Le tecniche complementari
In alcuni casi, sempre dietro approvazione del medico, per curare i disturbi articolari possono essere utilizzati anche i trattamenti complementari, ossia tutte quelle pratiche di cui non esiste una prova scientifica di efficacia (studi scientifici rigorosi, su pazienti o in laboratorio) e che pertanto non sono comprese nella medicina scientifica “tradizionale”.
In genere, però queste tecniche non sono indicate in presenza di infiammazioni acute e di malattie più serie, come la stenosi vertebrale. Vediamo quali sono le principali.
L’osteopatia
L’osteopatia è una tecnica di terapia manuale in grado di rimuovere le alterazioni o i blocchi che si manifestano a livello muscolare o articolare.
Rispetto alla chiropratica, prevede trattamenti più lunghi e movimenti più lenti, caratterizzati da un approccio dolce e delicato, massaggi viscerali e anche le tipiche manovre di sblocchi vertebrali.
Lavora molto sulle fasce e l’energia muscolare, sfruttando i riflessi fisiologici, e mobilizza le articolazioni in maniera delicata.
La chiropratica
Si tratta di una metodica che, attraverso tecniche manuali, aiuta a risolvere i dolori alla schiena e non solo e a restituire benessere.
Secondo la chiropratica, lo spostamento di una vertebra dalla sua posizione ottimale, per esempio a causa di stress, traumi, cattive posture o abitudini alimentari, può dare origine a una “sublussazione”. Questa, a sua volta, può causare interferenze sul sistema nervoso, che il soggetto percepisce con la comparsa di dolore o sofferenza di altro tipo.
Il chiropratico agisce manualmente sulla colonna vertebrale (se serve anche su altri distretti osteoarticolari) in modo da riportare la struttura a un livello di funzionalità ottimale.
Lo shiatsu
Questo particolare massaggio consiste in una serie di pressioni localizzate, a volte dolci, a volte più intense, che vengono effettuate seguendo i punti e i meridiani dell’agopuntura e che hanno lo scopo di riequilibrare l’energia del soggetto.
Il trattamento, che viene eseguito con i palmi delle mani o le dita, ma anche coi gomiti e coi piedi, rilassa le tensioni muscolari.
Lo shiatsu si riceve vestiti, in un ambiente tranquillo. La pressione può essere anche piuttosto forte, ma non causa dolore, e viene mantenuta per alcuni secondi.
Il biofeedback
È una tecnica di rilassamento che insegna a prendere coscienza e, col tempo, a controllare alcuni fenomeni fisiologici quali lo stato di contrazione muscolare, la sudorazione, la frequenza cardiaca, la temperatura, la respirazione.
Nel caso di patologie legate a contratture muscolari cervicali, per esempio, si procede applicando sulla fronte una serie di elettrodi che sono in grado di captare gli impulsi provenienti dai muscoli e di rimandarli a un dispositivo che emette un suono più o meno intenso a seconda del grado di tensione del muscolo. Con la guida di un fisioterapista, la persona impara a “decontrarre” da sola il muscolo. Questo rilassamento localizzato induce il rilassamento muscolare.
Dopo alcune sedute, si impara a rilassarsi autonomamente a casa, senza bisogno di alcun macchinario.
Il metodo Dbc
Si tratta di un metodo di riabilitazione funzionale che consiste in una serie di esercizi mirati eseguiti con macchinari appositi, sotto la guida di fisioterapisti.
I macchinari bloccano la persona quando esegue movimenti che non coinvolgono i muscoli sui quali si deve lavorare. Di conseguenza, l’attività viene concentrata solo nei punti del corpo dove c’è bisogno, senza che si corra il rischio di eseguire movimenti scorretti.
L’agopuntura
Questa medicina orientale si basa sull’utilizzo di piccolissimi aghi che vengono inseriti in punti precisi della pelle solitamente chiamati “punti di agopuntura” o “agopunti”, con lo scopo di correggere gli squilibri nel flusso di energia.
La mesoterapia
Si tratta di cicli di microiniezioni superficiali, nel mesoderma (strato medio del tessuto cutaneo), di una miscela di rimedi farnmacologici e/o omeopatici.
Le microiniezioni vengono effettuate nei punti di maggior dolore e nei punti di agopuntura, allo scopo di combattere il dolore e risolvere il problema.