Coronavirus, questi sintomi sono falsi
Basta un colpo di tosse o uno starnuto per temere di avere il Covid-19. Spesso, però, è la mente che ci tira brutti scherzi
Bruciore agli occhi e oppressione al petto
«Ci sono persone che riferiscono problemi lievi come bruciore agli occhi, tosse, starnuti o sensazioni fisiche ambigue, per esempio cuore affaticato, oppressione al petto e ai polmoni: tutti sintomi sovrapponibili a quelli del Coronavirus ma enfatizzati dalla paura» spiega la professoressa Valentina Di Mattei.
- «Si tratta di ansia da malattia: da quando è scoppiata l’emergenza ognuno di noi vive in un costante stato di allerta. Anche se una dose ipocondrica è fisiologica e comprensibile, va comunque monitorata a livello medico e tenuta sotto controllo».
Rigidità muscolare
I livelli di stress in questo momento sono più alti del normale: si ha paura di ammalarsi, paura del futuro, paura di perdere il lavoro e tutto questo si ripercuote sul fisico.
- C’è chi lamenta dolori alle spalle e al collo, cefalee frequenti, mal di stomaco, difficoltà a prendere sonno. Si tratta di effetti conseguenti a uno stato di attivazione psicofisica superiore alla norma che si ripercuote sul funzionamento fisico e mentale.
- «Fare esercizio fisico ogni giorno può aiutare» consiglia la professoressa Di Mattei. «Anche solo 10 minuti di camminata veloce determinano nel nostro organismo il rilascio delle endorfine, neurotrasmettitori che si comportano come oppioidi naturali: garantiscono una sensazione di benessere per l’ora successiva e alleviano tensioni e dolore fisico».
Affaticamento e apatia
Stare in casa tutto il giorno, soprattutto per chi abita in piccoli appartamenti di città, senza uno sfogo sul verde, senza la possibilità di svagarsi all’aria aperta e di diversificare le proprie attività quotidiane, può causare una sensazione di affaticamento che si ripiega su se stessa peggiorando giorno dopo giorno.
- Le reazioni psicologiche più frequenti indotte dall’isolamento sono: l’aumento del livello di stress mentale, la comparsa di sentimenti come paura, disorientamento, rabbia, svuotamento emotivo e rassegnazione.
- «Bisognerebbe riuscire ad avere una routine fissa anche adesso che i ritmi della giornata sono cambiati» spiega Di Mattei.
- «È importante riposare bene, senza andare a letto troppo tardi, mantenere una buona qualità del sonno e dormire un numero di ore corretto (tra le 7-8 a notte). Anche l’alimentazione va controllata: mangiare solo ai pasti in modo completo ed evitare di usare il cibo come strumento per vincere la noia o per gratificarsi un po’».
- È bene poi ritagliarsi del tempo per staccare la spina, fare un piano di resistenza e resilienza personale: trovare fonti nuove di gratificazione come gli animali domestici, la musica, la cultura.
Servizio di Chiara Masciocchi.
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