03/09/2024

Venezia 81: è il giorno di Luca Guadagnino in concorso con Queer

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 03/09/2024 Aggiornato il 03/09/2024

Il concorso della 81esima Mostra del Cinema di Venezia si fa ancora più interessante con Queer, film di Luca Guadagnino che vede protagonista un inedito Daniel Craig

Queer - Venezia 81 - Guadagnino

È una lunga storia d’amore quella che lega Luca Guadagnino alla Mostra del Cinema di Venezia. È qui che ha presentato molte delle sue opere, due anni fa ha vinto anche il Leone d’argento per la sua regia di Bones and All e lo scorso anno il suo Challengers era stato scelto come film d’apertura, ma purtroppo a causa dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA la proiezione era stata annullata.

Per fortuna il regista italiano è piuttosto prolifico e così in questa 81esima edizione lo troviamo di nuovo in concorso con Queer, film (ancora una volta) internazionale con protagonista Daniel Craig.

Da un romanzo di Burroughs

Basato sul’omonimo romanzo di William S. Burroughs e scritto da Justin Kuritzkes, Queer vede nel cast anche Drew Starkey, Lesley Manville, Jason Schwartzman, Henrique Zaga, Omar Apollo, Andra Ursuta, Andres Duprat, Ariel Shulman, Drew Droege, Michael Borremans, David Lowery, Lisandro Alonso e Colin Bates.

Ambientato nel 1950, ha per protagonista William Lee ovvero un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. L’uomo passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. Però l’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostrerà per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.

Queer (un film di Fremantle, prodotto da The Apartment, una società del gruppo Fremantle e Frenesy Film Company, e da Fremantle North America, in collaborazione con Cinecitta’ spa e Frame by Frame) uscirà nelle sale entro la fine del 2024 grazie a Lucky Red.

La parola al regista e ai protagonisti

«Ho letto per la prima volta questo libro a 17 anni. Ero un ragazzo che voleva cambiare il mondo attraverso il cinema e la descrizione su pagina del collegamento profondo tra i due personaggi, con l’assenza di giudizio, mi ha cambiato per sempre. E dato che voglio essere fedele al giovane che ero, ho continuato a pensare che dovevo portare questo romanzo sul grande schermo» – racconta Luca Guadagnino durante la conferenza stampa – «Lavorare a questo film è stato sorprendentemente semplice e lineare, anche perché accompagnato da questi attori fantastici. Il viaggio è stato molto bello e gioioso. Spero che lo spettatore venga toccato dalla nostra opera».

E sulla scelta di Daniel Craig come protagonista dice: «Ammiro Daniel da tantissimo tempo e avevo avuto questa intuizione, che poi avevo soffocato perché convinto che non avrebbe accettato e invece l’ha fatto. Una delle caratteristiche dei grandi attori è la generosità, il permettere agli altri di vedere la loro fragilità e Daniel è così».

La parola passa quindi all’attore (che nei nostri cuori rimarrà sempre James Bond): «Ho detto di si al film, perché era da tanto tempo che volevo lavorare con Luca: ce lo siamo detti vent’anni fa per la prima volta e ora ci siamo riusciti. Questo è un film sfidante e al tempo stesso accessibile, come piace a me. Racconta una storia di amore, desiderio, solitudine e perdita, tratta da un libro molto piccolo ma emotivamente molto forte».

In Queer ci sono delle scene ad alto tasso di sensualità e l’attore Drew Starkey, che interpreta Eugene, racconta: «Abbiamo cominciato presto a fare le prove, per conoscerci meglio, sperimentare, creare questa poesia, capire ciò che stava succedendo nelle nostre teste e liberare anche le nostre fisicità. Luca ci ha dato due settimane per scoprirci e siamo arrivati sul set già pronti. È un regista che crea uno spazio accogliente e devo dire che è stata una esperienza unica come attore».