17/09/2020

Le analisi specifiche

Quando il medico sospetta di trovarsi di fronte a un problema che interessa un determinato distretto del corpo, oltre a prescrivere le analisi del sangue di routine (emocromo e formula leucocitaria) richiede anche analisi più mirate, volte a indagare i parametri che hanno una relazione diretta con l’organo che ipotizza essere alterato.
* Ecco quali sono gli esami che indagano su cuore, fegato, pancreas, rene, tiroide, che sono gli unici organi il cui eventuale danno può essere espresso con una certa sicurezza da specifiche alterazioni del sangue.

PER IL CUORE

Gli esami del sangue che indagano specificatamente sulla condizione del cuore vengono effettuati quando vi è il sospetto che la persona sia colpita da infarto.
* Vengono eseguiti di prassi al Pronto soccorso a fronte di un malore importante, specialmente se associato a dolore al petto. Ecco quali sono.
– Creatina chinasi (CK-MB): è una sostanza, un enzima per la precisione, che si trova nel cervello, nei muscoli e in altri tessuti del corpo. Nel momento in cui si verifica un danno muscolare (e il cuore è un muscolo) aumenta nel sangue, dove fa il suo ingresso nelle prime sei ore dall’infarto. Dopo 36 ore i suoi livelli tornano normali. 
– Mioglobina: è una sostanza (proteina) che si trova nei muscoli e ha il compito di immagazzinare l’ossigeno utile al muscolo stesso. Nel momento in cui il tessuto muscolare che costituisce il cuore subisce un danno entra nel sangue. Un suo aumento nel sangue può, quindi, supportare la diagnosi di infarto, anche se di fatto è rilevabile quando qualsiasi altro muscolo del corpo subisce un trauma.
– Troponina: è una sostanza (proteina) coinvolta nella contrazione muscolare involontaria del cuore. Ci sono vari tipi di troponina, ma solo due (la T e la I) sono presenti esclusivamente nel cuore, mentre gli altri tipi sono individuabili anche negli altri muscoli del corpo. Quando nel sangue sono rilevabili la troponina T e la troponina I significa che si è verificato l’infarto, altrimenti sono assenti. Aumentano nel sangue circa 4-8 ore dopo l’evento.

PER IL FEGATO

Il fegato è l’organo che svolge più funzioni, tra cui quella di depurare il sangue dalle sostanze tossiche per l’organismo, di cui fanno parte anche l’alcol e la nicotina. Le analisi del sangue che indagano sulla condizione del fegato sono: 
– Bilirubina: è la sostanza (pigmento) che colora la bile (per i valori vedi la voce relativa);
– Gamma-glutamil transpeptidasi (GGT): è una sostanza (enzima) che si trova nel fegato, nel pancreas e nel rene, il cui aumento nel sangue rispetto ai valori normali indica uno stato di sofferenza del fegato.  È anche un indicatore di alcolismo: è, infatti, sempre presente a livelli molto alti in chi beve alcolici e scompare solo dopo varie settimane dal momento della sospensione.
– Transaminasi: sono sostanze (enzimi) normalmente presenti soprattutto nel fegato. Ne esistono due tipi: aspartato aminotransferasi (AST o GOT) e  alanina aminotransferasi (ALT o GPT).  Il loro aumento nel sangue  può essere conseguenza sia di un danno al fegato sia di un infarto del cuore (per i valori delle transaminasi vedi voce relativa).

