Diabete: una minaccia per la sessualità
A tutti è noto che il diabete può dare luogo a complicanze molto serie come i problemi cardiovascolari o il piede diabetico, ma pochi sanno che la malattia può rappresentare una vera e propria minaccia per la sessualità, sia maschile sia femminile, e che può incidere negativamente sulla fertilità e mettere a rischio una eventuale gravidanza.
Per lui: la disfunzione erettile
Negli uomini il diabete può causare difficoltà di erezione. Addirittura, la disfunzione erettile è il sintomo d’esordio nel 12% dei pazienti di sesso maschile con diabete di tipo 2 (ricordiamo che la glicemia alta può passare inosservata per mesi o anni prima della diagnosi e quindi le complicanze croniche del diabete possono essere già presenti al momento della diagnosi). Per quali ragioni?
Occorre considerare che l’erezione è un meccanismo puramente idraulico. Il pene può essere paragonato a una spugna: quando nella zona si verifica un adeguato afflusso di sangue, quest’organo lo assorbe e di conseguenza si gonfia e si irrigidisce.
In caso di diabete, i vasi sanguigni, inclusi quelli che irrorano gli organi genitali, si danneggiano, limitando l’apporto di sangue. Di conseguenza, anche se c’è lo stimolo sessuale e il cervello ordina la dilatazione dei vasi per aumentare l’afflusso sanguigno, il sangue non riesce ad arrivare al pene, che quindi non si irrigidisce.
La disfunzione erettile presente alla diagnosi di diabete può essere temporanea e regredire quando la modificazione dello stile di vita e la terapia farmacologia eventualmente prescritta migliorano le glicemie.
Se il paziente è diabetico da molti anni, la disfunzione erettile potrebbe essere meno reversibile, ma comunque trattabile con successo.
Non bisogna dimenticare, infine, che negli uomini diabetici i livelli di testosterone, l’ormone maschile che svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo degli organi sessuali, sono più bassi rispetto alla media, così come negli uomini obesi o con problemi cardiovascolari.
Per lei: secchezza e altri problemi
Pochi lo sanno, ma le donne con diabete soffrono di problemi sessuali nella stessa misura degli uomini o forse di più.
Anche nel sesso femminile, infatti, il danno vascolare causato dalla glicemia alta può limitare l’afflusso di sangue alla vagina e al clitoride, causando problemi di lubrificazione (a cui contribuiscono anche i bassi livelli di estrogeni nelle donne con diabete) e di eccitabilità. Il danno neuropatico, invece, può ridurre la sensibilità vaginale e della zona genitale.
Non solo: la depressione che spesso compare nelle donne diabetiche nel momento in cui scoprono di essere malate provocherebbe alcune alterazioni ormonali e fisiche a livello dell’apparato sessuale, comportando un minor desiderio e una minore soddisfazione.
Il diabete, infine, predispone a un altro problema intimo femminile molto fastidioso: la vaginite da candida. In pratica, la vulva e la vagina si arrossano e irritano, il senso di prurito diventa costante, quasi insopportabile, si manifestano perdite di biancastre, la minzione è frequente e dolorosa e i rapporti sessuali difficoltosi.
Gli effetti sulla fertilità
Chi si ammala di diabete, spesso, può andare incontro a una ridotta capacità di concepire.
In realtà, questa malattia non necessariamente causa problemi di fertilità, tuttavia ci sono cause di infertilità maschile che sono conseguenti a un diabete non ben controllato o di lunga durata, come i citati disturbi dell’erezione.
Inoltre, gli spermatozoi degli uomini con diabete possono essere meno mobili e presentare una più alta percentuale di difetti e di immaturità rispetto a quelli di uomini non diabetici.
Nelle donne, il diabete può essere associato a una ridotta fertilità, specialmente se in concomitanza sono presenti altri fattori quali obesità o sottopeso, complicanze del diabete (nefropatia, neuropatia), sindrome dell’ovaio policistico.
Comunque, la maggioranza delle donne con diabete in età fertile, quando il controllo della glicemia e il peso sono ottimali, riesce a concepire un figlio.
La gravidanza? Solo programmata
Ancora oggi la gravidanza delle donne con diabete di tipo 1 o di tipo 2 è gravata da un eccesso di aborti spontanei nel primo trimestre, malformazioni congenite, preeclampsia (gestosi), macrosomia fetale e mortalità perinatale rispetto alle gravidanze di donne sane.
La buona notizia è che questo eccesso di eventi negativi può essere praticamente azzerato se le glicemie sono molto ben controllate al momento del concepimento (HbA1c inferiore a 7.0%) e durante la gravidanza (HbA1c inferiore a 6.0%).
Nelle donne diabetiche è quindi fondamentale programmare la gravidanza, ossia arrivare al concepimento avendo fatto uno screening delle complicanze del diabete (perché se presenti possono essere trattate al meglio prima di iniziare la gravidanza), avendo un controllo ottimale della glicemia (HbA1c inferiore a 7.0%), e avendo valutato i farmaci eventualmente assunti per accertarsi che siano compatibili con la gravidanza.
Se le glicemie non sono ben controllate e si hanno abitualmente rapporti è importante evitare una eventuale gravidanza usando metodi contraccettivi efficaci.