19/01/2018

Come è fatta la pelle

La struttura della pelle composta da epidermide, derma e ipoderma. Scopriamo insieme la sua funzione e le quattro tipologie di cute

La pelle è l’organo più ampio e più esteso del corpo: una persona adulta ha una superficie cutanea che si estende per circa due metri e che pesa circa un settimo del peso totale del corpo, variando da qualche chilo ad alcune decine nel caso di persone in forte sovrappeso.

Appare come un sottile tessuto di colore rosato, olivastro o bruno, cosparso di peli e di piccole imperfezioni. In realtà, è formata da tre strati principali, ciascuno dei quali con funzioni diverse. Lo strato più esterno si chiama epidermide. Il derma è lo strato intermedio, mentre l’ipoderma o sottocute è la parte più interna.

Questi strati, a loro volta, sono suddivisi in ulteriori zone. Eccone, in dettaglio, la descrizione, partendo dal più esterno per arrivare via via a quello più in profondo.

L’epidermide

L’epidermide è la parte più superficiale della cute ed è formata a sua volta da cinque strati. Eccoli, in ordine di apparizione dal più esterno al più profondo: corneo, lucido (che è presente solo dove la pelle è più spessa, ossia sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi), granuloso o granulare, spinoso, basale o germinativo. Quest’ultimo è lo strato di pelle in cui vengono prodotte le cellule cutanee.

– Gli strati corneo, lucido e granuloso sono formati da cellule dette “squame cornee” disposte tra di loro come delle “tegole”, che formano appunto l’impalcatura più esterna della pelle. Queste cellule, di consistenza dura, sono destinate un po’ per volta a staccarsi e a cadere, sostituite da cellule nuove.

– Lo strato spinoso, piuttosto spesso, è formato da file di cellule chiamate cheratinociti, che nascono dallo strato germinativo. Queste cellule risalgono gradualmente verso la superficie e durante il percorso si riempiono progressivamente di precursori della cheratina, una proteina ad azione indurente che costituisce anche unghie, peli e capelli. Lo strato spinoso si chiama così perché, osservati al microscopio, i filamenti di cheratina che uniscono le varie cellule nei punti di contatto (chiamati desmosomi) assomigliano a spine.

– Lo strato spinoso contiene anche le cellule di Langerhans, che sono coinvolte nella risposta immunitaria.

– Lo strato basale o germinativo, il più profondo, è formato dalle cosiddette cellule madri, addette alla produzione di tutte le cellule cutanee. Poggia su una membrana basale che lo separa dal derma situato al di sotto. È formato da un singolo strato di cellule, ancorate alla membrana basale mediante giunzioni. Queste cellule possono moltiplicarsi, dividendosi in due e dando così vita a nuove cellule che salgono gradualmente verso l’alto fino ad arrivare in superficie e a sostituire le cellule ormai invecchiate e pronte a staccarsi.
Accanto alle cellule basali, sono presenti i melanociti, le cellule addette alla produzione della melanina, un pigmento (più o meno scuro a seconda della razza di appartenenza e dell’esposizione al sole) che conferisce alla pelle una colorazione da rosata a scura.

Sempre in questo strato sono presenti anchele cosiddette cellule di Merkel, recettori nervosi coinvolti nella sensibilità cutanea.

Lo strato basale e lo strato spinoso sono formati da cellule cutanee vive che, salendo continuamente verso la superficie, provvedono al rifornimento dei tre strati superiori della pelle, costituiti, invece, da cellule ormai “morte” e quindi destinate a staccarsi.

Si tratta di un processo continuo, che dura circa quattro settimane. Dal momento in cui una cellula cutanea nasce, prodotta dallo strato basale, a quando muore e cade, trascorrono circa 27-28 giorni. Il processo è più o meno visibile a seconda della zona del corpo e della tipologia stessa della pelle: invisibile nella zona del viso, più evidente sul capo o su gambe e braccia in caso di pelle secca.

Il derma

È la parte sottostante all’epidermide, formata da tessuto connettivo: si tratta, infatti, di un tessuto molle ed elastico. Il derma è formato da due strati: quello reticolare, sopra, e quello papillare, sotto,.

– Lo strato reticolare, situato sopra lo strato papillare, è formato da una fitta rete di fibre collagene ed elastina che permette alla pelle di mantenersi tesa ed elastica, di poter fare i movimenti e di proteggere adeguatamente tutto il corpo.

Nel derma sono presenti i follicoli piliferi, ossia le strutture dalle quali nascono i peli e i capelli, cui sono annesse le ghiandole sebacee produttrici del sebo, un grasso che nutre e idrata la pelle stessa mantenendo al suo interno acqua e lipidi.

Infine, è qui che si trovano le ghiandole sudoripare, produttrici del sudore, un liquido che aumenta quando è necessario disperdere l’eccessivo calore nel corpo. Il tessuto fibroso del derma è attraversato da nervi, vasi sanguigni e linfatici.

Le fibre di collagene ed elastina perdono la loro elasticità con il passare degli anni, oltre che a causa dei movimenti d’espressione, degli agenti esterni (per esempio i raggi solari), dell’accumulo di radicali liberi che si producono a causa dell’ossidazione dei tessuti. Compaiono quindi le rughe.

