L’herpes labiale
È un’infezione molto fastidiosa, detta anche “febbre delle labbra”, che si manifesta con piccole bolle, vescicole biancastre o rossastre, piene di siero localizzate prevalentemente sulle labbra e occasionalmente nella bocca. Vediamo in che cosa consiste, quali sono le cause e come affrontarla.
Che cosa è
L’herpes labiale è una problematica di origine virale abbastanza comune: colpisce la metà della popolazione italiana (circa il 90% degli adulti) e generalmente agisce contro le cellule epiteliali, determinando la loro morte.
Come conseguenza di ciò, si formano caratteristiche vescicole infiammatorie e pruriginose sulla cute (di labbra, narici, cavo orale e occhi) che si riempiono di liquido. Successivamente, comincia il processo ripartivo, che dura di solito sette-dieci giorni e si caratterizza per la formazione di croste.
Le cause
L’herpes labiale è caurato da un virus, l’herpes simplex 1, che possiede una caratteristica particolare: dopo aver causato la prima infezione, non viene sconfitto del tutto dal nostro sistema immunitario, ma si rifugia all’interno dei gangli nervosi, strutture poste in prossimità dei nervi cranici e della colonna vertebrale.
All’interno dei gangli il virus rimane inattivo e non può essere attaccato dagli anticorpi. Poi, a distanza di tempo, torna all’attacco.
In genere, ciò succede quando le difese naturali dell’organismo si abbassano, per esempio a causa di uno stress, una malattia, il ciclo mestruale, intense esposizioni solari.
I sintomi
L’herpes è soprattutto un problema di tipo estetico. Ciò non toglie che sia anche molto fastidioso.
In genere, si preannuncia con la comparsa di prurito e rossore, cui segue la formazione di vescicole piene di siero, fastidiose e pungenti, a grappolo sulla bocca.
Dopo cinque-sette giorni, queste si rompono e al loro posto iniziano a formarsi delle piccole croste, che cadranno da sole senza lasciare cicatrici.
Nelle zone in cui sono presenti le vescicole, la persona può avvertire dolore e bruciore, oltre che prurito.
Attenzione al siero delle vescicole: è contagioso e basta un bacio o lo scambio immediato di bicchieri, posate o tovaglioli per infettare qualcun altro. È anche possibile autoinfettarsi: per esempio, se si tocca con le mani la “febbre” e poi ci si strofinano gli occhi, si può trasmettere l’infezione a questa parte del corpo.
L’herpes labiale, infatti, si trasmette attraverso il contatto diretto con il siero contenuto nelle bollicine. Fino a quando le vescicole non sono state completamente sostituite dalle croste, dunque, bisogna prestare estrema cautela.
Le cure
Solitamente l’herpes labiale guarisce spontaneamente.
In ogni caso, è possibile ricorrere ad alcuni farmaci antivirali, che non uccidono il virus, ma riducono i tempi dell’infezione e ne contrastano i fastidiosi sintomi. Generalmente si tratta di pomate da stendere sulla zona del labbro colpita dalla “febbre”, più volte al giorno dall’inizio della manifestazione.
Nei casi più resistenti, però, la modalità più efficace è la somministrazione di farmaci per bocca, prescritti dal medico.
Esistono anche gel con estratti naturali, da usare più volte al giorno, che disidratano le vescicole e prevengono la comparsa delle croste.
Infine, su suggerimento del medico, si può ricorrere al laser: il raggio viene assorbito dai tessuti malati, decontaminando l’area e favorendo l’evaporazione delle vescicole dell’herpes, accelerando il processo di guarigione e diminuendo la sensazione di dolore e fastidio.
La terapia preventiva
Lo specialista dermatologo, valutata la situazione della singola persona, può stabilire una cura preventiva, che si basa sull’uso di farmaci antivirali per via generale per tre mesi. In alternativa, si può anche ricorrere a un vaccino, comunque non completamente efficace.
La cura preventiva è molto utile soprattutto nei casi di recidive frequenti, quando le manifestazioni dell’infezione sono molto forti o l’herpes innesca altre malattie dell’organismo.
Consigli utili
– Evitare di condividere utensili, asciugamani, posate, rasoi se si è a conoscenza della propria o altrui contagiosità.
– Lavarsi spesso le mani.