26/10/2017

La neuropatia diabetica

Il diabete può danneggiare anche i nervi periferici, causando la neuropatia diabetica, i cui sintomi dipendono dal nervo e dal tipo di fibre prevalentemente interessati.

Occorre sapere, infatti, che, in base alla loro funzione, le fibre nervose si dividono in sensitive, motorie o autonomiche e che i diversi nervi possono contenere fibre di diverso tipo.

– Se la malattia interessa soprattutto le fibre nervose sensitive si ha la riduzione del tatto e della sensibilità dolorosa.

– Se le fibre danneggiate sono quelle motorie si ha una ridotta innervazione dei muscoli con conseguente riduzione della massa muscolare (ipotrofia da denervazione).

– Se a essere colpite sono le fibre del sistema nervoso autonomo (che regola gli organi interni come cuore, polmoni, apparato digerente, reni e vie urinarie) si possono avere problemi relativi alla frequenza cardiaca, alla pressione arteriosa, all’attività dello stomaco, allo svuotamento della vescica eccetera.

Il danno più frequente è a carico delle fibre nervose sensitive deputate alla trasmissione delle informazioni dalle diverse parti dell’organismo al cervello (la trasmissione avviene tramite impulsi elettrici).

La glicemia alta può comportare danno anatomico e funzionale di queste fibre, soprattutto di quelle degli arti inferiori.

Come conseguenza si hanno una ridotta sensibilità (tattile, dolorifica e termica) a livello dei piedi e disestesie (cioè alterazioni della sensibilità come intorpidimento, formicolii, sensazioni di puntura di spillo, sensazione di bruciore), ma anche dolori crampiformi ai polpacci.

Questi sintomi si manifestano soprattutto nelle ore notturne arrivando a disturbare in maniera importante il riposo e incidendo in maniera negativa sulla qualità della vita.

La ridotta sensibilità agli arti inferiori favorisce anche la formazione di ulcere in corrispondenza dei punti di appoggio del piede (in corrispondenza del tallone, dei metatarsi e dei malleoli).

Le ulcere, spesso associate a un’insufficienza arteriosa (ridotta circolazione del sangue), possono portare a un danno così esteso dei tessuti da richiedere l’amputazione delle dita del piede, di tutto il piede o persino della gamba.