La rosacea
Cosa è la rosacea: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure e la prevenzione
Si tratta di una particolare forma di acne caratterizzata da zone del volto infiammate, che viene detta rosacea proprio a causa degli arrossamenti che provoca sulla pelle.
L’esposizione al sole è deleteria per i soggetti che soffrono di acne rosacea. Sembra addirittura che il sole favorisca l’insorgenza della malattia. I raggi ultravioletti, infatti, possono colpire i tessuti connettivo, linfatico e sanguigno e contribuire alla vasodilatazione.
Inoltre il passaggio dal freddo al caldo, in inverno per il riscaldamento e in estate per l’aria condizionata, facilita il flushing (arrossamenti improvvisi).
I sintomi
Chi ne è colpito viene spesso scambiato per una persona che beve molto: l’acne rosacea causa, infatti, arrossamenti in viso, papule e rigonfiamenti attorno al naso. Nel dettaglio, i sintomi principali sono:
- arrossamenti della cute accompagnati da una sensazione di calore e bruciore. Questi possono essere episodici (in tal caso si parla di flushing, che si verifica con gli sbalzi di temperatura) o persistenti;
- couperose, cioè dilatazione dei capillari del volto (teleangectasie);
- papule (rilievi cutanei solidi e rossi);
- pustole (papule con la punta gialla, uguali ai foruncoli dell’acne);
- ipertrofia del naso (rinofima), edema facciale e complicazioni oculari. Si tratta però di sintomi più rari, che compaiono solo in pochi casi.
Pur essendo per certi versi simili, l’acne volgare e la rosacea non sono uguali. La rosacea, infatti, a differenza dell’acne, non si manifesta mai con comedoni. Inoltre, la pelle colpita da acne è di solito grassa, mentre quella affetta da rosacea è più frequentemente secca.
Ne esistono 4 forme
La US National Rosacea Society ha distinto quattro sottotipi di rosacea. I più comuni sono i primi due.
- I: rosacea eritemato-teleangectasica: è caratterizzata da un eritema persistente a livello del volto, spesso associato alla formazione di teleangectasie.
- II: rosacea papulo-pustolosa: si manifesta con eritema persistente al quale si associano caratteristiche alterazioni cutanee di tipo infiammatorio quali papule o pustole, localizzate soprattutto nelle regioni centrali del volto o vicino a bocca, naso e occhi.
- III: rosacea fimatosa: l’acne è fimatosa quando compaiono grossi noduli infiammatori. Questa forma è caratterizzata da rigonfiamento della pelle con conseguente alterazione del profilo del volto (in genere attorno al naso).
- IV: rosacea oculare: I principali sintomi di questa forma sono occhi rossi e acquosi, sensazione di corpi estranei, dolore o bruciore, secchezza, prurito, congiuntivite.
Più colpite le donne
La rosacea è una malattia infiammatoria della pelle che interessa soprattutto le regioni centrali del volto caratterizzate da un’elevata concentrazione di ghiandole sebacee: guance, mento, naso e parte centrale della fronte.
Questa dermatosi predilige il sesso femminile, anche se le forme più severe interessano i maschi. Si manifesta soprattutto fra i 30 e i 50 anni e interessa più frequentemente le popolazioni di pelle chiara, come irlandesi, scandinavi, scozzesi e inglesi.
Le cause principali
Ancora oggi, non si conoscono ancora con esattezza le cause all’origine di questa eruzione. Probabilmente le cause sono multifattoriali. Ecco le più comuni.
- familiarità: il 30-40% delle persone colpite da rosacea ha un parente affetto dalla stessa malattia;
- disturbi della microcircolazione: la malattia ha sicuramente dei legami con la salute del sistema vascolare. Infatti, i primi sintomi della rosacea sono arrossamenti dovuti ad alterazione dei flussi venosi (vasodilatazione e vasocostrizione), le prime lesioni a livello cutaneo e congiuntivale sono rappresentate da dilatazioni dei capillari e le persone affette da rosacea soffrono spesso di emicrania (mal di testa di origine vascolare);
- infezione da Helicobacter pylori (Hp): in alcuni studi è stata rivelata un’alta percentuale di persone colpite sia da rosacea sia da ulcera gastrica da Hp, inoltre si è assistito a un miglioramento della dermatite dopo l’eliminazione dell’Hp;
- proliferazione dell’acaro Demodex follicolorum: questo acaro è molto frequente nelle persone colpite da rosacea;
- altri fattori, come ansia, stress, problemi del sistema immunitario.
Le cure
La rosacea è una malattia cronica, che non può essere curata in modo definitivo. Tuttavia, può essere tenuta sotto controllo con creme o gel, in genere da applicare un paio di volte al giorno sulla zona interessata. Solitamente, sono a base di antibiotici, che hanno azione antinfiammatoria, e di antimicrobici, in particolare il metronidazolo, che agisce sull’acaro Demodex Folliculorum.
Nei casi più seri, il medico può prescrivere farmaci a livello sistemico (antibiotici orali e metronidazolo), che vanno assunti per tempi lunghi. In queste situazioni è utile anche il trattamento laser per le teleangectasie o i capillari dilatati.
Il raggio laser è molto potente e coerente, cioè concentrato in una determinata direzione di propagazione. In particolare, tra i tanti tipi di laser disponibili, i più indicati sono il laser KTP, il Dye Laser ed il Neodimio-Yag. Essi sfruttando lunghezze d’onda particolari e sono superselettivi per l’emoglobina, vaporizzano cioè i vasi capillari senza lasciare cicatrici.
Anche l’acido azelaico in gel al 15% è molto efficace nel trattamento della rosacea: agisce, infatti, su un gran numero di lesioni e continua a migliorarle nel tempo. Il prodotto va applicato due volte al giorno, in piccola quantità sulla aree da trattare. Il gel si stende con un leggero massaggio.
Le regole di prevenzione
- Innanzitutto, è buona norma cercare di evitare, per quanto possibile, i fattori scatenanti associati all’insorgere della malattia e cioè: temperature estreme; esposizione al sole; stress emotivi; bevande alcoliche; bevande molto calde; cibo speziato.
- Le persone che soffrono di rosacea possono truccarsi, l’importante è scegliere prodotti non aggressivi. Vanno evitati i trucchi che contengono alcol, mentolo, fragranze e sostanze grasse: possono irritare la pelle.
- Per una corretta pulizia della pelle, è bene utilizzare piccole quantità di detergenti leggeri (non troppo ricchi di principi attivi) non schiumogeni (che non facciano schiuma), diluendoli in acqua tiepida.
- Se la pelle presenta segni di irritazione, è importante usare prodotti lenitivi e anti-infiammatori non cortisonici.
- Per asciugarsi utilizzare un asciugamano morbido e pulito, picchiettandolo gentilmente sul viso.
- Non sfregare la pelle.
- Per togliere il make up, dopo aver usato il latte detergente, è meglio sciacquare la faccia con abbondante acqua corrente tiepida.
- D’estate, specialmente al mare, si dovrebbe limitare l’esposizione al sole e ci si dovrebbe proteggere sempre con fotoprotettivi a schermo molto alto, meglio se consigliati dal dermatologo (perché alcuni prodotti favoriscono la comparsa di arrossamenti).