25/11/2019

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: eventi, mostre, incontri per informare e aiutare

Veronica Colella Pubblicato il 25/11/2019 Aggiornato il 25/11/2019

Anche quest'anno per il 25 novembre tante iniziative in tutta Italia per sensibilizzare sul problema della violenza sulle donne che purtroppo resta di grande attualità

Giornata contro violenza donne

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un’occasione per riflettere su quanta strada dobbiamo ancora fare nel contrasto alla violenza e alle discriminazioni che condizionano la vita delle donne in quanto donne, in casa e sul lavoro.

Secondo i dati ISTAT, una donna su tre ha subito nel corso della propria vita una forma di violenza fisica o sessuale, molto spesso da parte di partner, parenti e amici.

Un fenomeno che affonda le sue radici nella cultura del possesso e che anche quest’anno diverse iniziative cercano di contrastare educando al rispetto.

Perché il 25 novembre

Questa ricorrenza è stata ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999, ma a sceglierla sono state le attiviste che hanno organizzato a Bogotà il primo incontro internazionale delle femministe latinoamericane e caraibiche, nel 1981. La data rende omaggio alle sorelle Mirabal, tre donne dominicane parte di un gruppo clandestino di resistenza contro la dittatura di Rafael Trujillo, assassinate dalla polizia il 25 novembre del 1960.

Appuntamenti in tutta Italia

Le mostre a Milano

A Milano, tra il 23 e il 25 novembre, è di passaggio la mostra errante realizzata dal Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua. “Com’eri vestita?”, visitabile il 25/11 dalle 10 alle 16 alla True Art Gallery, è un’esposizione di abiti selezionati dalle sopravvissute alla violenza sessuale, che rappresentano una risposta simbolica alla domanda velatamente accusatoria spesso viene rivolta a chi subisce uno stupro. Sempre a Milano, lunedì 25 nella sede del Sole 24 Ore si inaugura la nuova mostra delle Ri-belle, collettiva voluta da Sorgenia e da La Grande Casa scs Onlus, parte della campagna sociale “Dai un segno di vita”. L’obiettivo è regalare energia alle case rifugio delle organizzazioni aderenti al CNCA (Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza), per l’accoglienza e il ritorno all’autonomia di donne in uscita da situazioni di violenza e maltrattamento.

Gli spettacoli a Bologna

Al via a Bologna la XIV edizione del Festival “La violenza illustrata”, con cui la Casa delle donne di Bologna propone più di 60 iniziative di sensibilizzazione e approfondimento. Tra queste, vi segnaliamo due spettacoli che aiutano a ripensare la narrazione dei cosiddetti “omicidi passionali”, ovvero “L’altra Carmen. Storia di un femminicidio” (in scena alle 21 di lunedì all’Unipol Auditorium Enea Mazzoli) e “Raptus” (in scena martedì 26, sempre alle 21, al Teatro Arena del Sole).

La raccolta fondi a  Roma

A Roma, l’attrice Miriam Galanti è testimonial di una raccolta fondi a beneficio dell’Associazione Equilibra per il Benessere Sociale Onlus, in collaborazione con il Rotary Roma Cassia, per l’acquisto di sei lavagne interattive da destinare alle scuole che partecipano al progetto “A Scuola di Rispetto”. In questa serata di riflessione e di studio, che si terrà lunedì sera alle Officine Farneto, prenderanno la parola numerosi esperti, tra avvocati e psicoterapeuti impegnati nel contrasto alla violenza di genere.

Il corso di autodifesa a Napoli

A Napoli, presso il Palasport Palabarbuto, dalle 16 alle 18 si terrà un corso di autodifesa gratuito tenuto dagli Istruttori della IPTS, iniziativa parte dell’evento “Diciamo no alla violenza contro le donne: conosci, previeni e difenditi”, che si terrà anche a Cagliari, Agrigento, Aosta, Musile del Piave (Ve), Savigliano (Cn), Chieti, Falconara Marittima (An), Ponte San Giovanni (Pg) e Misano Adriatico (Rn).

Con gli studenti a Palermo

Infine, a Palermo il progetto NILDE ideato da un gruppo di studenti universitari e coordinato da Federica Palmeri inaugura alle 17 una mostra fotografica al Dipartimento di Giurisprudenza, con un percorso espositivo che esplora la contraddizione tra le molte conquiste sociali ottenute dagli anni ’60 e gli episodi di violenza che dimostrano la necessità di una maggiore consapevolezza sui rapporti di genere.