X Factor 9: prima puntata. La rivoluzione mancata. E meno male che c’è Skin

Redazione Pubblicato il 11/09/2015 Aggiornato il 11/09/2015

Tra ammessi e bocciati, giurati e conduttori, ecco la nostra cronaca semiseria della prima puntata di X Factor 9. Cantanti promettenti pochi, personaggi tanti. La novità migliore? Sicuramente Skin tra i giudici

xfactorskin

Ma la rivoluzione dov’é?: una domanda che mi sarò posto un sacco di volte. Prima, durante e dopo la visione del programma. Per carità, non mi piace fare il bastian contrario scagliando negatività su chiunque alla ricerca di like e condivisioni degli haters del web. È invece un’amara ma sincera considerazione. Ma andiamo con ordine.

Ore 21:11, inizia la prima puntata della nona edizione di X Factor. L’inizio è ottimo, con quel montaggio e quella regia che hanno reso il programma “degno di nota” in tutto il mondo. Poi le esibizioni, una in particolare: Alessandra Zerial, laureata con tanto di tesi sul wedding planner. E tutto diventa trash all’italiana.

Torna la ricerca del personaggio facile, che fa ridere ma che, oggettivamente, non sa cantare. Per niente. E allo scoccare del “sì” generale, ti rendi conto che la “revolution” non c’è. E forse non ci sarà mai, almeno in Italia.

Alla ricerca del personaggio più che del cantante

L’impressione si ripete con Eleonora Anania, 18enne, autodidatta: performance discutibilissima, canta Bad Romance – e abbiamo detto quasi tutto – con una voce grassa ma totalmente inadatta. Il pubblico le dedica una standing ovation, Elio le dice: «è la cosa più scenicamente incredibile avuta a X Factor». Forse perché non ha ancora visto Ray Sugar Sandro, cantautore, pittore, attore, modello per calendari di nudo artistico! È più forte di me, cambio canale.

Ritorno poco dopo, il tempo di andare e tornare dal frigo. Per imbattermi in una Mara Maionchi che, in soldoni, non si capisce che ruolo abbia e che sembra sia passata di lì per caso. Fatele fare qualcosa, per favore, oppure toglietela. Punto. Dopo un po’ arriva Leonardo Marius Dragosin, rumeno, uno che sorprende, nonostante la sua storia da migrante che cerca di strappare una lacrima allo spettatore: ecco, per lui mi sono alzato per applaudire. E Skin lo bacia in bocca. Davvero. Diciotto anni, baciato da una rocker di 48!

L’energia di Skin

Ecco, Skin: si cerca di ripetere le performance del giudice straniero che impara l’italiano in diretta tv (su cui aveva giocato Mika il primo anno). Però, obiettivamente, ci sa fare. Ha una carica di energia incredibile, si diverte – o per lo meno finge bene – e sa sorprendere. È lei la vera rivoluzione di #XF9. Lei e Mika formano una coppia incredibile: lei bisessuale dichiarata, Mika gay, danno un sacco di soddisfazioni nei loro siparietti, a volte basta uno sguardo. Accanto a loro, purtroppo, Fedez ed Elio sono rimandati. Il primo, senza la presenza di Morgan perde il suo appeal. Il secondo, grandissimo musicista, sembra più alla ricerca del personaggio che del talento. Ma è, come dire… “moscio”.

Alleluiah, c’è Margherita!

Standing ovation, mia personale, per la sedicenne Margherita, che canta Alleluiah di Leonard Cohen mentre suona magicamente uno strumento irlandese. «Pelle d’oca», dice Skin. E approviamo. In conclusione, la prima puntata si è dimostrata buona, con un Cattelan – me n’ero dimenticato, ma non è un caso – che non entusiasma per niente. Non perché manchi di professionalità, ma proprio per una totale assenza di verve. Sembra l’abbiano costretto a star lì, dietro le quinte.

Comunque sì, nonostante tutto giovedì prossimo sarò di nuovo lì, sul divano, a guardare la nuova puntata. Magari con un po’ più di zapping, chi lo sa. Ora tutto dipende da Aurora Ramazzotti: la sua conduzione aiuterà a dare la risposta alla domanda che ci tormenta da mesi, ossia: sarà davvero revolution?