01/10/2024

Sai qual è la città più naturale d’Italia?

Alberta Mascherpa Pubblicato il 01/10/2024 Aggiornato il 01/10/2024

In occasione della Giornata Mondiale dell’Habitat che si festeggia il primo di ottobre, la classifica delle città italiane più naturali stilata da 3Bee

1 ottobre giornata dell'habitat

Si fa presto a dire naturale. Ma quando si parla di città la situazione è un po’ più complessa. Ecco allora che, in occasione della Giornata Mondiale dell’Habitat che si celebra ogni primo di ottobre per promuovere una riflessione sullo stato delle città nel mondo e sul diritto fondamentale a un’abitazione sicura di ogni cittadino, è stata stilata una classifica delle città italiane più naturali. Come?

Monitorando la loro capacità di mantenere un ambiente ricco di biodiversità.

A farlo è stata 3Bee, naturetech company che sviluppa tecnologie per il monitoraggio, la tutela e la rigenerazione della biodiversità. I risultati sono davvero interessanti da scoprire, soprattutto perché rappresentano un’occasione di riflessione che si auspica spinga imprese e municipalità a dar vita a una strategia climatica personalizzata sulla base dell’analisi dei propri impatti e dipendenze sulla natura.

 

Isernia conquista il podio

La classifica dei 112 capoluoghi di provincia italiani rilasciata da 3Bee si basa sul parametro di Abbondanza Media di Specie per uso del suolo indiretta (MSA Land Use), un indicatore dell’integrità della biodiversità locale utilizzato per valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente naturale. Nella top te delle città capoluogo più naturali del paese il primo posto va a Isernia seguita da Belluno e da Savona, tre città situate in regioni che beneficiano di un’ampia presenza di verde a fronte un basso livello di antropizzazione, cioè dell’insieme degli interventi di trasformazione e alterazione che l’uomo compie sul territorio allo scopo di adattarlo ai propri interessi e alle proprie esigenze. Sono questi, infatti, due elementi che contribuiscono a favorire il mantenimento della biodiversità. L’Aquila e Ascoli Piceno si posizionano rispettivamente al quarto e al quinto posto grazie i benefici della vicinanza a vasti parchi naturali. Del resto, anche le città posizionate dal sesto al decimo posto della classifica, Pistoia, Reggio Calabria, Lucca, Massa e Messina godono di un’elevata biodiversità grazie ad ampi spazi verdi e a una grande varietà di habitat che vanno dalle aree montane a quelle costiere.

 

Come stanno le grandi città?

La nota dolente è rappresentata dalle città più grandi che mostrano criticità significative in termini di biodiversità. Milano si posiziona al 98esimo posto della classifica preceduta da Catania al 93esimo posto, Napoli al 92esimo e Torino al 91esimo. Sta meglio Roma, 66eseima della classifica grazie ai suoi numerosi parchi storici. Agli ultimi tre posti si collocano Foggia, Novara e fanalino di coda Vercelli, tre città che completano la fotografia dettagliata dello stato della biodiversità urbana nel nostro Paese, sottolineando quanto sia importante mettere in atto strategie climatiche che permettano di tutelare al meglio il prezioso patrimonio di biodiversità da cui dipendono vita, salute e benessere di tutti gli esseri viventi.