26/10/2017

Pancreatite: cause, sintomi e cure

La pancreatite è l’infiammazione del pancreas. Anche in questo caso, si distingue fra forma acuta e forma cronica.

La pancreatite acuta si manifesta con violenza e può rappresentare una delle più serie emergenze gastroenterologiche, sebbene spesso si risolva senza grosse complicanze. In presenza di pancreatite acuta, gli enzimi digestivi finiscono con il digerire anche il tessuto del pancreas (parenchima esocrino).

La pancreatite cronica comprende tutte le affezioni del pancreas a carattere cronico e fibrosante, che producono un danno permanente o una disfunzione dell’organo.

Le cause

La pancreatite acuta si manifesta soprattutto nei bevitori abituali. Alla base, però, possono esserci anche altre malattie dell’apparato gastrointestinale, come i calcoli della cistifellea, un’intossicazione oppure traumi al pancreas. Più raramente la colpa è di anomalie anatomiche del pancreas, tumori, aumento dei trigliceridi nel sangue o uso di alcuni farmaci. Talvolta, l’origine della malattia è sconosciuta.

La pancreatite cronica è dovuta a molteplici cause non del tutto note. Sicuramente, all’origine vi sono fattori genetici e autoimmuni, cioè provocati da una reazione anomala del sistema naturale dell’organismo che invece di proteggerlo lo aggredisce. L’abuso di alcolici costituisce un elemento scatenante molto importante.

I sintomi

La pancreatite può manifestarsi con nausea, pesantezza allo stomaco, difficoltà digestive e dolori a fascia orizzontale con irradiazione posteriore.

Negli episodi acuti o nelle riacutizzazioni possono comparire forti dolori addominali nella zona dell’ombelico e dello stomaco. Inoltre, la persona può avvertire febbre, sudorazione, nausea e vomito accentuati.

Le cure

Spetta al medico prescrivere le cure più indicate alla situazione. Sicuramente tutti i malati devono evitare di bere alcolici e cercare di seguire un’alimentazione sana e bilanciata, povera di cibi grassi e pesanti. Da eliminare anche gli alimenti ricchi di proteine, che sono potenzialmente dannosi per il pancreas: carni rosse, selvaggina e salumi sono assolutamente da evitare.

È utile invece consumare con frequenza gli alimenti ad alto contenuto di vitamina E (oli vegetali, germe di grano, semi, uova, vegetali verdi, fegato, latte, noci, noccioline, leguminose e cereali integrali), che migliora la funzionalità pancreatica.

In alcuni casi, sono indicati i microgranuli di pancreatina, farmaci che mettono il pancreas a riposo, riducendone la stimolazione.

Talvolta, è necessario intervenire chirurgicamente per asportare i calcoli biliari (che possono finire nel coledoco, il canalino che dalla cistifellea porta la bile nel duodeno, bloccando così lo sbocco in comune con il dotto pancreatico) o la parte di pancreas malato.

Quando il dotto pancreatico principale è troppo dilatato a causa dell’ostruzione causata da un calcolo e impedisce quindi il deflusso degli enzimi digestivi, si può intervenire per collegarlo all’intestino, in modo da far arrivare a destinazione il succo pancreatico.

La pancreatite acuta può richiedere il ricovero d’urgenza. Spesso, è necessario somministrare farmaci in grado di attenuare i dolori addominali e soluzioni reidratanti per combattere la perdita di liquidi causata da sudore e vomito.