Run for the Oceans 2022: fai sport per pulire gli oceani
Dal 23 maggio all’8 giugno la manifestazione Run for the Oceans, attraverso la pratica di varie discipline fitness, promuove la cultura della difesa dell’ambiente marino e della natura
È prevista dal 23 maggio all’8 giugno la quinta edizione di “Run for the Oceans”: la manifestazione, ideata da Adidas in collaborazione con il partner Parley for the Oceans, è volta a sensibilizzare tutti sul tema del rispetto dell’ambiente e a promuovere un cambiamento reale nelle condizioni dei grandi specchi d’acqua della Terra, ormai soffocati dalla plastica.
Gli studiosi calcolano infatti che entro il 2050 gli Oceani conterranno più rifiuti di plastica che pesci.
Da qui l’invito a tutti i runner del mondo, che possono trasformare i loro allenamenti in attività concrete di pulizia delle acque marine. L’esortazione rivolta a tutti potrebbe proprio essere “Muoviti a/per ripulire il mare”. L’evento 2022 si chiude, non a caso, in concomitanza con la Giornata mondiale degli Oceani.
Un contributo che fa la differenza
Il contributo di tutti gli sportivi può fare la differenza, tanto che quest’anno la manifestazione è aperta non solo a chi corre, ma anche ad altre discipline, dal tennis al calcio. Attraverso le app dedicate (potete individuarle e iscrivervi sulla pagina web della manifestazione) i partecipanti registrano la propria attività fitness. Per ogni 10 minuti di pratica Parley ripulirà spiagge, isole remote e coste dai rifiuti plastici che le deturpano: 10 minuti di sport equivalgono al peso di una bottiglia di plastica e sarà quindi enorme il quantitativo di questo materiale, pressoché indistruttibile, che potrà essere recuperato prima che arrivi in mare, con l’obiettivo è sostituire il più possibile il poliestere vergine con quello riciclato nei prodotti di abbigliamento e nelle calzature del brand. Dal 2017 la Run for the Oceans ha riunito più di 8,2 milioni di runner, che hanno percorso 81,7 milioni di chilometri di corsa. Si calcola dunque che siano decine di milioni solo le paia di scarpe prodotte con il materiale ricavato dai rifiuti raccolti sulle spiagge.
Piccole azioni concrete
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