I geloni

Il principale responsabile del problema è il gelo, che mette a dura prova soprattutto le estremità del corpo, come le dita dei piedi, le mani, il naso e le orecchie.

Anche gli sbalzi termici, la cattiva circolazione sanguigna, la posizione eretta mantenuta a lungo e l’uso di indumenti stretti, specialmente in soggetti predisposti, possono favorirne la comparsa.

Si presentano come una chiazza violacea, caratterizzata da cute lucente. In molti casi compaiono anche bolle e piaghe.

I geloni più superficiali interessano solo l’epidermide (eritema gelonico). In alcune situazioni, invece, si arriva alla morte (necrosi) delle cellule cutanee, con conseguente formazione di bolle.

Può essere, poi, interessato anche il derma (la parte profonda della cute), con piaghe e danni a carico di muscoli e tendini.

Occorre rifugiarsi in luoghi riparati e riscaldare gradualmente le zone colpite. Si possono mettere le parti in acqua tiepida, avvolgerle con una coperta calda o coprirle con un maglione.

Non usare il calore diretto (stufa, lampada, camino o borsa dell’acqua calda), perché potrebbe causare scottature.