13/02/2018

Come è fatto l’apparato urinario

L’apparato urinario è l’insieme degli organi che hanno il compito  di tenere pulito il sangue eliminando, attraverso l’urina, le scorie che diversamente lo inquinerebbero, intossicando l’organismo che dal sangue è ossigenato e nutrito.

L’apparato urinario è suddiviso in vie urinarie alte e basse. Ecco gli organi che lo compongono.

I reni

Sono, insieme agli ureteri, le strutture che formano le alte vie urinarie. Situati nella zona posteriore dell’addome, ai lati della colonna vertebrale, all’altezza dei lombi, sono lunghi circa 12 centimetri e hanno una forma simile al fagiolo.

Il loro compito principale è di depurare il sangue: questo, quando passa attraverso di essi deposita le sue scorie, che poi vengono allontanate con le urine che il rene stesso produce.

La struttura interna, che funziona da filtro, si chiama nefrone: è composto da un glomerulo renale e da una capsula, detta di Bowman.

Il glomerulo renale, sferico, è costituito da una fitta rete di sottilissimi vasi sanguigni arteriosi, mentre la capsula è l’involucro che lo avvolge.

I reni producono anche l’eritropoietina, un ormone che favorisce la formazione dei globuli rossi e della renina, sostanza che interviene nella regolazione dell’equilibrio del sodio e della pressione sanguigna.

Gli ureteri e bacinetti

Sono due canali che hanno origine dai reni stessi e decorrono verso il basso, parallelamente alla colonna vertebrale, mettendo in comunicazione i reni con la vescica.

Attraverso di essi l’urina prodotta dal rene raggiunge la vescica, grazie a una spinta attiva  chiamata “peristalsi ureterale”.

I bacinetti renali o pelvi renali sono le strutture interne ai reni, dalla forma a imbuto, che si prolungano verso il basso fino a formare gli ureteri.

La vescica

Fa parte, insieme con l’uretra, delle basse vie urinarie. È un organo cavo, di forma sferica, situato dietro al pube in prossimità dell’ultimo tratto dell’intestino. Nella parte inferiore, la vescica è dotata di un collo che si apre e si chiude: da qui l’urina raggiunge l’uretra e  viene eliminata all’esterno.

La sua struttura è molto elastica ed estensibile: quando è piena di urina si dilata, mentre quando si svuota rimpicciolisce.

L’uretra

È l’ultimo tratto delle vie urinarie. È il condotto, collegato alla vescica, attraverso cui l’urina, proveniente dagli ureteri, raggiunge l’esterno.

Nelle donne l’uretra è lunga circa 4-5 centimetri e la sua apertura è situata nella vagina.

Negli uomini l’uretra è molto più lunga, e suddivisa in più sezioni: anteriore, bulbare, membranosa, sfinterica e intraprostatica. Essa costituisce una via di transito sia per l’urina sia per lo sperma.

Il meccanismo della minzione

È detta minzione l’espulsione dell’urina dalla vescica.

Lo stimolo che la precede è determinato dal graduale aumento di volume della vescica, che si verifica man mano che l’urina proveniente dai reni entra in essa.

Quando le pareti della vescica si distendono, particolari neuroni (cellule nervose) situati nel tessuto muscolare che forma le pareti della vescica, inviano al midollo spinale un segnale detto di “vescica piena”. A questo punto si avverte l’urgenza di fare pipì.

Poiché lo sfintere che collega la vescica all’uretra è costituito da muscoli volontari, cioè che si muovono a comando, è possibile opporsi allo stimolo e trattenere l’urina almeno per un po’ di tempo.

Nel momento della minzione, il cervello invia allo sfintere che chiude la vescica l’ordine di aprirsi e, contemporaneamente, ordina alle pareti della vescica di contrarsi per favorire l’emissione dell’urina. Il muscolo che fa contrarre la vescica al momento dell’emissione dell’urina si chiama “detrusore”.  

In condizioni normali, l’urgenza di urinare si manifesta quando nella vescica sono presenti almeno 150 millilitri di urina. Nell’organo, comunque, ce ne stanno fino a 600.

Dizionario dei termini medici

Sono numerosi i termini medici che definiscono manifestazioni legate all’apparato urinario. Ecco i più comuni.

Anuria: mancata emissione delle urine. Può essere causata da un’ostruzione completa delle vie urinarie, dovuta per esempio a calcoli oppure, più frequentemente, da un’insufficienza renale.

Batteriuria: presenza di batteri nelle urine.

Cistite: infiammazione della vescica.

Cistoscopio: strumento utilizzato per esaminare la vescica.

Diuretico: sostanza che provoca un aumento della produzione di urina.

Ematuria: presenza di sangue nelle urine.

Enuresi: emissione involontaria di urina. Per enuresi notturna s’intende quella che accade durante il sonno.

Incontinenza urinaria: impossibilità di controllare l’emissione di urina.

Insufficienza renale: incapacità del rene di continuare a svolgere con efficienza il suo compito.

Minzione: emissione di urina. È la definizione medica della popolare locuzione “fare pipì”.

Oliguria: produzione scarsa di urina.

Pielonefrite: infiammazione dei bacinetti renali e dei reni.

Piuria: presenza di pus nell’urina.

Poliuria: aumento della produzione di urina.

Pollachiuria: aumento della frequenza dello stimolo alla minzione, che però non corrisponde automaticamente a una maggiore quantità di urina emessa nell’arco delle 24 ore.

È uno dei sintomi più caratteristici della cistite.

Stranguria: emissione di urina accompagnata da dolore.

Uremia: presenza anomala nel sangue di sostanze che normalmente vengono eliminate con l’urina.