Alzheimer: si combatte con il rosso dell’uovo
La colina, sostanza contenuta nel tuorlo, migliora la memoria e combatte l'Alzheimer. Lo ha dimostrato uno studio che apre la strada a nuovi farmaci
Il tuorlo dell’uovo contiene una sostanza in grado di prevenire l’Alzheimer, almeno sui topi. Lo ha dimostrato una ricerca dell’Arizona State university, i cui risultati sono davvero incoraggianti.
Tutto merito della colina
L’effetto protettivo del rosso dell’uovo è dovuto a una sostanza in esso contenuta: la colina. Questa si trova anche nel germe di grano e, se viene somministrata nella dieta in alte dosi, migliora la memoria. Lo ha verificato una ricerca, condotta tra gli altri anche dall’italiano Salvatore Oddo, che è stata pubblicata sulla rivista scientifica “Molecular Psychiatry”.
Per ora è stata testata sugli animali
Gli scienziati hanno dato la colina alle topoline durante la gravidanza e l’allattamento: i figli sono nati con una memoria migliore, effetto che si è trasmesso anche alla seconda generazione, senza bisogno di ricorre più alla colina. Che cosa c’entra questo con l’Alzheimer?
Come agisce questa sostanza naturale
I ricercatori hanno capito che la sostanza derivata dall’uovo riduce i livelli di omocisteina nel cervello, limitando così la formazione delle placche amiloidi tipiche della malattia che ruba la memoria. Hanno poi scoperto che, sempre la colina, riduce l’attivazione delle cellule della microglia. Quest’ultime, se vanno fuori controllo, possono favorire un’infiammazione cerebrale, che apre le porte all’Alzheimer.
È ancora presto per pensare di usare la colina come farmaco per l’uomo, ma il fatto che non sia tossica e che abbia portato a questi ottimi risultati sui topi lascia ben sperare per la lotta all’Alzheimer.
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