04/05/2020

Coronavirus, più protetto chi ha questo gruppo sanguigno?

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 04/05/2020 Aggiornato il 04/05/2020

Avere un gruppo sanguigno invece che un altro può favorire l’infezione? Portare le lenti a contatto è pericoloso? Facciamo chiarezza su queste e altre ricerche sul Covid-19 insieme al professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova

Coronavirus 2019-nCov novel coronavirus concept responsible for asian flu outbreak and coronaviruses influenza. Dangerous pandemic flu cases coronavirus strain microscope virus close up. 3d rendering

Il gruppo sanguigno potrebbe giocare un ruolo nell’infezione da Coronavirus. Le persone più a rischio sarebbero quelle con gruppo sanguigno di tipo A, mentre quelle con gruppo 0 sarebbero le più protette.

  • Lo sostiene una ricerca cinese dell’università meridionale della Scienza e della Tecnologia di Shenzhen, che ha confrontato i gruppi sanguigni di oltre 2mila pazienti di Wuhan affetti da Coronavirus con quelli di 3.700 persone sane.
  • È emerso che il 37% dei malati aveva gruppo sanguigno di tipo A, diffuso invece solo nel 31% dei residenti della metropoli cinese, mentre il 25% dei pazienti infetti aveva sangue di tipo 0, che a Wuhan è presente nel 33% dei cittadini.

Il commento dell’esperto

È un po’ presto per dire se sia meglio un gruppo sanguigno invece che un altro. Occorre prendere con le pinze questi lavori retrospettivi, che hanno numerosi punti di errore, perché dietro certe percentuali potrebbero esserci altri fattori di rischio non noti. Per esempio, potrebbero esserci persone con alterazioni immunitarie o un’autorisposta immune. Esistono diverse variabili che, al momento, non consentono di trarre conclusioni.

 

Le lenti a contatto possono trasmettere il Coronavirus?

La Società oftalmologica italiana (Soi) ha lanciato l’allarme: le lenti a contatto sono un possibile veicolo del Coronavirus. In questo periodo, quindi, è meglio usarle il meno possibile.

  • Il materiale delle lenti, infatti, permette al virus di sopravvivere per cinque giorni, e il contatto con gli occhi è una porta d’ingresso privilegiata.
  • Con le “usa e getta” si ha il vantaggio di avere una lente nuova tutti i giorni, che non deve essere sterilizzata. Inoltre, le sostanze utilizzate per pulire le lenti sono aggressive per la congiuntiva bulbare e provocano spesso allergie e intolleranze.

Il commento dell’esperto

Quando si mettono le lenti a contatto bisogna fare molta attenzione all’igiene delle mani. In ogni caso, meglio preferire le “usa e getta” rispetto a quelle multiuso, che sarebbe bene abbandonare a prescindere dal Coronavirus.

  • La lente a contatto si mette sul polpastrello dell’indice, che deve avere un’igiene assoluta, perché potrebbe infettare gli occhi con vari batteri e virus. Quindi la raccomandazione è di lavare bene le mani, prima e anche dopo averle messe, con un gel alcolico o il sapone.

 

l testo completo è in edicola su Viversani & belli, con uno Speciale Coronavirus dedicato all’epidemia, con le risposte dei nostri esperti e i consigli per superare al meglio questo brutto momento.