Esami strumentali
Quando ci si deve sottoporre a una risonanza magnetica, a una scintigrafia, a una gastroscopia o anche a una semplice ecografia si avverte sempre un po’ di inquietudine, che spesso nasce non solo dal timore che l’indagine faccia emergere la presenza di un problema, ma anche dal non avere una chiara idea di ciò a cui si va incontro.
Conoscere nel dettaglio in cosa consiste l’esame che ci si accinge a fare, come si svolge, se e quanto fastidio produce o in che modo sia opportuno prepararsi per essere sicuri di non intralciare la procedura, consente invece di affrontarlo con serenità e in modo collaborativo, a vantaggio di una migliore e più rapida esecuzione. Ecco dunque tutte le informazioni che, a livello indicativo di carattere generale, possono aiutare e rassicurare chi si trovi nella condizione di dover affrontare un’indagine strumentale.
Va detto che è possibile che qualche centro medico segua modalità leggermente diverse da quelle qui descritte, tuttavia le spiegazioni relative a ciascun esame serviranno a dare un attendibile quadro generale della procedura.
Cosa sono gli esami strumentali
A differenza degli esami del sangue, delle urine e dei vari secreti organici, che consistono in un prelievo e in una analisi di laboratorio, gli esami strumentali utilizzano un apparecchio o un macchinario più o meno complesso a seconda dell'indagine che si vuole effettuare.
Invasivi e non invasivi
Gli esami strumentali si dividono in due grandi categorie: invasivi e non invasivi.
I primi sono così definiti perché lo strumento entra nel corpo, come avviene per esempio con l’endoscopia, e possono risultare spiacevoli.
I secondi, come l’ecografia, esplorano gli organi dall’esterno senza procurare alcun fastidio alla persona.
Negli ultimi anni, i passi da gigante compiuti nell’ambito della diagnostica strumentale hanno permesso di disporre di procedure che espongono a disagi davvero minimi.
La prescrizione
Nel momento in cui viene prescritto un esame strumentale è bene chiedere con esattezza la ragione per la quale è opportuno effettuarla. Per esempio, per approfondire quanto emerso dagli esami del sangue o da una visita medica? Per comprendere l’origine di particolari sintomi? Al solo scopo di controllo?
È importante poi comunicare al medico che richiede l’esame se si stanno assumendo farmaci (e quali), se si è in gravidanza o in allattamento, se si è portatori di pace-maker.
È prassi comune, comunque, che sia il medico stesso a raccogliere queste informazioni, insieme all’anamnesi, cioè alla storia clinica della persona, ovvero malattie avute in precedenza, familiarità per particolari patologie, come infarto del miocardio (cuore) o tumori.
I risultati
I risultati non sempre sono subito disponibili: in genere, comunque, vengono consegnati nell’arco di alcuni giorni lavorativi. Quanto emerso viene scritto nel referto, a volte con le osservazioni del medico che ha eseguito la lettura delle immagini o delle lastre.
Per quanto riguarda le ecografie, spesso l’operatore oltre a compilare il referto comunica alla persona a voce quello che vede sullo schermo. In ogni caso, al termine dell’esame viene detto quanto tempo occorre per avere i risultati.
In ordine alfabetico
Ecco un utile dizionario degli esami strumentali più comuni, presentati voce per voce dalla A alla Z.
A cura di Laura de Laurentiis
Consulenza del professor Gianpaolo Carrafiello, professore ordinario di Diagnostica per immagini, Radioterapia e Neuroradiologia dell’Università degli Studi di Milano e direttore dell’U.O.C di Radiologia diagnostica e interventistica dell’Asst Santi Paolo e Carlo, presidio San Paolo, e di Anna Maria Ierardi, dirigente medico I livello nella stessa struttura.
Elenco esami strumentali
Angiografia
Artrografia
Audiometria
Broncoscopia
Cistografia minzionale retrograda
Cistoscopia
Clisma opaco con doppio contrasto
Colonscopia
Colonscopia virtuale
Colposcopia
Ecocolor doppler o ecodoppler
Ecocolordoppler del cuore o ecocardio
Ecografia
Elettrocardiogramma (ECG)
Elettroencefalogramma (EEG)
Elettromiografia
Esofagogastroduodenoscopia o gastroscopia
Fluorangiografia
Holter cardiaco
Mammografia
Misurazione della pressione e holter pressorio
MOC (Mineralometria ossea computerizzata)
Ortopanoramica o panoramica dentaria
PET (Tomografia a emissione di positroni)
Potenziali evocati
Radiografia di esofago-stomaco-duodeno con contrasto
Radiografia RX
Risonanza magnetica nucleare (RMN)
Scintigrafia ossea globale
Spirometria
Tomografia computerizzata – TC (ex TAC)
Tomoscintigrafia miocardica
Uroflussimetria