina ci si alza stanchi, con un cerchio alla testa, senza energie? Probabilmente si è dormito male. Chi soffre d’insonnia, infatti, non riesce a trarre beneficio dal riposo notturno, un momento importante di rigenerazione che permette all’organismo di recuperare le energie spese nelle attività quotidiane e aiuta il cervello a registrare e consolidare le esperienze vissute. Ma non solo. Ecco tutti i benefici del sonno.

Fa bene al cuore

Dormire bene contribuisce innanzitutto a proteggere dalle malattie cardiovascolari.

Questo perché durante il sonno (in particolare, durante il sonno profondo) la pressione arteriosa diminuisce (per poi alzarsi) e l’attività cardiaca rallenta, permettendo al sistema cardiovascolare di riposarsi e rigenerarsi.

Non solo: in chi ha un riposo ristoratore e sufficiente, il cortisolo non supera le soglie limite. Si tratta dell’ormone coinvolto nella capacità dell’organismo di rispondere allo stress che, se aumenta, fa innalzare anche l’attività cardiaca e la pressione.

Riduce l’appetito

Pochi lo sanno, ma il sonno contribuisce a regolare l’appetito. Nelle ore di riposo, infatti, viene prodotta la leptina, una sostanza che blocca lo stimolo della fame. Durante la veglia, al contrario, viene liberata la grelina, che aumenta l’appetito.

La conferma degli effetti benefici del riposo sul peso arriva da un grande studio americano secondo cui dormire bene aiuta a non ingrassare. I ricercatori hanno spiegato che le persone che riposano poco introducono più calorie rispetto a chi non ha carenze di sonno.

Aumenta le difese

Nella fase del sonno profondo si verifica una buona produzione di citochine, sostanze di difesa.

Se il sonno profondo manca o è scarso, la quantità di citochine prodotte è troppo bassa: l’organismo, di conseguenza, è più soggetto alle malattie. Ecco perché durante una convalescenza si consiglia di riposare il più possibile: si tratta del miglior modo per stimolare le difese naturali.

Dati recenti, inoltre, dimostrano che i soggetti che prima e dopo una vaccinazione sono sottoposti a una privazione anche parziale del sonno sviluppano meno anticorpi rispetto a quelli che dormono bene. Gli anticorpi sono proteine difensive (una sorta di armi) prodotte dal sistema immunitario contro gli antigeni, vale a dire contro i nemici dell’organismo, come virus, batteri, miceti o altri microrganismi aggressivi.

Migliora la sintesi proteica

Nella prima parte del sonno viene liberato il Gh, l’ormone della crescita che, oltre a essere responsabile dell’accrescimento dei bambini, è anche coinvolto nella regolazione della sintesi proteica negli adulti. La sintesi proteica è il meccanismo attraverso il quale il contenuto genetico delle cellule si trasforma in proteine, necessarie per svolgere numerose funzioni biochimiche.

Promuove l’attività cerebrale

Durante il sonno Rem, il cervello è in iperattività: rielabora le esperienze vissute durante la giornata e attiva i processi cognitivi. Ma per la memoria è importante anche il sonno non-Rem profondo, che serve a depositare le informazioni utili e a eliminare quelle ritenute non importanti.

Attiva la tiroide

Mentre si riposa, l’organismo produce il Tsh, l’ormone che stimola l’attività della tiroide.

Dormire bene, dunque, significa anche favorire il buon funzionamento di questa ghiandola.

Protegge la vista

Durante il sonno, il tono muscolare di tutto il corpo diminuisce, così da permettere ai muscoli stessi di ricaricarsi e di mantenersi perfettamente attivi. Anche i muscoli degli occhi, che hanno il compito di regolare la messa a fuoco degli oggetti, sono interessati da questo processo. Ecco perché dormire bene vuol dire anche proteggere la vista.

Regala buonumore

Solitamente le persone che riescono a riposare bene sono più allegre e socievoli, godono di un buon tono dell’umore e hanno meno probabilità di essere irritabili, ansiose, depresse.

Inoltre, sono ovviamente meno stanche e più attive e riescono a vivere in maniera più intensa le giornate. Stando a un recente studio statunitense, a giovarne è anche il partner. Infatti, chi ha carenze di sonno si sente poco riconoscente e poco “vicino” al proprio compagno.

I rischi di chi dorme poco

Una persona che dorme poco o male non può usufruire di un importantissimo momento di rigenerazione e, di conseguenza, può andare incontro a una serie di disturbi.

Già dopo due notti senza sonno la persona presenta una marcata sonnolenza diurna, irritabilità e umore depresso; dalla terza notte in poi insorgono allucinazioni, irritazioni degli occhi e delle palpebre, possibili tremori, sbalzi d’umore e stati di coscienza alterata. A lungo termine, poi, le conseguenze del cattivo riposo sono molteplici. Ecco le principali.

Sbalzi di pressione

Chi è insonne o soffre di frequenti risvegli ha sbalzi di pressione anomali, che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e possono condurre all’ipertensione arteriosa.

Disturbi cardiovascolari

Se il sonno è scarso o frammentato, il muscolo cardiaco e tutto l’apparato circolatorio sono soggetti a un superlavoro, che con il passare del tempo si può tradurre in disturbi cardiovascolari come infarto, angina e ipertensione.

Stress

L’insonnia provoca un aumento del cortisolo, l’ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che gioca un ruolo importante nella risposta allo stress. L’aumento del cortisolo non provoca solo maggiore tensione, ma anche iperattività cardiaca, predisponendo così all’ipertensione.

Cali di memoria

Le persone che dormono poco e/o male, durante la giornata sono soggette a scarsa concentrazione, cali di memoria, difficoltà di rendimento nello studio o sul lavoro.

Riduzione delle difese

Gli studi hanno dimostrato che un soggetto perfettamente sano, dopo aver perso cinque ore di sonno, produce meno cellule del sistema immunitario, ed è quindi più soggetto a malattie.

Cattivo umore

I problemi derivati da un cattivo sonno si riversano anche nella vita privata della persona, che diviene meno disponibile, più incline al cattivo umore e alla depressione, si assenta dal lavoro il doppio delle volte, ed è di conseguenza meno produttiva.

Invecchiamento precoce

In chi dorme poco si assiste a una riduzione della produzione dell’ormone della crescita (cioè l’ormone Gh), utilizzato dall’organismo per riparare la pelle e per formare nuovo tessuto osseo e muscolare.

Problemi alla tiroide

La privazione di sonno causa una diminuzione nella produzione, da parte dell’ipofisi (una ghiandola del cervello), del Tsh, l’ormone che stimola e controlla l’attività della tiroide. Chi soffre di insonnia può, quindi, andare incontro a disfunzioni della tiroide.

Disturbi alla vista

Durante il sonno, il tono muscolare diminuisce per dare modo ai muscoli stessi di ricaricarsi e di mantenersi perfettamente attivi. Se i muscoli degli occhi non riescono a rigenerarsi in modo sufficiente di notte, di giorno la persona può essere soggetta a difficoltà nella visione.