La candida
Cosa è la candida: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure e la prevenzione
Quella che comunemente è chiamata candida, in realtà in termini medici è un’infezione definita “candidosi”. Si manifesta soprattutto nella zona genitale femminile, ma può colpire anche altre zone come le ascelle oppure il cavo orale.
Le cause
Si tratta di un’infezione provocata dalla Candida albicans, un fungo presente normalmente nell’organismo, specie nelle zone più umide, come i genitali, il cavo orale, la pelle e la mucosa intestinale.
In condizioni normali la candida è in equilibrio con gli altri microrganismi ed è del tutto innocua. Può succedere però che diventi più aggressiva e rompa tale equilibrio. Ciò accade più frequentemente in caso di sudorazione abbondante, cattive abitudini igieniche (come contatto prolungato con il costume bagnato), ricorso a terapie antibiotiche prolungate, uso di alcuni farmaci (come pillola anticoncezionale, cortisone, antinfiammatori e inibitori di pompa protonica per lo stomaco), dieta scorretta.
I sintomi
La candidosi può manifestarsi in tanti modi differenti. Nella maggior parte dei casi colpisce i genitali femminili, causando perdite biancastre, dense, caseose con forte irritazione, bruciore e prurito a livello genitale. Nelle forme più acute di infezione può capitare che compaiano sulla pelle delle chiazze rosse.
Per quanto riguarda la candidosi cutanea, è più frequente nelle aree intertriginose come ascelle, inguine e pieghe glutee (tipica quella da pannolino). Si manifesta con chiazze arrossate, spesso pruriginose ed eritematose.
Può interessare infine anche il cavo orale con macchioline biancastre simili a residui di latte: in questo caso riguarda soprattutto i lattanti e prende il nome comune di mughetto.
Le cure
Se è colpita la vagina, il ginecologo può diagnosticare l’infezione dai sintomi o aiutarsi con la ricerca del fungo al microscopio. Nel corso della visita, introduce in vagina il colposcopio, uno strumento che permette di controllare la presenza delle tipiche macchie bianche.
Lo specialista può eseguire anche il tampone vaginale, prelevando dalla mucosa vaginale un piccolo campione di secreto, che viene poi inviato al laboratorio per essere analizzato.
L’infezione vaginale da Candida va curata subito, perché può diventare recidivante e ripresentarsi anche a distanza di mesi.
Si utilizzano farmaci antimicotici a base di clotrimazolo o miconazolo, da applicare localmente, in pomata od ovuli, oppure si assumono per bocca farmaci a base di itraconazolo o fluconazolo. La cura, da seguire due volte al giorno , dura una settimana-dieci giorni.
In caso di mughetto, basta rivolgersi al medico di base o al pediatra. La cura consiste nell’applicazione di un gel a base di econazolo.
La prevenzione
- Lavarsi le mani sia prima sia dopo essere andati in bagno.
- Non indossare pantaloni troppo stretti e indumenti poco traspiranti, terreni fertili per le micosi.
- Preferire biancheria di cotone bianco, cercando di riservare pizzi e colori a occasioni speciali.
- In spiaggia e in piscina cambiare sempre il costume bagnato quando si esce dell’acqua.
- Eliminare latte e formaggi vaccini a pasta molle.
- Ridurre il consumo di dolci, prodotti lievitati e fermentati: la Candida si nutre di lieviti e zuccheri. Evitare anche le patate e le carote lessate (ad alto indice glicemico).
- Preferire farine integrali (pasta, pane, fette biscottate eccetera) e frutta a basso indice glicemico (sì alle mele, preferibili all’uva, ai fichi, alle banane).
- Assumere fermenti lattici probiotici come il Rhamnosus e il Casei che, rafforzando la flora batterica “buona”, aiutano a tenere sotto controllo lo sviluppo dei funghi.