– Lo strato papillare è percorso da capillari, che apportano alla pelle ossigeno e sostanze nutritive, da vasi linfatici (canali che hanno la funzione di trasportare la linfa, addetta allo smaltimento delle sostanze di scarto), da recettori nervosi deputati alla percezione del caldo e del freddo (chiamati rispettivamente “corpuscoli di Pacini” e “corpuscoli di Krause”).

Tra le cellule che formano questo tessuto si trova lo spazio interstiziale, riempito di un liquido gelatinoso, detto anche sostanza fondamentale, all’interno del quale le cellule possono muoversi liberamente. In questo modo gli elementi cellulari che si trovano nello strato papillare e che fanno parte del sistema immunitario possono attivarsi velocemente in caso di infezioni. Inoltre aiutano la cicatrizzazione della pelle in caso di ferite.

L’ipoderma

Il suo nome significa sottocute. È strato più interno della cute e ha la funzione di collegare l’epidermide e il derma con i tessuti interni, permettendone l’ancoraggio su ossa e muscoli e assecondando l’aderenza e la duttilità della pelle stessa durante i movimenti effettuati dal corpo.

È detto anche “pannicolo adiposo” perché è formato da tessuto connettivo e grasso, cioè da un reticolo di fibre nelle cui maglie sono contenuti i lobuli, ammassi di cellule adipose dette adipociti, che hanno appunto la funzione di accumulare i grassi di riserva, da utilizzare nei momenti di carenza alimentare per sviluppare energia.

Una riserva d’acqua

La pelle, insomma, è un apparato ricco e complesso, che contiene, ghiandole, recettori nervosi, vasi sanguigni e linfatici, grassi e acqua.

L’acqua, in particolare, rappresenta oltre il 70 per cento della sua struttura. Sciolti nell’acqua si trovano anche minerali, come sodio, potassio, calcio, magnesio, e oligoelementi (minerali di cui l’organismo ha bisogno in minime quantità) come zolfo, bromo, cloro, iodio e molti altri, oltre che centinaia di enzimi, prodotti dal derma.

Tutte queste sostanze sono responsabili delle reazioni chimiche che avvengono nella pelle e per mantenere la cute al giusto grado di acidità (pH 5 circa), necessario per il suo benessere.

Svolge molteplici azioni

La pelle svolge una serie di attività fondamentali per il corretto funzionamento dell’organismo.

  • Difende. La pelle protegge l’organismo dalle aggressioni di germi, batteri e sostanze estranee, oltre che dalle radiazioni solari. Le cellule di Langerhans, che fanno parte del sistema immunitario, riconoscono e neutralizzano germi, batteri e altre sostanze pericolose che penetrano al di sotto dell’epidermide. Inoltre la naturale acidità della pelle impedisce la proliferazione di batteri e altri eventuali agenti nocivi. La pelle poi difende dai raggi solari, attivando i melanociti, cellule che hanno la funzione di produrre la melanina, un pigmento scuro che funge da “filtro” protettivo naturale.
  • Regola. La pelle ha la funzione di mantenere l’organismo alla temperatura costante di circa 37 gradi, il livello di calore ideale affinché le funzioni organiche si esplichino al meglio. Attraverso la liberazione di acqua (traspirazione) abbassa la temperatura quando questa è eccessiva e attraverso la vasocostrizione (ossia la diminuzione di calibro dei vasi sanguigni) trattiene all’interno il calore quanto la temperatura del corpo si abbassa troppo.
  • Sente. La pelle svolge la funzione sensoriale grazie alle cellule di Merkel e ad altri recettori nervosi che raccolgono le sensazioni che provengono dall’esterno, per poi trasmetterle al sistema nervoso: il dolore, il freddo, il caldo.
  • Assorbe. La pelle ha anche il ruolo di assorbire alcune sostanze: basti pensare ai medicamenti contenuti nelle creme o nei cerotti, che attraverso i vasi sanguigni superficiali raggiungono i muscoli, le ossa e i nervi esplicando localmente la loro azione. Ma pensiamo anche alla capacità di assorbire i raggi solari e di utilizzarli per sintetizzare la vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio, un minerale essenziale per la salute dei denti e delle ossa.

Quattro tipologie di cute

I dermatologi suddividono i tipi di pelle in quattro categorie.

  • Normale. Liscia, compatta, di un bel colorito, è ben idratata e priva di imperfezioni. I pori sono ben chiusi e non visibili.
  • Secca. Questo tipo di pelle ha una scarsa capacità di trattenere acqua e lipidi, quindi è poco idratata e povera di grassi. Durante la giovinezza appare “perfetta” perché è sottile, priva di imperfezioni, opaca al punto giusto. Con il tempo, però, appare meno morbida e luminosa e si segna precocemente di rughe.
  • Grassa. È caratterizzata da una elevata produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Questo fenomeno è normale dall’adolescenza ai 20 anni per effetto degli ormoni sessuali, quindi si stabilizza e la pelle torna a essere normale o mista. È un tipo di pelle difficile, che spesso crea problemi. Il sebo, prodotto in quantità eccessiva, ristagna nei follicoli piliferi, provocando la formazione di brufoli e predisponendo all’acne. Inoltre è soggetta a un veloce rinnovamento cellulare e, di conseguenza, a desquamazione.
  • Mista. Tipica delle persone giovani, dai 25 ai 40 anni circa, è una pelle che presenta zone con caratteristiche diverse. La fronte, il naso e il mento sono tendenzialmente grassi, mentre la cute delle guance è normale o secca.