PER IL PANCREAS

È l’organo preposto alla produzione dell’insulina, l’ormone che veicola lo zucchero nelle cellule di tutto l’organismo, garantendone il nutrimento.  Attraverso l’esame del sangue si possono avere molte informazioni sul suo funzionamento.
– Lipasi: è una sostanza (enzima) che stimola la scomposizione dei grassi, in particolare trigliceridi e fosfolipidi. Un suo aumento fa pensare a un problema a carico del pancreas, che è l’unico organo che la produce.
– Amilasi: è una sostanza (enzima) che scompone gli zuccheri complessi in zuccheri semplici. Se il pancreas diventa sede di un’infiammazione questo valore aumenta ( vedi voce relativa) .
– Insulina: è l’ormone che viene prodotto dal pancreas in risposta all’assunzione di zuccheri e, quindi, all’aumento della glicemia (livello di zucchero nel sangue). Quando l’insulina lavora male, la glicemia aumenta fino a portare, come conseguenza estrema, alla comparsa di diabete mellito. 
– Glicemia: definisce la concentrazione di zucchero nel sangue. Il suo aumento può essere indicativo anche di pancreatite (infiammazione del pancreas).

PER I RENI

I reni sono i filtri del sangue, cioè rimuovono da esso le scorie  che poi vengono eliminate con l’ urina, alla cui produzione provvedono.
* Tutto il sangue del corpo passa attraverso il rene quasi 500 volte nell’arco delle 24 ore per essere filtrato e purificato. Le analisi del sangue che ne verificano la funzionalità sono diverse. Eccole

 – Creatinina: sostanza di scarto del metabolismo della creatina (per i valori vedi voce relativa).
– Azotemia: esprime la concentrazione di urea, sostanza di scarto che si forma nel fegato come prodotto del metabolismo delle proteine. Il risultato di questo esame va valutato in relazione al risultato ottenuto dal dosaggio della creatinina (per i valori vedi voce relativa). 

PER LA TIROIDE

La tiroide è una ghiandola che produce ormoni indispensabile per la vita, impiegando allo scopo anche lo iodio che si assume con gli alimenti.  
* La tiroide sintetizza i suoi ormoni sia a partire dallo iodio, introdotto con la dieta, sia dall’amminoacido tirosina.
* Ci sono malattie della tiroide che comportano una ridotta produzione dei suoi ormoni ed altre che, al contrario, ne determinano un aumento.
* Per valutare il funzionamento si dosano nel sangue gli ormoni elencati di seguito.  I due ormoni prodotti sono la T3 e la T4.
* Esistono patologie in cui la tiroide funziona poco (ipotiroidismo) in cui T3 e T4 sono ridotti e patologie in cui funziona troppo (ipertiroidismo) in cui gli ormoni in circolo sono aumentati.
* Le patologie a carico della tiroide possono essere di varia natura: infiammatorie, infettive, autoimmuni o tumorali. Per capire l’origine di una disfunzione tiroidea gli esami del sangue da eseguire sono:

– Tetra-iodo-tironina, detta T4 o tiroxina: il numero 4, come il numero 3 dell’altro ormone, definisce il numero di atomi di iodio contenuti nella molecola (per i valori vedi capitolo “I dosaggi ormonali”);

– Tri-iodo-tironina, detta T3: il numero 3 definisce il numero di atomi di iodio contenuti nella molecola  (per i valori vedi capitolo “I dosaggi ormonali”).

– Free T4 e free T3: sono le frazioni di ormoni tiroidei che circolano liberamente nel sangue e che svolgono attivamente la loro azione su organi e apparati; T4 e T3 sono invece gli ormoni tiroidei “di deposito” che vengono rilasciati in forma libera all’occorrenza (per i valori di Free T4 e Free T3 vedi capitolo “I dosaggi ormonali”).

– Tireotropina (TSH): è l’ormone secreto dall’ipofisi (ghiandola situata al centro della testa), che stimola la tiroide a produrre gli ormoni. Se aumenta significa che la tiroide lavora poco, se diminuisce vuol dire che lavora troppo (per i valori vedi capitolo “I dosaggi ormonali”).

PER LE MALATTIE DEL SANGUE

Le analisi che indagano sulle malattie del sangue, come le anemie e le leucemie, sono i seguenti, descritti con i loro valori nel capitolo 3: 

– emocromo;

– sideremia;

– transferrina;

– ferritina.