Chiamato anche carcinoma basocellulare o epitelioma basocellulare, in quanto ha origine nelle cellule basali (cioè le cellule germinative alla base dell’epidermide), è il tumore cutaneo più frequente nella razza bianca. Sono più colpiti i soggetti di sesso maschile con pelle chiara ed efelidi.

È una forma maligna, ma in genere non dà metastasi, anche se può estendersi superficialmente e in profondità, compromettendo la funzionalità delle strutture vicine.

I sintomi

Si forma soprattutto nella zona del capo e del viso, in particolare su naso e orecchie ed è quindi opportuno effettuare una diagnosi tempestiva che non obblighi a interventi di tipo chirurgico invasivi.

Si presenta spesso sotto forma di papula, chiazza o nodulo di colore perlaceo, translucido, rosato, dalla superficie liscia, ma anche squamosa o ulcerata. Ne esistono infatti numerose forme cliniche.

Qualche volta può essere pigmentato e venire scambiato per un melanoma. Rispetto al melanoma è però molto meno grave e più facilmente curabile. Infatti, ha una crescita molto lenta e localizzata nella sede di origine: solo molto raramente danno origine a metastasi.

Come riconoscerlo

Il basalioma non è facilmente riconoscibile, poiché mostra somiglianze con lesioni benigne. È quindi bene rivolgersi al dermatologo se:

– una ferita spontanea di piccole dimensioni sanguina oppure forma una crosticina o rimane aperta per tre settimane o più;

– compare una piccola macchia tendente al rossastro che causa prurito;

– si nota un’escrescenza rosacea dai bordi rotondi e rigonfi con una rientranza centrale, a volte circondata da minuscoli vasi sanguigni;

– appare una protuberanza lucida o un nodulo traslucido e perlato rosaceo, biancastro o rossastro, confondibile con un comune neo.

Le cure

L’asportazione chirurgica è la metodica attualmente più utilizzata.

È anche possibile ricorrere a radioterapia, terapia fotodinamica, crioterapia con azoto liquido e applicazione di pomata a base di imiquimod, un farmaco immunomodulatore.

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